Nuovo studio ZWE: includere l’incenerimento dei rifiuti nel sistema ETS dell’UE è un percorso per generare benefici climatici e occupazione

L’incenerimento dei rifiuti urbani è attualmente escluso dal sistema europeo di scambio di quote di emissione. Se lo si include, spiega Zero Waste Europe, le aziende dei rifiuti dovranno acquistare crediti di emissione per ogni tonnellata di CO2 che emettono durante il trattamento di rifiuti domestici, aziendali e industriali. Questo costo aggiuntivo può fungere da incentivo per la prevenzione e il riciclo, che diventeranno quindi più competitivi (meno costosi) dell’incenerimento


Rifiuti. Il termovalorizzatore di CopenHill a Copenhagen. Roma, 17 giugno 2019. FACEBOOK

Un nuovo studio di CE Delft richiesto da Zero Waste Europe mostra che l’inclusione dell’incenerimento nell’ambito dell’Emission Trading System (ETS) dell’Unio Europea incoraggerebbe la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti e genererebbe benefici per il clima e l’occupazione. L’incenerimento dei rifiuti urbani è attualmente escluso dal sistema europeo di scambio di quote di emissione. Se lo si include, le aziende dei rifiuti dovranno acquistare crediti di emissione per ogni tonnellata di CO2 che emettono durante il trattamento di rifiuti domestici, aziendali e industriali. Questo costo aggiuntivo può fungere da incentivo per la prevenzione e iriciclo, che diventeranno quindi più competitivi (meno costosi) dell’incenerimento. Inoltre, verranno creati nuovi posti di lavoro poiché le attività di riciclo sono più impegnative rispetto all’incenerimento dei rifiuti. Da qui al 2030, dice lo studio, c’è il potenziale per creare più di 14.000 posti di lavoro. I potenziali impatti dell’inclusione sono stati studiati sulla base di due scenari: il primo è quello fossile, che vede incluse solo le emissioni di CO2 fossile (emissioni di CO2 provenienti ad esempio dall’incenerimento della plastica), il secondo è quello calcolato sulle emissioni di CO2 sia fossili che biologiche (derivanti dall’incenerimento dei rifiuti alimentari) incluse nell’EU ETS.

Janek Vähk, coordinatore per il clima, l’energia e l’inquinamento atmosferico di Zero Waste Europe, afferma: “Il nuovo rapporto mostra che l’inclusione è una triplice situazione vantaggiosa per tutti, poiché va a vantaggio non solo del clima, ma crea anche occupazione e aiuta l’Europa a muoversi verso una maggiore economia circolare favorendo la prevenzione e il riciclo dei rifiuti”.

Le principali conclusioni dello studio di ZWE sono:

  • L’inclusione dell’incenerimento nel sistema ETS dell’UE incoraggerà le attività di riciclaggio da parte delle famiglie e delle imprese. Poiché le imprese hanno un incentivo più diretto sui prezzi se l’incenerimento è incluso nel sistema, gli impatti saranno maggiori per loro (riduzione dei rifiuti dall’8 al 25%) rispetto alle famiglie (riduzione dei rifiuti dallo 0,2 al 5%).
  • L’incenerimento nell’EU ETS può ridurre le emissioni di CO2 che vanno da 2,8 milioni di tonnellate all’anno nel 2022 nello scenario fossile, fino a 8,8 milioni di tonnellate all’anno nello scenario fossile e biologico nel 2030. Oltre il 90% dei benefici ambientali deriva dalla riduzione dei rifiuti commerciali e industriali.
  • Poiché le attività di riciclo sono più impegnative rispetto all’incenerimento o al collocamento in discarica, incluedere l’incenerimento nel sistema ETS dell’UE potrebbe comportare 6.800 posti di lavoro aggiuntivi nello scenario fossile nel 2022 e fino a oltre 21.000 posti di lavoro nello scenario fossile e biologico nel 2030.

Zero Waste Europe invita il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE a modificare la proposta della Commissione e includere gli inceneritori di rifiuti urbani, facendo in modo che paghino le loro emissioni.

Leggi il rapporto completo qui.

Fonte: ecodallecitta.it

Premio Goldman ambiente 2013 a Rossano Ercolini presidente di Zero Waste Europe

Rossano Ercolini, maestro di Capannori e presidente di Zero Waste Europe ha ricevuto l’importante premio Goldman 2013 per l’ambiente per la sua lunga attività nel campo della gestione sostenibile dei rifiuti contro gli inutili e pericolosi inceneritori

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Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, ha ricevuto l’importante premio Goldman 2013 per l’ambiente per il suo grande impegno nella riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti. E’ una bellissima storia che in un paese migliore del nostro dovrebbe tenere impegnati per un po’ prime pagine, telegiornali e talk show: come un maestro elementare del comune di Capannori (Lucca) diversi anni fa ha iniziato ad opporsi alla costruzione di un inceneritore (1) nelle vicinanze della sua scuola ed ha dato vita ad un grande movimento per la gestione sostenibile dei rifiuti. Il progetto dell’inceneritore è stata cancellato e Capannori ora è diventato uno dei comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti, con una raccolta differenziata all’82% e con la riduzione a un terzo dei rifiuti indifferenziati. Ercolini non si è fermato qui, perchè ha continuato a guardare alla “bigger picture” (come dice la fondazione Goldman nella motivazione del premio): da un lato estendere le buone pratiche a tutto il territorio italiano e all’Europa, dall’altro iniziare  a lavorare con le aziende per progettare sistemi di imballaggio che producano meno rifiuti. Grazie all’azione di Zero Waste Europe, 40 inceneritori sono stati chiusi o non costruiti e ben 117 comuni europei con un totale di 3milioni di abitanti hanno adottato la strategia Rifiuti Zero. Questo premio è di buon auspicio per tutti i cittadini che desiderano e sperano una società più sostenibile, a cominciare dalla riduzione dello spreco: come ben dice lo sloga di Zero Waste: “se non sei per spreco zero, allora quanto spreco sostieni?”

(1) Gli inceneritori sono inutili, perchè il risparmio energetico del riuso e riciclo è maggiore dell’energia che si ottiene dalla combustione e dannosi, perchè emettono in atmosfera CO2, particolato e molti composti chimici per la salute.

 

Fonte. Ecoblog