Il catamarano a idrogeno di Toyota arriva a Venezia

Si chiama Energy Observer ed è il primo catamarano con motore a idrogeno, lo ha inventato Toyota e sta facendo il giro del mondo.energyobserver-venezia2018-043

Non solo auto ibride nell’idea di mobilità a basse emissioni di Toyota, ma anche molto idrogeno. E non solo per le auto: il 13 e 14 luglio, a Venezia, il costruttore giapponese ha dato vita all’Hydrogen Experience Event, evento che ha visto il passaggio in laguna del primo catamarano a idrogeno al mondo. Si chiama Energy Observer ed è in grado di navigare a zero emissioni di CO2 e senza inquinare il mare. E’ autosufficiente anche grazie all’uso di pannelli solari e mini eolico e a breve salperà per il giro del mondo toccando 101 porti in 50 paesi. L’Energy Observer è una sorta di laboratorio galleggiante, che servirà a sperimentare la catena di produzione dell’idrogeno in modo efficiente. Navigherà i mari dall’Artico all’Equatore. All’evento dedicato all’idrogeno cera anche la Toyota Mirai, auto a idrogeno che non ancora disponibile sul mercato italiano: presente nelle concessionarie Toyota di Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Svezia, Belgio e Germania, da noi arriverà nel 2019. Come l’Energy Observer, anche la Mirai (che in italiano significa Futuro) è una grande sfida per Toyota: prodotta nella fabbrica di Motomachi in Giappone, sfrutta il Toyota Fuel Cell System (TFCS) per produrre energia elettrica sia da celle a combustibile sia tramite la tecnologia Full Hybrid Electric, ed è dotata di nuovi pacchi di celle e serbatoi di idrogeno ad alta pressione.  Il TFCS è un motore più efficiente rispetto ai motori a combustione interna e non produce CO2, particolato o altri inquinanti. “L’idrogeno rappresenta una risorsa irrinunciabile che rientra nella nostra visione della mobilità sostenibile per il prossimo futuro – ha dichiarato Mauro Caruccio, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia – Abbiamo rappresentato, in questi anni, presso le Istituzioni nazionali e locali, a seguito del recepimento della Direttiva Dafi, il valore di questa scelta strategica per il nostro Paese, ottenendo importanti risultati. Nel 2019 inizieremo in Italia la commercializzazione di Toyota Mirai, la nostra prima berlina alimentata con questa risorsa, che rappresenta una la soluzione tecnologica più avanzata di Toyota verso la mobilità a zero emissioni“.

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Fonte: ecoblog.it

Venezia, arriva il gondola sharing di Kishare per risparmiare

Invenzione di due gondolieri veneziani, KiShare permette di condividere il giro in gondola per risparmiare.http _media.ecoblog.it_d_d06_venezia-arriva-il-gondola-sharing-di-kishare-per-risparmiare

Giro in Gondola a Venezia, come risparmiare? Condividendo il viaggio con altri turisti, un po’ come si fa già con i taxi tramite app ormai note cone uber o Lyft. E’ l’idea di Danilo Costantini e Igor Silvestri, due gondolieri di Venezia che hanno realizzato un’app dedicata al trasporto in acqua e su terra a Venezia. Si chiama KiShare e permette al turista di condividere non solo il giro turistico in gondola, ma anche il taxi acquatico sui canali e persino il taxi tradizionale su terra ferma. Nelle intenzioni degli ideatori questa app dovrebbe permettere ai turisti di risparmiare e a Venezia di avere un turismo più sostenibile e ordinato. E’ indubbio, infatti, che condividendo le gondole oltre a risparmiare si ottiene il risultato di avere meno mezzi in navigazione contemporaneamente sui canali di Venezia. Importante, per il turista, anche il lato della trasparenza: prenotando con la app si sa prima quanto si paga. Cosa che nelle mete turistiche non è sempre scontata… KiShare ha deciso di non fare concorrenza agli altri gondolieri, mantenendo gli stessi prezzi: 80 euro per il tour da 30 minuti di giorno, 100 euro per lo stesso tour di notte. Il risparmio sta nella condivisione, una possibilità già nota ai turisti che spontaneamente si organizzano sulle banchine per dividersi il costo della gondola. Con l’app, però, è molto più facile anche considerando il fatto che non tutti sanno che è possibile fare il giro in gondola con altri turisti e che a Venezia si parlano lingue da tutto il mondo.

Fonte: ecoblog.it

Venezia, alberi cadono per l’inquinamento del sottosuolo

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La caduta di quattro alberi non dovrebbe fare notizia, ma le cose cambiano se il vento è debole e se gli alberi erano all’apparenza sani. Negli scorsi giorni all’aeroporto Marco Polo di Tessera quattro alberi sono caduti distruggendo tre auto parcheggiate, fortunatamente senza danni per le persone. Secondo un’analisi dell’Arpav a causare la caduta sarebbe stato l’inquinamento nel sottosuolo del parcheggio: nel terreno sarebbero state rilevati arsenico e altri metalli pesanti oltre i limiti consentiti dalla legge. Della vicenda si sta occupando la Procura di Venezia insieme al nucleo operativo ecologico dei carabinieri. Nell’inchiesta che vuole fare chiarezza su ciò che si trova sotto il parcheggio P5 del Marco Polo sarebbe coinvolta anche l’azienda Mestrinaro, rea di avere venduto ai cantieri edili calce e cemento miscelati con sostanze inquinanti. Una manovra pensata per rendere inerti i rifiuti inquinanti senza passare dalle (onerose) spese di smaltimento, un giro d’affari illecito quantificabile in alcune centinaia di migliaia di euro. Secondo gli inquirenti il materiale inquinante sarebbe stati utilizzati anche nel nella nuova terza corsia dell’autostrada A4, in prossimità del casello di Roncade di Treviso, nel quale sarebbero stati individuati quantitativi di arsenico, cobalto, nichel, cromo e rame fino a 100 volte oltre i limiti fissati dalle legge. L’azienda coinvolta avrebbe dovuto recuperare e trasformare i rifiuti che, invece, ha immesso nell’ambiente in grosse quantità, contaminando i materiali edili utilizzati nelle attività svolte fra il 2010 e il 2012.

Fonte:  Venezia Today

Expo 2015, con il Padiglione Aquae l’acqua a Venezia dà spettacolo

L’acqua è una delle risorse più importanti per il nostro Pianeta e sarà celebrata a Venezia con la rassegna Aquae patrocinata da Expo 2015aqua-2015-1

Aquae Venezia 2015 è un luogo e un evento dedicato alla nostra principale risorsa, l’acqua. La manifestazione si terrà dal 3 maggio al 31 ottobre 2015 sotto il patrocinio di Expo Milano 2015 e dunque negli stessi giorni in cui si snoderà il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Lo spazio dentro cui si svolgerà Aquae Venezia 2015, i cui eventi e scenografie sono curati da Davide Rampello, è un padiglione polifunzionale che nasce da un progetto dell’architetto Michele De Lucchi che pure ha progettato l’importante Padiglione Zero dove trovano spazio l’ONU e la FAO e di cui cura gli eventi proprio De Lucchi. e curatore del palinsesto eventi.aqua-2015

L’idea di Aquae è di portare, attraverso un articolato programma di esposizioni, esperienze, convegni e innovazioni tecnologiche il tema dell’acqua dipanato in uno spazio espositivo di 60.000 mq. Cosa si potrà fare in pratica? Grazie a Expo Venice e in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, eAmbiente Federutility si potrà partecipare a è “Pianeta Acqua” un ciclo di tre fiere curato da Gabriella Chiellino a carattere b2b e b2c in cui si affrontano i sistemi di bonifica, irrigazione, contrasto alla desertificazione, recupero di aree inquinate; un secondo momento curato da Fondazione Veronesi è dedicato a Acqua e Vita, e qui sarà Chiara Tonelli che si è aggiudicata recentemente il Solar Decathlon 2014 a curare il ciclo di convegni in cui l’acqua sarà declinata nelle varianti del benessere e della salute.

Ci sarà spazio per il divertimento anche dei più piccoli, nonché corsi di cucina e show-cooking. Peraltro all’esterno del padiglione è prevista una esposizione che sviluppa il tema Alla scoperta dell’acqua dove sarà possibile sperimentare l’acqua in maniera divertente e interattiva.aqua-2015-3

E proprio in virtù di questo profondo interesse dimostrato da Expo 2015 che si è deciso di dislocare a Venezia un padiglione così importante dedicato proprio alla nostra risorsa più preziosa. E’ da ribadire che l’acqua è un diritto per tutti gli esseri umani e che non può essere né comprata e né venduta ma solo fraternamente condivisa.

Fonte:  Expo 2015
Foto | Expo 2015Expo Aquae Venezia

Aquae, a Venezia l’acqua dà spettacolo

L’acqua è una delle risorse più importanti per il nostro Pianeta e sarà celebrata a Venezia con la rassegna Aquae patrocinata da Expo 2015aqua-2015-1

Aquae Venezia 2015 è un luogo e un evento dedicato alla nostra principale risorsa, l’acqua. La manifestazione si terrà dal 3 maggio al 31 ottobre 2015 sotto il patrocinio di Expo Milano 2015 e dunque negli stessi giorni in cui si snoderà il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Lo spazio dentro cui si svolgerà Aquae Venezia 2015, i cui eventi e scenografie sono curati da Davide Rampello, è un padiglione polifunzionale che nasce da un progetto dell’architetto Michele De Lucchi che pure ha progettato l’importante Padiglione Zero dove trovano spazio l’ONU e la FAO e di cui cura gli eventi proprio De Lucchi. e curatore del palinsesto eventi.aqua-2015

L’idea di Aquae è di portare, attraverso un articolato programma di esposizioni, esperienze, convegni e innovazioni tecnologiche il tema dell’acqua dipanato in uno spazio espositivo di 60.000 mq . Cosa si potrà fare in pratica? Grazie a Expo Venice e in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, eAmbiente, Federutility si potrà partecipare a è “Pianeta Acqua” un ciclo di tre fiere curato da Gabriella Chiellino a carattere b2b e b2c in cui si affrontano i sistemi di bonifica, irrigazione, contrasto alla desertificazione, recupero di aree inquinate; un secondo momento curato da Fondazione Veronesi è dedicato a Acqua e Vita, e qui sarà Chiara Tonelli che si è aggiudicata recentemente il Solar Decathlon 2014 a curare il ciclo di convegni in cui l’acqua darà declinata nelle varianti del benessere e sella salute. Ci sarà spazio per il divertimento, anche dei più piccoli nonché corsi di cucina e showcooking. Peraltro all’esterno del padiglione è prevista una esposizione che sviluppa il tema Alla scoperta dell’acqua dove sarà possibile sperimentare l’acqua in maniera divertente e interattiva.aqua-2015-3

E proprio in virtù di questo profondo interesse dimostrato da Expo 2015 che ha deciso di dislocare a Venezia un padiglione così importante dedicato proprio alla nostra risorsa più preziosa sarebbe interessante ribadire che l’acqua è un diritto per tutti gli esseri umani e che non può essere né comprata e né venduta ma solo fraternamente condivisa.

Fonte:  Expo 2015
Foto | Expo 2015

“Ride With Us”, in bici da Venezia a Copenaghen per i cambiamenti climatici

“Del cambiamento climatico si è discusso molto, ora bisogna iniziare a pedalare”. Con questa convinzione daniele Pernigotti e Claudio Bonato sono partiti da Venezia per un lungo viaggio in bicicletta fino a Copenaghen, dove il 31 ottobre verrà presentato il Rapporto di sintesi del 5AR dell’IPCC, il noto gruppo di scienziati che fa sintesi della scienza del clima380624

Il viaggio di Daniele Pernigotti da Venezia a Compenaghen è iniziato. Sono quasi 2000 i chilometri che il giornalista ambientale percorrerà in bicicletta dall’ Italia alla Danimarca, dove il 31 ottobre l’IPCC, il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico dell’Onu, presenterà l’ultimo volume del suo atteso rapporto.  Pernigotti e il suo compagno di viaggio, Claudio Bonato, sono montati in sella martedì 14 ottobre per la prima di 17 tappe, che li porteranno ad attraversare quattro diversi paesi europei. Ogni tappa giornaliera proporrà dei momenti di incontro su scala locale in cuidiscutere di cambiamento climatico sia in termini di analisi scientifica che di possibili percorsi di intervento, “a partire dagli incentivi alle fonti rinnovabili, per passare agli strumenti disponibili di carbon management per le aziende, fino all’efficienza energetica negli edifici”. Le pedalate sono aperte a chiunque voglia unirsi. Il nome dell’iniziativa Ride With Us evidenzia infatti “la volontà di aprire la partecipazione a tutti i ciclisti interessati a dimostrare di condividere le finalità del progetto, pedalando anche per pochi km delle lunghe tratte giornaliere”. Numerose le amministrazioni pubbliche che patrocinano il progetto, dai Comuni delle tappe italiane,
Venezia, Schio, Rovereto e Bolzano, a quello di Norimberga, fino al Ministero dell’Ambiente italiano.Inoltre le associazione degli amanti della bicicletta dei quattro paesi toccati dal viaggio, a partire dalla FIAB in Italia, promettono la partecipazione di numerosi associati lungo il percorso. Ogni tappa avrà le sue peculiarità. In Alto Adige, ad esempio, si discuterà di efficienza energetica degli edifici, con la partecipazione di CasaClima. A Schio, Girolibero parlerà di turismo in bicicletta ai ragazzi delle scuole superiori. A Rovereto, nella sede di Progetto Manifattura, vi sarà un corso sul Carbon Management aperto alle aziende della zona, mentre la serata prima dell’avvio del tour, a Marghera, si dibatterà di incentivi alle fonti fossili e rinnovabili e di ciclabilità. Il prologo, da Venezia a Marghera, ha visto la partecipazione sui pedali di politici locali e nazionali, personalità del mondo della bicicletta e di uno dei più importanti climatologi italiani, Filippo Giorgi. L’elenco dei tracciati giornalieri e degli eventi serali è disponibile nel sito www.ridewithus.eu, dove dal 14 ottobre è possibile seguire in tempo reale anche il procedere puntuale dei due ciclisti geolocalizzati, per individuare il punto migliore in cui unirsi in una delle tappe del tour del clima.

Fonte: ecodallecitta.it

PlanetSolar, approda a Venezia la più grande barca al mondo a energia solare

Dopo aver compiuto il giro del mondo, l’imbarcazione approda all’Isola della Certosa, dove resterà in ormeggio permanente per sei mesi, fino all’inizio dell’Expo 2015.

Si chiama Ms Tûranor PlanetSolar la prima imbarcazione ad avere compiuto il giro del mondo esclusivamente grazie all’utilizzo dell’energia solare. Il 4 maggio del 2012, dopo 584 giorni di navigazione e un percorso di circa 60mila km, il catamarano ideato in Svizzera e realizzato in Germania ha concluso il giro del globo, dopo avere toccato 28 Paesi, dagli Stati Uniti al Messico, dall’Australia agli Emirati Arabi. Messo alle spalle questo primato, la Ms Tûranor PlanetSolar ha iniziato un nuovo viaggio con intenti promozionali, per diffondere l’idea che un progetto del genere può andare ben oltre gli scopi scientifici e didattici e interessare la navigazione civile. L’imbarcazione elvetica, nata anche grazie al supporto dell’Università di Ginevra, è lunga 35 metri e dispone di 512 mq di pannelli fotovoltaici che alimentano un motore elettrico con una potenza massima di 120 kW e, naturalmente, zero emissioni di Co2. Giovedì 4 settembre l’imbarcazione arriverà a Venezia, per l’unica tappa italiana del suo tour mondiale. Reduce da due missioni, la Planet Solar Deepwater (nella quale sono stati compiuti rilevamenti e misurazioni scientifiche e biologiche lungo la Corrente del Golfo) e laTerraSubmersa (con obiettivo la scoperta dei paesaggi preistorici al largo della Grotta di Franchti in Grecia), la Ms Tûranor PlanetSolar entrerà in laguna attraverso la bocca di porto del Lido per poi sfilare di fronte a piazza San Marco e dirigersi all’Isola della Certosa, scelta come ormeggio permanente per i prossimi sei mesi, fino all’inizio dell’Expo 2015. L’approdo alla marina della Certosa non è casuale: il progetto di riqualificazione dell’isola (che prevede la realizzazione del “Parco urbano di Venezia” in cui si intrecciano sinergicamente attività come lo sport, la nautica, l’accoglienza e l’agricoltura) è stato impostato per conseguire il minor impatto ambientale possibile in termini di contenimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.image-620x412

Fonte:  Comunicato Stampa

Foto | Comunicato Stampa

Tinteggia la scuola gratis per sdebitarsi dell’aiuto ricevuto

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La scuola elementare di Noale (Venezia) è stata ridipinta, in cambio dei pasti caldi ricevuti alla mensa dell’istituto durante l’anno scolastico. Il protagonista di questa storia è Mohamed Matrouf, di professione imbianchino, che ha voluto ripagare in questo modo l’aiuto ricevuto per far fronte alla mensa scolastica dei figli. I suoi bambini sono iscritti al tempo pieno presso la scuola elementare di Noale e si fermano a mangiare in mensa, ma il lavoro è saltuario e, spesso, è molto difficile far quadrare i conti alla fine del mese. Mohamed, 42 anni, originario di di Casablanca e in Italia dal 1998, fa l’imbianchino da tutta la vita e così, prima dell’estate, quando ha visto che le aule frequentate dai figli avevano bisogno di manutenzione, ha chiesto di poterle ridipingere per sdebitarsi dei pasti che i suoi bambini avevano già ricevuto. Durante l’estate, però, la scuola elementare è stata anche teatro di un episodio vandalico: ignoti hanno infranto il vetro dell’ufficio dei bidelli, rotto la macchinetta del caffè e allagato l’atrio. E Mohamed, dopo aver visto i danni, non si è tirato indietro. Oltre alla tinteggiatura alle aule dei figli, è passato alla sistemazione dei corridoi e alla tinteggiatura di quasi tutto l’edificio.

“Tra maggio e giugno”, ha raccontato alla stampa locale Francesca Bonazza, la dirigente scolastica, “Mohamed si è reso disponibile a tinteggiare le aule dei suoi bimbi. Ma alla fine dell’estate sono rimasta stupita per il suo lavoro, che è andato ben oltre le nostre aspettative. Non solo ha ridipinto le classi dei suoi figli, ma pure i corridoi della scuola. E lo ha fatto gratis”.

“Ha chiesto se poteva rendersi utile. Il suo gesto di gratuità e passione, come quello di altri genitori, ma anche di docenti e personale della scuola, ci riempiono di gratitudine”, ha continuato Francesca Bonazza. La scuola elementare di Noale “è una piccola comunità” che interviene quando i soldi pubblici non bastano e sono molti i genitori che spesso si offrono di dare una mano gratuitamente nella pulizia dello stabile: Sono notizie positive da cui attingiamo forza ed entusiasmo per svolgere al meglio il nostro delicato lavoro di educatori”.

I suoi bambini sono stati aiutati ad avere un pasto caldo ogni giorno e Mohamed non l’ha dimenticato: “È stata una mia volontà e così ho fatto. In vita mia ho imparato tante cose sul mondo dell’edilizia. Gli insegnanti ci hanno sempre sostenuto. Se ho qualcosa da dare, la do:per me è stato un gesto normale. Mi sono reso utile”.

Fonte: buone notizie.it

WWF: “grandi navi a Venezia come tir nel vostro giardino”

“È ridicolo chiedere una svolta sostenibile del turismo veneziano e poi consentire il più brutale metodo di visita”. È quanto afferma il WWF in merito al passaggio delle grandi navi a Venezia.navi_laguna_venezia

Fareste mai passare i tir nel vostro giardino? Di questo si tratta infatti, far passare mezzi estremamente pesanti in un ambito delicato e contenuto che ci appartiene esattamente come un nostro giardino. Venezia è patrimonio dell’umanità, quindi anche nostro. Visitare questa meraviglia è possibile a chiunque, i monumenti e la laguna sono accessibili, aperti, fruibili, ma almeno si faccia il favore di scendere la scaletta di una nave e di vederla perdendosi nelle calli o attraversando i canali e non già invece dall’oblo di un transatlantico o dalla terrazza di questo. È ridicolo continuare a parlare da un lato di moto ondoso che distrugge la città di Venezia e poi autorizzare il transito di navi che con un minimo movimento inevitabilmente spostano enormi quantità di acqua che crea degli squilibri nel sistema lagunare. È ridicolo chiedere una svolta sostenibile del turismo veneziano e poi consentire il più brutale metodo di visita che altera il contesto storico architettonico, pone a rischio l’ambiente e la sicurezza dei transiti locali, afferma una tipologia di visita usa e getta basata su “ci sono stato” anziché “ho conosciuto e visto”. Il WWF da oltre 20 anni si batte per una messa in sicurezza dell’intera laguna veneta. Questo da un lato ha visto progressivi passi avanti nel campo dei traffici pericolosi legati all’attività industriale, soprattutto per l’obbligatorietà dei doppi scafi e per il rafforzamento dei protocolli di sicurezza sui transiti, da un altro, nonostante le dichiarazioni e gli intenti, non ha ancora dato nessun risultato soddisfacente rispetto al turismo crocieristico e alla nautica da diporto che risulta invasiva, sproporzionata rispetto ai luoghi, potenzialmente pericolosa e comunque segno di un malcostume.

Fonte: il cambiamento

Gorbaciov al Festival di Venezia: “Il cinema può salvare il pianeta”

L’uomo della “perestrojka” alla Mostra del Cinema per promuovere il Green Drop Award riservato ai film con un’anima ecologista e umanitaria 

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C’è anche Mikhail Gorbaciov, l’artefice della perestrojka, del “disgelo” nella quarantennale guerra fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica alla 70esimaMostra del Cinema di Venezia. Il premio Nobel e fondatore di Green Cross International è intervenuto alla presentazione del premio Green Drop Award che verrà assegnato alle migliori pellicole dedicate alla sostenibilità ambientale e alla cooperazione tra i popoli fra quelle presentate nella kermesse veneziana. L’auspicio di Gorbaciov è quello di una “ricostruzione” ecologica del pianeta che sappia cambiare il modo di guardare alla Terra e alle generazioni future: 

Ho un sogno: una “perestrojka” della sostenibilità per rivoluzionare il modo in cui le persone danno valore alla vita: alla propria, a quella dei loro figli e a quella dell’unico pianeta che condividiamo. Il Green Drop Award possa stimolare ogni regista, sceneggiatore e attore ad essere portavoce di un messaggio di cambiamento per il futuro sostenibile di tutta l’Umanità.

Gorbaciov ha parlato di “una crisi ecologica senza precedenti” in cui lo squilibrio fra demografia e risorse è vicino al punto di non ritorno:

Secondo i calcoli degli scienziati, la nostra domanda di risorse ecologiche rinnovabili e dei servizi che esse forniscono ora equivale a quella di più di una Terra e mezzo. Siamo sulla strada per aver bisogno di due pianeti molto prima di metà secolo. Quando la scienza e la ragione non ci possono aiutare, solo una cosa può salvarci: la nostra coscienza, e i film possono contribuire a stimolarla. 

Il premio sarà assegnato all’opera che – fra i 20 film della selezione ufficiale del concorso – avrà meglio 

interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli.

Fonte:  Ansa