Auto elettriche, Tesla quest’anno vende di più

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Per cercare un po’ di capire concretamente quanto “tiri” il mercato delle auto elettriche abbiamo dato un’occhio ai dati di vendita di Tesla Motors Inc, la “più innovativa” azienda al mondo in tema di auto elettriche, dai quali è possibile osservare come le auto elettriche siano un’opzione sempre più gettonata. Nel terzo trimestre del 2016 Tesla ha accantonato un profitto di 22 milioni di euro, secondo il Washington Post è il primo segno positivo dopo 12 perdite trimestrali consecutive segno che qualcosa, tra i consumatori, sta cambiando: di fatto il terzo trimestre di quest’anno potrebbe rappresentare la svolta per la compagnia americana, e per il mercato auto-elettriche, essendo la seconda volta in assoluto che l’azienda va in attivo. Rispetto a un anno fa le entrate economiche di Tesla hanno visto un aumento generoso del 145% e questo vale tanto più per un’azienda che produce auto che certamente non tutti possono permettersi: l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha annunciato, tempo fa, l’uscita di un auto berlina completamente elettrica che darà del filo da torcere a tutti i competitor fossili sul mercato. Qui siamo quindi davanti a un bivio: o chi può permettersi auto dai 40.000 euro in su è più sensibile di altri in tema di sostenibilità ambientale oppure quando la qualità si sposa con l’ecosostenibilità il prezzo va in secondo piano. Noi di Ecoblog propendiamo per la seconda opzione e se così fosse il lancio di modelli più economici sul mercato potrebbe garantire a Tesla guadagni notevoli e all’ambiente benefici altrettanto importanti. Nel 2018 la società punta a realizzare 500.000 auto, 50.000 in più rispetto al 2015 e l’intenzione sembra quella di diversificarsi, sempre nel settore elettrico: con l’acquisizione di SolarCity e i tentativi di sviluppare delle batterie elettriche ricaricabili le direzioni che l’azienda sembra voler intraprendere sono varie e tutte “vergini” dal punto di vista economico.

Fonte: ecoblog.it

Biologico, boom di vendite in Italia: +17% nei primi 5 mesi del 2014

Nonostante la crisi dei consumi nel settore alimentare cresce il segmento dei prodotti biologici che fa registrare un incremento record del 17,3 per cento proprio nella GDO e per i prodotti confezionati

I prodotti biologici piacciono e convincono gli italiani tanto che sono gli unici prodotti che fanno registrare una impennata nei volumi di vendita. Mentre per il resto del comparto alimentare si registra una flessione dell’1,4% l’incremento riguarda i prodotti confezionati con marchio bio venduti nella grande distribuzione: tra gli scaffali gli italiani scelgono:

pasta, riso e sostituti del pane (+73 per cento), zucchero, caffè e tè (+37,2 per cento), biscotti, dolciumi e snack (+15,1 per cento). Aumenti piu’ contenuti – precisa la Coldiretti – si rilevano invece per gli ortofrutticoli freschi e trasformati (+11 per cento), le uova (+5,2 per cento), i lattiero-caseari (+3,2 per cento) e le bevande bio (+2,5 per cento).

I dati sono stati snocciolati al SANA – Salone Internazionale del Biologico e del Naturale che chiude a Bologna domani e dove si vive grande entusiasmo per questo mercato in netta espansione. Conferma la tendenza al rialzo anche lo studio Nomisma per Federbio rivela che negli ultimi 12 mesi le famiglie italiane che hanno acquistato almeno un prodotto bio dal 53% del 2012 al 59% del 2013 (più 2,2 milioni di famiglie acquirenti) e che la spesa pro-capite è passata dai 28 euro del 2011 ai 39 euro attuali. Il mercato in Italia vale 2,32 miliardi di euro e la crescita è del 6,7 per cento rispetto al 2012 con una quota bio sulla spesa totale del + 1,96 per cento.86541117-620x350

Spiega Coldiretti:

Ben il 45 per cento di italiani mette cibi biologici nel carrello regolarmente o qualche volta con un fatturato stimato pari a 3,5 miliardi per il 2014

Secondo l’indagine Nomisma emerge che ciò che innesca nei consumatori la preferenza per il biologico riguarda proprio lo stile di vita per cui si sceglie di essere molto attenti ai cibi che si portano a tavola. Infine il 2015 si prospetta radioso con il 19 per cento dei consumatori che annuncia di voler aumentare la spesa di biologici e con il 70% che dichiara di volerla tenere stabile; appena l”11 per cento dichiara di volerla ridurre. Per il 2015, infine, le famiglie intervistate non prevedono un’inversione di tendenza: il 19% dichiara che aumenterà la spesa bio nel 2015; il 70 per cento annuncia che la manterrà stabile, mentre solo l’11% prevede di ridurla.

Fonte:  Coldiretti, Italiafruit

© Foto Getty Images

Pronti a rivedere il Codice della Strada con maggiore attenzione ai ciclisti

Al MIT Ministero per le infrastrutture e trasporti sono pronti a rivedere il Codice della strada in favore di ciclisti e pedoni dopo il boom di vendite di biciclette del 2012179564740-594x350

Ha detto il Sottosegretario al MIT Erasmo D’Angelis, stamane durante la conferenza stampa di presentazione dei dati sulla sicurezza stradale per i ciclisti:

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è pertanto pronto a rivedere il Codice della Strada, con un’attenzione particolare per pedoni e Ciclisti.

Alla conferenza stampa oltre al Sottosegretario D’Angelis erano presenti il Direttore Generale per la Sicurezza Stradale Sergio Dondolini, l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Filippo Bonaccorsi, il responsabile nazionale sicurezza di Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) Edoardo Galatola, Paolo Pinzuti di Salva i Ciclisti e Alberto Fiorillo di Rete Mobilità Nuova – Legambiente a pochi giorni dai Mondiali di Ciclismo che si terranno in Toscana e a cui il MIT prenderà parte con iniziative dedicate proprio alla sicurezza dei ciclisti.

Sia nel 2011 e sia nel 2012 sono state vendite più biciclette: 1.748.000 contro la vendita di 1.450.000 di auto e i ciclisti rappresentano il 9% delle persone che si muovono in strada.

Ha detto de Angelis:

La voglia di mobilità nuova va sostenuta e incentivata. Spesso guardiamo al Nord Europa per trovare buone pratiche nel settore della mobilità ciclabile, ma in realtà il nostro Paese già propone molti esempi da copiare, come Bolzano, Reggio Emilia, Ferrara, città nelle quali un abitante su tre già oggi usa la bicicletta.

Fonte:  Siciliaway