Auto a metano, circola in Italia il 77% dei veicoli europei

E’ metano-mania in Italia, ma non nel resto d’Europa. Nel nostro Paese si contano 846.523 auto a metano su un totale di 1.098.391 in tutto il continente. Dietro l’Italia ci sono la Germania con l’8,77% e la Bulgaria con il 5,58%. Ma occhio alla categoria Euro380498

Il 77% di tutti i veicoli a metano presenti in Europa circolano in Italia. Nel paese, infatti, se ne contano ben846.523 su un totale di 1.098.391 in tutto il continente. Dietro l’Italia ci sono la Germania con l’8,77% e la Bulgaria con il 5,58%. I dati – riferibili al 2013 – sono stati diffusi dalla Landi Renzo, azienda leader nella produzione di impianti a gas Gpl e gas metano. Curiosamente, non si nota la stessa sproporzione tra Italia e Germania per quanto riguarda le stazioni di rifornimento: se il 32,3% si trova sul nostro territorio nazionale, la Germania ne ospita comunque il 30,8%. Al terzo posto c’è la Svezia con il 6,6% delle strutture.  Un dato che purtroppo manca fra quelli diffusi dall’azienda è l’anzianità del parco auto a metano circolante. Perché se è vero che le ultime due tornate di ecoincentivi puntavano a favorire l`acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa (dunque elettrici, ibridi, a metano, biometano, Gpl, biocombustibili, idrogeno), è altrettanto vero che nel complesso non hanno potuto sovvenzionare più di 10.000 vetture nuove. Rimangano le altre 836.000, fra le quali, ancora diversi Euro 0: solo a Torino nel 2012 erano 4.716.
E la categoria conta, come ci aveva spiegato Alessandro Bertello, responsabile dell’Ufficio Controllo della Qualità dell’Aria della Provincia di Torino: “Un Euro 0 a gpl o a metano emette mediamente 2103 mg di NOx al chilometro contro i 299 mg/km di un’auto a benzina con omologazione Euro2. Non ha senso limitare la circolazione di alcuni veicoli continuando a permettere a questi Euro0 di circolare. Oltretutto stiamo parlando di veicoli che hanno quasi 20 anni, che spesso perdono metano per strada…”. (Intervista completa, avvenuta proprio in occasione del blocco degli Euro 0 a Torino, qui).

 

Fonte: ecodallecitta.it

Traffico illecito di rifiuti, la Finanza sequestra 58 tonnellate di rifiuti speciali a Salerno

La Guardia di Finanza di Salerno sequestra tre container di rifiuti speciali pronti per l’esportazione verso la Siria, il Sudan e l’Egitto1524808861-586x390

La notizia è di quelle da trattare con le dovute accortezze ma certamente è di interesse generale: tre container, di proprietà di tre differenti società (una laziale, una pugliese ed una calabra) sono stati sequestrati dagli uomini della Guardia di Finanza all’interno dell’area portuale sulle merci in entrata ed in uscita del porto di Salerno. I container contenevano 58 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi: i carichi in realtà riportavano quale causale sulla bolla di accompagnamento l’esportazione di motori e ricambi vari di veicoli usati dalle tre società coinvolte; grazie ad un esame documentale delle Fiamme Gialle e dei funzionari doganali si è potuti però rivelare quello che pareva un segreto di Pulcinella. Le evidenti incongruenze sui documenti hanno spinto i finanzieri ad un controllo più accurato: si è scoperto così che le tre partite di rifiuti erano costituite da parti meccaniche di veicoli fuori uso e di macchinari industriali obsoleti, e non da pezzi di ricambio, in violazione alle severe prescrizioni dettate dai regolamenti comunitari. I container erano diretti in tre zone “calde” del mondo, Siria, Sudan e Egitto, ove i vuoti di potere, la guerra e la propensione corruttiva dei doganieri rende lo smaltimento ed il traffico illecito di rifiuti un business piuttosto fiorente: i responsabili delle società esportatrici sono stati denunciati a piede libero per traffico illecito di rifiuti. Le tre differenti spedizioni transfrontaliere sono costituenti traffico illecito di rifiuti: i tre responsabili delle società sono stati denunciati anche per falsità ideologica, in quanto hanno falsamente dichiarato in atti pubblici (le bolle di accompagnamento e di giacenza) circostanze diverse da quelle accertate all’atto delle verifiche fisiche. Si tratta del secondo sequestro ingente di rifiuti speciali ferrosi inviati in quelle zone del mondo: soltanto la settimana scorsa infatti le Fiamme Gialle di Salerno avevano sequestrato un altro carico, direzione Egitto, di rifiuti speciali non pericolosi.

Fonte: ecoblog

Usa, è boom per i veicoli elettrici: il 2013 è da record

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Secondo un nuovo rapporto della Union of Concerned Scientists (Ucs), entro la fine di agosto negli Usa sono stati venduti 59.000 veicoli elettrici, più che durante tutto il 2012. Il vicedirettore dell’Ucs per la ricerca sui veicoli puliti, Don Anair (nella foto a sinistra), sottolinea che “Questa è una buona notizia per un settore della tecnologia che è destinato a svolgere un ruolo importante nella futura riduzione del consumo di petrolio degli Stati Uniti“. Negli ultimi 3 anni, gli americani hanno acquistato più di 140.000 veicoli elettrici (EV), che hanno fatto risparmiare 40 milioni di litri di carburante all’anno. Nel 2012 le vendite di EV in California sono più che raddoppiate. Sebbene città costiere del West e dell’East continuino ad essere gli hotspots delle vendite di auto elettriche (5 aree metropolitane rappresentano poco più della metà del mercato Usa) gli Ev vanno forte anche in città come Denver, St. Louis e Dallas. Insomma, negli Usa la strada per le auto elettriche è diventata molto più ampia e scorrevole e lo sarà ancora di più con l’accordo firmato da 8 Stati, che da soli rappresentano un quarto del mercato dei nuovi veicoli, per mettere3,3 milioni di veicoli a emissioni zero sulle strade americane entro il 2025. Il protocollo d’intesa sottoscritto dai governatori di California, Connecticut, Maryland, Massachusetts, New York, Oregon, Rhode Island e Vermont aumenterà il coordinamento tra gli Stati, svilupperà azioni specifiche statali per sostenere un mercato di successo e in crescita che rappresenta “La soluzione chiave per affrontare i cambiamenti climatici e il taglio previsto della metà dell’utilizzo di petrolio della nostra nazione nei prossimi 20 anni – spiega Anair – L’accordo sosterrà le politiche per i veicoli a emissioni zero in quegli Stati attraverso una serie di azioni“. Alcuni dei punti salienti dell’accordo li riassume un comunicato stampa del Rhode Island: armonizzare i codici di costruzione per rendere più facile la costruzione di nuove stazioni di ricarica dei veicoli elettrici;  dare l’esempio includendo veicoli a emissioni zero nelle nostre flotte pubbliche; valutare e stabilire, se è il caso,incentivi finanziari ed altro per promuovere i veicoli ad emissioni zero; prendere in considerazione se istituire tariffe elettriche preferenziali per i sistemi di ricarica a casa; sviluppare standard comuni per i segnali stradali e per le reti di ricarica. Entro i prossimi 6 mesi gli 8 Stati elaboreranno un piano d’azione che includerà molte di queste ed altre strategie. Anair è convinto che “Ridurre gli ostacoli ai proprietari di un veicolo elettrico, attraverso iniziative come quelle sopra descritte,  aiuterà a mantenere il mercato dei veicoli elettrici in crescita. La California ha guidato la carica, per così dire, quando si è trattato di coordinare gli sforzi per sostenere il lancio dei veicoli alimentati ad elettricità ed idrogeno attraverso il coordinamento tra le agenzie, gli incentivi al consumo e le infrastrutture di supporto, di infrastrutture, compreso l’evoluzione del suo piano d’azione l’anno scorso. Insieme agli incentivi ai proprietari dei veicoli, come ad esempio l’accesso all’HOV (high-occupancy vehicle) e sconti sull’acquisto, questi sforzi hanno portato la California in testa nell’adozione dei veicoli elettrici, con questo Stato che rappresenta attualmente circa il 29% delle vendite. L’impegno da parte di altri 7 membri di adottare misure simili è una grande notizia per ampliare l’accesso dei consumatori ai veicoli elettrici e per  la riduzione delle barriere alla partecipazione in tutto il Paese”.

Fonte: Greenreport.it

Nuovi incentivi per la mobilità sostenibile: via libera alle richieste

E’ attivo il sito Internet dedicato. Incentivi fino a 5.000 Euro per l’acquisto di veicoli alimentati da combustibili alternativi, compreso il GPL, anche se utilizzati come beni strumentali da professionisti e imprese.strade03

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato sul proprio sito una sezione, accessibile all’indirizzo http://www.bec.mise.gov.it/site/bec/home.html, dedicata agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive (BEC) introdotti dal D.L. 83/2012, (convertito in legge dalla L. 134/2012).

In cosa consistono gli incentivi

L’articolo 17-decies del citato D.L. 83/2012, successivamente attuato dal D.M. 11/01/2013, prevede un contributo per l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di un veicolo nuovo a basse emissioni. Il contributo è corrisposto dal venditore mediante compensazione con il prezzo di acquisto ed è riconosciuto in percentuale del 20% (nel 2013 e 2014) o del 15% (nel 2015) del prezzo d’acquisto, fino a determinati massimali (da un minimo di 1.800 ad un massimo di 5.000 Euro).

Sono ammessi alle agevolazioni i veicoli pubblici o privati, a basse emissioni complessive (che utilizzano cioè in modalità esclusiva o doppia, combustibili alternativi come l’idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica ed emettono meno di 120 g/km di CO2), acquistati e immatricolati dal 2013 (a partire dall’apertura della piattaforma di prenotazione, accessibile dal sito web sopra indicato) al 31 dicembre 2015, per uso di terzi come taxi, noleggio con conducente, car-sharing, noleggio a breve termine, servizi di linea, logistica, ecc.
Sono inoltre ammessi alle agevolazioni i veicoli a basse emissioni complessive utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’esercizio di imprese, arti e professioni. Sono infine ammessi i veicoli che utilizzano combustibili alternativi in modalità esclusiva o doppia come l’idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica che producono emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km acquistati da parte di tutte le categorie di acquirenti.

I veicoli considerati ammissibili possono appartenere a diverse categorie: automobili, veicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli, quadricicli (categorie M1, N1, L1 / L1e, L2 / L2e, L3 / L3e, L4 / L4e, L5 / L5e, L6e,  L7e del codice della strada).

Per tutti gli approfondimenti:

D. Min. Sviluppo Econ. 11/01/2013

Incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2 di cui all’articolo 17-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.

D.L. 22/06/2012, n. 83

Misure urgenti per la crescita del Paese.

Fonte: legislazione tecnica