Inaugurato a Brissogne nuovo centro di trattamento rifiuti della Valle d’Aosta

Dopo poco meno di due anni di lavoro e un completo revamping, inaugurato il nuovo centro di trattamento rifiuti che consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti interamente all’interno del territorio valdostano e una riduzione in discarica in linea con gli obiettivi europei

A meno di due anni dalla prima presa di contatto con la realtà valdostana e dalla gestione dei rifiuti sul territorio iniziata nel gennaio 2020, EnVal S.r.l. ha inaugurato oggi il nuovo centro di trattamento dei rifiuti di Brissogne. Un evento che ha visto la partecipazione del Vicepresidente della Regione Valle d’Aosta e Assessore alle Attività Produttive, Luigi Bertschy, il Sindaco di Brissogne, Bruno Menabreaz, il Presidente di EnVal S.r.l. Antonio Romei, il Direttore Tecnico Matteo Millevolte e il Presidente di Rea Dalmine Marco SperandioLuca Piatto di CONAI e Andrea Fluttero di ERION. Madrina dell’evento è stata la sciatrice valdostana Sophie Mathiou, campionessa mondiale juniores nello slalom. A seguire si è svolta una tavola rotonda, moderata dal divulgatore ambientale Roberto Cavallo e dalla giornalista Nathalie Grange. Il nuovo impianto è all’insegna dell’innovazione, i rifiuti vengono infatti trattati dall’impianto secondo la classificazione vigente: forsu (comunemente: umido urbano), vetro, legno, carta, cartone, plastica, ferro, alluminio, verde, pile, farmaci e RAEE; è dotato un impianto di selezione del multi-materiale per i rifiuti prevalentemente a base plastica e di un secondo impianto dedicato alla trito-vagliatura dei rifiuti indifferenziati. Questi e altri dettagli sono stati svelati ai partecipanti all’inaugurazione, che hanno potuto visitare e scoprire tutti i segreti del nuovo impianto.

Il centro di trattamento rifiuti di Brissogne rappresenta un’eccellenzanel panorama italiano: la sua storia inizia dal referendum del 2013 e dopo un lungo percorso, oggi è uno dei pochi in Italia ad avere il trattamento dei rifiuti a freddo, a chiudere il ciclo dei rifiuti nel medesimo territorio di produzione e a consentire, entro i termini definiti dal recepimento della direttiva comunitaria sull’economia circolare, una notevole riduzione dei conferimenti in discarica. Gli interventi sono stati numerosi: oltre alle le opere civili connesse al capannone che ospita i nuovi macchinari che miglioreranno il trattamento dei rifiuti provenienti dal territorio valdostano, è stato realizzato un impianto per la trito-vagliatura dei rifiuti indifferenziati seguito da un trattamento per la stabilizzazione della frazione organica residuale; un nuovo sistema di selezione del multi-materiale a prevalente base plastica e una riconversione funzionale dell’edificio in cui storicamente avveniva l’attività di compattazione. Grazie a questi interventi nel centro, aumenterà la qualità finale del rifiuto multi-materiale da destinare ai centri di raccolta dedicati, il tutto in un’ottica rispondente ai principi dell’economia circolare.   

Antonio Romei, Presidente di EnVal S.r.l., sottolinea che: “finalmente la Valle d’Aosta, con la realizzazione di quest’impianto, è riuscita a raggiungere l’obbiettivo della totale autonomia nella gestione dei rifiuti urbani per i prossimi 15 anni, traguardo raggiunto da ben poche altre regioni Italiane”.

Fonte: ecodallecitta.it

In Valle d’Aosta per giardini botanici

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Un’idea di fine stagione a tutto green, all’insegna della natura incontaminata: ecco a voi la Valle d’Aosta degli orti e dei giardini botanici, un itinerario che non finisce mai di riservare sorprese. Se infatti in Italia siamo pieni di giardini botanici, alcuni tra i quali tra i più antichi e invidiati del mondo, in Val d’Aosta i giardini botanici hanno caratteristiche del tutto particolari, non ultima tra queste il fatto di essere i giardini botanici più alti d’Europa. Un buon esempio è il giardino botanico Chanousia, sul Colle del Piccolo San Bernardo, a 13 chilometri da La Thuile. Sorto nel 1897 a cura dell’abate Pierre Chanoux, il giardino botanico Chanousia è il più antico orto botanico alpino d’Italia ed ospita 1.600 tipi di piante e dispone di un piccolo museo con annesso laboratorio scientifico.

FOCUS: Valle d’Aosta Sostenibile e Viva: alberghi e strutture eco-sostenibili

Altro orto botanico interessante, è quello in località Belvedere, a Gressoney Saint Jean, all’interno del Parco del Castel Savoia (nella foto), una cornice bellissima da dove si domina tutta la valle fino al ghiacciaio del Lyskamm. Qui si possono ammirare probabilmente le piante alpine più belle dell’arco alpino. Pezzo forte della collezione di giardini botanici valdostani, comunque, è il Giardino Saussurea, il più alto orto botanico d’Europa, situato a 2200 metri sopra il livello del mare. Il giardino prende il nome dalla Saussurea Alpina, fiore a sua volta dedicato al primo uomo che scalò il Monte Bianco, Horace Benedict de Saussure, nel lontano 1786. Il Giardino Saussurea si trova appunto al termine del primo tratto della funivia del Monte Bianco, al Pavillon. I visitatori potranno ammirare circa 600 diverse piante, provenienti da tutto l’arco alpino, nonché alcune specie allogene.

Per organizzare la tua gita:

Riferimenti utili:

Fonte: tuttogreen

Valle d’Aosta. Presentato il progetto “Io Recupero, e tu?” in collaborazione con Conai. Firmati gli accordi con Ricrea, Comieco e Rilegno

Il progetto di tracciabilità dei rifiuti differenziati da imballaggio è stato presentato giovedì 21 marzo ad Aosta presso il Palazzo regionale. Contestualmente sono stati sottoscritti gli accordi con tre consorzi di filiera che, insieme a CONAI, hanno collaborato, al progetto

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Qualità della raccolta differenziata, recupero dei materiali e prevenzione dei rifiuti sono le linee guida delle iniziative del Programma triennale di prevenzione e riduzione dei rifiuti (2011-2013) della Regione Autonoma Valle d’Aosta. In linea con questi principi la Regione, grazie alla collaborazione di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e di tutti i Consorzi di filiera, su iniziativa dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti, ha avviato un progetto relativo alla tracciabilità dei propri rifiuti, per mostrare dove vanno e cosa diventano dopo che il cittadino ha fatto la raccolta differenziata.
Giovedì 21 marzo, presso la Saletta delle Manifestazioni di Palazzo Regionale, l’Assessore al Territorio e all’Ambiente, Manuela Zublena e il responsabile dell’Area Rapporti con il Territorio CONAI, Luca Piatto, hanno presentato i contenuti di questo progetto. Essendo questo il frutto della collaborazione con tutti i consorzi aderenti a Conai, la presentazione del progetto è stata anche l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con i consorzi Ricrea, Comieco e Rilegno per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e i consorzi. Il progetto “Io Recupero, e tu? – Tutto cambia, tutto si trasforma. Viaggio nel riciclo dei rifiuti” consiste in una vera e propria campagna di comunicazione, promossa dall’Assessorato in collaborazione con Conai. La campagna, molto articolata, prevede una serie di azioni sul territorio. La prima è la distribuzione di 6000 opuscoli informativi, realizzati in carta riciclata, che illustrano in modo chiaro e semplice la filiera dei rifiuti valdostani, con l’indicazione dei quantitativi e del destino dei rifiuti, seguendone il percorso fino a che diventano materie prime seconde. Sono inoltre riportati consigli su come fare bene la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e migliorare così il riciclo dei materiali di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Oltre agli opuscoli saranno distribuiti anche dei pieghevoli informativi, che i cittadini troveranno su totem ed espositori da banco collocati all’interno degli uffici regionali, delle Comunità Montane, dei Comuni e degli ecocentri. Infine sono stati realizzati dei simpatici e funzionali segnalibri, che saranno distribuito insieme agli opuscoli negli espositori collocati all’interno delle biblioteche. Un’altra iniziativa particolarmente interessante per l’educazione in materia di raccolta differenziata è rappresentata dalle tre mostre incentrate sulla filiera del riciclo in Valle d’Aosta, che verranno allestite all’interno di tre centri di conferimento dislocati sul territorio regionale. La mostra consisterà nell’installazione di totem informativi e, dove possibile, nella proiezione di video documentari realizzati nell’ambito del Programma triennale. Saranno inoltre distribuite agli utenti borse in cotone riutilizzabili. Per promuovere la campagna sarà inoltre trasmesso nelle prossime settimane uno spot radiofonico che andrà in onda sulle principali emittenti valdostane, mentre tutte le informazioni relative alla campagna saranno disponibili anche sul nuovo sito web www.iorecuperoetu.it. Il sito nasce per fornire ai cittadini due strumenti importanti per svolgere una corretta raccolta differenziata: un dizionario dei rifiuti on-line ed una mappa con la geolocalizzazione di tutti i centri di conferimento comunali presenti sul territorio valdostano e relative informazioni di dettaglio. Non dimentichiamo, infatti, che molti rifiuti non conferibili tramite il normale sistema di raccolta (i rifiuti in legno, ad esempio) sono preziosi materiali per le filiere di riciclo e recupero e devono essere portati presso tali centri.

Gli accordi con i consorzi Ricrea, Comieco e Rilegno

Poiché il progetto ha visto la collaborazione di tutti i consorzi, la sua presentazione è stata l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con Ricrea – Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi in acciaio, Comieco – Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica e Rilegno – Consorzio nazionale per la raccolta il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e i consorzi. «La collaborazione con i consorzi aderenti al CONAI è molto importante per noi – ha affermato l’Assessore Zublena – infatti condividiamo gli obiettivi di ottenere un miglioramento sempre continuo della raccolta differenziata, in termini di quantità e di qualità, e di garantire l’informazione dei cittadini, perché solo grazie all’impegno di ognuno, cittadini e amministrazioni, possiamo raggiungere i nostri obiettivi per valorizzare sempre più i rifiuti, trasformandoli in materie prime seconde.» «Come Conai siamo qui per complimentarci con la Regione per l’attività svolta con il progetto “Io recupero, e Tu?” – ha sottolineato Luca Piatto, responsabile Area Rapporti col Territorio CONAI -. Un progetto che è stato portato avanti con impegno e costanza, con le risorse adeguate a realizzarlo e concluso in tempo utile. E’ di importanza fondamentale far sapere ai cittadini che il loro gesto quotidiano di separazione domestica dei rifiuti è l’anello di una catena più ampia, che coinvolge istituzioni, imprese e operatori del settore, che tutti insieme garantiscono l’avvio a riciclo dei materiali, vero obiettivo della raccolta differenziata».
«L’Accordo di Programma formalizzato oggi con la Regione rinnova una proficua collaborazione per la raccolta e riciclo di carta e cartone che ha portato a risultati particolarmente positivi – ha dichiarato Roberto Di Molfetta responsabile riciclo e recupero di Comieco-. La raccolta di carta e cartone del territorio regionale con una resa di 74 kg per abitante si pone tra le migliori a livello nazionale. Nel 2012 rispetto all’anno precedente, si è registrato un ulteriore incremento della raccolta dell’ 1% con 9.400 tonnellate complessive di carta e cartone avviate a riciclo da Comieco. Si tratta di risultato apprezzabile in un contesto di riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti. L’Accordo di Programma punta a migliorare la logistica per l’avvio a riciclo e ad un coinvolgimento attivo delle famiglie e delle utenze economiche tramite un articolato programma di interventi». «Per Ricrea – ha sottolineato Federico Fusari, direttore dell’omonimo consorzio – la firma di oggi è un momento molto importante che certamente contribuirà a creare sinergia fra il nostro consorzio e la Regione, per garantire il continuo miglioramento del percorso che porta alla valorizzazione degli imballaggi in acciaio, verso efficienze di riciclo sempre maggiori. Guardiamo con interesse a questo territorio sul quale riteniamo di raccogliere, grazie all’aiuto dei suoi abitanti, quantità non solo maggiori, ma anche qualitativamente migliori».
«Il recupero dei rifiuti legnosi in Valle d’Aosta è affidato da tempo alla sottoscrizione di accordi condivisi con il consorzio Rilegno- ha infine detto il direttore Marco Gasperoni -. e i risultati sono apprezzabili. Nonostante la particolarità del territorio montano, che spesso non agevola il corretto conferimento dei materiali, va detto che i quantitativi di rifiuti provenienti dal bacino regionale valdostano sono degni di nota e indicano una raccolta “matura”, soprattutto per quel che riguarda la percentuale di imballaggio avviato a riciclo e destinato a diventare pannello truciolare, base per la maggior parte degli arredi di casa e uffici. Nel 2012 infatti su circa 4.000 tonnellate di rifiuti di legno provenienti dal centro di raccolta della Val d’Aosta, oltre il 50% risultava essere di rifiuti di imballaggio. Con la sigla di questo accordo, formalizzata oggi, ci manterremo sulla linea del buon lavoro svolto finora».

Fonte: eco dalle città