Per promuovere l’uso delle scale e la rinuncia dell’ascensore arriva un concorso

Siamo oramai al concorso per convincere le persone a usare le scale piuttosto che l’ascensore. L’idea parte da Desenzano in collaborazione con l’Asl di Brescia che aderisce al progetto della Regione Lombardia Scale per la salutescale-620x350

Salire le scale e rinunciare all’ascensore: siamo oramai al concorso con premi quali incentivi per convincere le persone a fare del moto in maniera semplice e immediata e a risparmiare energia. L’idea è stata lanciata attraverso l’ Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda con l’Asl di Brescia lancia il concorso Fare le scale: salute e risparmio energetico aperto a cittadini e studenti delle scuole medie superiori. In poche parole si vogliono stimolare le persone a usare le scale piuttosto che l’ascensore e per arrivare dritti al cuore dell’iniziativa sono state messe in palio (con il contributo dello sponsor Il Leone Shopping Center di Lonato, 3 biciclette e 2 buoni spesa del valore di 60,50 euro e 30,25 euro. Per vincere bisogna presentare un elaborato che racchiuda uno slogan capace di convincere le persone fare le scale piuttosto che a usare l’ascensore, puntando su due benefici: il primo è perché fa bene alla salute; e il secondo è perché fa risparmiare energia elettrica.

Dicevo del progetto della Regione Lombardia denominato appunto Scale per la salute e che prevede la promozione dell’uso delle scale:

La promozione dell’uso delle scale è uno degli interventi più semplici ed efficaci nel contrastare la sedentarietà. Revisioni sistematiche della letteratura scientifica hanno infatti dimostrato che richiami scritti all’uso delle scale, in sostituzione dell’ascensore o delle scale mobili, collocati in punti strategici, spingono le persone a essere più attive.

Le info sul concorso qui.

Fonte:  Eco delle Valli

 

Amianto in spiaggia: a Imperia scatta l’allarme

Il ritrovamento in una spiaggia libera fra i Bagni Oneglio e la Succursale Spiaggia d’oro.

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Dalla sabbia di una spiaggia libera ligure sono emessi i residui di una copertura ondulata di Eternit. Succede a Imperia fra in uno dei pochi arenili rimasti liberi sulla costa imperiese, precisamente fra Bagni Oneglio e la Succursale Spiaggia d’oro. La scoperta è inquietante oltre che altamente simbolica: l’immagine che restituisce è quella di un’Italia incapace di preservare le proprie bellezze e capace, invece, di trasformare coste che farebbero la fortuna di qualsiasi altro Paese in discariche ed immondezzai. Dopo il ritrovamento l’area è stata opportunamente transennata dall’Arpal che ha provveduto all’analisi dei reperti sospetti. L’esame dei reperti ha confermato la presenza di amianto e ora toccherà all’amministrazione comunale rimuovere il materiale pericoloso. L’intervento non può essere ulteriormente rimandato, tanto più che con l’arrivo dell’estate quel lembo di spiaggia rimasto pubblico verrà preso d’assalto da turisti e villeggianti. Pur nell’urgenza della situazione la burocrazia, in questi casi, prevede una catena di passaggi che va dall’amministrazione comunale a Ecoimperia e da questa alla ditta specializzata che si dovrà occupare della rimozione e della bonifica del sito e dall’ASL responsabile sotto il profilo sanitario. Un intervento che costerà alcune migliaia di euro. Nella zona non esistono discariche autorizzate per questo tipo di rifiuti e il fenomeno del fai-da-te può diventare pericolosissimo. E molto costoso: a causa dell’incuria o, peggio ancora, degli smaltimenti dolosamente abusivi il comune di Imperia ha sborsato crca 15mila euro in bonifiche. Soldi di tutti per risanare il danno di pochi incoscienti.

Fonte:  Il Secolo XIX