5 idee per riciclare la carta delle uova di Pasqua

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Quante volte vi è capitato di avere tra le mani della carta delle uova di Pasqua e non sapere cosa farne o dove gettarla? A riguardo esistono scuole di pensiero diverse: c’è chi afferma che debba andare nell’indifferenziata, perché è impossibile dividere la parte in alluminio da quella in plastica, e chi invece afferma che possa essere inserita anche nel multimateriale. Partiamo dal presupposto che è sempre meglio fare scelte sostenibili, cercando di acquistare prodotti che incidono il meno possibile sulla salute dell’ambiente, ma se a casa avete della carta di uova di Pasqua, esiste anche una terza soluzione: il riciclo creativo. Del resto, questo tipo di carta è coloratissima, resistente e si presta a diversi nuovi utilizzi. Prima di vedere quali, sottolineiamo che ci sono molte iniziative che consentono di fare scelte ancora più sostenibili per la Pasqua: come la possibilità di acquistare uova di cioccolato avvolte da materiale riciclato e riutilizzabile, come veli di carta di seta, prodotti dagli scarti delle fibre di questo tessuto. Ritornando a noi, vediamo adesso in quanti e quali modi possiamo recuperare la carta delle uova di Pasqua attraverso il riciclo creativo.

Carta da regalo

La prima e immediata idea di riciclo creativo che ci viene in mente è utilizzare la carta delle nostre uova per farne della carta da regalo o delle coccarde. Che decidiate di tenerla intera o tagliarla a striscioline, combinate tra di loro per fare un bel fiocco, a Natale avrete dei regali confezionati con colori brillanti e vivaci.

Segnalibri

Anche questa seconda idea è molto semplice da realizzare: basta tagliare prima una striscia di cartone della misura che riterrete più opportuna (ricordate nel bordo inferiore di tagliarla a punta), per poi rivestirla da entrambi i lati con la vostra carta riciclata.riciclo-creativo

Aquilone

Questo tipo di carta si presta molto bene per la realizzazione degli aquiloni. Basterà procurarvi in più dei bastoncini, della colla e del filo di nylon o dello spago. Sul web esistono diversi modelli da seguire per la realizzazione di un bell’aquilone che permetterà ai vostri bambini di divertirsi all’aria aperta o a voi di tornare piccoli!

Come spaventapasseri

Che abbiate un orto o semplicemente un balcone su cui curate e custodite delle piantine, tagliare delle striscioline di carta di uova di Pasqua potrebbe salvarvi il raccolto! Disponetene tante, tutte vicine su un filo e attaccatelo vicino alle vostre piante: la luce riflettente e il rumore generato dal vento che muove le strisce terrà lontani gli uccelli.
Fodera per cassetti

Un altro uso che potremmo fare della carta delle uova di Pasqua è come base per rivestire i cassetti dei nostri mobili. Questo impedirà ai cassetti di macchiarsi, o consentirà di dare nuova vita agli interni dei mobili particolarmente vecchi. Ancora, potremmo pensare di utilizzare la carta per il decoupage, o come protezione se dobbiamo dipingere i muri di casa.

Come diciamo sempre: il limite è solo la fantasia. Voi come riciclereste la carta delle uova di Pasqua?

Fonte: ambientebio.it

Uova di Pasqua: come differenziare l’involucro?

La maggior parte delle uova sono ricoperte da involucri in plastica o in poliaccoppiato e vanno gettati nella raccolta della plastica. Ma ci sono anche uova ricoperte con pellicole in alluminio o in tessuto… Come differenziarle? Il vademecum di Amiat

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Dopo aver gustato il cioccolato delle uova, e aver riutilizzato più volte l’involucro per conservare quello avanzato, quando si tratta di decidere come disfarsi definitivamente della “carta” delle uova di Pasqua, molti cittadini hanno le idee confuse, perché non si tratta affatto di semplice carta. Il primo passo è dunque quello di verificare la tipologia del materiale di cui è fatto l’involucro del nostro uovo. La maggior parte delle uova sono ricoperte da involucri in plastica o in poliaccoppiato. Il primo è il caso delle uova da pasticceria, o di alcune marche da supermercato: si tratta degli imballaggi più leggeri, completamente trasparenti, semitrasparenti o di colore chiaro. Il secondo caso è quello del poliaccoppiato, costituito da plastica e alluminio, solitamente colorato all’esterno e argentato all’interno. Si tratta degli involucri più comuni perché economici e resistenti; se accartocciati, oltre a sfrigolare, mantengono in parte la forma impressa. In entrambi i casi COREPLA, il consorzio per il recupero e riciclo degli imballaggi in plastica, consiglia di gettare gli incarti in plastica e in poliaccoppiato nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.
Ci sono poi uova –soprattutto piccole- ricoperte da un sottile strato di pellicola in alluminio colorato, materiale fragile che si accartoccia completamente: questi incarti devono essere gettati nei contenitori della raccolta differenziata di vetro e lattine. Come ultima tipologia di incarto per le uova di Pasqua troviamo il tessuto non tessuto o TNT, materiale morbido e resistente, adatto alle alte temperature. In questo caso l’incarto va gettato nella raccolta dei rifiuti non recuperabili. Parliamo infine degli altri rifiuti derivanti dalle uova di Pasqua: normalmente le etichette sono in carta, e possono essere conferite nel contenitore giallo per la raccolta di carta e cartone. Il conetto di supporto dell’uovo, invece, è in plastica: gettatelo nel contenitore grigio per la raccolta degli imballaggi in plastica. Anche il contenitore in plastica che contiene la sorpresa (solitamente un ovetto più piccolo, o una bustina trasparente) deve essere conferito tra gli imballaggi in plastica.

Fonte: eco dalle città