Se condizionatore fa rima con dolore

L’aria condizionata è un gran sollievo, ma va usata con criterio.

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Contro la calura estiva l’aria condizionata in casa, in ufficio e in auto è un gran sollievo. Ma deve essere utilizzato con criterio per non incorrere in fastidiosi dolori e non solo.

Dopo l’inverno, soprattutto se freddo e lungo come quello di quest’anno, chi non ha invocato il sole e il caldo estivo? Ma quando poi arriva la canicola ecco che vorremmo rimangiarci tutto. E non a torto. Però, spesso non sappiamo regolarci, ed ecco che chi possiede un condizionatore, casa o ufficio che sia, ma anche in automobile, mette mano ai comandi e… tendenzialmente spara a mille l’aria fredda. Niente di più sbagliato da fare. È vero, infatti che un ambiente con temperature e umidità troppo elevate e aerazione insufficiente può essere causa di malesseri anche gravi, soprattutto nelle persone maggiormente suscettibili come gli anziani, i malati cronici, bambini molto piccoli e le donne in gravidanza, ma anche l’aria condizionata non è esente da pericoli per la nostra salute. Quando è possibile ben venga il condizionamento, ma con le dovute cautele. Se non si adottano le giuste precauzioni, infatti, ci potremmo ritrovare a combattere con mal di gola,mal di testa o torcicollo , ma anche con disturbi molto più seri come bronchiti , polmoniti e altre infezioni respiratorie. Vediamo quindi come utilizzare al meglio il fresco artificiale.

Manutenzione innanzitutto

Prima di pensare a come utilizzare al meglio i condizionatori, è bene ricordarsi che i malanni non derivano solo da temperature mal gestite. Gli apparecchi devono essere ben funzionanti e, soprattutto, avere i filtri puliti ed efficienti. In caso contrario insieme con l’aria fresca potremmo respirare agenti dannosi. Allergeni, come polveri o pollini, ma anche batteri e virus. Esempi tipici sono i virus del raffreddore o il batterio Legionella pneumophila, conosciuto per aver causato (oltre trent’anni or sono) un’epidemia con cefalea, febbre e malessere generale in un albergo di Filadelfia nel quale, appunto, non erano stati puliti i filtri dell’aria condizionata.

Mai temperature polari

Una volta appurato di avere a che fare con apparecchiature in ordine, evitiamo di farci prendere la mano. Le temperature non devono essere regolate a livelli troppo bassi rispetto a quella esterna. Tenendo anche conto che il nostro organismo è programmato per stare al meglio in ambienti a 25-27°C. Parola del Ministero della Salute. Gli esperti avvertono: la differenza tra i locali in cui si soggiorna (o l’interno dell’automobile) e l’esterno non dovrebbe mai essere maggiore di 5-6 gradi. Gli sbalzi termici sono dannosi soprattutto per bambini e anziani nei quali l’organismo fatica ad adattarsi a cambiamenti termici improvvisi.

Gradi giusti per ogni occasione

Ma non soltanto. Esistono anche momenti particolari nei quali un colpo di freddo è anche più pericoloso. Dopo mangiato, per esempio, un abbassamento improvviso della temperatura può causare rallentamento della digestione, o addirittura provocare una congestione. E poi, attenzione durante la notte. Mentre dormiamo di solito la nostra temperatura corporea si abbassa già da sola poiché il metabolismo rallenta. Con il condizionamento acceso rischiamo quindi di “raffreddarci” troppo senza accorgerci. Con il risultato che la mattina dopo potremmo svegliarci completamente senza voce oppure pieni di dolori, con i muscoli intorpiditi. Dolori muscolari e mal di schiena dovuto a contratture sono infatti frequenti con l’aria troppo fredda. Così come il torcicollo è in agguato in auto, per chi ama viaggiare a temperature troppo basse. In questi casi, un analgesico antinfiammatorio per automedicazione può aiutarci ad affrontare la giornata, ma per evitare questi inconvenienti è bene che ci abituiamo a rinfrescare la stanza prima di andare a letto, per poi abbassare o spegnere il condizionatore durante la notte. Ci addormenteremo freschi, ma senza correre rischi. Ulteriore accorgimento generale è quello di coprirsi ogni volta che si passa dalla calura esterna a un ambiente più freddo e ventilato evitando anche di esporsi direttamente all’aria fredda. Soprattutto se si è sudati. Schiveremo così dolori e fastidiose laringiti e tracheiti.

Nicoletta Limido

Fonte: www.saperesalute.it

4.Prestazioni ottimizzate

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8:30 – IN UFFICIO

Il 15% della popolazione lavora in ufficio. Vi è una grande varietà di posti di lavoro in ufficio: dagli uffici dirigenziali di un amministratore delegato all’ufficio di vendita nel laboratorio di un artigiano; dall’ufficio di una compagnia di assicurazione all’ufficio di controllo delle giacenze di uno stabilimento produttivo. La maggior parte di questi lavoratori operano principalmente davanti allo schermo di un computer. Qui, l’illuminazione ha un ruolo importante: stimolare, motivare e dare una sensazione di benessere, oltre a favorire la produzione di lavoro di alta qualità. Diminuzione dei livelli di attenzione e l’assenteismo possono essere molto costosi. Le ricerche dimostrano che, nel corso della giornata lavorativa, l’illuminazione dinamica è molto apprezzata. Questa supporta, stimola e motiva i lavoratori nel corso della giornata lavorativa.

Gli effetti più significativi dell’illuminazione sono:

> Livelli di illuminazione stimolanti per l’attività lavorativa e la tipologia di ambiente

> Fornire un’illuminazione senza abbagliamento e che garantisca una corretta rappresentazione degli oggetti e dei volti

> Ambiente visivo motivante per la durata dell’attività lavorativa

Fonte: CELMA-ELC

Mobili in cartone leggeri e sostenibili in tempo di crisi

E’ leggero, robusto e totalmente riciclabile: il cartone può essere una interessante alternativa al legno per i mobili di casa e d’ufficioLibreria-cartone1-586x418

E’ leggero, robusto (1) e totalmente riciclabile: è proprio il caso di dire che il cartone ha tutte le carte in regola per essere un buon materiale eco-sostenibile.

E’ un peccato usarlo solo per imballaggi usa e getta: per questo c’è chi ha avuto l’idea altamente innovativa di usarlo per fare mobili da casa e da ufficio. Librerie, tavolini, sedie, poltrone, scrivanie, espositori e persino giocattoli possono essere reinventati e ridisegnati con un cartone ondulato a triplo strato.

La libreria modulare nell’immagine qui sopra è ad esempio un omaggio a Tetris, il padre dei videogiochi; ci si può sbizzarrire a comporre gli elementi nelle forme più varie: una combinazione rettangolare da cinque cubi per sei (1,5x,18 m) può contenere fino a 300 kg di libri e pesa solo 19 kg, per la cui produzione occorrono circa 5 kg di legno. (2)

Un’analoga libreria di legno con lo stesso sviluppo di ripiani peserebbe circa 60 kg. Per produrre un mobile di cartone occorre quindi circa un decimo dell’energia necessaria per il legno (3), per cui è del tutto evidente la leggerezza ambientale del cartone, che tra l’altro può anche essere ottenuto dal riciclo di altra carta e cartone.

 (1) La robustezza del cartone è nota fin dai tempi di Jules Verne che immagina un elicottero realizzato cn questo materiale.

 (2) Secondo un’analisi del  ciclo di vita del cartone ondulato, per ottenere 1 kg di cartone occorrono 260 grammi di legno.

(3) Sulla base di diversi studi di LCA l’energia per la produzione di 1 kg di pannelli di legno è paragonabile a quella per 1 kg di cartone. Il risparmio energetico deriva dalla minore quantità di materiale utilizzato.

 

Fonte: ecoblog