Virail, in viaggio con lo smartphone: gli italiani preferiscono il treno e il carpooling

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Due italiani su tre scelgono di viaggiare in treno, mentre un terzo dei nostri connazionali preferisce l’auto e il carpooling. I mesi più amati per viaggiare non sono soltanto luglio e agosto ma anche febbraio e marzo. Lo rivela Virail, l’unica piattaforma e app che permette di comparare tutti i mezzi di trasporto, inclusi i bus di Flixbus e i passaggi di BlaBlaCar, per scegliere la soluzione di viaggio più economica. Che sia per lavoro o per piacere, gli italiani preferiscono spostarsi in treno, considerata l’opzione più comoda, veloce e vantaggiosa: a confermarlo sono due connazionali su tre (66%), seguiti da coloro che invece preferiscono muoversi a bordo di un’automobile e in carpooling (22%). Il rimanente 12% di viaggiatori valuta invece il pullman, l’aereo e la combinazione bus e treno.  Ma le preferenze cambiano a seconda del periodo dell’anno: mentre i treni risultano molto popolari nel mese di febbraio, in estate gli italiani viaggiano soprattutto utilizzando bus e carpooling. A rivelare le abitudini di spostamento degli italiani è Virail, la prima piattaforma e app di viaggio (disponibile per iOS e Android) che compara tutti i mezzi di trasporto in ogni parte del mondo. Un vero e proprio “metamotore” in grado di permettere all’utente una ricerca intuitiva e veloce della migliore e più economica soluzione di viaggio. Virail infatti è in grado di mettere a confronto i prezzi, i percorsi e le soluzioni di trasporto che prevedono treno, aereo e – unico in Italia – anche carpooling (BlaBlaCar) e bus (Flixbus). Secondo l’analisi condotta da Virail, gli italiani cercano e acquistano le soluzioni per partire soprattutto a Luglio (14%) e Agosto (12%), ma numerosi sono anche gli italiani che si mettono in viaggio a Febbraio (12%) e Marzo (10%). I giorni più gettonati dagli italiani per prenotare o acquistare un viaggio sono il sabato e la domenica, soprattutto per chi scappa dalla routine quotidiana alla ricerca di un po’ di relax o per raggiungere la propria famiglia. Anche il lunedì si rivela una giornata molto trafficata, soprattutto per i tanti pendolari della penisola. A confermare la tendenza è anche il fatto che la maggior parte degli utenti Virail (27%) compie ricerche per tratte di 20 o 30 km, il 15% confronta invece i trasporti migliori per spostarsi di 40 o 50 km e il 9% per viaggi di soli 10 km. “Vogliamo rendere accessibile a tutti il viaggiare, non solo economicamente ma anche comodamente. Anche per questo, per semplificare la ricerca ai tanti pendolari italiani che utilizzano l’applicazione per i loro spostamenti quotidiani, Virail ha inserito la possibilità di monitorare i ritardi dei treni e di ricevere aggiornamenti a riguardo grazie a notifiche dedicate”, spiega Marco Valta, co-founder di Virail. Tra le tratte più battute, al primo posto c’è Torino – Milano, seguita da Roma – Firenze e Napoli – Roma. Al sud, la più cercata è Catania – Palermo. Bologna e Bari emergono invece tra i luoghi di partenza più impostati, mentre Milano e Roma si confermano le mete più scelte.unnamed1unnamed2

Chi è Virail

Virail è il motore di comparazione in grado di confrontare prezzi e soluzioni di viaggio relative a treni, bus, carpooling e aereo. È disponibile in 24 lingue e, grazie a numerose partnership con le principali compagnie di trasporto in tutto il mondo, è in grado di offrire agli utenti i percorsi migliori e più economici durante il tuo viaggio. Virail è consultabile su piattaforma web oppure tramite applicazione pers smartphone, disponibile su App Store e Google Store.

Maggiori informazioni: virail.it

Fonte: – agenziapressplay.it

Come trasportare la bici sul treno: le regole e i biglietti

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Poter caricare la propria bicicletta su di un treno dà la possibilità di allargare il proprio raggio d’azione ben oltre le mete raggiungibili facendo riferimento alla propria abitazione e evita i fastidiosi carichi e scarichi della bici per coloro che scelgono di muoversi in auto. La bicicletta può essere trasportata sui treni espressamente indicati nell’Orario Ufficiale. È consentito il trasporto di una sola bici per passeggero e con una lunghezza massima di due metri.

Oltre al biglietto per il ciclista occorre munirsi di un’integrazione che può essere:

1) un biglietto di seconda classe valido per la stessa relazione del viaggiatore,

2) il supplemento bici di €3,50, in base alla tariffa 29/b, utilizzabile fino alle 23.59 del giorno indicato sul biglietto. Qualora la bici sia trasportata all’interno dell’apposita sacca non occorre biglietto e il trasporto è gratuito.

Il carico e scarico è effettuato dal viaggiatore che è responsabile della custodia della propria bici e dei danni che questa può provocare alle altrui biciclette, al personale e al materiale delle FS o a terzi. Per i gruppi di almeno 10 persone che vogliono trasportare altrettante biciclette occorre fare richiesta a Trenitalia con un anticipo di almeno sette giorni rispetto alla data di utilizzo. Trenitalia, in caso di incidente a essa imputabile, corrisponde, su richiesta del viaggiatore, per la distruzione o lo smarrimento, 260 euro a bici, salvo la dimostrazione di un maggior danno.

Fonte:  Trenitalia

Eco-vacanze: fare trekking col treno

Promuovere un tipo di vacanza decisamente slow, rilanciando, al contempo il treno come mezzo di trasporto a basso impatto ambientale. È questo lo spirito che anima il progetto ‘Trekking col treno’, promosso dalla Provincia di Bologna in collaborazione con il CAI e Apt Servizi. Il ricco programma pensato per l’estate 2014propone decine di escursioni e itinerari sulle vette appenniniche emiliane, passando per i rifugi del CAI, fino ad arrivare ai lunghi camminamenti che dall’Emilia-Romagna sconfinano nell’Appennino toscano.trekking-col-treno-400x250

Stessa filosofia che negli anni scorsi ha attirato centinaia di turisti italiani e non: esplorare a piedi il territorio con il supporto delle guide del CAI e raggiungere con il treno e i mezzi pubblici i punti di partenza di ogni escursione per ridurre al massimo l’impatto ecologico della vacanza.

Ecco alcuni dei percorsi più affascinanti nel cartellone estivo di Trekking col treno:

  • Il cammino degli Dei (29/06/2014): 17 km per 7 ore di cammino con pranzo al sacco. Si parte da San Giacomo di Castiglione dei Pepoli da dove prenderà inizio il cammino fino a Madonna dei Fornelli percorrendo l’antica via che collega Bologna a Firenze e che corre sul crinale appenninico che divide le due regioni. L’itinerario si snoda tra le tappe di San Giacomo, Futa, Piana degli Ossi, Pian di Balestra, Ca’ de Cucchi.
  • Creste e orridi del Corno alle Scale (6/07/2014): 13 km e 5 ore di splendida passeggiata con pranzo al sacco tra maestosi paesaggi, dirupi, calanchi e pietraie. Un tratto dell’itinerario attraversa i Monti della Riva che corrono quasi verticali sul torrente Dardagna. Partenza dal Rifugio Cavone. Lungo il percorso, tappa a Passo della Riva, Orrido dei Baichetti, Passo del Lupo, Passo della Calanca Rifugio Duca degli Abruzzi, Cavone.
  • Dalla Direttissima a Monghidoro (13/07/2014): 19 km, 7 ore di cammino, spostamenti in treno e bus. Da San Benedetto Val di Sambro inizia l’escursione fino a Monghidoro, passando di valle in valle per Monte Galletto e Sant’Andrea Valsavena.
  • La fioritura delle ortensie e Tresana (20/07/2014): un tripudio di colori nelle tonalità del blu, del rosa e del bianco anima questo percorso di 13 km da Bologna a Pennola. La fioritura delle ortensie – tema centrale dell’itinerario – è l’occasione perfetta per visitare gli splendidi borghi di Madonna del Faggio, Tresana, Monte Piella e Pennola tra storia, arte e una natura rigogliosa e incontaminata.
  • Di rifugio in rifugio (27/07/2014): ecco un percorso adatto a scalatori provetti e camminatori incalliti. 23 km caratterizzati da un dislivello piuttosto alto in vari punti del percorso per 8 ore di marcia attraversando le valli e i crinali che si incontrano partendo da Rifugio Cavane a Porretta Terme. Un itinerario che – di rifugio in rifugio – passerà dal rifugio Duca degli Abruzzi, Passo dello strofinatoio, Passo del Cancellino, Rifugio Porta Franca, Rifugio Monte Cavallo, Varano fino alla destinazione finale (Porretta Terme).
  • Pianaccio, Enzo Biagi (10/08/2014): attraversare l’Appenino sulle tracce di Enzo Biagi, visitando i luoghi che hanno visto nascere il grande giornalista italiano scomparso qualche anno fa. La destinazione del percorso qui proposto, infatti, è Pianaccio di Lizzano in Belvedere (paese d’origine di Enzo Biagi) e consiste in una camminata di 15 km (livello di difficoltà alto) tra i borghi di Monte Pizzo, Lizzano, Bocca delle Tese, Monte Grande, Sboccata dei Bagnatori, Fiammineda, Balzotti.
  • Sentiero della Pace (24/08/2014): il più celebre degli itinerari di Trekking col treno, che da Barbiana a Monte Sole conduce i partecipanti su un percorso appenninico di straordinaria importanza storica. Nel 1991, vicino al Lago di Patrignano, fu collocato il Cippo della Pace in occasione dell’inaugurazione dell’omonimo sentiero che unisce Spignana (PT) a Trignano (MO). L’escursione dura 7 ore per 13 km e termina a Madonna dell’Acero.
  • Castelluccio (31/08/2014): un viaggio alla scoperta di un piccolo e suggestivo borgo immerso nel cuore dell’Appenino, sul sottile crinale che corre tra le valli del Rio Maggiore e del Silla. 11 km di passeggiata agevole e un ricco itinerario che da Lizzano in Belvedere, passa per Porchia, Mulino di Tognarino, Pennola, Castelluccio e Porretta Terme.
  • Due passi sull’Alta via dei Parchi (7/09/2014): 9 km di borgo in borgo, attraversando paesaggi quasi lunari, gessi, con visita guidata alla cava.  Si parte di buon mattino dalla stazione centrale di Bologna alla volta di Borgo Tossignano dove ha inizio una suggestiva escursione tra i piccoli centri di Monte del Casino, Ca’ di Budrio, Sasso Letroso, Borgo Rivola.

Per info dettagliate e per partecipare alle escursioni rivolgersi alla sede del CAI di Bologna o visitare il sito www.trekkingcoltreno.it

 

Fonte: tuttogreen.it

Bici sul treno, trasporto garantito per legge

FIAB: “Un passo avanti, anche se per ora solo sulla carta, che può aiutare le associazioni e i Coordinamenti regionali della FIAB che da sempre si battono per un servizio Treno+Bici degno di questo nome”379199

Nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 6 maggio 2014 è stato pubblicato il decreto legislativo 17 aprile 2014, n. 70 “Disciplina sanzionatorio per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1371/2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario” (in vigore dal 21 maggio). Una disposizione del decreto legislativo – art. 6 – riguarda anche il trasporto delle biciclette, disciplinato dall’art. 5 del regolamento europeo. Commenta Giulietta Pagliaccio, presidente della FIAB: “Finalmente! Adesso il trasporto delle biciclette non è più un servizio aggiuntivo ma è la regola salvo comprovate ragioni di esclusione che devono essere espresse. Questo obbliga anche Regioni e Imprese di trasporto ferroviario a concludere contratti (e prima ancora ad allestire bandi) di servizio che lo prevedono”.
Dichiara Giacomo Scognamillo, responsabile FIAB per Bici+treno “Non posso che essere d’accordo anche se non sono nuove le penalità per le aziende; sono previste sia nella carta dei servizi che nei relativi contratti. L’articolo 6 comma 1 apre la strada ad eventuali ricorsi, nelle sedi opportune, in caso di disservizio”.
Insomma un passo avanti, anche se per ora solo sulla carta, che può aiutare le associazioni e i Coordinamenti regionali della FIAB che da sempre si battono per un servizio Treno+Bici degno di questo nome.

Art. 6 DECRETO LEGISLATIVO 17 aprile 2014, n. 70 

Sanzioni relative al trasporto di biciclette

1. In caso di inosservanza dell’obbligo di cui all’articolo 5 del regolamento relativo alla possibilità di trasporto delle biciclette a bordo del treno, le imprese ferroviarie sono soggette al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro.

Regolamento (CE) n. 1371/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario
Articolo 5 -Biciclette
Le imprese ferroviarie consentono ai passeggeri di portare sul treno, se del caso dietro pagamento, le biciclette se sono facili da maneggiare, se ciò non pregiudica il servizio ferroviario specifico e se il materiale rotabile lo consente.

 

Fonte: ecodallecittà.it

“Ridateci il treno che ci avete rubato”

L’enorme petrolchimico di Gela attira a sè ancora tantissimi lavoratori che accettano quelle condizioni di lavoro per mantenere le loro famiglie. Ma da quando è crollato il ponte della ferrovia, nemmeno il treno hanno più. E ora lo rivogliono.caltagirone

L’appello accorato è del Comitato Pendolari Siciliani. “Occorre scongiurare la chiusura definitiva della Caltagirone-Gela”. E chiedono che quella linea ferroviaria sia ripristinata, che il progetto non venga abbandonato. “Due anni e otto mesi il ponte della ferrovia Caltagirone-Gela è crollato sulla strada provinciale 39 che collega la città di Caltagirone con Niscemi e, da allora, tutto sembra essere in standby come in un fermo immagine di un film” dice Giosuè Malaponti, il presidente del Comitato. “Non importa se i treni non viaggiano più verso Gela, non importa se i pendolari sono costretti a rinunciare al treno ed usare la propria auto per andare a lavoro o a scuola. Sono ancora molti i lavoratori pendolari che da questi territori Caltagirone, Niscemi si riversano verso il petrolchimico di Gela. Non importa a nessuno se il trasporto di materiale altamente pericoloso prima si spostava nelle più sicure reti ferroviarie mentre adesso viaggia su gomma andando ad incrementare il già saturo trasporto viario. L’occasione del crollo del ponte è stata di sicuro la scusa per ridurre all’osso il numero di treni che collegano Gela e Caltagirone con Catania. Ad oggi sono solo due i treni regionali che collegano le due città, il resto avviene con due/tre bus-sostitutivi che impiegano oltre le 2 ore. I pendolari del calatino e del nisseno non chiedono molto, vorrebbero essere messi in condizione di poter viaggiare in treno almeno aver assicurato quel minimo di servizi che lo Stato dovrebbe garantire ai propri cittadini. Si richiede, cosa che faremo assieme ai sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, un immediato incontro con i dirigenti di Rete ferroviaria italiana e con i dirigenti dell’assessorato regionale alle infrastrutture per capire, una volta per tutte, cosa si voglia fare di questa importante tratta ferroviaria a servizio delle due provincie Catania e Caltanissetta; oggi più che mai, alla luce dei lavori di rimozione delle strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro già appaltati. Tutto passa sotto silenzio, abbiamo voluto allertare con una lettera il governatore Crocetta, l’assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiedano, con noi, la riapertura di questa tratta ferroviaria importante. Occorre evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro”.

Fonte: il cambiamento

Trasporti, Legambiente: nuovi treni finalmente buona notizia per pendolari

Legambiente esprime soddisfazione per l’arrivo di nuovi treni nella Regione Lazio per i pendolari, ma chiede che nel prossimo bilancio la Regione destini ancora più fondi: nel 2015 infatti si arriverà a oltre 472.000 passeggeri trasportati ogni giorno.375716

“L’arrivo di nuovi treni è finalmente davvero una buona notizia per i pendolari, dopo lo sblocco fondamentale dei pagamenti pregressi, chiediamo alla Regione Lazio di destinare anche un fondo speciale per i pendolari nel prossimo bilancio “, è quanto affermato da Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, in merito al nuovo treno Vivalto inaugurato ieri dal presidente della Regione Lazio Zingaretti alla stazione Termini di Roma. Si tratta del primo di 15 nuovi treni che, entro settembre del 2014, arriveranno sulle linee della Regione Lazio. “Dopo i tagli continui degli scorsi anni, la situazione del trasporto è allo stremo a Roma e nel Lazio, sul ferro come su gomma, i convogli durante tutto l’anno ormai sono sovraffollati all’inverosimile, le frequenze di passaggio ridicole anche in aree altamente popolose, bagni troppo spesso inagibili, problemi al condizionamento. La moltitudine di 540.000 pendolari che viaggiano ogni giorno in treno per raggiungere Roma per motivi di lavoro o di studio – ha aggiunto Parlati – si trova a fare viaggi troppo spesso infernali. Serve una precisa strategia regionale per il trasporto e sappiamo che presto saranno approvate le linee guida in materia, un nuovo contratto di servizio che risponda di più alle esigenze di chi viaggia, ma anche un fondo speciale nel bilancio della Regione destinato a realizzare più binari e ad avere più treni, con una riorganizzazione anche della rete su gomma”. I numeri dei pendolari a Roma e nel Lazio, ha spiegato Legambiente, sono importanti e continueranno a crescere: negli ultimi 10 anni sono raddoppiati i numeri dei passeggeri delle ferrovie nel Lazio, passando da 187.000 a quasi 360.000 viaggiatori, ai quali si aggiungono gli oltre 180.000 degli altri servizi ferroviari metropolitani, portando il numero delle persone che usano il ferro ogni giorno all’immensità di 540.000. E secondo le stime di Legambiente, continueranno a crescere: attestandosi ad un incremento del 35%, nel 2015 si arriverà a oltre 472.000 passeggeri trasportati ogni giorno, solo sulle ferrovie regionali.

 

 

Fonte: eco dalle città