Stefania Rossini: «Autoproduzione e decrescita. Il bilancio di questi 4 anni? Ho scelto la felicità»

«Ho scelto la felicità e, dopo 4 anni, posso dire di avere fatto non solo la scelta giusta, ma l’unica possibile per me e la mia vita». Stefania Rossini dal 2010 autoproduce tutto quanto può, risparmia, ricicla, recupera, ha abbattuto drasticamente i costi per la sua numerosa famiglia che, oltre a lei, conta il marito e tre figli di 5, 7 e 12 anni.stefaniarossini

L’avevamo lasciata nel 2012,ai tempi dell’intervista sul suo libro, “Vivere in 5 con 5 euro al giorno”, che suscitò interesse e scalpore e che le procurò anche non poche critiche. La ritroviamo oggi, più positiva che mai, più felice che mai. A riprova che la sua scelta, maturata quattro anni or sono quando ha perso il lavoro e ha dovuto reinventarsi, è stata azzeccata.

«La vita è dura, non posso negarlo, ma questa strada l’ho scelta io e sono felice, una felicità che è stata confermata ogni minuto di questi quattro anni. Era l’unica scelta possibile per me e per la mia vita – dice Stefania – non è facile assumersi tante responsabilità, delle proprie azioni e delle proprie idee. Intorno a noi ormai vediamo burattini che si muovono agli ordini di altri, pecore che seguono un padrone. Io non ho più voluto essere così. Pensavo che la felicità fosse 100, io sono arrivata a 10 milioni e non è ancora finita».

Ma cosa fa Stefania di tanto speciale?

Ha ripensato il suo modo di vivere in virtù del fare piuttosto che del comprare, dell’essere al posto dell’avere e ha recuperato una dimensione che era quella dei nonni. Ha recuperato ricette e antichi saperi per fare in casa tutto quanto possibile: detersivi, creme per viso e corpo, detergenti per la casa e la persona, vestiti, accessori. Sul suo blog fornisce anche innumerevoli indicazioni: natural-mente-stefy.

«Ogni giorno cerco di imparare qualcosa di nuovo e mi disinteresso completamente delle tante cattiverie che ancora parecchia gente mi indirizza, per me quelle persone sono morte dentro. Io voglio allevare i miei figli come adulti consapevoli che non si affidino agli altri per prendere una decisione e per trovare la loro strada. Cerchiamo di insegnare loro ad essere autonomi, a ragionare con la loro testa, a fare esperienze pratiche e a trovare le loro risposte. Aprendo la mente si vedono tante strade e opportunità, anche gli ostacoli si trasformano in opportunità di crescita».

E lancia un appello: «Non cercate risposte altrove o lontano, dovete porre le domande giuste a voi stessi. Ciascuno di noi ha mille potenzialità, dobbiamo smetterla di sottovalutarci».

Il bello di Stefania è che non ha una giornata tipo. «Non ho schemi, mi preparo una lista di cose da fare ogni giorno, mi gestisco in base alle esigenze mie e della mia famiglia. L’unico appuntamento fisso è per portare i bambini a scuola e andare a riprenderli. Non sono riuscita a fare il passo della scuola parentale, anche se mi sarebbe piaciuto perché non condivido l’impostazione della scuola di oggi. Ma è anche vero che l’aspetto della relazione con i coetanei è molto importante».

Stefania si gestisce senza capi e senza ordini, «come anche i bambini» dice. «Voglio assaporare ogni momento di questa vita perché il tempo non torna. Noi siamo uniti, facciamo tutto quanto possiamo in casa e ogni giorno è una sorpresa».

Il marito è invece impegnato dalla mattina alla sera nell’azienda metalmeccanica dove lavora. «Abbiamo ritmi e tipi di vita molto diversi­ – spiega ancora Stefania – c’è disparità fra la mia vita e la sua, lo so, ma la società italiana non ci permette di fare altrimenti purtroppo. In Italia si rischia sempre di essere schiavi del sistema. Accettiamo i compromessi perché a volte non si può fare altro, ma sono comunque contenta dei grandi passi di consapevolezza che abbiamo compiuto».

 

A breve Stefania avvierà anche un bed&breakfast, all’inizio con pochi posti, per farne un’attività sostenibile e compatibile con gli impegni familiari.

Fonte: ilcambiamento.it

Cuocere al forno, sul fornello a gas

Con il fornetto Versilia prepari torte e pane con il fornello a gas: un risparmio di energia per un ottimo risultato.

Quando Stefania Rossini – super mamma e super esperta di autoproduzione – mi ha parlato del fornetto Versilia ne sono rimasta affascinata e le ho proposto subito di parlarne sulla rivista, per far conoscere a tutti voi lettori le meraviglie di questa semplice ed economica “pentola magica”, che ci permette di ottenere sul gas una cottura pari a quella che

possiamo avere con il forno.

Ciao Stefania, ci spieghi che cos’è il fornetto Versilia e come si usa?

Il fornetto Versilia è una pentola semplice dai profumi antichi. Si utilizzava decenni addietro: le nostre nonne ne facevano largo uso, poi come tante cose e valori si è perso nel tempo. Ora per fortuna è stato riscoperto! È composto da tre pezzi:

lo spargifiamma, il tegame con un foro al centro e il coperchio, tutto qui. Si utilizza sul fornello di casa, a fiamma bassissima.

È un modo di cucinare economico? Perché?

È economico perché con più o meno le stesse tempistiche si cucina una torta dolce o salata, senza consumare corrente elettrica per il forno ma utilizzando solo una piccola fiamma del gas. Elimina anche la perdita del tempo necessario per far scaldare il forno. Inoltre con il fornetto Versilia le torte rimangono più soffici.

A che tipo di preparazioni si adatta?È solo per i dolci o anche per il salato?

Si adatta a ogni tipo di preparazione, dolce o salata. Addirittura anche per pizze con il buco: per chi ha bimbi inappetenti è un modo per proporre pietanze nuove e ingolosire anche i palati più schizzinosi. Si adatta anche per il pane, per patate e verdure, l’unica accortezza è quella di ungere bene e sporcare con farina, oppure mettere della carta da forno.

Ci sono particolari accortezze da seguire affinché le preparazioni vengano cotte ad arte?

Come citato sopra, poche accortezze relative al materiale con cui è realizzata la pentola (il fornetto è in alluminio, un materiale con i suoi pro e i suoi contro). La cottura ad arte, per esempio per una torta salata, dolce o per un pane, consiste nel non sollevare il coperchio per i 3/4 del tempo.

Perché ti piace utilizzare il fornetto Versilia? Come lo stai sperimentando?

Mi piace utilizzarlo perché evito di accendere il forno, cosa che in estate è molto fastidiosa, oltre che esosa in termini economici in ogni stagione. Sto piano piano sperimentando tutti i tipi di torte: con questo fornetto non è necessario, come pensano in molte, avere ricette particolari, vanno bene tutte le ricette che avremmo utilizzato per il forno. Il pane è una vera scoperta!

Stefania Rossini

Stefania Rossini ha 38 anni ed è mamma a tempo pieno di 3 splendidi bimbi, Riccardo 11 anni, Michela 6 anni e Beatrice 4 anni. È vegetariana da più di vent’anni, da sempre le piacciono le cose semplici e pratiche. Da tre anni, per necessità economica all’inizio e poi per soddisfazione, qualità e stile di vita, autoproduce molto di quello di cui necessita la sua numerosa famigilia: saponi, cosmesi, pane e generi alimentari, orto bio, uncinetto e maglia. È autrice dei libri Vivere con 5 euro al giorno e Cucinare guadagnando in soldi e salute, entrambi editi da Età dell’Acquario. Seguila sul suo blog natural-mente-stefy.blogspot.com

La ricetta di Stefania: Pan di Spezie Veganopentola 4

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Ingredienti

150 g di farina integrale di grano tenero bio

100 g di farina di semola bio

200 g di zucchero di canna mascobado scorza di 1 arancia succo di 1 limone

1 cucchiaino da caffè di bicarbonato di sodio

100 g di olio d’oliva o di girasole

50 g di granella di nocciole o mandorle

200 ml di acqua

1 cucchiaio da tavola colmo di spezie:

zenzero, cannella, chiodi di garofano in polvere

Procedimento

Amalgamare tutti gli ingredienti, tranne il bicarbonato e il succo del limone: questi ultimi, li uniremo a parte e aggiungeremo per ultimo sono il lievito.pentola1

Oliare il fornetto Versilia molto bene con l’aiuto delle dita, “sporcare” la pentola in ogni sua parte interna, procedere poi con la farina in modo uniforme, la prima volta risulterà complicato, poi è più facile di quanto sembri.pentola

Mettere l’impasto nel fornetto, coprire con il coperchio, mettere sul fornello lo spargi fiamma apposito, accendere il gas a bassissima fiamma e adagiare sopra lo spargifiamma la pentola. Cuocere per circa un’ora, facendo attenzione a non sollevare il coperchio per almeno mezz’ora. Per controllare la cottura fare la prova forchetta: bucare la torta con una forchetta, se uscirà bagnata significa che la torta non è ancora cotta. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

Fonte: viviconsapevole.it

Detersivi fai da te: la lisciva di cenere, biodegradabile e a costo zero

Come recuperare la cenere e farla diventare un detergente a costo zero e totalmente biodegradabile,ottimo per le pulizie di casa.lisciva-di-cenere-640x423

Fare detersivi fai da te è un ottimo modo per non sprecare denaro e soprattutto detergere oggetti, abiti e anche la nostra pelle con qualcosa di naturale e non dannoso per l’ambiente e gli esseri umani. Grazie a Stefania Rossini, una delle nostre esperta di Family – Management, vediamo come farci in casa la famosa lisciva. Tutte le ricette possono essere trovate nel suo libro  “Come vivere con cinque euro al giorno”.

LISCIVA DI CENERE: COME PROCURARSELA.

Anche la cenere di legna (mi raccomando non di pallet), si può riutilizzare. Non tutti abbiamo una bella stufa in casa oppure un camino ma di pizzerie in giro ce ne sono tantissime: saranno ben felici di regalarvene un po’ tanto loro la butteranno sicuramente via.

COME FARE UN DETERSIVO CON LA LISCIVA DI CENERE. 

Prima di tutto setacciare con un setaccio dalle maglie non troppo fini (quello che utilizzate in cucina va bene, purchè poi lo laviate benissimo),e setacciata per bene. Prendete una bella pentola capiente, un bicchiere normale e mettete in proporzione per ogni bicchiere di cenere 5 bicchieri di acqua. Arrivati alla dose che volete ottenere, mischiate bene bene il composto e fate bollire a fuoco vivace, continuando a mescolare. Portato tutto a bollore, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 2 ore, continuando a mescolare perché il fondo tende ad attaccarsi. Spegnete la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cosi per 24 ore. Il giorno dopo la cenere si sarà depositata tutta sul fondo della pentola: preparate un’altra pentola oppure un catino abbastanza capiente, mettete un colino e un asciugamano sopra la pentola o il catino e scolate la lisciva ottenuta. Lasciate cosi per qualche ora, poi togliete il colino e lasciate il liquido riposare per altre 24 ore circa. Ripetete l’operazione 4 volte, finché il liquido non sarà limpido. Per esperienza è impossibile ottenere un liquido limpidissimo però dopo 4 volte che l’avrete filtrata la lisciva sarà pronta per essere utilizzata. Il prodotto ha scadenza di circa un anno, quindi la potete fare una volta per non pensarci più per mesi. Di solito io la lisciva la metto in bottigliette di plastica recuperate e riciclate con una bella etichetta con scritto lisciva di cenere onde evitare pericoli.

UTILIZZO DELLA LISCIVA:

  • per il bucato a mano: aggiungere 50 ml insieme al solito detersivo del bucato
  • per il bucato in lavatrice: 80 ml per ogni lavaggio
  • per pavimenti: aggiungere 50 ml nell’acqua del secchio
  • per tutte le superficie lavabili, sconsigliato su legno e marmo, ma io sinceramente la utilizzo ovunque e non mi è mai accaduto nulla: riempite uno spruzzino di lisciva e a piacere ma facoltativi olii essenziali di limone tee tree qualche goccia, spruzzare sulla parte da pulire ,mi raccomando però utilizzatene poca perché davvero ha un ottimo potere pulente.

Fonte: nonsprecare.it