Spesa di stagione: i prodotti del mese di Giugno

Giugno arriva col suo carico di frutta: ciliegie, fragole, albicocche, le prime angurie ed il succoso e dolce melone. Fare la spesa in questo periodo è un piacere perché c’è molta scelta. La frutta fa bene e ce la consigliano i nutrizionisti da anni, purché di stagione. Non solo aiuta a mantenere la pelle elastica ma previene malattie e fastidi vari.frutta-fresca-e1338563927272-400x250

Col caldo molto richiesta è la macedonia. Da premettere che se utilizziamo frutta che si ossida è preferibile cospargere i pezzetti sbucciati con del succo di limone. Li aiuterà a non annerirsi, rovinando l’intera composizione. Delle fragole in particolare bisogna farne scorta, perché contengono moltissima vitamina Cpiù delle arance,oltre a sali minerali e organici alcalini mentre il loro zucchero è adatto anche a chi soffre di diabete. Sono depurative, battericide e rimineralizzanti. Fate attenzione che se sono troppo scure sono anche troppo mature e quindi è bene consumarle in poco tempo. Se ve la sentite, cimentatevi nel fare le marmellate in casa. È un piacere spalmare fette biscottate o guarnire crostate con marmellate artigianali. E’ un modo per conservare questa meravigliosa frutta stagionale anche in inverno…Scegliete la frutta più matura, altrimenti il sapore finale sarà troppo acidulo e lavatela bene. Eliminate le parti macchiate o annerite e cuocetele sul fuoco con una miscela di acqua, zucchero e succo di limone. Marmellatadi.it contiene tantericette sull’argomento. Ma non sbagliatevi fra marmellata e confettura. Secondo una normativa europea, infatti, è considerata marmellata soltanto quella fatta di agrumi mentre vengono definite confetture tutti gli altri composti di frutta. In estate si va tutti al mare e ancora una volta è la natura che ci viene in soccorso. Bere succo di carote(d’origine biologica, se possibile) prepara la pelle all’esposizione solare favorendo la produzione di melanina. Provate a centrifugare le carote, le troviamo facilmente a giugno, con un mezzo limone, oppure un’arancia e un 1 pezzetto di zenzero fresco; il risultato sarà un preparato rinfrescante e nutriente. Studi recenti sembrerebbero dimostrare che bere 2 bicchieri di succo di carote al giorno rinvigorisce le protezioni immunitarie addirittura del 70%. Inoltre contiene betacarotene (vitamina A) che aiuta a mantenere la pelle liscia e morbida. La carota protegge addirittura contro gli agenti inquinanti e secondo la tradizione contrasta la vista debole. È anche indicata per combattere le affezioni polmonari, gastro-duodenali, dell’insufficienza epato-biliare e delle dermatosi. Anche il melone giallo o bianco si comincia a vedere in questo primo mese caldo. Ricco di vitamine, in particolare la A e la C, deve però essere gustato quando è maturo, altrimenti non sa di nulla! Verificate schiacciando la scorza alle estremità, deve essere molle e picchiettandolo, deve uscirne un suono sordo. Niente di meglio del piatto estivo per eccellenza, prosciutto e melone, dunque! Ma largo anche a centrifugati e frullati a base di melone e carota, magari rinfrescati con foglioline di menta. Oppuremelone con la mela oppure con le con le fragole. Ma ricordate, maicon il latte! Tra le verdure di giugno possiamo scegliere: peperoni, lattugaasparagipatate novellepiselli, zucchine melanzane. Risotti e timballi vanno a braccetto con le verdure estive così come le insalate di pasta fredda o tiepida e due contorni mediterranei per eccellenza, la ratatuoille e la caponata siciliana

Giugno è un mese privilegiato anche per mangiare pesce. Possibilmente 2 volte la settimana. Abbiamo: pesce azzurro, muggine, dentice, nasello, orata, sardina, sogliola, spigola e pesce spada. Sottolineiamo sempre l’importanza di comprare verdure di stagione. Sono più buone e costano di meno! Mangiare prodotti fuori stagione fa male perché i produttori, per favorirne la crescita, sono ricorsi a serre riscaldate con combustibili fossili e a trattamenti chimici. Pensateci bene prima di comprare un frutto fuori stagione.

Fonte: tuttogreen.it

Per il vino italiano un’altra stagione da record: l’export 2013 segna un + 7%

La produzione vinicola italiana ha fatturato 5 miliardi di euro trainando l’export dell’agroalimentare verso livelli record

Il vino italiano trionfa in giro per il mondo. Il 2013 ha fatto registrare nuovi record di vendita con un + 7% di export e un giro d’affari complessivo di 5 miliardi di euro. Il vino rappresenta attualmente un vero e proprio traino per le esportazioni agroalimentari che, secondo quanto emerso da un’indagine Coldiretti su dati Istat del 2013, hanno raggiunto la cifra record di 33,4 miliardi di euro con una crescita del 5% rispetto al 2012. Il positivo andamento dell’export compensa soltanto parzialmente il forte calo dei consumi che si è verificato fra le famiglie italiane: pesce fresco (-20%), pasta (-9% ) e latte (-8%) sono i tre settori che hanno risentito maggiormente della contrazione dei consumi mentre la riduzione di carne (-2%) e ortofrutta (-3%) è stata decisamente più contenuta. All’estero il vino è il prodotto più ambito, ma anche l’ortofrutta, la pasta e l’olio di oliva restano apprezzatissimi, specialmente negli altri Paesi dell’Unione Europea nei quali l’export italiano realizza i 2/3 del suo fatturato. Il rialzo dell’euro potrebbe frenare le esportazioni di vino negli Stati Uniti, dove nel 2013 è stato superato il miliardo di euro di fatturato. Oltreoceano resta aperta un’altra questione: quella della battaglia che divide gli Stati Uniti dall’Unione Europea sui domini web .vin e .wine che i produttori europei vorrebbero regolamentare per tutelare la propria produzione doc e docg dalle imitazioni e dalle contraffazioni. Da un parte gli Stati Uniti rivendicano l’assoluta libertà nel difendere il proprio vino, dall’altra l’Europa chiede rispetto delle denominazioni d’origine controllata. A fine marzo, a Singapore, se ne parlerà in campo “neutro”. Per i vini europei la possibilità di un suffisso web .vin e .wine potrebbe valere milioni.141914114-586x354

Fonte:  Coldiretti

E’ arrivato l’autunno, cosa succede nel cielo?

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A metà settembre è arrivata la stagione autunnale. Ma in effetti, oltre al cambio di stagione negli armadi, all’apertura delle scuole e al rimpianto delle passate vacanze, cosa successo veramente? Proviamo a scoprire cosa significa a livello astronomico l’equinozio d’ autunno. Si tratta di un evento che si realizza quando la Terra raggiunge quel punto dell’orbita in cui il Sole si trova a picco sull’Equatore, al cosiddetto zenit, mentre si trova sull’orizzonte sia al Polo Nord che al Polo Sud.  Qui la superficie terrestre è illuminata in ogni punto allo stesso modo. Quest’anno l’evento si è verificato esattamente il giorno 22 settembre alle 16:49 ora italiana. La domanda sorge però spontanea: perchè non il 21 settembre? Così ci hanno sempre insegnato a casa e a scuola. Gli studi sugli astri riferiscono che invece non è sempre così!  Il motivo risiede nel diverso calendario che gli uomini hanno adottato rispetto a quello naturale della Terra. Il nostro Pianeta infatti percorre la sua orbita attorno al Sole in 365 giorni e ‘spiccioli’, per la precisione 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Il periodo di rivoluzione della Terra risulta dunque più lungo del calendario gregoriano, una mancata coincidenza che l’uomo da secoli corregge con l’introduzione degli anni bisestili. L’equinozio autunnale in agricoltura sancisce la fine del raccolto nei campi e la festa del secondo raccolto ma è anche tempo di potature e di compostIl ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, per questo le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste. Ora parte la caccia degli animali predatori e molte specie migratorie avviano il loro lungo viaggio verso sud. Per i più precisini di voi, sappiate che in realtà il quadro è un poco più complesso, perchè anche il periodo di rivoluzione della Terra varia in continuazione. A causa della perturbazione creata nella rotazione della Terra attorno al Sole a causa del moto degli altri pianeti e a causa della precessione degli equinozi, cioè la Terra cambia in modo lento ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla ‘sfera ideale’ delle stelle fisse. Ma torniamo al giorno di equinozio d’autunno. Nell’occasione si verificano alcuni avvenimenti astronomici, tra cui – cosa che ha il suo apice ai poli terrestri – la trasformazione del giorno in una lunga notte. Al Polo Nord infatti il Sole passa da un giorno lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi, mentre al Polo Sud al contrario la notte lunga 6 mesi diventa un giorno lungo 6 mesi. Una particolarità: gli emisferi settentrionale e meridionale in genere non ricevono la stessa quantità di luce solare, tranne che durante gli equinozi. Periodi in cui possono osservare fenomeni di eclissi. E noi che credevamo che fosse solo una stagione che precede il Natale e le giornate si accorciavano…

Fonte: tuttogreen

Crepes di ceci alle verdure di stagione

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Questi gli ingredienti per le crepes di ceci con verdure di stagione per 4 persone: 200 gr. di farina di ceci e 100 ml. di acqua per le crepes; per il ripieno verdure e ortaggi di stagione e a piacere, sale, aromi secondo gusto e olio evo.

La prima cosa da fare e pulire ortaggi e verdure e tagliarli a quadratini o listarelle a seconda del tipo e farli saltare in padella con olio extravergine di oliva. aromatizzate a piacere con rosmarino, alloro, pepe, pinoli, uvetta, menta, salvia, insomma con quel che preferite. Si passa poi alla preparazione delle crepes che è semplice . In una ciotola versate la farina e a mano a mano l’acqua sempre mescolando per evitare grumi, aggiungete sale, pepe, e aromi a vostro piacimento come curcuma, zafferano oppure zenzero. Sotto il cucchiaio di legno o la frusta che usate per mescolare dovrete proprio sentire la consistenza tipica della pastella per crepes. A quel punto mettete una padella sul fuoco e lasciatela diventare rovente; aggiungete un cucchiaio di olio extravergine di oliva e spargetelo per bene sul fondo aiutandovi con il movimenti circolari della padella dal manico; mettete un primo mestolo di pastella e spargetelo bene sul fondo; aspettate che si solidifichi il lato sul fondo e girate; così per le altre crepes.

Terminata la preparazione delle crepe si passa a farcirle con le verdure cotte e a comporle nel piatto accompagnate da foglie di insalata fresca come guarnizione.

Fonte: ecoblog

Il Vegan in Cucina

Voto medio su 10 recensioni: Buono

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