Torino, storia voci e bilancio del pranzone gratis di Piazza Vittorio

Secondo gli organizzatori sono stati distribuiti 2.800 pasti. Un record in Italia, nonostante non si sia registrato il tutto esaurito. Presente il Ministro dell’Ambiente, interventi di Don Ciotti e altre personalità coordinati da Patrizio Roversi. Da dove venivano e dove sono finiti i materiali “edibili”375142

video di Michele Dicanosa e Giuseppe Iasparra

articolo di Silvia Caprioglio:

Eating City, non c’è stato il caos che qualcuno paventava….non tutta la città si fa attirare dal pasto gratuito: e quindi “Eating City – La città che mangia”, grande pranzo collettivo gratuito in piazza Vittorio, realizzato con prodotti di scarto recuperati dalla grande distribuzione e destinato a 3000 persone, per sensibilizzare sulla lotta agli sprechi alimentari si è svolto senza concitazione. I pasti serviti, secondo gli organizzatori, sono stati 2800, solo 200 in meno di quelli preparati

 

 

Complice il tempo estivo, che a dispetto della crisi deve aver spinto più d’uno alla gita fuori porta, o una comunicazione meno capillare del necessario, o…chissà… abbiamo un sondaggio in proposito… alla fine si è persino avanzato qualcosa. La lusinga del pasto gratis ha attirato 2800 persone, a fronte dei 3000 pasti preparati, sufficienti, in caso di maxi affluenza, anche per 3700 persone. Sotto un solleone che ha sfiorato i 30 gradi, si è tenuto in piazza Vittorio “Eating City – La città che mangia”, un grande pranzo collettivo gratuito preparato con cibo di recupero dalle eccedenze della grande distribuzione della provincia di Torino. Un’iniziativa nell’ambito del programma degli Smart City Days organizzata da Risteco, azienda impegnata nella logistica della ristorazione, con il patrocinio di Fao Onu, per sensibilizzare sul tema della lotta agli sprechi alimentari. Una missione non così facile da conseguire. “Pur se con fatica – spiega Andrea Segrè, animatore dell’evento, professore ordinario di Politica agraria e presidente di Last Minute Market –, sta aumentando la sensibilità contro lo spreco, anche “grazie” alla crisi, che rende sempre più difficoltoso per le famiglie riuscire ad arrivare alla fine del mese”. Missione compiuta per Gaetano Capizzi, direttore artistico di Smart City Days. “È stato il più grande evento di questo tipo in Italia. L’obiettivo era proporre un’azione politica contro gli sprechi per mettere in evidenza un problema reale. La campagna di informazione mirava ad attirare circa 3000 persone, e la risposta della gente non si è fatta attendere. Era importante anche solo supportare l’idea alla base del progetto con la propria presenza, decidendo poi di pranzare altrove come molti hanno fatto”. Ecco dunque i numeri della manifestazione: il menù – caponata, tortino di verdure e una pesca – è stato realizzato con l’impiego di 2 tonnellate di materia prima, 1,5 tonnellate di verdure e mezza tonnellata di frutta. Sono stati 2800, secondo Maurizio Mariani, presidente di Risteco, i pasti serviti; 200 dunque quelli avanzati, destinati, secondo l’impegno dichiarato, alle associazioni di volontariato del territorio, contattate una volta che si è verificato che i pasti preparati non sono stati tutti distribuiti. La materia prima di recupero per più della metà era di “quarta gamma”, recuperata dalla produzione industriale, e per la restante parte – le verdure per la caponata – recuperando l’invenduto dei mercati generali, quindi dal circuito all’ingrosso. I rifiuti prodotti, compresi vassoi e posate biodegradabili, nelle intenzioni dovevano essere tutti di tipo organico; rifiuti urbani differenziabili, raccolti dall’Amiat. Dunque, a monte c’è stato un recupero iniziale di frutta e verdura destinate a diventare “rifiuti speciali” (i rifiuti dell’industria e della grande distribuzione), per i quali vige un sistema di smaltimento ad hoc, e diventati poi , alla fine, rifiuti urbani (tipicamente quelli domestici e della piccola distribuzione). Raccolti quasi tutti come Organico. “Per grandi eventi come Eating City – sostiene Mariani – è difficile andare a ridurre i rifiuti urbani raccogliendo la materia prima di scarto dai piccoli negozi. Il problema è logistico: si rischia che l’inquinamento prodotto per raccogliere gli scarti tra tanti piccoli commercianti sia maggiore del vantaggio riconducibile alla riduzione degli scarti stessi”. Alcune pecche sono inoltre da segnalare nella raccolta dei rifiuti prodotti in seguito all’evento: un bidone non aveva indicata la tipologia di rifiuti da conferire; cumuli di carta sporca sono stati gettati nel bidone della carta invece che in quello dell’organico; i bicchieri, apparentemente di plastica ma in realtà compostabili, sono stati in un paio di casi gettati nella plastica invece che nell’organico. Ma in generale tutto è filato liscio perché attorno ai tavoli dove si è mangiato c’era un solo tipo di contenitore. Le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando nel corso di Eating City: “L’articolo 9 della Costituzione parla di tutela del paesaggio – ai tempi non si parlava ancora di “ambiente” –; l’articolo 3 allude a una redistribuzione del reddito. Un evento come Eating City è un modo per raccogliere questi stimoli e sperimentare un modello alternativo di sviluppo. A lungo l’ambiente è stato visto come un vincolo e non come un’opportunità, anche economica, ad esempio di turismo. Occorrerebbe ripensare tutti i ministeri tenendo in considerazione le ripercussioni sull’ambiente. Porterò in Consiglio dei ministri una legge sul consumo del suolo; vorrei riuscire nel corso del mio mandato a far sì che sia introdotto nel Codice penale il reato di delitto ambientale, e che venisse approvata una legge sull’acqua come bene pubblico. Mi piacerebbe lasciare il ministero con meno procedure di infrazione a carico dell’Italia da parte dell’Europa: attualmente, su un centinaio di procedure, oltre 30 sono su questioni ambientali”. Come la sera precedente, anche in occasione del pranzo ci sono state delle proteste dal contenuto ambientalista (riportiamo in allegato il volantino). La sera precedente al Cinema Ambiente era soprattutto una protesta Notav. In questo caso il volantino contestava le aziende della distribuzione alimentare, accusandole di creare in settimana lo spreco che affermano di contrastare in questa estemporanea iniziativa domenicale.

Un aspetto importante: l’organizzazione dei rifiuti al pranzone

Rassegna stampa

Il “menù degli sprechi” è servito Tremila a pranzo in piazza Vittorio – da La Stampa del 03.06.2012

Tutti in coda per il pranzo degli avanzi – da La Repubblica del 03.06.2013

Fonte: ecodallecittà

 

Smart City Days, eco-scintille per le strade di Torino: dal 24 maggio al 9 giugno

Il Festival Cinemambiente, un grande pranzo contro lo spreco che porterà in piazza 5.000 persone, parcheggi ricoperti d’erba, una mostra vivaistica lungo tutta Via Carlo Alberto: sono solo alcune delle iniziative a cui si prepara Torino per gli Smart City Days: un collage di eventi green per una città in movimento374841

Il Direttore di Cinemambiente Gaetano Capizzi è stato ospite della Commissione Ambiente del Comune di Torino, per presentare gli Smart City Days assieme all’Assessore Lavolta. In un momento politico così difficile, di tagli ai finanziamenti e poca volontà di investire sulla cultura, Smart City Festival e Cinemambiente si uniscono per dare vita alla rassegna Smart City Days: tre settimane di appuntamenti originali e dall’anima green, con un programma meno fitto di quello della prima edizione ma molto più facile da godersi. Insomma, Smart City sarà una grande cornice per mettere in risalto i punti di forza del mondo eco di Torino e far conoscere le attività della Fondazione, che hanno già portato in cassa oltre 180 milioni di euro di finanziamenti e avviato decine di progetti di ricerca che meritano spazio. Il programma definitivo sarà pubblicato a breve. Nel frattempo, fari puntati sugli eventi più interessanti: il pranzo contro lo spreco, domenica 2 giugno, che porterà in Piazza Vittorio cinquemila persone per gustare (gratis!) piatti da chef realizzati con prodotti in scadenza – e quindi destinati alla pattumiera per esigenze di mercato – ma ancora perfettamente commestibili. E’ Eating City, la città che mangia: e soprattutto per l’Italia è un record, che supera anche il pranzo di Bologna di Last Minute Market. Buon segno: vuol dire che l’idea di recuperare il cibo piace sempre di più! La cucina sarà a cura di Risteco, mentre l’acqua verrà fornita gratuitamente da Smat. (“Avevamo ricevuto una proposta da una famosa azienda che produce acqua minerale – ha spiegato Capizzi, che segue in prima linea la preparazione dell’evento – che ci avrebbe offerto 10.000 bottiglie. Ma lo spirito dell’iniziativa è un altro: consumare un pranzo tutti assieme in una giornata importante come quella del 2 giugno facendo una scelta democratica e sostenibile in ogni passaggio della filiera: quindi niente imballaggi e niente bottiglie di plastica”. E dove non è stato possibile evitare gli usa e getta, si è scelto il compostabile. Piatti, bicchieri e posate saranno in Mater Bi e verranno raccolte da Amiat assieme alla frazione organica. A riempire la città di verde ci penseranno invece Flor, la mostra vivaio che riempirà di fiori e piante Via Carlo Alberto, e Park(ing) day che coprirà gli spazi destinati alle auto in zona blu con tappeti di prato adottati dagli oltre 200 commercianti che hanno già aderito all’iniziativa: prati veri, fatti di erba e zolle, che poi saranno ripiantati altrove. (Un campetto da calcio? I consiglieri comunali sono al lavoro…). E poi c’è il Bike Pride (26 maggio), la Baby Run – dedicata a tutti i bambini, compresi quelli ancora nel pancione – la maratona all’alba, un contest di app a tema ambientale, gli orti urbani, i Tram Verdi, e poi… E poi c’è Cinemambiente!

Fonte: eco dalle città

 

 

 

Torino Smart City Days, dal 24 maggio al 9 giugno

A Torino una nuova occasione per avvicinarsi a un’idea di smart city orientata alla sostenibilità ambientale ed economica, idea che caratterizza la via torinese al modello di sviluppo adottato in tutto il mondo e basato sull’innovazione e sulla diffusione delle reti e delle nuove tecnologie Ict375007

Gli Smart City Days, insieme di eventi realizzati dalla Città di Torino e dalla Fondazione Torino Smart City, porteranno in piazza dal 24 maggio al 9 giugno le buone pratiche possibili per consumare meno risorse naturali, migliorando la qualità della vita. Con la direzione artistica di Gaetano Capizzi, si proporranno tre settimane animate da appuntamenti ed eventi nelle principali piazze cittadine, rivolti ad un pubblico vasto ed eterogeneo. Prima ancora di trasformare la città occorre, infatti, un cambiamento culturale che renda i cittadini “smart citizens”.  L’evento è realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Iren. Le prime giornate saranno dedicate alla mobilità sostenibile e alla ricerca scientifica. La Settimana della Scienza dal 24 al 26 maggio porterà in piazza laboratori, conferenze e attività sul tema della sostenibilità energetica e ambientale.  Domenica 26 maggio avrà anche luogo il Bike Pride 2013, quarta edizione della parata festosa in bicicletta, che nella precedente edizione ha visto sfilare 15mila cittadini a sostegno dell’ambiente e della mobilità intelligente. Altro tema centrale sarà l’alimentazione: il 25 maggio si terrà lo Slow Food Day e il 2 giugno piazza Vittorio ospiterà Eating City – La città che mangia, iniziativa per la sensibilizzazione sul tema della lotta allo spreco alimentare che vedrà coinvolti, in un pranzo collettivo gratuito e in altre iniziative, 5000 cittadini. L’evento è organizzato da Risteco con il patrocinio di Fao Onu ed è stato già organizzato a Parigi e Londra, dove ha riscosso un grande successo. Negli stessi giorni si terrà la sedicesima edizione del Festival Cinemambiente, tradizionale appuntamento cittadino con il cinema a tema ambientale, in programma dal 31 maggio al 5 giugno. Smart City Days terminerà con Green Up, una serie di appuntamenti – mostre, spettacoli teatrali, convegni – dedicati al verde e alla vivibilità dello spazio pubblico: in particolare Flor 13, dal 7 al 9 giugno, in via Carlo Alberto – mostra florovivaistica open air nel centro di Torino – e il Park(ing) Day organizzato da Cinemambiente con la collaborazione di Ascom e Confesercenti che, in luoghi diversi della città, occuperà con un rettangolo di prato un pezzo di strada destinato, nella quotidianità, a parcheggio per le auto. “Una città smart è, soprattutto, una comunità dove tutti i cittadini hanno una vera opportunità per esprimere i propri bisogni e per partecipare alle politiche della città – spiega l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta -. La Fondazione Torino Smart City, in collaborazione con Torino Wireless, sta lavorando a un piano strategico denominato SMILE, acronimo di Smart Mobility, Inclusion, Life&Health, Energy che vuole proprio assicurare questa piena partecipazione di tutti. Gli Smart City Days sono, dunque, un’occasione preziosa per entrare in contatto con un progetto declinato secondo queste quattro variabili, che è sempre più una sfida culturale per mettere insieme le diverse generazioni.  La sostenibilità è il motore dello sviluppo della Torino di domani. Innovazione, reti, comunicazione, mobilità sono strumenti del cambiamento e, insieme, un nuovo modo di fare economia, cultura e benessere diffuso”. “Smart City Days non è un nuovo festival – sottolinea il direttore Gaetano Capizzi – ma un insieme di circa cinquanta eventi culturali, sportivi, scientifici e artistici accomunati dalla volontà di proporre una visione di città meno alienata, più a misura d’uomo, attenta al benessere del singolo, alla sicurezza dei più deboli, all’inclusione sociale, alla mobilità dolce, al risparmio energetico. In altre parole una città in cui si viva meglio ma che sia ambientalmente sostenibile. Il fine non è certo quello di nascondere i tanti problemi che ci attanagliano o di proporre una realtà edulcorata, ma per una volta, è quello di cercare di pensare in positivo, mettendo in comune buone pratiche da cui tutti noi possiamo prendere esempio. Il complesso delle manifestazioni ha richiesto il lavoro di centinaia di persone, associazioni e aziende a cui va un ringraziamento pubblico per la capacità che hanno avuto di proporre un aspetto della nostra città che esiste, è vivo e che aspettava l’occasione per mostrarsi”. Il sindaco, Piero Fassino, afferma che “una città può dirsi smart quando parte dalle persone e pensa ad esse. Torino è smart anche in questo: per la capacità di far nascere idee nuove, per l’eccellenza e la cura posta nella formazione, per l’abitudine di condividere idee e strumenti al servizio del bene comune, adattando i servizi ai bisogni reali, utilizzando le soluzioni tecnologiche per migliorare la vita dei cittadini. Ma declinare un’idea di città smart nella vita quotidiana delle persone – prosegue il sindaco – vuol dire soprattutto dimostrare che cambiare abitudini conviene: gli Smart City Days sono un’opportunità per conoscere, attraverso piacevoli momenti di festa e di incontro, un altro modo di consumare energia, di muoversi, di fare acquisti, senza perdere qualità della vita, anzi contribuendo a rendere migliore l’ambiente in cui viviamo”.

Scarica il programma del Festival

Fonte: eco dalle città

 

Smart City Days: in piazza dal 24 maggio al 9 giugno la Torino del futuro

Le principali piazze della città saranno animate per tre settimane da appuntamenti ed eventi per avvicinarsi all’idea di smart city. Lavolta: “Un’opportunità per comunicare e far conoscere il modello di qualità urbana che vogliamo raggiungere”. Le iniziative in programma374723

Gli Smart City Days, insieme di eventi realizzati dalla Città di Torino e dalla Fondazione Torino Smart City, porteranno in piazza dal 24 maggio al 9 giugno le buone pratiche possibili per consumare meno risorse naturali, migliorando la qualità della vita. Con la direzione artistica di Gaetano Capizzi, le principali piazze di Torino saranno animate per tre settimane da appuntamenti ed eventi rivolti ad un pubblico vasto ed eterogeneo. “Prima ancora di trasformare la città -è questa la prospettiva da cui nasce l’iniziativa- occorre, infatti, un cambiamento culturale che renda i cittadini smart citizens“. Le prime giornate saranno dedicate alla mobilità sostenibile e alla ricerca scientifica. La Settimana della Scienza dal 24 al 26 maggio porterà in piazza laboratori, conferenze e attività sul tema della sostenibilità energetica ed ambientale. Domenica 26 maggio avrà anche luogo il Bike Pride 2013, quarta edizione della parata festosa in bicicletta, che nella precedente edizione ha visto sfilare 15 mila cittadini a sostegno dell’ambiente e della mobilità intelligente.
Altro tema centrale sarà l’alimentazione: il 25 maggio si terrà lo Slow Food Day e il 2 giugno piazza Vittorio ospiterà Eating City – La città che mangia, iniziativa per la sensibilizzazione sul tema della lotta allo spreco alimentare che vedrà coinvolti, in un pranzo collettivo gratuito e in altre iniziative, 5000 cittadini. L’evento è organizzato da Risteco con il patrocinio di Fao e Onu ed è stato già organizzato a Parigi e Londra, dove ha riscosso un grande successo. Negli stessi giorni si terrà la sedicesima edizione del Festival Cinemambiente, tradizionale appuntamento cittadino con il cinema a tema ambientale, in programma dal 31 maggio al 5 giugno. Smart City Days terminerà con alcuni appuntamenti dedicati al verde e alla vivibilità dello spazio pubblico: Flor ’13, dal 7 al 9 giugno, in via Carlo Alberto – mostra florovivaistica open air nel centro di Torino – e il Park(ing) Day organizzato da Cinemambiente con la collaborazione di Ascom e Confesercenti che, in luoghi diversi della città, occuperà con un rettangolo di prato un pezzo di strada destinato, nella quotidianità, a parcheggio per le auto. “L’idea delle smart cities è quella di pensare a città che sappiano coniugare innovazione, ambiente, qualità della vita, ponendo la sostenibilità come orizzonte di riferimento del loro sviluppo futuro. Questa prospettiva -ha affermato l’assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità ambientale Enzo Lavolta– riguarda anche Torino. La nostra città deve cogliere l’opportunità di diventare una città intelligente, con il coinvolgimento e la partecipazione di quanti vogliono raccogliere con noi questa sfida. Gli Smart City Days sono quindi un’opportunità per comunicare e far conoscere il modello di qualità urbana che vogliamo raggiungere, chiedendo a tutti di fare la propria parte nella costruzione di un futuro sostenibile”.

Il programma completo degli Smart City Days sarà presto disponibile sul sito www.torinosmartcity.it

Fonte: eco dalle città