Ipcc, presentata la sintesi del rapporto sul clima dell’Onu

“La scienza ha parlato. Non c’è ambiguità nel messaggio”. I leader devono agire. Il tempo non è dalla nostra parte”. Queste le parole del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon dopo la pubblicazione della sintesi del rapporto sul clima380837

Le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto i più alti livelli “in 800 mila anni”, “resta poco tempo” per riuscire a mantenere l’aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi: è la sintesi del rapporto del Gruppo di esperti sul clima dell’Onu (Ipcc). “L’azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, ad un migliore stato di salute e a città più vivibili”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, dopo la pubblicazione a Copenaghen del nuovo rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici. “Questa è la valutazione più completa del cambiamento climatico mai fatta. Dobbiamo agire ora per ridurre le emissioni di CO2 ed evitare un peggioramento del clima, che si riscalda a una velocità senza precedenti”, ha aggiunto.
“Il rapporto Ipcc sui gas serra è una chiamata alle responsabilità per il mondo. Europa guida verso Lima e Parigi2015, ma ora serve presa coscienza globale”: lo scrive il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti su Twitter. Galletti è in Cina dove solleciterà il suo omologo ad un impegno sui gas serra. “Quelli che decidono di ignorare o di contestare i dati chiaramente esposti in questo rapporto, mettono in pericolo noi, i nostri figli e i nostri nipoti”: questo il commento del segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo la pubblicazione del rapporto Ipcc sul clima. “Più restiamo bloccati sui questioni ideologiche e politiche più i costi dell’inazione aumentano”, aggiunge.
IL RAPPORTO ONU – Le emissioni mondiali di gas serra devono essere ridotte dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050 e sparire dal 2100, ha spiegato il Gruppo intergovernativo di esperti sul clima (Ipcc) nella più completa valutazione del cambiamento climatico dal 2007 ad oggi. La temperatura media della superficie della Terra e degli Oceani ha acquistato 0,85°C tra il 1880 e il 2012, hanno aggiunto gli esperti dell’Ipcc riuniti a Copenaghen.

 

Fonte: ecodallecitta.it

Cap Holding e Smat insieme per le smart cities

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Il progetto Sintesi, nato dalla collaborazione tra le due società del servizio idrico milanese e torinese, supera l’esame del ministero della Ricerca e prosegue il suo cammino verso la città smart. Contatori intelligenti e sensori condominiali per conoscere in tempo reale qualità dell’acqua, consumi e perdite di rete. Smart cities, il bando del ministero della Ricerca e dell’Innovazione accoglie il progetto di Cap Holding e Smat, le due aziende del servizio idrico del milanese e del torinese, per innovare la gestione dell’acqua. Dall’asse Torino-Milano nasce il progetto Sintesi: contatori intelligenti e sensori condominiali per conoscere in tempo reale la qualità dell’acqua, i consumi o le perdite di rete. La fase pilota vedrà impegnati otto comuni del milanese e due del torinese. Chiare, efficienti, trasparenti: le città intelligenti del nuovo millennio dovranno avere le stesse qualità dell’acqua. Ed è proprio l’innovazione nella gestione dell’acqua il cuore pulsante del progetto “Sintesi”, ovvero il “Sistema integrato tecnologie servizio idrico”, che è stato ammesso dal Miur con il bando per le Smart cities. Il progetto è stato presentato dalla capofila Smat e da Cap Holding, che lavoreranno in collaborazione con importanti partner (Politecnico e Università degli Studi di Torino, Cnr) e industriali (Telecom, Telit, Aethra, Telereading, Wirelab). La proposta delle due società ha ottenuto il punteggio più alto tra quelli presentati all’interno della sezione “Servizio idrico integrato”. La fase pilota prevede una prima sperimentazione in alcune aree dei due territori: a Torino e Settimo Torinese per i partner piemontesi, in otto comuni del milanese per i partner lombardi (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Rho, Rozzano, Pioltello, Settimo Milanese e Magenta). Proprio questi otto Comuni potrebbero essere quindi i primi a sperimentare i nuovi contatori intelligenti, che saranno installati nei condomini per informare i cittadini, attraverso appositi terminali video, non solo dei consumi idrici, ma anche della qualità dell’acqua, della sua provenienza, delle eventuali interruzioni del servizio. Tra gli obiettivi, quello di ridurre le perdite occulte, contenere i costi energetici e incrementare il già elevato livello di sicurezza in termini di rilevamento e allerta in caso di contaminazioni.

Fonte: eco dalle città

 

Torino Smart City: 190 milioni di euro dal MIUR per 11 progetti intelligenti

La Città di Torino si è aggiudicata 183 milioni di euro per finanziare 11 progetti di ricerca e innovazione: sicurezza, inclusione sociale, scuola, smart e architettura sostenibile. Ecco i progetti vincitori

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Il progetto Torino Smart City ha ottenuto 190 milioni di euro dal ministero dell’Istruzione per progetti di innovazione. Di questi 183 milioni di euro arrivano dai fondi messi a disposizione dal ministero sviluppo di progetti di ricerca nati da partnership tra imprese, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni attraverso il bando Smart City&Communities. I fondi finanzieranno 11 dei 14 progetti supportati dalla Città di Torino, che portano un contenuto di innovazione in ambiti quali la sicurezza, l’inclusione sociale, la scuola, le smart grids, l’architettura sostenibile, tanto per citarne alcuni.
Ma non solo. Parallelamente, il ministero aveva chiesto a giovani sotto i 30 anni –Bando Social Innovation – di proporre progetti territoriali di innovazione da realizzare in partnership con le città. Dieci dei 40 progetti presentati da Torino, sui circa 400 pervenuti al ministero (uno su dieci), sono stati finanziati, per un totale di 7 milioni di euro.
“Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto – ha detto Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità ambientale della Città di Torino – il sistema locale torinese dimostra di avere nell’ultimo anno ben lavorato e di aver posto basi solide per un efficace lavoro a sostegno del progetto Torino Smart City, da oggi questa città ha nuovi strumenti e risorse per perseguire l’ambizioso obiettivo di costruire il suo modello di città intelligente”. Anche il sindaco Piero Fassino ha voluto esprimere il suo compiacimento per il raggiungimento di “un risultato importante, che è frutto della capacità tutta torinese di costruire progetti attraverso un’azione corale. La condivisione di un obiettivo e di un progetto per la costruzione di una città intelligente tra imprese, ricercatori, poli universitari di prestigio e un tessuto di start up e piccole imprese creative – ha sottolineato – è il punto di forza della nostra città, che ci sarà di grande aiuto per la costruzione dei dossier di candidatura ai prossimi bandi europei”. Ecco i progetti vincitori:

14 milioni di euro per il progetto Decision Theatre
Simulare gli scenari più complessi prima di decidere. L’obiettivo è mettere a disposizione sistemi di supporto alle decisioni. Il sistema nasce dalla collaborazione tra Grande Selex, Sas, Siemens, Telecom, Politecnico di Torino e UNIBocconi.

16 milioni di euro per il progetto Oplon
L’obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita delle persone anziane (over 65) autosufficienti ma malate, al fine di ridurre il periodo di degenza in ospedale e consentendo quindi, attraverso l’utilizzo della tecnologia, di trascorrere più tempo possibile nella propria abitazione anziché in ospedali o luoghi di cura. Lo svilupperà una rete di otto; tra loro il Politecnico.

12,2 milioni per il progetto S[m2]art
Il progetto punta a creare un sistema composto da arredi urbani intelligenti e infrastrutture informatiche di gestione e
configurazione aperto. Piattaforma creata da Telecom insieme con Reply, Istituto Boella e Politecnico.

19,8 milioni per il progetto Scoc
Realizzata da Selex, insieme con (tra gli altri) il Politecnico nasce dalla necessità di realizzare un centro operativo di coordinamento, a livello comunale,per il monitoraggio del territorio, la sicurezza del cittadino e gestire situazioni di emergenza e crisi anche legate a rischi naturali. I temi su cui si svilupperà il progetto sono in particolare rischio idrogeologico e mobilità.

19,9 milioni per il progetto SmarTour
Un aereo senza pilota vola e fotografa tutto ciò che incontra sul suo cammino. Così permette di acquisire in tempo reale dati rivolti alla conoscenza, al controllo e al monitoraggio dell’ambiente naturale e delle città. Sviluppato da Selex come capofila e poi anche dal Politecnico di Torino.

12,2 milioni per il progetto Smart concrete
Realizzato come capofila dal Politecnico di Torino è un sistema per monitorare la stabilità e la sicurezza di edifici e infrastrutture. E in particolare il livello di conservazione e tenuta dei materiali di cui sono composte.

15,5 milioni per il progetto INSeT
Vuole dare vita a una connessione tra i sistemi di bigliettazione elettronica del trasporto pubblico (locale ed extraurbano) di diverse città «smart» italiane, i servizi dell’alta velocità ferroviaria ed altri servizi rivolti ai cittadini (musei, carte del cittadino, carte sanitarie). Sviluppato, tra gli altri, da Reply e Trenitalia.

14,8 milioni per il progetto S.IN.TE.S.I.
La capofila del progetto è  Smat, la società che gestisce la rete idrica di Torino e Provincia, ma dentro ci sono anche sia il
Politecnico che l’Università di Torino. L’obiettivo è progettare e sperimentare un sistema innovativo di gestione delle risorse idriche per migliorare standard di gestione e servizio reso all’utenza.

13,2 milioni per il progetto Marconi
Sviluppato in prima linea da General Motors e poi dal Politecnico di Torino per sperimentare tecnologie per la raccolta e l’integrazione da fonti diverse di dati sulla mobilità e sul traffico. Il sistema servirà sia a controllare la situazione del traffico che a definire e realizzare le scelte di pianificazione necessarie allo sviluppo della mobilità.

12 milioni per il progetto SIGMA
Vitrociset e altri (tra cui il Politecnico) svilupperanno un sistema all’insegna della building automation: automatizzazione di serramenti e dell’illuminazione, controllo della climatizzazione, videocomunicazione con un centro di supporto ed  assistenza, rilevazione della presenza di oggetti e persone.

20,2 milioni per il progetto  Cloud4eGov
Punta a ottenere un insieme di risultati innovativi di tipo tecnologico, scientifico, metodologico, applicativo che consentano alla pubblica amministrazione di eseguire una sperimentazione del Cloud Computing, tecnologia a supporto di processi, procedure e servizi di eGovernment.

13 milioni per il progetto Urbelog
Ha l’obiettivo di sviluppare e sperimentare una piattaforma telematica innovativa per la gestione della logistica merci di “ultimo miglio” in città, aggregando gli operatori della distribuzione, le pubbliche amministrazioni e le associazioni di categoria nella gestione della distribuzione delle merci fino alla consegna. Il capofila del progetto è Telecom e gli altri partner sono Iveco, Tnt, il Politecnico di Torino, Fit Consulting, Italdata e Tema, Selex Elsag, Università Luigi Bocconi e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Fonte: eco dalle città