Smog. Misure emergenziali: come funziona il semaforo previsto dal protocollo padano?

388315_1.png

I livelli di allerta e il meccanismo di attivazione delle misure antismog previsto dall’accordo firmato lo scorso dalle Regioni del Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) e Ministero dell’Ambiente

In vista della prossima stagione invernale, e in attesa che tutte le Regioni abbiano completato l’iter di adozione, ricapitoliamo i livelli di allerta e il meccanismo di attivazione delle misure antismog previsto dall’accordo firmato lo scorso dalle Regioni del Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) e Ministero dell’Ambiente.

SEMAFORO: VERDE

LIVELLO di ALLERTA: NESSUNA ALLERTA

Nessun superamento misurato nella stazione di riferimento del valore limite di 50 µg/m3 della concentrazione di PM10 secondo le persistenze di cui ai punti successivi.

ARANCIONE  

PRIMO LIVELLO

MECCANISMO DI ATTIVAZIONE DELLE MISURE

Attivato dopo 4 giorni consecutivi di superamento misurato nella stazione di riferimento del valore di 50 µg/m3 della concentrazione di PM10, sulla base della verifica effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo) sui quattro giorni antecedenti.

Le misure temporanee, da attivare entro il giorno successivo a quello di controllo (ovvero martedì e venerdì), restano in vigore fino al giorno di controllo successivo.

Tra le misure temporanee omogenee di 1° livello è prevista la “Limitazione all’utilizzo delle autovetture private di classe emissiva almeno Euro 4 diesel in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali di classe emissiva almeno Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 12.30”.

ROSSO

SECONDO LIVELLO

MECCANISMO DI ATTIVAZIONE DELLE MISURE SEMAFORO

Attivato dopo il 10° giorno di superamento consecutivo misurato nella stazione di riferimento del valore limite di 50 µg/m3 della concentrazione PM10, sulla base della verifica effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo) sui 10 giorni antecedenti.

Le misure temporanee, da attivare entro il giorno successivo a quello di controllo (ovvero martedì e venerdì), restano in vigore fino al giorno di controllo successivo.

In questo caso è prevista l’estensione delle limitazioni per le autovetture private di classe emissiva almeno Euro 4 diesel in ambito urbano nella fascia oraria 8.30-18.30 e per i veicoli commerciali almeno Euro 3 diesel nella fascia oraria 8.30 – 18.30 ed Euro 4 diesel nella fascia oraria 8.30 – 12.30

NON ATTIVAZIONE DEL LIVELLO SUCCESSIVO A QUELLO IN VIGORE

Se nelle giornate di controllo di lunedì e giovedì l’analisi dei dati della stazione di riferimento porterebbe ad una variazione in aumento del livello esistente (ovvero da verde ad arancio e da arancio a rosso), ma le previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria prevedono per il giorno in corso e per il giorno successivo condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti, il nuovo livello non si attiva e rimane valido il livello in vigore fino alla successiva giornata di controllo.

CONDIZIONI DI RIENTRO AL LIVELLO VERDE (NESSUNA ALLERTA)

Il rientro da un livello di criticità qualunque esso sia (arancio o rosso) avviene se, sulla base della verifica effettuata nelle giornate di controllo di lunedì e giovedì sui dati delle stazioni di riferimento, si realizza una delle due seguenti condizioni:

1) la concentrazione del giorno precedente il giorno di controllo è misurata al di sotto del valore limite di 50 µg/m3 e le previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria prevedono per il giorno in corso ed il giorno successivo condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti;

2) si osservano due giorni consecutivi di concentrazione misurata al di sotto del valore limite di 50 µg/m3 nei quattro giorni precedenti al giorno di controllo.

Il rientro al livello verde ha effetto a partire dal giorno successivo a quello di controllo.

Ambito di applicazione

Le misure si applicano prioritariamente nelle aree urbane dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10.

Rassegna stampa:

Smog, a Torino stretta sui diesel: fermi dopo quattro sforamenti

Novità per Euro 3 ed Euro 4. Blocchi dal 1° novembre – da La Stampa.it

Fonte: ecodallecitta.it

 

Agro-alimentare: De Castro, no a etichettatura a semaforo

7851-alimentare-de-castro-no-a-etichettatura-a-semaforo

 

“Stiamo preparando un’interrogazione parlamentare per esprimere tutto il nostro disappunto” rispetto al sistema di etichettatura nutrizionale ‘a semaforo’ introdotto dal governo britannico. E’ quanto dichiarato a EurActiv.it, a margine del convegno ‘Fondi Ue 2014-2020: i programmi per crescere e contare in Europa’, dal presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro. Il dipartimento dell’Agricoltura britannico, spiega infatti De Castro, ha diffuso alcune circolari per l’attivazione di “un regime di etichettatura ‘a semaforo’, cioè con l’indicazione rosso, giallo e verde sulle confezioni in funzione della quantità di grassi, zuccheri e sale”. Un sistema che rischia di penalizzare i prodotti italiani, continua il presidente della ComAgri, dato che “quasi tutti i prodotti che noi esportiamo, a partire da vini, formaggi e prosciutti, avrebbero il semaforo rosso e quindi un’indicazione di consumo assolutamente fuorviante”. L’allarme nei confronti di questo meccanismo era stato lanciato, giorni fa, anche dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui “lo schema a semaforo fornisce un giudizio semplicistico e distorto sul singolo alimento, cancellando in un colpo solo l’assunto universalmente riconosciuto dal mondo scientifico che non esistono cibi buoni e cattivi, ma piuttosto regimi alimentari buoni e “cattivi, diete corrette o meno a seconda della maniera in cui gli alimenti vengono integrati tra loro quotidianamente”. “Ci siamo battuti contro questo sistema al momento dell’approvazione del regolamento europeo per l’informazione del consumatore, che infatti lo vieta”, aggiunge De Castro, sottolineando che la Gran Bretagna lo sta applicando a casa sua bypassando le norme europee. “Noi dobbiamo informare il consumatore, scrivere tutto in etichetta, ma non dobbiamo condizionare la scelta del consumatore. E’ un fatto sbagliatissimo e ci opporremo con tutte le forze”.

Fonte: euroactiv