Stati Uniti e Cina hanno firmato un importante accordo per porre fine al commercio globale di avorio. La Casa Bianca ha comunicato che i due Paesi sono pronti a emanare un divieto quasi completo sull’importazione e l’esportazione di avorio, un divieto che riguarda “restrizioni significative e tempestive per l’importazione di avorio come trofei di caccia” e anche “passi significativi e tempestivi per fermare il commercio nazionale d’avorio”. La Cina è il primo paese al mondo nel commercio dell’avorio, seguito proprio dagli Stati Uniti. Negli ultimi anni il prezzo all’ingrosso delle zanne di elefante è letteralmente esploso, quadruplicando dal 2010 al 2014, per cui l’accordo cino-statunitense è visto come un passo cruciale per fermare il commercio di avorio. Nella popolazione cinese sta maturando una forte coscienza ecologica e anche il tema dell’avorio non fa eccezione: secondo un sondaggio condotto quest’anno da Wild Aid, il 95% degli intervistati a a Pechino, Shanghai e Guangzhou ha dichiarato che il governo cinese dovrebbe bandire la vendita dell’avorio. Nella stessa indagine si è scoperto che la consapevolezza del bracconaggio è aumentata del 50% dal 2012.
Fonte: The Guardian