9 piante aromatiche che crescono anche senza la terra

Che ne dici di portare nella tua cucina più freschezza usando erbe aromatiche per la decorazione e, naturalmente, nel cibo? Che cosa succede se questo, oltre ad essere pratico, può anche essere molto bello? Impara come coltivarle solo con acqua, senza terra, in ordine di vasetti e con un aspetto super pulito, direttamente nella tua cucina.

Come piantare erbe aromatiche in acqua

Prima di iniziare la nostra lista delle migliori erbe per questa piantagione, vediamo insieme come farlo:

-Sterilizzare il vaso di vetro, la bottiglia o la bolla di vetro con alcool puro o, se si riesce a maneggiare il vetro, con acqua bollente;

-Versare l’acqua dal lavandino nella brocca. Se la qualità dell’acqua non è buona, come l’acqua salmastra, utilizzare il minerale;

-Taglia 1 cm dalla base dell’erba e mettilo nella pentola;

-Lavare la bottiglia una volta alla settimana, rinnovando l’acqua ogni volta che è necessario;

-Se vuoi che le radici escano più velocemente, metti un po ‘di acqua tiepida, alcuni pezzi di salice e lascialo durante la notte. Al mattino, cambia l’acqua nella pentola per questo.

Piante aromatiche che crescono in acqua

Scopri ora quali sono le migliori erbe aromatiche da coltivare in contenitori con acqua.

1. Rosmarino

Al rosmarino piace il sole, quindi lascialo vicino alla finestra. La sua base, più legnosa, richiede tempo per attecchire, ma quando lo fa, i suoi germogli entrano rapidamente con piena forza.

Piante aromatiche perenni: il rosmarino è senza dubbio un attore fondamentale della nostra cucina e della nostra fitoterapia

2. Salvia

Il momento migliore per piantare la salvia è la primavera. Tagliare la posta in gioco e metterla in acqua. Ama la luce ed è molto incline alla muffa, quindi mettila anche vicino alla finestra.

3. Menta

Super facile da coltivare, basta mettere le talee di menta nell’acqua e attecchirà. È molto bella e aromatica, ricca di mentolo che dona una sensazione di freschezza a pelle e lingua. Ideale per succhi e altre ricette.

La Menta è una Pianta Aromatica che possiamo utilizzare sia in cucina che al bar con grande gusto e freschezza.

4. Dragoncello

Se il tuo obiettivo è usare il dragoncello nelle insalate, fai crescere il russo, ma se è solo per condire, scegli il francese. Per coltivarlo, metti alcuni gambi in acqua vicino alla finestra che presto attecchiranno.

5. Basilico

Anche ilbasilico attecchisce facilmente, basta mettere le talee nell’acqua, prima del periodo di fioritura, vicino alla finestra. Oltre ad essere molto profumato, è molto colorato e può essere usato in numerose ricette fresche estive come il pesto alla genovese.

Piante aromatiche in casa: oltre che in vaso è possibile coltivare il basilico anche in acqua

6. Timo

Sembra bello nella decorazione, grazie alle sue diverse foglie, che sono molto ben composte con altre trame e dimensioni. Prendi le talee di timo ancora verdi, preferibilmente in primavera, e mettile in acqua. Quando nascono le radici, tagliare il paletto per stimolare i germogli.

7. Origano

Molto semplice da coltivare, attecchisce facilmente, essendo un piacere nelle ricette e molto delicato nella decorazione, l’origano è uno dei protagonisti della nostra cucina, ed è molto utilizzato sulla pizza!

8. Melissa

Questa pianta è un incanto! Oltre a scacciare insetti indesiderati e ad attirare farfalle e gatti, produce un tè rilassante meraviglioso e porta bellissimi e delicati fiori bianchi.

Taglia gli steli in primavera e mettili nell’acqua vicino alla finestra. Dopo un mese, le radici si svilupperanno. Lascialo vicino alla finestra e ricorda di cambiare sempre l’acqua.

Erbe aromatiche in casa: la melissa è ottima anche per fare tisane rilasanti

9. Stevia

Sì, questo dolcificante è fatto da queste foglie e puoi coltivarlo a casa. Metti delle puntate nell’acqua vicino alla finestra. Se lo desideri, puoi usare le foglie di stevia anche in tè e succhi di frutta.

Guarda il video – in Spagnolo

fonte: ambientebio.it

La lotta biologica nell’orto di maggio

Una guida sostenibile per la lotta biologica nell’orto di maggio. La guida pratica per combattere lumache rosse e grillo talpa con trappole, rimedi e dosaggi.

L’orto di maggio è un mese impegnativo: bisognerà sarchiare per eliminare le erbe infestanti, si potrà seminare in piena terra coltivazioni quali carote, zucche, peperoni, peperoncini, insalate e aromatiche e seminare in semenzaio all’aperto cavolo, porro e sedano; maggio è anche il mese dei trapianti, in particolare modo, solanacee cucurbitacee. Quest’ultima operazione colturale è molto delicata, pertanto, si dovrà prediligere il sistema con il pane di terra che garantisce una minore mortalità delle piante messe a dimora e un attecchimento e un accrescimento uniforme e regolare. A maggio, poi, in previsione dell’arrivo del caldo estivo, si dovrà pacciamare alcune colture per mantenere un buon grado di umidità del terreno e per limitare le sarchiature. Ancora, in questo mese in cui le nostre coltivazioni crescono e si fanno più rigogliose, è bene pensare ai sostegni e iniziare a raccogliere aglio e cipolle.
LE MALATTIE

Maggio è anche un mese in cui le nostre coltivazioni sono minacciate da attacchi parassitari quali la dorifora della patata, gli afidi, le lumache e il grillotalpa. Ricordarsi di controllare settimanalmente le nostre coltivazioni rimane il migliore metodo per controllare e contenere gli eventuali attacchi parassitari.

LE LUMACHE

Le lumache appartengono alla classe dei gasteropodi e si dividono in chiocciole se presentano il guscio, e in limacce se non lo hanno. Le prime possono essere utili perché si cibano anche di uova di limacce, mentre queste ultime sono molto dannose per le colture e per le specie ornamentali poiché si nutrono di fiori, di foglie e di porzioni verdi di pianta, compromettendo, in alcuni casi, la vita stessa della pianta defogliata. Le lumache prediligono le ore serali, le temperature miti e l’umidità.

LA PACCIAMATURA CONTRO LE LUMACHE

Uno dei rimedi più semplici e utili contro le limacce è la segatura, la cui consistenza asciutta e ruvida risulta poco invitante per le lumache. Spargere la segatura o il truciolato sul terreno, e quindi pacciamare, allontana le lumache, trattiene l’umidità del terreno e contribuisce al controllo delle malerbe.coccinelle

TRAPPOLE DI BIRRA CONTRO LE LUMACHE

Altro rimedio contro le lumache sono le trappole di birra, da cui le lumache sono attratte: interrate un vasetto contenente birra e sostituitelo ogni due giorni. L’odore attirerà le lumache, che moriranno per annegamento.
I LUMACHICIDI BIOLOGICI

In commercio esistono anche dei lumachicidi biologici a base di ossido di ferro, che si spargono uniformemente tra le piante o si distribuiscono sul perimetro interessato e che, oltre a catturare le lumache, arricchiscono il terreno di microelementi. Il dosaggio consigliato è di 5 g ogni mq, da applicare fino a 4 volte nell’arco dell’intero ciclo vegetativo, preferibilmente durante le prime ore serali. Unico neo: il costo non proprio contenuto.
LA RACCOLTA MANUALE. UTILE PER NUTRIRE I NOSTRI ANIMALI DA CORTILE

Un’efficace tecnica di lotta alle lumache è rappresentata dalla raccolta manuale durante le ore serali e se avete polli e anatre ricordate che questi, come tutti gli avicoli, sono ghiotti di limacce.
ALTRI RIMEDI CONTRO LE LUMACHE

Salvia, timo e assenzio, invece, sono ottimi repellenti naturali contro le lumache. Un altro metodo per scoraggiare le lumache è dato dalla dispersione nell’orto di polveri che potrebbero attaccarsi al corpo umido di questi voraci molluschi di terra, disidratandolo. Fondi di caffè, cenere di legna e gusci d’uovo polverizzati, come i nastri adesivi coperti di sale, hanno però la controindicazione di essere lavati dalle piogge e dall’umidità. Recenti studi, infine, confermano che la presenza di lombrichi e la biodiversità del nostro orto farebbero diminuire gli attacchi delle lumache quasi del 60%.
IL GRILLOTALPA

Il grillotalpa è un insetto polifago di colore bruno dell’ordine degli Ortotteri, è lungo tra i 3 e 5 cm, ha un diametro di 2 cm e si presenta con due zampe robuste con le quali scava gallerie nel terreno, tranciando le radici delle piante. Il grillo talpa predilige terreni umidi e di bonifica ed è un insetto infestante e notturno. Buchi nel terreno, piante secche, tuberi e foglie rosicchiate sono i segni della presenza del grillotalpa, spesso attratto nel nostro orto da residui vegetali di carote, peperoni e pomodori.

TRAPPOLE DI BIRRA NELLA LOTTA CONTRO IL GRILLOTALPA

Anche in questo caso le trappole di birra rappresentano un ottimo alleato nella lotta biologica. Sarà sufficiente interrare una bottiglia di plastica tagliata a metà, riempita di birra e residui di ortaggi, per attirare il grillotalpa. Bruciare gli insetti catturati e spargerne la cenere sul terreno rappresenta, invece, un ottimo repellente contro possibili futuri attacchi. E’ consigliabile procedere quando l’adulto esce per accoppiarsi, tra aprile e tutto maggio.
I NEMATODI NELLA LOTTA CONTRO IL GRILLOTALPA

L’applicazione del nematode si effettua previa dispersione in acqua, distribuendolo poi al suolo con un mezzo a doccia. I nematodi entomopatogeni di tipo Steinernema Carpocapsae sono parassiti utili nella lotta biologica contro le larve di grillotalpa. Una volta penetrati nelle aperture naturali di quest’ultimo, ne causano lentamente la morte.
DOSI, MODALITA’ E AVVERTENZE NELL’UTILIZZO DEI NEMATODI NELLA LOTTA CONTRO IL GRILLOTALPA

Il dosaggio è di 50 milioni di larve per 100 m2, è consigliabile acquistare il prodotto in prossimità dell’utilizzo, conservarlo al fresco e agire tra maggio e settembre. Lo Steinernema Carpocapsae è un parassita innocuo per coltivazioni e animali ma non è un prodotto selettivo, pertanto, potrebbe essere sconsigliabile il suo utilizzo in agricoltura.
LAVORAZIONI DEL TERRENO CHE SCORAGGIANO LA PRESENZA DEL GRILLOTALPA

Come abbiamo visto, l’habitat ideale del grillotalpa è rappresentato dai terreni umidi, un buon drenaggio del terreno, dunque, contribuisce a prevenire la presenza di questo dannoso insetto.

Fonte: stilenaturale.com

 

Tutti i fiori utili annuali da seminare nell’orto

Ipomee, fiordalisi, calendule, zinnie, piselli odorosi e salvia sono solo alcuni dei fiori da giardino che sono perfetti anche per l’orto. Vediamo come seminarli e come curarli per avere un orto e un giardino sano e produttivo.

Circondarsi di piante e fiori utili non solo fa bene alla vista ma anche al proprio animo. Che ne dite di cominciare ad occuparvi della semina dei fiori da inserire nel vostro orto? Basta scegliere i fiori giusti e il gioco è fatto! Ecco allora quali solo gli undici fiori utili da piantare nel mese di aprile.

FIORI UTILI PER L’ORTO E GIARDINO

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Questi fiori sono più comunemente conosciuti come “Campanelle” o “Glorie del mattino” grazie alla loro particolare caratteristica di alcune specie di ipomee: si aprono la notte e appassiscono appena sorge il giorno. Sono belle, colorate e di un profumo molto gradevole. Ma come fare per piantare le ipomee? Il periodo ideale è la primavera, ed in particolare nei mesi iniziali tra fine marzo e il mese di aprile, dove il clima è caratterizzato da un inverno rigido. Nel caso invece di un inverno più temperato, allora è necessario seminare le ipomee durante l’estate. Una volta che vi siete procurati i semi potete metterli in vaso con il terriccio universale senza dimenticare anche la torba. Meglio un concime organico e sempre con bassi livelli di azoto. Per quanto riguarda l’irrigazione è importante tenere il terreno sempre umido quindi deve essere costante evitando però i ristagni. Una volta che la pianta di ipomee arrivi ad un’altezza di circa venti centimetri, è necessario effettuare il trapianto in un vaso più grande. Per quanto riguarda l’esposizione alla luce non è importante la luce diretta o meno, ma conta molto posizionarla al riparo del vento.

FIORDALISO (Cyanus segetum)

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Il fiordaliso è un fiore colorato e profumato e diversamente da quanto si crede è molto facile da seminare. Nell’orto è fondamentale in quanto attira sirfidi e coccinelle insetti utili per eccellenza. Vediamo perché. Innanzitutto è necessario procurarsi dei piccoli vasetti o semplici contenitori di plastica poco profondi ma con dei fori alla base. Distribuire uno strato di terriccio universale morbido sul fondo e bagnatelo con dell’acqua. Seminate poi ad un centimetro dalla base i semini e ricoprite con ancora uno strato di terreno. Nel caso però di semini piccoli è necessario aggiungere della sabbia al terriccio facendo bene attenzione a premere sui semini cercando di interrarli un pochino. I vostri fiordalisi spunteranno fin dalle prime settimane dalla semina e arricchiranno di colori l’orto e il giardino.

PAPAVERO DELLA CALIFORNIA (Eschscholzia)

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I papaveri non posso mancare nell’orto perchè sono il primo alimento di sirfidi che si nutrono degli afidi. Il papaverio della California è una pianta conosciuta più comunemente come Escolzia, la pianta officinale nota per le sue proprietà contro insonnia e stress. I fiori del papavero californiano sono di differenti tonalità di colore che variano dal rosso all’arancione, dal giallo al bianco. La semina è da fare in primavera e i fiori si hanno fino all’autunno. Il terriccio da utilizzare deve essere fresco, drenato e con l’aggiunta di sabbia e torba. L’irrigazione deve essere costante specie se la pianta si trova in vaso e meglio se viene fatta con un innaffiatoio con rosetta forata. L’importante è che almeno una volta al mese venga aggiunto del concime per piante fiorite.

ZINNIA

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Le zinnie sono dei fiori colorati e profumati che non possono di certo mancare sul vostro terrazzo o balcone. Sono belle da guardare con le loro numerose sfumature e molto facili da seminare in quanto non ha bisogno di cure particolari ma soffre molto il freddo. Procuratevi dei semini di zinnia e del terriccio universale o semplicemente del terreno fertile e drenato. Il primo passaggio è far germogliare i semi di zinnie durante i mesi tra febbraio ed aprile. Arrivato maggio procedete con la semina e almeno una volta al mese durante la crescita è necessario effettuare la concimazione. Le zinnie hanno bisogno di essere esposte al sole e di stare in un luogo dove ci sia una costante e corretta ventilazione. Infatti è proprio questa che evita la formazione di ristagni di aria che può causare funghi e muffe molto pericolose. Per quanto riguarda l’irrigazione deve essere eseguita in modo costante e regolare, quando il terriccio è secco.

TAGETE (Tagetes L)

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Si tratta di una pianta messicana la cui varietà più diffusa è la Tagete patula. Molto facile da seminare, è una pianta che si adatta molto sia che viene piantata nel vaso che nell’aiuola. In serra la semina deve avvenire tra marzo e aprile. Il terreno da utilizzare può essere sia compatto che soffice. Le tagete non hanno molto bisogno di acqua infatti possono resistere anche a periodi di terreno secco. Ciò di cui veramente hanno bisogno è la luce. L’esposizione infatti deve essere diretta al sole. Inoltre un piccolo segreto è concimare il terreno almeno ogni settimana con del concime liquido universale.

PISELLO ODOROSO (Lathyrus odoratus)

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Si tratta di una pianta erbacea con il nome botanico di Lathyrus odoratus che si presenta con fiori a grappolo e molto colorati. Piantare i piselli odorosi non risulta essere molto complicato basta seguire alcune regole essenziali. Prima di tutto è necessario procurarvi un terriccio drenante e molto ricco di humus, concime di origine organica specifico per piante fiorite. Prima di procedere con la semina, potete favorire la germinazione mettendo i semi in acqua per una giornata intera. Le piantine possono essere disposte in due modi: a filari o a cespugli.

GODEZIA

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Piante ornamentali che presentano dei fiori dal caldo colore tra rosa e viola. Facile da piantare assicura una fioritura durante la primavera. Il terriccio da utilizzare deve essere un misto tra terreno e sabbia in vasi di terracotta per assicurare il drenaggio dell’acqua. L’esposizione deve essere soleggiata anche se le godezie tollerano molto bene la penombra. L’irrigazione invece deve essere regolare di almeno un paio di volte alla settimana tranne in estate, periodo in cui la pianta necessita di maggiore quantità di acqua. La concimazione inoltre deve avvenire con del concime liquido almeno una volta al mese. Basta provvedere una volta al mese sciogliendo il concime all’interno dell’acqua di irrigazione. Attenzione è sensibile alla Peronosporae e alla ruggine.

NIGELLA (Nigella sativa)

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Volete sapere come coltivare la nigella e avere nel vostro orto i suoi bellissimi fiori appariscenti? Bhé, questo è proprio il periodo ideale per cominciare a piantarla. La nigella è una pianta che ha bisogno di essere piantata in un vaso con del terriccio ricco di materia organica o direttamente nel terreno, ma che sia esposta alla luce per almeno 6 ore. Infatti la nigella necessita di un contatto diretto con il sole. L’irrigazione deve essere regolare di almeno due volte a settimana anche se viene ben tollerato un piccolo periodo di secca. La concimazione deve avvenire durante la bella stagione e con del concime liquido mescolato con l’acqua di irrigazione, almeno ogni 15 giorni circa.

SALVIA (Salvia_officinalis) 

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La salvia oltre ad essere una pianta aromatica ed utilizzata in cucina, presenta anche delle fioriture che variano molto sulla base delle varietà: dai fiori rossi fino ad arrivare ai fiori bianchi. La salvia ha bisogno di luce, tanto sole e luce diretta. Necessita invece di un terreno calcareo o con della sabbia. In ogni caso deve essere garantito un buon drenaggio dell’acqua.

CALENDULA (Calendula officinalis)

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Per piantare la calendula avrete bisogno di semi e terriccio fertilizzato misto a sabbia. Procedete con mettere in un vaso tre parti di terriccio ed uno di sabbia, e sopra i semi di calendula per poi procedere a ricoprire il tutto con un ultimo strato di terriccio. Inumidite il terreno e tenete il vaso in una zona ad ombra ricoperto con un foglio di plastica. Nel momento in cui cominciano a nascere i primi germogli dovete provvedere a cambiare il vaso, mettendo la piantina in uno più grande. In questo caso è necessario poi utilizzare del terriccio più leggero.

Fonte: stilenaturale.com