Acqua pubblica: l’energia per gestirla costa più dell’illuminazione stradale

Il consumo energetico per gli acquedotti supera stabilmente quello per l’illuminazione pubblica: gli acquedotti comunali hanno bisogno di immense quantità di energia per le attività di sollevamento, potabilizzazione, depurazione e alimentazione delle condotte adduttrici cittadine 73080889-586x390

Gestire le acque pubbliche costa caro e la bolletta energetica è sempre più salata. Per Alleanza per il Clima (la più grande rete europea di enti locali e territoriali impegnati per una politica di energia intelligente e favorevole al clima) il tema della spesa energetica necessaria per portare l’acqua ai nostri rubinetti è un tema da affrontare con estrema urgenza.

I comuni aderenti al Patto dei Sindaci (il network della Commissione europea per raggiungere e superare gli obiettivi del 20-20-20 del quale fanno parte quasi 2.500 comuni italiani, ndr), nella redazione dei loro Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile sono chiamati a dar conto dei propri consumi energetici anche in riferimento ai consumi delle infrastrutture di servizio pubblico, direttamente o indirettamente attribuibili alla competenza comunale. Tra questi è emerso evidente il peso e il relativo potenziale di risparmio energetico delle infrastrutture pubbliche del servizio idrico, voce che in molti bilanci energetici comunali ha addirittura superato quella relativa ai consumi per la pubblica illuminazione,

si legge in una nota di Alleanza per il Clima. Secondo i dati di Terna Spa relativi al quinquennio 2007-2011, in Italia, il consumo energetico per gli acquedotti ha superato stabilmente quello per l’illuminazione pubblica. L’ingente spesa energetica è dovuta alle immense quantità di energia necessarie per sollevare, potabilizzare, depurare e alimentare le condutture adduttrici cittadine. Inoltre non va trascurato il problema della dispersione idrica che, in quest’ottica, è un doppio spreco: di acqua e dell’energia utilizzata per veicolarla. Ma mentre l’acqua dispersa (in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo e più del 50% di quella intubata) torna nel ciclo naturale, l’energia elettrica è persa con la relativa CO2 emessa inutilmente in atmosfera. Un problema da risolvere al più presto con interventi decisi sulle infrastrutture.

Fonte: Comunicato stampa 

Per pulire casa a Primavera: ecco i detergenti naturali più efficaci


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Si avvicina la Pasqua e tra qualche giorno arriveranno anche le belle giornate piene di sole. Occasione ghiotta per iniziare le pulizie di Primavera e per dare aria alla casa. Fare le pulizie primaverili è semplice e neanche faticoso a patto che ci si organizzi con un calendario di interventi che partendo dai più urgenti arrivino fino a quelli meno importanti, così da avere per l’estate una casa fresca, pulita e splendida. Per quest’anno però vi propongo di non usare detersivi chimici ma di affidarci a detersivi naturali quali: aceto bianco o aceto di mele più delicato, bicarbonato, sale, limone, olio d’oliva. Poi occorrono delle pezzuoline per le pulizie con retina in acciaio, retina morbida e microfibra.

CUCINA

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Iniziare a pulire quest’ambiente della casa può essere davvero complesso considerato che ci sono sempre molti elettrodomestici. In genere si parte con le pulizie dai mobili alti e a mano a mano si prosegue verso il basso. Se la vostra cucina è grande consiglio di dividerla in settori e di affrontarli a tappe; se non è una cucina a incasso sarà facile spostare i mobili. Dunque le suppellettili, l’interno dei mobili le superfici incluso l’acciaio possono essere puliti con una miscela di acqua e aceto, metà e metà; anche i pavimenti si lavano con una soluzione di acqua tiepida e aceto, ne basta un bicchiere disciolto in un secchio di acqua.

Le tende della cucina possono essere lavate in lavatrice con un po’ di sapone di marsiglia e bicarbonato. Se sono troppo sporche allora vanno messe prima a bagno in acqua tiepida con 3 cucchiai di sale grosso e aceto; le piastrelle della cucina tornano pulite e sgrassate se passate del bicarbonato messo prima su una spugnetta e strofinando delicatamente, si risciacqua con acqua tiepida. L’aceto bianco intero serve a disincrostare i pezzi dei rubinetti ricoperti dal calcare: vanno smontati e lasciati in immersione in aceto.

Spargete un po’ di bicarbonato su una spugnetta morbida e pulite il forno anche se a microonde; il bicarbonato è perfetto per pulire il frigorifero, basta scioglierne un po’ in acqua tiepida; l’aceto invece si usa per pulire la lavastoviglie e la lavatrice. Nel caso della lavastoviglie va messo sul fondo e non nella vaschetta, ne basta un bicchiere a ciclo intero a massima temperatura ma vuoto; medesima dose per la lavatrice che va a ciclo intero a 90 gradi ma vuota; i vetri si possono pulire con una soluzione di acqua, aceto e un pizzico di bicarbonato da mettere in uno spruzzino. Il limone è perfetto per pulire tutti gli attrezzi della cucina, inclusi i taglieri in legno e marmo (che smacchia benissimo) basta tagliarlo a metà e usarlo come una spugnetta inclusa la buccia ricca di olii profumati. La cucina profumerà naturalmente. Il limone lucida acciaio, cristallo e rame.

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Le tende si lavano con sapone di marsiglia e bicarbonato in lavatrice se volete un tocco profumato usate al posto dell’ammorbidente alcune gocce di olio essenziale al vostro gusto (lavanda, agrumi ecc.). I ninnoli si puliscono se di ceramica o porcellana sotto l’acqua corrente; i mobili in legno naturale si possono lucidare con alcune gocce di olio d’oliva messe su un panno morbido; i pavimenti si lavano con acqua e aceto se sono in ceramica e in parquet tinto. La moquette può essere pulita come i tappeti spargendo sopra del bicarbonato e lasciando agire, poi si passa l’aspirapolvere o il battitappeto. Il rivestimento dei divani se in cotone si lava in lavatrice con un bicchiere d’aceto e un cucchiaio di sale per ridare colore alla stoffa. Se il tessuto è naturale e non sfoderabile si sparge un po’ di bicarbonato e si lascia agire, poi si spazzola energicamente.

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Arieggiare le stanze e pulire la muffa dai muri con passando una spugnetta imbevuta di aceto bianco; i tappeti si possono pulire mettendo sopra del bicarbonato e lasciandolo agire per qualche ora e vanno poi battuti all’aria aperta. Le superfici si possono pulire con una leggera soluzione di acqua e aceto così come i pavimenti (vedi cucina). Per pulire le abatjour in stoffa usate una spazzolina intrisa di bicarbonato. I lampadari in cristallo si puliscono con succo di limone. Le coperte vanno lasciate al sole e poi battute.

BAGNO

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Aceto, bicarbonato e limone sono da usare sempre per pulire il bagno: l’aceto e il bicarbonato igienizzano il water e si possono usare assoluti o diluiti con pochissima acqua calda mentre il limone fa splendere i rubinetti e manda via il calcare e va usato proprio come una spugnetta.

Foto | De Lena su Pinterest, Nashanna gates Pinterest, Cindy Ponciano su Pinterest, Mums,Charlene Giffin

Fonte:ecoblog