Via dalla banca per seguire la sua passione, la cucina salutistica: la scelta di cambiamento di Giorgia

Il lavoro in banca non faceva per lei; fuori c’era la natura, era animata dalla passione per la cucina, per la salute naturale, aveva bisogno della coerenza che si trova nelle scelta di vita sostenibile e in armonia con l’ambiente che ci circonda. Tutto questo ha spinto Giorgia Gandolfi a cambiare vita. Oggi, naturopata e laureata in scienze dell’alimentazione, tiene corsi di salute naturale e di cucina e prepara prodotti da forno con materie prime di altissima qualità che vende nel suo laboratorio. Insieme ai suoi compagni di (una bella) avventura.

Il lavoro in banca non faceva per lei; fuori c’era la natura, era animata dalla passione per la cucina, per la salute naturale, aveva bisogno della coerenza che si trova nelle scelta di vita sostenibile e in armonia con l’ambiente che ci circonda. Tutto questo ha spinto Giorgia Gandolfi a cambiare vita. Oggi, naturopata e laureata in scienze dell’alimentazione, tiene corsi di salute naturale e di cucina e prepara prodotti da forno con materie prime di altissima qualità che vende nel suo laboratorio. Insieme ai suoi compagni di (una bella) avventura.

E soprattutto ha centrato la passione della sua vita, ha realizzato quelli che tanti le dicevano essere solo sogni, ha conquistato e costruito il lavoro che la realizza in pieno, con tenacia e determinazione. Lo ha fatto insieme a quello che oggi è il suo compagno di vita, Franco Vecchi, programmatore informatico, da sempre attivo nell’ambito dell’economia solidale e cresciuto con l’amore per i campi e le viti in cui ha trascorso l’infanzia (passione che poi ha “coltivato” approfondendo la coltivazione biologica e biodinamica). Insieme, «otto anni fa abbiamo costituito l’associazione Rinascere, nel Modenese, e abbiamo iniziato a proporre corsi pratici di cucina salutistica, corsi di fitoterapia e di terapie dolci, conferenze con esperti di livello nazionale nel campo dell’alimentazione e della salute, da Valter Longo a Franco Berrino» spiega Giorgia. Forte della sua preparazione come naturopata, Giorgia ha seguito e sostenuto molte persone che si sono rivolte all’associazione e poi si è laureata in scienze dell’alimentazione, coronando competenze e preparazione e consolidando la solida base scientifica da cui è sempre partita. «Sono riuscita a realizzare il mio grande progetto e continuo a perfezionarlo: divulgare in modo semplice scienza e medicine integrate per costruire salute». L’attività è cresciuta e nel frattempo Franco si è anche dedicato ad approfondire i rapporti con le reti dell’economia solidale, dei gruppi d’acquisto, e ha partecipato attivamente ai gruppi di lavoro che in Emilia Romagna hanno portato alla legge che norma e riconosce l’economia solidale.

Poi nel 2020 un altro passo coraggioso, un affondo che incarna perfettamente lo spirito che li muove: «Abbiamo aperto un laboratorio di produzione di prodotti da forno preparati con farine di grani antichi, con la farina ricavato dal farro che Franco coltiva senza alcun uso di sostanze chimiche tossiche, con pasta madre autoprodotta e materie prima di altissima qualità bilanciate in formulazioni che io stesso ha studiato personalmente per garantirne un alto profilo salutistico» aggiunge Giorgia.

Pane, focacce, pizza, biscotti, dolci senza zuccheri aggiunti, ma non solo: anche gastronomia e alimenti funzionali selezionati e proposti ai clienti per le loro proprietà, come le fave di cacao, lo zenzero disidratato senza solfiti e senza zucchero e molto altro ancora. In questa sfida hanno coinvolto un amico, con cui avevano condiviso la passione per la cucina e per la barca a vela, Massimo Sala, cresciuto in una famiglia di pastai che gli ha trasmesso, insieme allo spirito d’avventura e all’amore per i viaggi e la scoperta, anche la voglia di …”avere le mani in pasta”!

Creatività, determinazione, organizzazione, ma anche coerenza, li hanno portati a rivolgersi a Banca Etica per il supporto economico, a scegliere una commercialista, Lidia Di Vece, che è anche presidente della Federazione per l’Economia del Bene Comune in Italia, a vendere ai Gruppi d’Acquisto, di cui peraltro fanno parte anche come fruitori.

«Il momento non è facile, lo vediamo ogni giorno, ma non sono mai state le difficoltà e gli ostacoli a farci retrocedere» dice Giorgia con convinzione. «Proseguiamo sulla nostra strada perché lo dobbiamo ai nostri figli e a noi stessi, perché le persone che si realizzano veramente seguendo le passioni che hanno dentro sono quelle che portano anche felicità in un mondo che ne ha disperatamente bisogno».

Questi i contatti.

-L’associazione che organizza corsi di cucina, di salute naturale e conferenze: www.rinascere.org, pagina Facebook https://www.facebook.com/rinascere.org

-Il laboratorio di produzione e vendita di prodotti da forno, alimenti funzionali e gastronomia: www.rinascerebenefit.it, pagina Facebook https://www.facebook.com/rinascerebenefit

-Giorgia Gandolfi effettua anche consulenze su richiesta per la sua competenza in naturopatia e scienze dell’alimentazione: www.giorgiagandolfi.it, pagina Facebook https://www.facebook.com/giorgiagandolfi.rinascere

Fonte: ilcambiamento.it

Rinascere, camminando: scoprire a piedi i territori dell’anima e d’Italia

Luca e Alessandra sono i fondatori di “Rinascere, camminando”, un progetto che mescola attività all’aria aperta, introspezione, ricerca dell’equilibrio psico-fisico e scoperta del territorio. Si sono trasferiti a vivere nella campagna toscana e attraverso la loro attività accompagnano persone che vogliono ritrovare loro stesse grazie all’immersione nella Natura. C’è un enorme potenziale dentro ognuno di noi che aspetta solo di essere risvegliato ed espresso. Lo sanno bene Luca Ferretti e Alessandra Bove, compagni di vita e formatori nell’ambito della crescita e dello sviluppo personale umano, che nel corso degli ultimi mesi hanno avviato il loro ultimo progetto lavorativo, “Rinascere, camminando”. L’idea è tanto innovativa quanto antica: intrecciare il cammino interiore a dei cammini esteriori nella natura, lungo i sentieri, i viali, nei parchi e da lì trovare nuovi significati e nuove chiavi di lettura sulle esperienze di vita.

Alessandra e Luca

«Le nostre strade si sono incrociate otto anni fa, presso la scuola di crescita e di sviluppo personale Onyhana», racconta Alessandra. «Si tratta di una formazione improntata sul Rebirthing, dunque sullo studio degli schemi natali e dell’imprinting di nascita, ma ci occupiamo anche di tematiche legate agli schemi mentali, all’autostima e alle relazioni. La respirazione, la consapevolezza di come essa regoli i nostri stati emotivi e l’accompagnamento all’uso di tecniche di respirazione circolare connessa innovative e funzionali sono una parte centrale di quanto abbiamo appreso e riproponiamo oggi nel nostro lavoro».

«Nell’ultimo anno, con la nascita del secondo figlio, abbiamo deciso di avviare una nuova fase della nostra vita trasferendoci in campagna e mettendo al servizio degli altri quanto avevamo appreso negli anni di studio e di pratica al fine di generare bellezza e consapevolezza. Potevamo farlo in tanti modi, proponendo corsi o altre attività, ma riflettendo durante il lockdown abbiamo deciso di partire da un’azione semplice e quotidiana come il camminare. Qui dove viviamo, in Mugello, ci sono molti sentieri che possiamo percorrere assieme, ma siamo presenti anche su Firenze e fra le nostre proposte c’è anche Monasteroli, che collega Porto Venere alle Cinque Terre».

Ogni percorso pensato e progettato da Luca e Alessandra nasce per rispondere alle specifiche esigenze di chi si rivolge a loro. Si va dai cammini individuali a quelli di coppia e genitoriali, fino ai piccoli gruppi. Ci si può dedicare all’introspezione, alle emozioni, alla cura delle relazioni o interrogarsi sulla vita lavorativa, sulla gestione del tempo e su come stare nella società di oggi. Ad oggi “Rinascere, camminando” ha già iniziato ad accompagnare nel proprio percorso di vita varie persone – studenti e pensionati, genitori e docenti, piccoli imprenditori e liberi professionisti.

«Ciò che riscontriamo spesso è una difficoltà a fare i conti con le proprie emozioni, ad ascoltarsi, ma questo è più che mai necessario. Siamo in un momento di transizione fortissimo che ci chiama a interrogarci sul tipo di umanità che vogliamo essere», spiega Luca. «Quello che noto è che c’è una forte paura a immaginare il futuro, anche quello a breve termine, soprattutto fra i giovani. Spesso non si sentono all’altezza, capaci. Fanno fatica a rischiare, a buttarsi nell’ignoto e a sperimentare. Sentono che non ci sono possibilità per loro. Dietro a questo blocco c’è anche un voler stare fermi per non fare ulteriori danni. Sentono, sanno, che c’è un sistema economico disequilibrato, un sistema lavorativo in transizione, un sistema sociale che è saltato, senza parlare della crisi ambientale, di valori, del pensiero, delle emozioni. Per non alimentare tutto questo restano fermi. In questo momento i giovani – ma non solo – sono chiamati a lavorare su loro stessi, sulla loro capacità di esseri umani, per trovare e inventare nuove direzioni».

Guardando al futuro di “Rinascere, camminando” e alle nuove direzioni che loro stessi potrebbero percorrere, Luca e Alessandra intravedono ampie opportunità. Opportunità non solo per chi sente il desiderio di essere osservato con cura lungo il proprio percorso di crescita, ma anche per i formatori, i coach e i counselor che abbiano voglia di innescare sinergie e collaborazioni per portare il progetto nei propri territori. E ancora, opportunità per le aree interne, oggi sempre più spesso in uno stato di abbandono per la mancanza di opportunità economiche e lavorative, ma così ricche di paesaggi e di bellezza.

«Da soli non possiamo raggiungere tutta l’Italia, per questo cerchiamo persone o formatori, coach e counselor a cui piaccia questo progetto e si sentano ispirati a portare il proprio contributo nelle zone in cui abitano. Strutturandoci, creando sinergie e collaborazioni, potremmo accordarci con i comuni e le pro loco e raggiungere territori sperduti, borghi semi-abbandonati, sostenendone la sopravvivenza e l’economia. Crediamo che Rinascere, camminando possa essere uno strumento portatore di suoni dolci, capaci di arrivare al cuore delle persone al fine di evolvere come insieme e non come frammenti».

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2020/10/rinascere-camminando-scoprire-a-piedi-territori-anima-italia/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

La storia di Mariano: con lui è rinato un pezzetto di Sicilia

Mariano Caputo ha lavorato per molti anni come responsabile di cantiere; poi, un bel giorno, ha detto basta. E’ tornato nella sua Sicilia, da dove era emigrato ancora in fasce e si è votato completamente ad un’avventura: rimettere in sesto, pezzetto dopo pezzetto, il terreno che aveva lasciato. E ora ne vede i frutti, della terra e del cuore. E vede lontano, perché oltre alle piante, sono fioriti anche i progetti.mariano_caputo_sicilia

Voglia di cambiare, voglia di ritornare a contatto con la natura, voglia di casa. E’ stato così che Mariano Caputo, per tanti anni responsabile di cantiere al nord, è ritornato nella sua Sicilia dove ha rimesso in sesto un’area rurale con edifici, sentieri e terreni. Una storia vera, una scelta nient’affatto impossibile. A Mariano abbiamo voluto dare voce per poter condividere l’entusiasmo e le idee. «Dopo molti anni come responsabile di cantiere, mi sono fermato per valutare se continuare a essere succube della corsa allo sviluppo edilizio da speculazione o cambiare vita, cercando ritmi più sereni e sostenibili. Nell’ultimo cantiere ho fatto una bella esperienza di tecnologia con materiali bio, ma poi ho deciso che da lì dovevo cambiare. E così è stato; ho deciso di ritornare al paesino dove ero nato e da dove ero emigrato al nord ancora in fasce; paesino dove io andavo a passare le vacanze estive. La decisione si partire l’ho presa nel dicembre del 2012, mi sono lasciato alle spalle la vita trascorsa e ne ho iniziata un’altra in un mondo agricolo in quasi abbandono; ma la voglia di fare e la forza di volontà erano troppo forti per non poter fare quello che avevo in mente. Dopo essere arrivato in Sicilia e a casa, mi sono chiesto da dove iniziare con tutto il lavoro che c’era da fare. Non mi sono perso d’animo e ho deciso di seguire ritmi di lavoro duro, ogni giorno. Ho fatto il muratore, l’idraulico, l’agricoltore, mi sono immerso nel lavoro manuale come mai prima nella mia vita. Mi dava energia stare  contatto con le piante, mentre le potavo sembrava che mi parlassero, le vedevo rivivere, i terreni in parte cominciavano a essere visibili dopo aver estirpato rovi ed erba infestante. Oggi ogni mattina mi guardo intorno e la soddisfazione di vedere rinascere questo posto non ha prezzo. Il progetto sarebbe di ricavare un Bed & Breakfast, un luogo dedicato al turismo rurale, con i sentieri esistenti  in pietra dove si possono ammirare natura e fauna; poi produrre prodotti di nicchia autoctoni nel rispetto della coltivazione tramandata dagli avi. Con un carissimo amico scrittore vorremo fare un percorso letterario con altri scrittori e comporre brani su alcune case e anche sul percorso dei sentieri. Vorremmo produrre  per essere autonomi; a livello alimentare  ci siamo già. Vorremmo anche produrre energia con un prototipo già in funzione ad acqua con illuminazione tutto a led. Vedo molti che vorrebbero fare questa scelta di cambiamento; vorrei dare loro un consiglio: se amate la natura e volete essere liberi, fate il passo e osate. Non è una vacanza, è duro lavoro ma questo vi dà la forza e la prospettiva di vivere con altri valori costruiti da voi stessi e non imposti dal consumismo».

Chi volesse mettersi in contatto con Mariano può scrivere alla mail: marians57blu@yahoo.it

Fonte: il cambiamento.it

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