Matteo Cereda: «Orto bio: chi ben comincia è a metà dell’opera»

Abbiamo intervistato Matteo Cereda, l’ideatore della web community “Orto da coltivare” che conta tantissimi interessati e contatti e che fornisce suggerimenti concreti per chi si accinge a tenere un orto per l’autoproduzione alimentare, fenomeno in nettissima crescita.

Matteo Cereda è ideatore e fondatore della web community “Orto da coltivare”, nata nel 2014 e oggi una delle più ampie e attive tra quelle che forniscono consigli alle tantissime persone che anche in città si ritagliano il loro pezzetto di terra, che sia nel giardino di casa o nell’appezzamento assegnato dal Comune o nelle aiuole collettive, per ricavare vegetali da portare in tavola. È anche co-autore, insieme a Sara Petrucci, del libro “Ortaggi insoliti” (Terra Nuova Edizioni).

Lo abbiamo intervistato.

Quanto è aumentato negli anni secondo te il fenomeno dell’orto per l’autoproduzione? È un trend tuttora in crescita? Noti un costante aumento della sensibilità in proposito?

«Posso senz’altro dire che c’è un interesse crescente. Per esempio, la mia community “Orto da coltivare” ha avuto una crescita costante di lettori. E ciò può essere dovuto sia a un aumento di attenzione per questo tipo di scelta, sia alla maggior propensione a cercare informazioni sul web rispetto a questo argomento. Di certo noto un aumento della sensibilità verso metodi di coltivazione sostenibili; per fortuna oggi c’è consapevolezza rispetto ai rischi che comportano i pesticidi e chi coltiva per passione e per autoconsumo è particolarmente attento a non utilizzare veleni. In quest’ultimo periodo con il lockdown è letteralmente esploso l’interesse per la coltivazione, che per molti è stata una boccata d’aria. Penso che chi ha sperimentanto in queste settimane la gioia del lavorare la terra conserverà anche in futuro questa passione».

Come si comincia se si è agli inizi? Come si prepara un’area da coltivare in città e quali requisiti deve avere o quali interventi di base vanno fatti?

«Il discorso è senz’altro lungo e ci possono essere diversi approcci. Consiglio prima di tutto, come insegna la permacultura, di partire dall’osservazione del terreno e in generale dell’area verde, per capire esposizione solare e tipo di suolo e da qui partire a progettare il proprio orto urbano. Il requisito base è avere un appezzamento che riceva luce diretta, se non per tutto il giorno comunque per un buon numero di ore. L’accesso all’acqua invece non è discriminante, si può pensare di raccogliere quella piovana. A livello di interventi, dopo aver pulito il terreno si parte con la preparazione del suolo, che può essere la classica vangatura, anche se ci sono metodi alternativi, come la realizzazione di bancali proposti dall’agricoltura sinergica».

Quali sono i principali consigli per chi vuole ricavare il massimo da piccoli o piccolissimi appezzamenti, senza ricorrere alla chimica tossica, ai fertilizzanti artificiali o una impropria forzatura dello sfruttamento del suolo? Consociazioni, rimedi naturali, pacciamatura, ecc?

«Un orto piccolo si può sfruttare al meglio con una progettazione efficiente, che permetta di coltivarlo tutto l’anno e di avere le piante vicine tra loro senza che si danneggino. Per fare questo occorre scegliere i giusti periodi di semina, avvalersi di un semenzaio e privilegiare il trapianto alla semina diretta in campo. Altri consigli che mi sento di dare sono sfruttare le consociazioni favorevoli e impiegare piccoli tunnel e coperture di tessuto non tessuto per prolungare il periodo utile riparando le piante dal gelo. Ma si potrebbe proseguire all’infinito: l’agricoltura è fatta di moltissimi accorgimenti».

Fino a quanto si può risparmiare per una famiglia, secondo le tue stime, se si coltiva un piccolo orto per l’autoproduzione e l’autoconsumo?

«Un orto può essere impostato perché non costi praticamente nulla: si può fare con attrezzi semplicissimi (vanga, zappa, rastrello), si può autoprodurre compost e recuperare acqua piovana, preservare la semente e propagare le piante in proprio, realizzare macerati vegetali per la difesa dai parassiti. In questo modo il risparmio è pari al valore di tutta la verdura prodotta e qui dipende dalle dimensioni e dalla tecnica, ma è comunque una voce rilevante in un bilancio famigliare. C’è da dire però che se l’approccio non è attento alle spese e quindi si comprano attrezzi motorizzati, prodotti per la cura, piantine in vivaio è facile anche che non ci sia un risparmio apprezzabile rispetto all’acquisto di verdura a poco prezzo dal supermercato. Bisogna però considerare anche la diversa qualità dei frutti di un’agricoltura intensiva e di quelli di un’attenta produzione naturale». 

Fonte: ilcambiamento.it

Vermi della polvere: come liberarsene con 6 rimedi naturali

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Scientificamente sono chiamati Lepsima saccharina, ma nel gergo comune sono conosciuti come vermi della polvere o pesciolini d’argento. Sono dei piccoli insetti dal corpo affusolato e argenteo, con le antenne e tre appendici filiformi sulla ‘coda’. Sono estremamente comuni nelle case (chi di noi non ne ha mai visto uno?) e nelle biblioteche. Spesso nidificano nelle pareti, nelle fessure delle pareti, negli armadi e persino nella biancheria! Impariamo innanzitutto a conoscerli meglio, per poi passare ad alcuni rimedi naturali per liberarcene.

Vermi della polvere: perché ce li ritroviamo in casa?

La ragione principale per cui i vermi della polvere sono spesso presenti nelle nostre abitazioni è perché vanno a caccia di cibo. Cibo che nelle nostre case trovano in abbondanza. Si nutrono infatti di amido e polisaccaridi. Possiamo quindi trovarli intenti a cercare nutrimento nella dispensa, ma non solo. Sono tanti gli oggetti in cui possono trovare tali sostanze: adesivi, colle, carta incollata e quindi libri rilegati e lettere. E poi ancora: tessuti naturali e derivati dagli animali come cotone, lino, seta e cuoio. Non disdegnano nemmeno i tessuti sintetici. Il pesciolino d’argento mangia inoltre le cellule morte del nostro corpo: forfora, pelle morta, capelli. La cosa importante da sapere è che i vermi della polvere non provocano alcun danno all’uomo. Possono causare qualche problema ai nostri arredi, ma per il verificarsi di tale eventualità, dovremmo avere una vera e propria infestazione! In ogni caso, possono risultare sgradevoli a vedersi e fastidiosi.

Ecco quindi come liberarcene con i rimedi naturali.

Igiene e umidità

Per prevenire la proliferazione dei vermi della polvere dobbiamo innanzitutto occuparci dell’igiene di casa. Le librerie e l’intonaco sono spesso aree trascurate nelle pulizie: se vogliamo liberarci degli insetti, dobbiamo cominciare a prendercene cura. I libri vecchi, soprattutto, vanno arieggiati periodicamente. Occhio anche all’umidità in eccesso: è l’ambiente preferito per i pesciolini d’argento. Ecco alcuni rimedi naturali a questo problema.

Patata

Come abbiamo detto, questi insetti sono ghiotti di amido. Ecco perché è possibile preparare una trappola naturale con le patate.

È molto semplice.

Basta prendere una patata abbastanza grande e praticare un buco profondo al suo interno, con un coltello. Più grande sarà la patata, più grande sarà il foro praticato e quindi più animaletti ci entreranno. Se avete individuato già la tana degli insetti, piazzate la patata lì, lasciandola per l’intera notte. La mattina dopo, potrete buttarla via, insieme a tutti i pesciolini d’argento che contiene.

Cetriolo

Uno dei rimedi più comuni è il cetriolo. La sua buccia è un repellente naturale per molti tipi di insetti: non ne sopportano l’odore e quando lo percepiscono si allontanano immediatamente. Per usare questo elemento, possiamo sminuzzarne un po’ in piccoli contenitori di plastica o vetro. Mettiamo poi i contenitori nei punti dove sono maggiormente presenti i vermi: tane, pareti lesionate, aree umide. Provate per una settimana: dovrebbero sparire completamente.

Trucioli di legno di cedro

Un altro sistema è costituito dai trucioli di legno di cedro. Il loro profumo è molto gradevole per gli uomini. Viceversa, i pesciolini d’argento non lo sopportano affatto! Come abbiamo fatto in precedenza, piazziamone un po’ nei luoghi più infestati.

Cannella, agrumi e chiodi di garofano

Proprio come abbiamo visto per il cetriolo e i trucioli di cedro, abbiamo a disposizione tante altre armi naturali da utilizzare come repellenti. Come i bastoncini di cannella, per esempio, da usare particolarmente in dispensa e nello studio di casa. Anche le bucce di arance e limoni si dimostreranno molto utili contro i vermi della polvere. Particolarmente efficaci per tenerli lontani da casa – e quindi da piazzare negli ingressi e nelle lesioni alle pareti – sono anche i chiodi di garofano.

Repellente naturale

Possiamo infine preparare una soluzione da nebulizzare negli appartamenti. Basta aggiungere poche gocce di olio essenziale a un contenitore spray pieno d’acqua. Gli oli più utilizzati e più efficaci risultano essere:

  • Alloro
  • Menta piperita
  • Citronella
  • Lavanda
  • Ginkgo Bilboa

Foto: AJC1 on Flickr

Fonte: ambientebio.it

 

Rimedi naturali per le allergie ai pollini

L’arrivo della primavera è senz’altro l’evento più atteso dell’anno: ingrigiti e un po’ stanchi dal lungo periodo invernale, accogliamo l’inizio della bella stagione con entusiasmo e trepidazione. Purtroppo, però, coincide anche con il periodo delle classiche allergie stagionali da polline di cui oggi soffre un numero sempre maggiore di persone (circa il 15% degli italiani).allergia-da-polline-400x250

Le sindromi allergiche respiratorie sono scatenate dalla comparsa dei primi pollini e si manifestano, nella maggior parte dei casi, con intensa lacrimazione oculare, bruciore agli occhi, prurito e gocciolamento nasale, sternuti frequenti: un mix di fastidiosi disturbi a volta difficili da gestire. Le conseguenze sull’umore, infatti, sono notevoli (irritabilità e frustrazione), così come quelle sulla salute generale dell’organismo (senso di spossatezza e stanchezza). Per tutte queste ragioni, il consulto medico specialistico è indispensabile e insostituibile da metodi fai-da-te, che potrebbero risultare peggiorativi, oltre che inefficaci. Ma vediamo nel dettaglio le principali forme di allergie stagionali da pollini ed i rimedi naturali per prevenirle o alleviarne in sintomi. Con il termine pollinosi si intende la tipica allergopatia che ricorre in primavera in corrispondenza con la ricomparsa di particolari pollini innocui per la maggior parte delle persone, irritanti e fastidiosi per una piccola (ma significativa) fetta di popolazione. Gli allergeni presenti in questi pollini si depositano sulle mucose delle principali vie respiratorie (cavità nasali) e negli occhi, innescando una reazione chimica che attiva il sistema immunitario e lo induce a produrre una quantità eccessiva di mediatori chimici pro-infiammatori. In pratica si scatena un’infiammazione che, a seconda della gravità, può risultare più o meno violenta e che si manifesta con i sintomi già descritti, classificati in base all’effetto che comportano localmente sul corpo del soggetto:

  • Naso: rinite allergiche
  • Occhi: congiuntiviti
  • Vie aeree inferiori: asme bronchiali, tosseallergy-sneeze

Allergia ai pollini, molto comune in primavera

In alcuni casi, specie se non adeguatamente trattati, questi disturbi possono regredire in patologie più serie, come bronchiti asmatiche, poliposi nasali e sinusiti. La rinite allergica (o ‘raffreddore da fieno’) è forse la patologia infiammatoria più comune e ricorrente collegata alla pollinosi, ma può essere scatenata anche da allergeni presenti nei peli degli animali e veicolata dagli acari della polvere. Non essendo necessariamente stagionale, il raffreddore da fieno può perdurare anche tutto l’anno e manifestarsi con un continuo gocciolamento nasale, prurito, starnuti, cefalee e tosse.

A seconda della stagione, infine, si possono identificare i diversi tipi di polline che scatenano l’allergia:

  • Primavera (gennaio-metà maggio): pollini di alberi
  • Estate (maggio-luglio): pollini di piante erbacee
  • Autunno (agosto-ottobre): spore di muffe e pollini di piante infestanti

In tutti questi casi la prima regola da seguire è ridurre al minimo il contatto con pollini e spore soprattutto nei giorni più critici e lavare speso mani e occhi con acqua fredda o con un infuso di camomilla e rosmarino.

Fonte: tuttogreen.it

Come tenere lontano le formiche dalla cucina

Ecco alcuni semplici suggerimenti su come allontanarle dalla cucina senza ricorrere agli spray chimici ma utilizzando solo rimedi naturali.come-combattere-le-formiche-rimedi-naturali

Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione, tornano anche le formiche che, non solo invadono i nostri giardini, i fiori e le verdure dell’orto ma soprattutto le nostre case. Sicuramente vi sarà già capitato di trovarne qualcuna sulla soglia della finestra o sul pavimento della cucina: è questo il luogo della casa in cui è più facile scovarle. Hanno infatti un olfatto molto sviluppato che permette loro di individuare facilmente miele, zucchero, biscotti  e altri alimenti che si trovano in cucina. Se siete anche voi tra coloro che vogliono eliminarle senza ricorrere agli spray chimici, nocivi per la salute e altamente inquinanti, ecco alcune semplici alternative naturali per evitare l’invasione di questi piccoli ospiti indesiderati. Per cominciare, cercate di ripulire a fondo ogni angolo della cucina, anche quelli più nascosti in cui potrebbero esserci tracce di zucchero o briciole di pane, evitate di lasciare a lungo i piatti sporchi nel lavello e chiudete le eventuali fessure dalle quali arrivano in casa. Non è difficile individuarle dal momento che le formiche si muovono a gruppo e in lunghe file: vi basterà seguirle al contrario per individuare subito il formicaio. Una volta individuato il punto di ingresso in casa non vi resta che bloccarlo con qualcosa che dia loro molto fastidio: tra spezie, foglie, fiori, erbe e caffè sono tanti i rimedi naturali decisamente sgradevoli per le formiche e capaci di creare una sorta di barriera naturale in grado di impedirne l’ingresso. Sapete che lavare il pavimento con una miscela di acqua, aceto bianco e olio essenziale di limone vi permetterà di dare alle stanze di casa un profumo di pulito alquanto disgustoso per le formiche tanto da tenerle lontane a lungo? Utilizzate la stessa miscela anche per porte e finestre.come-combattere-le-formiche-rimedi-naturali-2-640x472

Anche le foglie di menta essiccate e sbriciolate nei punti di ingresso in casa possono rivelarsi un utile rimedio naturale per tenerle alla larga. E ancora, anche il caffè è ottimo per combattere le formiche. Potete scegliere se utilizzare i chicchi o i fondi, perfetti soprattutto se le formiche hanno invaso il vostro giardino. Vi basterà distribuire i chicchi o la polvere dei fondi di caffè tra le piante o negli angoli della cucina per vedere le formiche rinunciare in breve tempo all’invasione. Stessa cosa per le spezie: l’odore pungente di peperoncino, chiodi di garofano, cannella e paprika è in grado di ostacolare il loro cammino. Ottimi infine anche l’alloro e l’origano: riponete qualche rametto sui diversi ripiani della cucina per essere tranquilli che le formiche non si avvicinino alle vostre provviste.

Fonte: non sprecare

Contro gli occhi stanchi ecco i rimedi naturali

Gli occhi stanchi sono un disturbo causato da molte cattive abitudini: stare troppo davanti lo schermo del pc oppure non avere dormito abbastanza. In ogni caso ecco i rimedi naturali più efficaci.cetriolo-620x350

Gli occhi stanchi sono un disturbo abbastanza comune a fine giornata, dopo molte ore di lavoro davanti lo schermo del pc, se siamo stati impegnati a studiare o leggere o se abbiamo guidato a lungo, ad esempio. Ognuno di noi ha provato la sensazione che accompagna questo disturbo: vista affaticata, occhi rossi e palpebre che fanno fatica a stare aperte anche se non si ha sonno e a volte lacrimazione continua. Come porre rimedio? Innanzitutto la vista va fatta riposare e non si può stare per troppe ore consecutive davanti lo schermo del pc ma è necessaria per ogni ora di lavoro una pausa di 10 minuti. Se neanche questo accorgimento non basta ecco che alcune ricette con ingredienti naturali per tanti rimedi efficaci possono venire in nostro aiuto.

Impacco con camomilla

Questo è un antichissimo rimedio ma sempre efficace. Si prepara una tisana di camomilla sia con le bustine sia con i fiori. Si lascia raffreddare e con due dischi di ovatta o cotone di tamponano gli occhi e zona circostante con il decotto. Il sollievo è immediato.

Fette di cetriolo

Un rimedio efficace è applicare una fettina di cetriolo per occhio e lasciare agire 10 minuti. Il risultato è stupefacente.

Fette di patata

Un rimedio quello con le fette di patate antichissimo, usate anche contro il mal di testa e per dare sollievo in caso di febbre. Le fettine vanno appoggiate sulle palpebre e lasciate agire per 10 minuti

Thé verde

Due bustine di thé verde sono davvero portentose e basta applicarle direttamente sugli occhi stanchi avendo cura prima di immergerle in un po’ di acqua bollente e lasciarle raffreddare per qualche minuto.

Acqua di rose

Altro rimedio eccezionale contro gli occhi stanchi ma anche la pelle del viso un po’ spenta è l’acqua di rose

Fonte:  WebMd

Gambe gonfie? Ecco i migliori rimedi naturali per avere sollievo

Le gambe gonfie sono un disturbo circolatorio che peggiora con l’arrivo del caldo. Per prevenirlo o curarlo possiamo usare tanti ingredienti naturali o rimedi della nonna che funzionano ancora oggi.gambe-620x350

Per trovare sollievo nel caso di gambe gonfie funziona sempre il vecchio rimedio delle spugnature di acqua fredda; ancora meglio se con la doccetta. Ma ci sono casi per cui ci si ritrova con le gambe gonfie e non si ha acqua fredda a portata di mano, ad esempio dopo una lunga camminata, oppure se si è viaggiato seduti a lungo senza sgranchirsi a sufficienza le gambe. Innanzitutto vale la pena ricordare che è fondamentale idratarsi e dunque bere acqua naturale e mangiare verdure e frutta ricche di oligoelementi, vitamine e minerali. Anche le calzature sono importanti e vanno scelte con cura evitando i tacchi altissimi e preferendo scarpe con un tacco di circa 4 cm. Detto ciò è importante anche sollevare le gambe poiché la forza di gravità non è una nostra alleata e dunque aiutiamo i nostri fluidi a viaggiare verso il cuore. Una volta riusciti a sgonfiare le gambe cerchiamo di conservare i benefici con automassaggi dal basso verso l’alto proprio per consentire un drenaggio naturale e aiutiamoci con qualche goccia do olio essenziale di limone o pompelmo ideali per riattivare la circolazione periferica. Ci sono per fortuna anche altri ingredienti naturali che troviamo nella nostra cucina e che ci aiutano a trovare sollevo contro le gambe gonfie. Ecco le ricette più veloci e semplici, ma molto efficaci.

Impacchi di aceto e acqua. Riscaldare la stessa quantità di aceto e acqua in una pentola. Immergere un panno nel liquido e avvolgere piede e caviglia e tenerlo per 5 minuti. Ripetere per tre o quattro volte.

Impacchi con il cetriolo e patate. Posizionare fette di cetriolo e patate su gambe e piedi gonfi e fissarli con delle bende. Lasciare agire per 10 minuti.

Aceto di mele. Inumidire un panno con aceto di mele e usarlo come una spugna per inumidire le gambe e i piedi. Il sollievo sarà immediato.

Oli essenziali. Mescolare gli oli essenziali di menta piperita, eucalipto e limone in acqua e massaggiare i piedi. Ottimi anche l’olio essenziale di lavanda e sandalo.

Acqua di riso. L’acqua di riso migliora la microcircolazione. Per un intervento efficace, mescolare acqua di riso con il lievito di birra e acqua di rubinetto e strofinare con questo liquido la zona gonfia.

Fònte: Native Remedies, Tom Corson Knowles, I love India

Curare la cellulite con tanti rimedi naturali fai da te

Con l’arrivo dell’estate ecco la prova bikini che scoraggia praticamente tutte. Per rimediare ai gonfiori e inestetismi di gambe, pancia e fianchi ecco alcune ricette per una crema anticellulite fai da te.crema1-620x350

La cellulite non è solo un inestetismo ma un vero problema per le donne che ne soffrono, ovvero la maggior parte. A volte è fastidiosa e la zona di pelle colpita spesso ha la caratteristica forma a buccia d’arancia, o è gonfia e dolorante e anche più fredda. Le cause sono varie e connesse tra di loro: si va dagli ormoni alla familiarità. Certamente ciò che conta davvero e rivedere il proprio stile di vita e preferire una dieta che contenga acqua, frutta e verdura in abbondanza; poi va anche fatto un po’ di sport, come andare in bicicletta, camminare a piedi, fare le scale e anche pattinare. Anche un po’ di interventi esterni possono aiutare e dunque ecco qui a consigliare una crema anticellulite a base di ingredienti naturali da preparare in casa e che possiamo trovare in cucina.

Impacchi con sale marino e olio evo. I principi attivi sono semplicissimi da trovare nella nostra cucina: sale marino grosso e olio extra vergine d’oliva. Per il sale meglio preferire quello integrale e non sbiancato più ricco dei principi attivi marini. Il trattamento è semplice: si mescolano 4 cucchiai di olio EVO e mezza tazza di sale marino integrale e grosso e con il composto si inizia a massaggiare delicatamente la zona interessata dalla cellulite. Il massaggio, che dura circa 5 minuti, deve essere circolare e molto delicato essendo il sale un potente esfoliante. Avvolgere la parte trattata in un asciugamano e proseguire. Al termine del trattamento stendersi nella vasca da bagno senza acqua e lasciar trascorrere circa 10-15 minuti in totale relax. Risciacquare le parti senza usare il sapone.

Impacchi con fondi del caffé e alghe. Un altra ricetta, questa americana, ci consiglia di usare i fondi del caffè ben caldi da stendere sulle parti colpite e di avvolgere con alghe, le laminarie in questo caso, ricche di iodio e magnesio. Sigillare l’area con asciugamani e attendere una mezz’ora. Risciacquare con acqua tiepida e senza sapone.

Impacchi con il succo di pompelmo. mescolare una tazza di olio di mais con mezza tazza di succo di pompelmo e 2 cucchiai di timo secco o fresco. massaggiare fianchi, cosce e pancia e coprire le parti con asciugamani. Risciacquare dopo mezz’ora.

Aceto di mele e olio. Ecco infine ancora una ricetta con ingredienti naturali come aceto di mele e olio. Dovete mescolare circa tre parti di aceto di mele con una parte di olio per creare una soluzione efficace per la riduzione della cellulite. Applicare, massaggiando, una o due volte al giorno per ottenere la massima efficacia. Risciacquare con acqua tiepida.

Fonte: In Erboristeria, SpaBoutique, Ehow

I rimedi naturali per i capelli secchi, grassi o sfibrati

Capelli secchi e sfibrati o al contrario grassi e sciupati, dopo un inverno a chiuso e coperti dai cappelli è necessario prendersi cura delle chiome con tanti ingredienti naturali.capelli-570x350

Approfittiamo dell’arrivo della primavera e della bella stagione per iniziare a prenderci cura dei nostri capelli, lunghi o corti che siano. Il sole ci offre la grande possibilità di asciugare i capelli all’aria aperta e loro, le chiome, ringrazieranno perché il sole ha un effetto benefico e rinforzante e non useremo phon e corrente elettrica. Per lo shampoo e il balsamo ma anche per creme ristrutturanti e maschere iniziamo a scegliere prodotti con fito detergenti naturali e con pochi ingredienti. Controllate sempre l’INCI e scegliete i marchi storici e seri, ve ne sono tanti, a base di olio di semi di lino, olio di mandorle o anche olio extra vergine di oliva. Veniamo invece all’uso degli ingredienti naturali per migliorare la salute e l’aspetto dei nostri capelli. Chi ha i capelli grassi può usare un cucchiaio di aceto bianco diluito in abbondante acqua per risciacquare i capelli; la cute sarà sgrassata naturalmente e i capelli risulteranno setosi e lucidissimi, mi raccomando asciugateli all’aria aperta e al sole. L’aceto è ottimo anche per chi ha i capelli bianchi. Altro ingrediente naturale è il succo di limone che anche aiuta a sgrassare capelli e cute senza aggredire causando quell’effetto boomerang per cui dopo un giorno i capelli sono più grassi di prima. Basta stendere sui capelli risciacquati il succo di un limone filtrato e massaggiare delicatamente il cuoio capelluto, asciugate i capelli al sole. Altro sistema per sgrassare capelli e cute è usare un cucchiaio di farina di ceci da spargere e distribuire sui capelli e cuoio capelluto lasciando agire per circa 20 minuti. Si lava poi con uno shampoo neutro a base di ingredienti naturali. Per chi ha i capelli biondi vale la preziosa camomilla per cui si risciacquano i capelli con un paio di tazze di infuso e mi raccomando senza zucchero! Anche la birra aiuta a schiarire i capelli e va passata prima dello shampoo e lasciata agire coprendo i capelli con un vecchio cappello o asciugamani per almeno 20 minuti. Lavate bene altrimenti emanerete il classico odore di cantina! Per nutrire i capelli sfibrati niente di meglio di un impacco di olio extravergine di oliva, magari bio e di ottima qualità. Ne bastano un paio di cucchiai da stendere con cura sulla lunghezza del capello fino a massaggiare la cute. Copritevi con un vecchio cappello per almeno 20 minuti e lavate al solito: vedrete come saranno morbidi e nutriti. In questo caso si hanno ottimi risultati anche con l’olio di germe di grano da applicare come impacco prima dello shampoo, è ricco di vitamina E si può abbinare dotto forma di maschera ristrutturante a una banana schiacciata o all’avocado. Molto nutriente per i capelli secchi anche l’acqua ottenuta dopo la bollitura del riso; una volta raffreddata usatela per risciacquare i capelli che saranno poi una volta asciutti morbidissimi. Altro ingrediente per i capelli secchi è l’olio di mandorle dolci da distribuire sui capelli e lasciare agire per mezz’ora coprendo con un capello o asciugamano.

Fonte: ecoblog