Rilegno, nel torinese prende il via il progetto Tappoachi?

Cidiu Servizi, società che gestisce il servizio di igiene urbana in 17 comuni nella provincia di Torino, ha aderito al progetto Tappoachi? promosso da Rilegno per la raccolta differenziata e avvio a riciclo dei tappi di sughero

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La primavera nel torinese fiorisce con un’anima green, all’insegna della sostenibilità: in 17 comuni del territorio, infatti, prende il via il progetto Tappoachi?per la raccolta differenziata e avvio a riciclo dei tappi di sughero. Si tratta di un’importante iniziativa promossa in più di cento comuni italiani da Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, aderente a Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). Rilegno opera a livello locale in collaborazione con i gestori del servizio di igiene urbana: in questo caso specifico è partner di Cidiu Servizi Spa, società che gestisce i servizi pubblici di igiene ambientale nei comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Coazze, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Pianezza, Reano, Rivoli, Rosta, San Gillio, Sangano, Trana, Valgioie, Venaria Reale e Villarbasse. Grazie all’accordo tra Rilegno e Cidiu, nelle 15 isole ecologiche di competenza del consorzio piemontese sono posizionati i contenitori dedicati alla raccolta dei tappi di sughero, dove ogni cittadino può conferire i tappi usati, contribuendo così alla buona riuscita del progetto. Come si sviluppa Tappoachi? Perchè raccogliere in modo differenziato il sughero – questo nobile materiale – e quali sono le opportunità offerte dal suo riciclo? Quale modo migliore per scoprirlo, se non un brindisi a sostegno del sughero? E’ successo a Rivoli, alla Ritrattoria n. 3, che venerdì 21 marzo, primo giorno di primavera, ha ospitato il Sugheritivo, un momento conviviale ed “emozionale” per scoprire le qualità straordinarie di questo prodotto, universalmente riconosciuto come la migliore e più ecocompatibile chiusura per il vino. Se abbandonato nell’ambiente, infatti, il tappo di sughero si degrada lentamente, senza inquinare, mentre se viene raccolto è riciclabile al 100% e può essere facilmente riutilizzato e impiegato in diversi settori, dall’edilizia al comparto calzaturiero. Con l’adesione di Cidiu a Tappoachi? il Piemonte si consacra come la regione più virtuosa in materia di raccolta differenziata del sughero: Torino e provincia, in particolare, sono il territorio che conta il maggior numero di protocolli attivi. Proprio in Piemonte, a Boves, in provincia di Cuneo, ha sede la cooperativa sociale Artimestieri, a tutt’oggi unico impianto a livello nazionale autorizzato al trattamento dei rifiuti di sughero secondo la normativa vigente, convenzionato con Rilegno. Qui – grazie al coordinamento del consorzio – vengono conferiti i tappi di sughero raccolti nei territori dove è attivo Tappoachi?: dalle 15 ecostazioni gestite da Cidiu, una volta raggiunto un primo carico utile, i tappi saranno trasferiti ad un unico centro di raccolta individuato in accordo con Rilegno, e da qui inviati a Boves, dove diventeranno materiale isolante per la bioedilizia. Artimestieri, con i tappi di sughero usati e rimacinati, produce un sughero biondo granulare ribattezzato simpaticamente “Risughero”, totalmente naturale e rinnovabile, utilizzato in edilizia per aumentare l’isolamento termico delle costruzioni e migliorarne l’efficienza energetica, contribuendo così a una diminuzione generale dei consumi di energia e di emissione di CO2. Tappoachi? è quindi un progetto ecologico, eco-sostenibile, e anche solidale: nel processo di lavorazione del sughero la cooperativa di Boves, infatti, dà impiego anche a persone diversamente abili. “L’imballaggio di legno è da sempre il più nobile dei ‘contenitori’, ed è anche quello che ha il minore impatto ambientale in termini di inquinamento. Il suo recupero è importante, e dà sostegno all’industria produttiva italiana – dichiara il direttore di Rilegno, Marco Gasperoni – Anche il sughero, corteccia delle querce, è un prodotto completamente naturale e biodegradabile, quindi riciclabile infinite volte. Diviso dagli altri rifiuti e correttamente smaltito esso può tornare nelle nostre case sotto le più svariate forme: pannelli fonoassorbenti e termoisolanti, componenti per calzature, tovagliette, sottobicchieri e altri oggetti di arte e design. Con la copertura dei 15 comuni serviti da Cidiu abbiamo aggiunto un nuovo tassello nel progetto di riciclo del sughero e nel più grande mosaico della raccolta e del riciclo del legno. Grazie a Rilegno, infatti, ogni anno su tutta la Penisola circa 1 milione e 500 mila tonnellate di rifiuti di legno evitano la discarica: è in questo modo che il legno si trasforma da rifiuto in risorsa”.
“L’azienda ha aderito al progetto non per il valore economico che da questo si può trarre ma perché nel suo DNA di azienda pubblica c’è la difesa di valori ambientali che rappresentano i fondamenti su cui è stata costruita – dichiara il presidente di Cidiu,Giovanni Demarco – Ci faremo carico di raccogliere negli ecocentri quanto cittadini, ristoratori, associazioni, scuole, centri d’incontro coordinati dai Comuni o privatamente vorranno contribuire a portare. Potremo considerare questa nuova iniziativa sul territorio di Cidiu come un indice della sensibilità ambientale di ciascuno di noi. Più questa cresce e si rafforza più l’azienda persegue meglio i suoi obiettivi, collaborando con gli altri soggetti che al miglioramento ed al rispetto del mondo che ci circonda vogliono contribuire come una delle maggiori esigenze del nostro tempo. Grazie a Rilegno che ci ha coinvolto in questa iniziativa.”

Fonte: ecodallecittà.it

A Roma scatta l’ora del riciclo d’autore

Inaugura oggi nella capitale RIscARTI, il festival internazionale di Arte e riciclo. Per 10 giorni e in diversi spazi verrà offerto spazio a rappresentazioni artistiche fatte con i più disaparati materiali riciclati. Cial, Corepla e Rilegno primi sostenitori

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Ci siamo. Parte oggi a Roma il nuovo Festival Internazionale di Arte e Riciclo: RIscARTI insieme alla Città dell’Altra Economia, dedicherà 10 giorni al tema del ri-uso con laboratori, proiezioni, spettacoli, esposizione di oggetti e design, per a affrontare la tematica ambientale attraverso lo strumento privilegiato dell’arte contemporanea. Oltre la regola delle 4 r: riduzione, recupero, riciclo e riuso, c’è RiscArti: gli sc-arti, ovvero i resti, sono gli elementi ri fiutati, rimasti alla fine. Impara l’arte e mettila da parte per inventare ed assemblare oggetti, per dar nuova vita e nuovi utilizzi sotto forme diverse ai ri fiuti – sembra essere il messaggio degli organizzatori. A RIscARTI festival, l’estetica dello scarto è un modo propositivo di costruire il cambiamento e, appunto, il riscatto: i materiali e l’energia contenuta nei rifiuti diventano sempre più preziosi in un mondo dalle risorse sempre più limitate. Lo sanno anche i consorzi che sponsorizzano l’evento (Cial, Corepla, Rilegno): l’arte è al servizio dello smaltimento e dell’ecologia. E allora una vasca da bagno risulta più pratica in salotto, usata come poltrona, per chi preferisce una doccia veloce al mattino (Made by Ass. culturale C Tre); una cassettiera diventa una perfetta abatjour da comodino (Ass. Remmade) ed acquisisce quel valore simbolico delle cose che sono espressione della creatività. Il Festival inaugura oggi alle ore 19 con presentazione della Expo e delle collezioni internazionali (DrapArt e ReciclaMadrid), performance dei Prototipi Di Scartus (musiche con strumenti autocostruiti) e dei percussionisti Bamboo, che trasformano i rumori degli elettrodomestici a due velocità in suono e usano il righello come basso. Se la quantità di oggetti che gettiamo è talmente grande che il “cosa farne” ci riempie di dubbi, di incertezze e spesso di rassegnazione, RIscARTI può fornire una nuova prospettiva.

Fonte. Eco dalle città

Valle d’Aosta. Presentato il progetto “Io Recupero, e tu?” in collaborazione con Conai. Firmati gli accordi con Ricrea, Comieco e Rilegno

Il progetto di tracciabilità dei rifiuti differenziati da imballaggio è stato presentato giovedì 21 marzo ad Aosta presso il Palazzo regionale. Contestualmente sono stati sottoscritti gli accordi con tre consorzi di filiera che, insieme a CONAI, hanno collaborato, al progetto

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Qualità della raccolta differenziata, recupero dei materiali e prevenzione dei rifiuti sono le linee guida delle iniziative del Programma triennale di prevenzione e riduzione dei rifiuti (2011-2013) della Regione Autonoma Valle d’Aosta. In linea con questi principi la Regione, grazie alla collaborazione di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e di tutti i Consorzi di filiera, su iniziativa dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti, ha avviato un progetto relativo alla tracciabilità dei propri rifiuti, per mostrare dove vanno e cosa diventano dopo che il cittadino ha fatto la raccolta differenziata.
Giovedì 21 marzo, presso la Saletta delle Manifestazioni di Palazzo Regionale, l’Assessore al Territorio e all’Ambiente, Manuela Zublena e il responsabile dell’Area Rapporti con il Territorio CONAI, Luca Piatto, hanno presentato i contenuti di questo progetto. Essendo questo il frutto della collaborazione con tutti i consorzi aderenti a Conai, la presentazione del progetto è stata anche l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con i consorzi Ricrea, Comieco e Rilegno per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e i consorzi. Il progetto “Io Recupero, e tu? – Tutto cambia, tutto si trasforma. Viaggio nel riciclo dei rifiuti” consiste in una vera e propria campagna di comunicazione, promossa dall’Assessorato in collaborazione con Conai. La campagna, molto articolata, prevede una serie di azioni sul territorio. La prima è la distribuzione di 6000 opuscoli informativi, realizzati in carta riciclata, che illustrano in modo chiaro e semplice la filiera dei rifiuti valdostani, con l’indicazione dei quantitativi e del destino dei rifiuti, seguendone il percorso fino a che diventano materie prime seconde. Sono inoltre riportati consigli su come fare bene la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e migliorare così il riciclo dei materiali di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Oltre agli opuscoli saranno distribuiti anche dei pieghevoli informativi, che i cittadini troveranno su totem ed espositori da banco collocati all’interno degli uffici regionali, delle Comunità Montane, dei Comuni e degli ecocentri. Infine sono stati realizzati dei simpatici e funzionali segnalibri, che saranno distribuito insieme agli opuscoli negli espositori collocati all’interno delle biblioteche. Un’altra iniziativa particolarmente interessante per l’educazione in materia di raccolta differenziata è rappresentata dalle tre mostre incentrate sulla filiera del riciclo in Valle d’Aosta, che verranno allestite all’interno di tre centri di conferimento dislocati sul territorio regionale. La mostra consisterà nell’installazione di totem informativi e, dove possibile, nella proiezione di video documentari realizzati nell’ambito del Programma triennale. Saranno inoltre distribuite agli utenti borse in cotone riutilizzabili. Per promuovere la campagna sarà inoltre trasmesso nelle prossime settimane uno spot radiofonico che andrà in onda sulle principali emittenti valdostane, mentre tutte le informazioni relative alla campagna saranno disponibili anche sul nuovo sito web www.iorecuperoetu.it. Il sito nasce per fornire ai cittadini due strumenti importanti per svolgere una corretta raccolta differenziata: un dizionario dei rifiuti on-line ed una mappa con la geolocalizzazione di tutti i centri di conferimento comunali presenti sul territorio valdostano e relative informazioni di dettaglio. Non dimentichiamo, infatti, che molti rifiuti non conferibili tramite il normale sistema di raccolta (i rifiuti in legno, ad esempio) sono preziosi materiali per le filiere di riciclo e recupero e devono essere portati presso tali centri.

Gli accordi con i consorzi Ricrea, Comieco e Rilegno

Poiché il progetto ha visto la collaborazione di tutti i consorzi, la sua presentazione è stata l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con Ricrea – Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi in acciaio, Comieco – Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica e Rilegno – Consorzio nazionale per la raccolta il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e i consorzi. «La collaborazione con i consorzi aderenti al CONAI è molto importante per noi – ha affermato l’Assessore Zublena – infatti condividiamo gli obiettivi di ottenere un miglioramento sempre continuo della raccolta differenziata, in termini di quantità e di qualità, e di garantire l’informazione dei cittadini, perché solo grazie all’impegno di ognuno, cittadini e amministrazioni, possiamo raggiungere i nostri obiettivi per valorizzare sempre più i rifiuti, trasformandoli in materie prime seconde.» «Come Conai siamo qui per complimentarci con la Regione per l’attività svolta con il progetto “Io recupero, e Tu?” – ha sottolineato Luca Piatto, responsabile Area Rapporti col Territorio CONAI -. Un progetto che è stato portato avanti con impegno e costanza, con le risorse adeguate a realizzarlo e concluso in tempo utile. E’ di importanza fondamentale far sapere ai cittadini che il loro gesto quotidiano di separazione domestica dei rifiuti è l’anello di una catena più ampia, che coinvolge istituzioni, imprese e operatori del settore, che tutti insieme garantiscono l’avvio a riciclo dei materiali, vero obiettivo della raccolta differenziata».
«L’Accordo di Programma formalizzato oggi con la Regione rinnova una proficua collaborazione per la raccolta e riciclo di carta e cartone che ha portato a risultati particolarmente positivi – ha dichiarato Roberto Di Molfetta responsabile riciclo e recupero di Comieco-. La raccolta di carta e cartone del territorio regionale con una resa di 74 kg per abitante si pone tra le migliori a livello nazionale. Nel 2012 rispetto all’anno precedente, si è registrato un ulteriore incremento della raccolta dell’ 1% con 9.400 tonnellate complessive di carta e cartone avviate a riciclo da Comieco. Si tratta di risultato apprezzabile in un contesto di riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti. L’Accordo di Programma punta a migliorare la logistica per l’avvio a riciclo e ad un coinvolgimento attivo delle famiglie e delle utenze economiche tramite un articolato programma di interventi». «Per Ricrea – ha sottolineato Federico Fusari, direttore dell’omonimo consorzio – la firma di oggi è un momento molto importante che certamente contribuirà a creare sinergia fra il nostro consorzio e la Regione, per garantire il continuo miglioramento del percorso che porta alla valorizzazione degli imballaggi in acciaio, verso efficienze di riciclo sempre maggiori. Guardiamo con interesse a questo territorio sul quale riteniamo di raccogliere, grazie all’aiuto dei suoi abitanti, quantità non solo maggiori, ma anche qualitativamente migliori».
«Il recupero dei rifiuti legnosi in Valle d’Aosta è affidato da tempo alla sottoscrizione di accordi condivisi con il consorzio Rilegno- ha infine detto il direttore Marco Gasperoni -. e i risultati sono apprezzabili. Nonostante la particolarità del territorio montano, che spesso non agevola il corretto conferimento dei materiali, va detto che i quantitativi di rifiuti provenienti dal bacino regionale valdostano sono degni di nota e indicano una raccolta “matura”, soprattutto per quel che riguarda la percentuale di imballaggio avviato a riciclo e destinato a diventare pannello truciolare, base per la maggior parte degli arredi di casa e uffici. Nel 2012 infatti su circa 4.000 tonnellate di rifiuti di legno provenienti dal centro di raccolta della Val d’Aosta, oltre il 50% risultava essere di rifiuti di imballaggio. Con la sigla di questo accordo, formalizzata oggi, ci manterremo sulla linea del buon lavoro svolto finora».

Fonte: eco dalle città