Rifiuti, aumentano i comuni “free”

RifiutiRoma11

Cresce il numero dei comuni italiani liberi dai rifiuti indifferenziati

Sono stati resi noti quest’oggi i dati del rapporto Comuni ricicloni 2016 di Legambiente che ogni anno fa il punto della situazione sulle amministrazioni locali più virtuose nel riciclo dei rifiuti. Secondo il report 2016 sono ben 525 i Comuni liberi dai rifiuti ovverosia quelli in cui la produzione annuale di rifuti indifferenziati è inferiore a 75 kg pro capite. Quasi quattro Comuni ricicloni su 5 sono al Nord (413, il 79% del totale), mentre 87 sono al Sud e solamente 25 nel Centro Italia. La regione più virtuosa è il Veneto con il 35% dei comuni “free” (204) seguita daFriuli Venezia Giulia (29%), Trentino-Alto Adige (17%) e Campania (9%). Fra le gestioni consortili spicca quella del Consiglio di bacino Priula (Tv), dove 556 mila abitanti fanno quasi l’83% di differenziata e di poco più di 50 kg per abitante all’anno di secco residuo. Da quest’anno Legambiente ha modificato i criteri per l’elaborazione della classifica: per essere inseriti in classifica, oltre a rispettare l’obiettivo di legge del 65% di differenziata devono esserci anche qualità e politiche di prevenzione per cui vengono inclusi solamente i Comuni nei quali i cittadini abbiano prodotto meno di 75 kg di rifiuti indifferenziati secchi. Le isole felici sono Parma e Treviso, Catanzaro (dove la raccolta è fatta porta a porta), poi altri capoluoghi come Belluno e Pordenone e cittadine medio-piccole che fanno scuola: Empoli (Fi), Conegliano (Tv) e Castelfranco Veneto (Tv), Baronissi (Sa), Cassano Magnago (Va), Suzzara (Mn), Castelfidardo (An), Monsummano Terme (Pt), Fucecchio (Fi), Certaldo (Fi), Castelfiorentino (Fi), Pergine Valsugana (Tn), Feltre (Bl), Vittorio Veneto (Tv), Paese (Tv), Montebelluna (Tv), Oderzo (Tv), Este (Pd).

“I risultati emersi in questa nuova edizione del nostro rapporto sono assolutamente incoraggianti. Quella dei Comuni ricicloni e soprattutto di quelli Rifiuti free è una rivoluzione e una riforma anti-spreco che fa bene al Paese, perché dimostra che l’economia circolare è già in parte in atto e che un’Italia libera dai rifiuti è un sogno realizzabile. Abbiamo comuni virtuosi nella raccolta differenziata ed eccellenze che hanno quasi annullato la necessità di smaltimento di quasi tutti i rifiuti normalmente prodotti. Ora la vera scommessa è quella far diventare nei prossimi 3 anni tutta l’Italia ‘Rifiuti free’, traghettando i tanti comuni ricicloni verso la nuova sfida della riduzione del secco residuo da avviare in impianti di incenerimento e in discarica, per accompagnarli verso la rottamazione di questo sistema impiantistico che ha caratterizzato gli anni ’90 e 2000. Per realizzare ciò oltre all’impegno delle amministrazioni e dei cittadini, è però importante che anche la politica faccia la sua parte attraverso l’introduzione di un sistema di tariffazione puntuale su larga scala, dicendo stop ai nuovi inceneritori e avviando una graduale dismissione a partire dagli impianti più obsoleti”,

ha commentato Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente.

Fonte:  Legambiente

San Salvario, se manca il contenitore della carta…

Con le prime Cartoniadi di Torino all’orizzonte inizia l’indagine sulla “carta perduta”, ovvero quella che finisce nei cassonetti dell’indifferenziato invece che in quelli dedicati per essere avviata a riciclo. La prima tappa è a San Salvario380587

Come può un cittadino fare un’efficiente raccolta differenziata della carta se manca il contenitore dedicato nel suo condominio?
Via Bernardino Galliari, cuore di San Salvario. In un grosso palazzo a cinque piani, con due diverse scale e circa 20 appartamenti, gli inquilini si accorgono che da qualche tempo è scomparso il contenitore giallo per il conferimento di carta e cartone. “è stato rimosso perché dentro ci finiva di tutto” dicono alcuni. Sì, ma rimosso da chi? In realtà non è fondamentale saperlo. È più importante capire se sia possibile averne uno nuovo, così da non dover andare in giro per le strade del quartiere in cerca di cassonetti per la carta, che a San Salvario sono decisamente pochi. Cosa che, banale dirlo, non è di certo un incentivo alla raccolta differenziata. Cartesio, che per conto di Amiat gestisce il servizio di raccolta di carta e cartone porta a porta, dice che sui terminali all’indirizzo in questione risulta esserci un “punto di presa in preparazione”. Potrebbe voler dire che stanno lavorando per allestire un’area ecologica nei pressi del condominio, ma non è certo. La segnalazione dell’assenza del contenitore comunque viene fatta e allo stesso tempo vengono invitati gli inquilini a contattare l’amministratore per capire se abbia qualche informazione in più. Nel frattempo i cassonetti per i rifiuti indifferenziati presenti sulla via si riempono, ovviamente, anche di carta e cartoni vari. Materiale che anziché essere avviato a riciclo, va ad aumentare la quantità dell’indifferenziato da smaltire. Nel 2013 nel comune di Torino sono state smaltite 250 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, di cui circa il 20 % era composto da materiali in carta e cartone. Si parla dunque di 50 mila tonnellate “mancanti” alla raccolta carta. Dati che quasi certamente verranno confermati anche nel 2014. Nei primi 8 mesi dell’anno, secondo i dati di Cartesio, sono state conferite 30.177 tonnellate di carta e cartone, a fronte delle 30.505 tonnellate raccolte negli stessi mesi del 2013. Una flessione dell’1,07%, equivalente a circa 328 tonnellate complessive. Il mese in cui si è avvertito maggiormente il calo è stato maggio con una riduzione di ben 326 tonnellate di carta e cartone nei cassonetti, seguito dai mesi di gennaio e marzo.

Fonte: ecodallecitta.it