Due terzi degli americani sostengono le misure di Obama per la riduzione della CO2

Il provvedimento è fortemente osteggiato dai repubblicani, ma secondo un sondaggio dell’Università di Yale godrebbe di un supporto trasversale da parte dei cittadini USA. I due terzi degli americani sostengono la politica del presidente Barack Obama per la riduzione della CO2, che prevede una diminuzione del 30% rispetto al 2005 delle emissioni da parte degli impianti di produzione di energia entro il 2030. Il sondaggio è stato svolto dall’università di Yale e mostra che il 68% degli intervistati è a favore di una qualche regolazione nelle emissioni; è interessante notare che il sostegno è trasversale, perchè attraversa tutti i partiti politici, anche se è naturalmente più alto tra i democratici (80%) che tra i repubblicani (54%). La decisa ostilità del Grand Old Party alle misure antinquinamento sembrerebbe riflettere più il suo legame con l’industria fossile che l’opinione dei suoi elettori. Esiste inoltre una maggioranza (64%) a favore di una più stretta regolamentazione degli impianti alimentati a carbone, anche se in questo caso ta gli elettori repubblicani prevale la contrarietà. Attraverso la regolamentazione delle omissioni Obama realizza il programma annunciato lo scorso anno di un new deal per l’ambiente. Secondo i commentatori di Climate Progress si tratta dell’azione più significativa effettuata da un presidente USA per controllare l’inquinamento. Le cinquanta centrali a carbone più inquinanti degli USA emettono ogni anno oltre 650 Mt di CO2, pari a una volta e mezza le emissioni italiane.Sondaggio-CO2-USA

Fonte: ecoblog.it

Illinois, 91 città 100% rinnovabili e Chicago ha eliminato carbone e nucleare

Quasi due milioni di cittadini abitano in queste città. L’eliminazione di carbone e nucleare dal mix elettrico di Chicago ha permesso risparmi energetici e riduzione della CO2.

Buone notizie dal midwest: in Illinois negli ultimi due anni 91 città hanno scelto di acquistare energia al 100% rinnovabile e molte altre hanno raggiunto una quota del 50%: lo rivela un rapporto congiunto del WWF, Sierra Club, GW Solar Institute e altre organizzazioni ambientaliste. Complessivamente quasi due milioni di cittadini vivono ora in città alimentate solo da energia sostenibile (vedi la mappa qui sotto). Questa rivoluzione silenziosa è stata resa possibile da un semplice meccanismo legislativo, la CCA, Community Choice Aggregation, ovvero la possibilità per i cittadini di affidare all’amministrazione comunale la scelta dei fornitori di energia elettrica. L’ aggregazione della domanda permette di ottenere una transizione veloce verso forme di energia pulita con una significativa riduzione dei costi. Chicago è il centro più popoloso dell’Illinois la terza città degli USA. Al momento l’offerta di energia rinnovabile non sarebbe in grado di soddisfare la domanda dei suoi 2,7 milioni di abitanti; la città tuttavia ha avviato un’operazione coraggiosa, cioè l’eliminazione delle centrali a carbone e nucleare dal mix elettrico acquistato. Prima della CCA, l’energia elettrica proveniva per il 44% dal carbone e per il 35% dal nucleare; ora la scelta è passata al gas  e ad una piccola quota di eolico (5%). L’uso di centrali a ciclo combinato ha permesso un significativo risparmio energetico, mentre la scomparsa del carbone ha ridotto le emissioni di CO2 per oltre due milioni di tonnellate. Si tratta di un valido esperimento di decentramento e democrazia energetica che potrebbe accelerare la transizione sostenibile, consegnando il nucleare e il carbone alla storia.illinois

Fonte: http://www.ecoblog.it

Sonita, l’auto elettrica riciclabile ha origini cuneesi

Presentata al salone EVER di Montecarlo il prototipo dell’auto elettrica nata da un’idea di Antonio Bertolotto, imprenditore leader nel recupero del biogas da discarica. L’auto potrebbe esser prodotta in nove diverse versioni a partire dal 2014

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La prima uscita pubblica è stata il 27 marzo al salone della mobilità sostenibile EVER di Montecarlo, ma è 100% italiana Sonita, l’auto elettrica nata dall’idea di Antonio Bertolotto, imprenditore leader nel recupero del biogas da discarica con la sua Marco Polo Environmental. Dopo anni di produzione di energia verde, l’imprenditore piemontese ha deciso di cimentarsi nella produzione di un veicolo elettrico da lavoro e da tempo libero leggero, robusto, poco costoso (circa 20 mila euro) e longevo, tale da rendere semplice e poco oneroso il trasporto di persone, piccoli animali e prodotti. Per ora un prototipo, Sonita potrebbe esser prodotta in nove diverse versioni già a partire dal 2014. La piccola auto elettrica dalle origini cuneesi ha l’ambizione di essere più ecologica delle sorelle elettriche finora progettate delle principali case automobilistiche. “Sonita -si legge nella presentazione del veicolo- non deve inquinare nella fase costruttiva poiché si utilizzano come avvii del progetto tutti materiali riciclabili, soprattutto leggeri e resistenti e tutti assemblati con la logica del componente di facile montaggio nella fase costruttiva, fatto salvo il telaio, senza saldature e senza verniciature e di facile smontaggio e riciclaggio alla fine del ciclo di vita del veicolo“. Inoltre Sonita, grazie ad una partnership con la Marcopolo Engineering, mira alla riduzione della CO2 passiva prodotta per la costruzione del veicolo. In pratica ogni veicolo prodotto avrà in dotazione un quantitativo di Humus Anenzy®, il cui contenuto di carbonio andrà ad equilibrare la CO2 prodotta in fase di produzione.

fonte: eco dalle città