Yoga della Risata: arriva il primo festival italiano

Un evento unico di incontro, confronto e conoscenza. Si terrà il 5 e 6 maggio a Gabicce (PU) il primo festival italiano di Yoga della Risata, una pratica semplice ed economica già applicata con successo negli ambiti più disparati: dagli ospedali alle aziende, dalle scuole alle case di riposo. Il 5 e 6 maggio a Gabicce (PU) in occasione della Giornata Mondiale della Risata si terrà il primo festival italiano di Yoga della Risata. Organizzato dall’Associazione Yorido – nata grazie all’impegno di Andrea Pensini e con più 900 membri attivi in tutta Italia –  e da Lara Lucaccioni, una delle Master Trainer di Yoga della Risata. Saranno due giorni imperdibili per vivere l’energia della risata, un evento unico di incontro, confronto e conoscenza, aperto a tutti, dedicato a questa pratica di gruppo semplice ed economica che combina la respirazione profonda propria dello yoga (diaframmatica) alla la risata incondizionata.I°-Festival-italiano-di-Yoga-della-Risata

Avviato nel 1995, il movimento dello Yoga della Risata si è diffuso in oltre 100 Paesi con migliaia di Club della Risata gratuiti, che ne sono il cuore, di cui oltre 400 solo in Italia. Se vuoi conoscere meglio questa pratica, capire come funziona e scoprirne gli innumerevoli benefici puoi leggere qui e qui  degli articoli di approfondimento. Nel week-end sono previsti approfondimenti e workshop, sessioni di Yoga della Risata e di Aqua Laughter, tavoli di lavoro tematici per dare un taglio non solo emozionale e professionalizzante all’evento, ma anche scientifico. Sono davvero emozionata e onorata di partecipare in veste di relatrice per parlare dell’importanza del gioco nel Yoga della Risata, durante uno dei tanti speech che si terranno nelle due giornate. La domenica ci saranno invece dei tavoli di lavoro su varie tematiche, per confrontarsi e mettere in luce quali siano le best pratices legate alla disciplina. Io avrò il piacere di facilitare il tavolo di lavoro sulle aziende. Da tempo infatti sto studiando il tema del divertimento come variabile fondamentale per il benessere all’interno delle culture aziendali. In Italia siamo in tanti ad applicare la pratica della risata incondizionata nei campi più disparati e questa sarà l’occasione per mettersi a confronto,  definire lo stato dell’arte dello Yoga della Risata nelle varie applicazioni e tracciare delle linee comuni per lo sviluppo e la crescita della disciplina stessa. Sarà possibile ascoltare le storie di chi ha portato la risata nelle scuole, in azienda, in ambienti sanitari, nei centri per disabili, nelle case di riposo, con i malati di Alzheimer e anche in carcere.yoga-risata-gruppo

I workshop previsti nel corso del Festival riguarderanno quelli che lo Yoga della Risata considera come i quattro principi della gioia, ossia oltre alla risata, il gioco, il canto e la danza. Ci sarà anche spazio per la Funny Night, serata di espressione libera dei propri talenti, mentre domenica 6 maggio si vivrà un momento magico in cui si riderà tutti insieme per la Pace nel mondo.

“Il Festival si pone come obiettivo quello di far incontrare, aggiornare e confrontare chi sta portando avanti con passione e dedizione progetti importanti in tutte le applicazioni dello Yoga della Risata in tutta Italia – spiega Lara Lucaccioni – Sono anni che formo persone in questo campo e mi aggiorno costantemente, in Italia e all’estero, e le testimonianze che mi arrivano personalmente, ma che restano poco diffuse, perché poco comunicate, sono spesso notevoli. Il Festival vuole mettere in condivisione queste Best Practice e mostrare la ricchezza che stiamo generando a livello di esperienze in Italia. È aperto a tutti perché molti sono incuriositi da questa pratica e/o sono partecipanti abituali di Club della Risata, il cuore del movimento, vivendo personalmente il cambiamento che la risata è in grado di innescare”.
Vieni a scoprire il potere della risata incondizionata il 5 e il 6 Maggio a Gabicce, presso l’Hotel Michelacci. È possibile partecipare a entrambe le giornate o solo a una delle due. Ci sarà anche un servizio baby sitting per chi volesse venire con la propria famiglia!

Per maggiori informazioni e iscrizioni www.festivalyogadellarisata.it
Pagina Fb – Lucia Berdini Coach di Risate

Fonte: http://www.italiachecambia.org/2018/04/yoga-della-risata-primo-festival-italiano/

Lo Yoga della Risata, una vera filosofia di vita

Ritornare a ridere come quando eravamo bambini privi di giudizio. È quanto ci aiuta a fare lo Yoga della risata, disciplina che comporta molteplici benefici a livello neurobiologico e psicologico relazionale. Ce ne parla Lucia Berdini, che da tre anni conduce nel suo paese un Club della Risata e tiene corsi in tutta Italia.

“Non ridiamo perché siamo felici, siamo felici perché ridiamo”

William James

Lo Yoga della Risata è una disciplina nata in India nel 1995 grazie al medico Madan Kataria e si basa sull’idea unica che ognuno di noi è capace di ridere incondizionatamente, ovvero senza un motivo, senza l’uso di comicità o barzellette. Si fonda sulla scoperta incredibile che il nostro corpo non riconosce la differenza tra una risata “indotta” e una “spontanea” e ci fornisce comunque gli stessi benefici. Probabilmente, se non lo avete mai sperimentato, avrete dipinta in volto un’espressione scettica. Sì, perché per la mente adulta questo è un concetto difficile da digerire. Pensate ad un bambino di qualche mese che – pur non comprendendo linguisticamente una battuta – ride di gusto quando vede qualcuno ridere. Come ci riesce? I modelli della risata nell’adulto e nel bambino (specialmente quando non padroneggia ancora il linguaggio) sono molto differenti. Quando l’adulto ride lo fa sempre per un motivo, o rischia di essere considerato pazzo. Il bambino invece ride quasi sempre per motivi legati alla percezione e ai sensi. Lo Yoga della Risata ci aiuta a fare questo: ritornare a ridere come quando eravamo bambini privi di giudizio.1

Perché dovrei praticarlo?

Perché i benefici, a livello fisico, mentale ed emotivo sono innumerevoli ma soprattutto perché, se aspetti un buon motivo per ridere potresti aspettare anche tutta la vita. Per avere accesso ai benefici della risata, è necessario ridere per almeno dieci minuti e in maniera diaframmatica. Ti sembra impossibile vero? In realtà, nei club della risata, i partecipanti sbloccano la risata con molta facilità, perché grazie all’interazione giocosa con il gruppo e all’attivazione dei neuroni specchio – attraverso il contatto visivo – si riesce per un po’ a mandare in tilt il nostro emisfero destro. Dopo 10 minuti di risate diaframmatiche (no, ridacchiare non funziona), il corpo comincia a liberare un cocktail di ormoni della felicità e a migliorare moltissime funzioni fisiche e psichiche.

Ricontattare la propria risata, quella che parte dal corpo e non è indotta da scherzi o battute, non è sempre immediato. Dipende infatti da quanto la nostra sovrastruttura adulta, negli anni, si è ispessita. Tuttavia, presto o tardi, chiunque può ritrovarla, con la possibilità di andare a sciogliere emozioni bloccate da tempo. Non è inusuale infatti, specialmente durante gli intensivi di due giorni, che anche il pianto venga a galla. Spesso si pensa che, poiché ridiamo, vogliamo nascondere a noi stessi le brutture della vita, che vogliamo essere felici a tutti i costi. È vero esattamente il contrario. Ridendo – e quindi riattivando potentemente il diaframma – ci rimettiamo in contatto con il calderone delle emozioni (tutte!) e ricominciamo a sentirci, e a vivere. La combinazione delle tecniche di respirazione prese in prestito dallo Yoga (Pranayama), della giocosità tipica dei bambini e degli esercizi di risata, ci permette di ottenere di un lungo elenco di benefici neuro-biologici che la PNEI ha confermato grazie a numerose ricerche scientifiche.2

I benefici neuro-biologici

– Aumento dell’efficienza delle capacità respiratorie grazie al miglioramento della ventilazione polmonare
– Aumento dell’efficienza del sistema cardiocircolatorio
– Miglioramento delle funzionalità dell’endotelio
– Regolazione della pressione arteriosa
– Riduzione dei livelli di glucosio nel sangue
– Sensibile riduzione della produzione di cortisolo e regolazione dei livelli di adrenalina (ormoni dello stress)
– Attivazione dell’apparato linfatico
– Incremento della produzione endogena di: betaedorfine (antidolorifici naturali), serotonina (neurotrasmettitore che regola i cicli sonno veglie e antidepressivo naturale), ossitocina (ormone dell’amore), encefaline (rinforzano il sistema immunitario aumentando la produzione di immunoglobuline IgA e IgG)
– Aumento dell’attività interferomonica e delle cellule NK (Natural Killer) antitumorali.
– Stabilizzazione del ciclo della dopamina (regolatrice dei processi dell’apprendimento, della ricompensa, della motivazione e del benessere).3

I benefici psicologico relazionali

– Riduce in modo drastico lo stress (mentale ed emotivo, oltre che fisico)
– Favorisce un aumento dell’autostima e della sicurezza in sé
– Aumenta le capacità di attenzione e concentrazione
– Migliora le capacità di ascolto e di assertività
– Potenzia le doti di leadership
– Motiva alla responsabilità
– Promuove lo spirito di condivisione e di cooperazione
– Aiuta il superamento di idee e pregiudizi limitanti
– Stimola le capacità creative e di problem solving
– Genera le risorse fisiche e neuro-biologiche necessarie a superare momenti difficili nella vita personale, familiare, sociale e lavorativa.
Ridere incondizionatamente, oltre a essere divertente e gratuito, ci permette di diventare più resilienti, di creare una forte rete sociale (la prima necessità per una vita felice), di liberarci dal giudizio. Solo quando decidi di sorridere – e ridere – alla vita, anche la vita comincerà a sorriderti.

Fonti e studi rilevanti sui benefici dello Yoga della Risata

Foto dal Club della Risata condotto da Lucia Berdini

La pagina Facebook di Lucia Berdini

Fonte: http://www.italiachecambia.org/2018/02/yoga-della-risata-vera-filosofia-vita/?utm_source=newsletter&utm_campaign=general&utm_medium=email&utm_content=relazioni

 

Volontari del sorriso: ridere è una medicina!

È ormai dimostrato che ridere è una vera e propria terapia che, in Italia e in Europa, ha tra i suoi pionieri Leonardo Spina, da decenni formatore di clown-dottori e volontari del sorriso. Il ridere e le buone emozioni possono essere fortissimi elementi di prevenzione, riabilitazione e terapia. È stato dimostrato scientificamente che la gelotologia (comicoterapia) è in grado di agire positivamente sul corpo e sulla mente delle persone in difficoltà che, grazie al supporto di clown dottori e “volontari del sorriso”, vedono migliorare la loro salute.dott_sorriso_110

“Ogni volta che si parla di comicità si pensa erroneamente a qualcosa di stupido e non ci si rende conto che ridere è una vera e propria medicina: non è un caso che una persona divertente venga definita spiritosa. La risata crea un’energia rigenerante, emanando vibrazioni positive per la mente e il corpo”.

È quanto afferma Leonardo Spina, autore, clown dottore e pioniere della gelotologia della comico-terapia in Europa. Conosciamo Leonardo, oggi anche Agente del Cambiamento, da molto tempo e abbiamo avuto il piacere di intervistare lui e la sua compagna Sonia che, partendo da un’esperienza personale, hanno cambiato il loro approccio alla salute ed iniziato a credere in una guarigione diversa. Tra i pilastri di questo approccio un noto proverbio, vero alla lettera: ridere fa buon sangue! “Quando parliamo di buon sangue parliamo della composizione chimica del sangue, ed il ridere alimenta la produzione di certe sostanze che oggi sappiamo essere benefiche per il nostro organismo. Trovammo così il modo per unire la parte scientifica-psicologica di Sonia e la parte più artistica, buffa e comica che appartiene a me”.

Leonardo ancora oggi forma operatori socio-sanitari professionali, i “volontari del sorriso” e i clown-dottori. Sarà tra i docenti del corso “Verso il clown dottore (primo step della Scuola): diventa volontario del sorriso!”  presentato dalla Scuola Europea di Alta Formazione per operatori socio-sanitari, insegnanti e clown-dottori “Norman Cousins”.

Donare una parte del proprio tempo di vita in situazioni di disagio sociosanitario – scrivono i promotori del corso – è un atto d’amore che in questi tempi centuplica il suo valore. Si scopre poi che quello che si riceve è molto ma molto di più di quello che si dà”.000208c3_medium

“Ridendo – afferma Leonardo – esprimiamo un’energia vitale positiva e rigenerante, e vibriamo in modo particolare. Proprio questa vibrazione è quella giusta per approcciare il dolore”.

“Facendo formazione per i clown-dottori – continua Leonardo – di fatto abbiamo inventato un mestiere che in Italia e Europa non esisteva, ad eccezione dell’esperienza di Jacopo Fo che ha cominciato a lavorare su questo parallelamente a noi”.

“Secondo noi la formazione è fondamentale – precisa Leonardo – bisogna imparare a rapportarsi con il proprio dolore per saper approcciare bene quello degli altri”.

Per maggiori informazioni sul corso “Verso il clown dottore (primo step della Scuola): diventa volontario del sorriso!” clicca qui

Fonte: http://www.italiachecambia.org/2017/01/volontari-sorriso-ridere-medicina/?utm_source=newsletter&utm_campaign=general&utm_medium=email&utm_content=relazioni

Ridere fa buon sangue! Comunità ospitale “La Terra del Sorriso”

Una comunità ospitale, un “luogo dell’altrove”: possiamo definire così La Terra del Sorriso, un progetto sociale che si fonde con la storia personale e professionale dei suoi fondatori Leonardo Spina e Sonia Fioravanti, che vi raccontiamo.

Non tutti i mali vengono per nuocere: nessun proverbio è così adatto per descrivere la storia di Leonardo e Sonia.
Leonardo Spina è autore e gelotologo, Sonia Fioravanti una psicoterapeuta specializzata in ipnosi clinica: insieme sono i fondatori della Terra del Sorriso, comunità ospitale nei pressi di Orvieto che è il luogo dove il mondo delle credenze, dei valori e delle idee di Leonardo e Sonia sta prendendo forma.

Da dove è nato questo mondo? Per scoprirlo, bisogna fare un salto nel passato: “Ormai quasi trent’anni fa io e Sonia ci siamo misurati con un problema di salute molto grave: uno di noi due ricevette la diagnosi di un tumore – spiega Leonardo – e la medicina classica ci portava verso cure tradizionali come un intervento, la chemioterapia e la radioterapia. Capimmo, dalle nostre emozioni, che questa non era la strada ideale per noi. Avevamo paura e fretta ed una persona che sta male non può provare queste emozioni”. Un incontro con un omeopata di Milano aprì la strada ad una guarigione diversa, possibile non solamente con una medicina bensì con un insieme di comportamenti personali. Inizialmente, fu importante comprendere il perché della malattia: Leonardo e Sonia riuscirono a capire insieme che un evento traumatico ma vissuto con troppa leggerezza era stato, in parte, la causa scatenante di questo tumore. Successivamente, l’attitudine ed il modo di affrontare il tumore si rivelarono altrettanto salutari: “ci stringemmo ancora di più l’uno con l’altro – ci racconta Leonardo – ed io, essendomi occupato in passato di teatro comico, portavo nella coppia ciò che c’era da ridere in questo tipo di problema”.  Dopo un anno, il problema scomparve. “Imparammo che nella medicina tradizionale non esisteva un approccio globale. c’era un attenzione sul corpo rispetto alla malattia ma non sulla mente e sulle emozioni” ci spiega Sonia. “La nostra fu una scelta di campo: ci curammo senza comprendere fino in fondo il valore delle cure naturali. E scegliemmo la spinta emozionale a non cedere alla paura, un atteggiamento fortemente legato al sorriso e al ridere perché questo ci dava forza: da qui sono nate tutte le nostre tappe successive”.MG_9684.jpg

“Comicità e salute”, “Ridere per Vivere” e “Homo Ridens”

Giunti a questa fase della storia, il proverbio più efficace è ‘Ridere fa buon sangue’. Almeno Leonardo ci dice così. “È vero alla lettera. Quando parliamo di buon sangue parliamo della composizione chimica del sangue, ed il ridere alimenta la produzione di certe sostanze che oggi sappiamo essere benefiche per il nostro organismo. Trovammo così il modo per unire la parte scientifica-psicologica di Sonia e la parte più artistica, buffa e comica che appartiene a me”.

La voglia di raccontare e divulgare la propria esperienza si fece talmente forte da segnare le tappe successive: la prima tappa fu la creazione di un modello di lavoro, chiamato “Comicità e Salute”, rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole ai quali Leonardo e Sonia parlavano di prevenzione primaria. Successivamente, nacque un’associazione chiamata “Ridere per Vivere”  (diventata poi una Federazione di quindici associazioni e cooperative sociali) che hanno formato e formano ancora oggi operatori socio-sanitari professionali, i “volontari del sorriso” e i clown-dottori. Fu dopo queste tappe che Leonardo e Sonia iniziarono a sognare la creazione di un vero e proprio luogo fisico, per dare la possibilità alle persone di incontrarsi e scambiarsi esperienze ed emozioni.  Il primo passo fu la creazione di un istituto di ricerca, documentazione e formazione chiamato Homo Ridens, che oltre a formare e a documentare il lavoro degli operatori del sorriso svolge ricerche cliniche validate su vari aspetti della gelotologia e delle cosiddette Nuove Scienze come la psicologia energetica, la medicina quantica, le scoperte della nuova biologia e dell’epigenetica.
Fondato Homo Ridens, mancava solamente un luogo fisico, “un luogo dell’altrove dove il nostro mondo di credenze potesse esprimersi” come lo racconta Sonia: la Terra del Sorriso.DSC00157.jpg

La Terra del Sorriso

La Terra del Sorriso è nata nel 2005 ed è sia un progetto sociale che una comunità ospitale aperta all’accoglienza per tutte le età, per chi vuole vivere un periodo a stretto contatto con la natura. Si trova sul Monte Peglia, nei pressi di Orvieto, ed è composta da tanti ettari di terra con ulivi, alberi da frutta e boschi. La terra è pulita, non è mai stata contaminata da concimi chimici. La Terra del Sorriso si basa su quattro pilastri fondamentali: il primo è la permacultura, rappresentata oggi soprattutto dall’orto sinergico. Il secondo pilastro è la Formazione: nella Terra del Sorriso è nata una scuola di alta formazione per operatori socio-sanitari, clown-dottori e volontari del sorriso.
L’arte, il terzo pilastro, secondo Leonardo “è di per sé terapeutica. Porta bellezza e felicità. Offriamo spazi e laboratori a giovani artisti e abbiamo il sogno di rendere le strutture architettonicamente comiche!”. Infine l’ultimo pilastro è quello che gli inglesi chiamano care, il prendersi cura delle persone: “La Terra del Sorriso è stata per molto tempo rifugio di giovani che nella società non trovavano una propria collocazione e che hanno lavorato e collaborato con noi cercando allo stesso tempo una propria identità – ci spiega Leonardo – e oggi posso dire che quasi tutti coloro passati per qua hanno trovato poi una loro collocazione.” Una dimensione aperta che si è dunque concretizzata, ma che non ha smesso di sognare oltre.

Il progetto RI.DO: RItorno al DOmani

RI.DO, RItorno al Domani , è un progetto di riabilitazione olistica di Homo Ridens e della Terra del Sorriso per bambini post-oncologici, che hanno superato da poco tempo un tumore e che, tornando a casa, hanno un sistema immunitario da ricostruire e un equilibrio familiare ed emozionale da recuperare. Sonia ci spiega l’obiettivo del progetto: “Noi ci prenderemo carica di un piccolo nucleo di bambini, massimo quattro-cinque per volta, che soggiorneranno nella Terra del Sorriso per quindici-venti giorni circa, insieme ad un suo familiare che potrà usufruire anche di attività specifiche per adulti su come continuare dopo il soggiorno le cure di prevenzione alle ricadute del male. I bambini, da un punto di vista emozionale, incontreranno gli operatori del sorriso, i nostri clown-dottori olistica, volontari scelti appositamente con un bando per far parte di questo progetto. Le cure fitoterapiche, anche attraverso un’alimentazione a base biologico- vegetariana- vegana, accompagneranno poi la prima fase di disintossicazione del fegato, dei reni e del sangue dagli effetti residui della chemioterapia. Il rapporto con la natura e con gli animali completa il percorso di riabilitazione”.

L’obiettivo del progetto Ri.Do. è dunque quello di riabilitare i bambini a trecentosessanta gradi, evitando possibili ricadute nella malattia, ed il tutto con un bassissimo costo per le famiglie: è infatti attiva una campagna di crowdfunding allo scopo di finanziare le spese necessarie al soggiorno dei bambini, che partiranno dal maggio 2016 con un primo nucleo.DSC_9790_2

Leonardo Spina e Sonia Fioravanti

Concludiamo con una frase di Sonia, che ci riporta all’inizio di questa storia e ne fissa il senso: “Quando incontriamo i simili e abbiamo la gioia di condividere pensieri ed emozioni, diventiamoi potenti. È importante incontrare persone, così come stringere legami con tutti coloro che lavorano per un progetto d’amore su questo Pianeta. È qui che sta la nostra piccola rivoluzione, che noi chiamano Ri-Evoluzione. È il frutto della nostra esperienza e sentivamo il bisogno di condividerlo nella pratica, per dare il nostro contributo”.

 

Il sito della Terra del Sorriso

Fonte:  http://www.italiachecambia.org/2016/02/io-faccio-cosi-108-comunita-ospitale-la-terra-del-sorriso/