Materiale riciclabile e raccolta differenziata: cosa fare con carta e plastica

Quale destino per il materiale riciclabile? Dove si buttano la carta plastificata e la carta per alimenti? Ecco alcuni consigli su come fare la raccolta differenziata e sul riciclaggio della carta e della plastica.

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Molte volte la raccolta differenziata rappresenta un vero e proprio enigma. Tante sono le domande che ci poniamo di fronte al materiale riciclabile. Per esempio dove va la carta plastificata? Qual è il modo corretto per effettuare il riciclaggio della carta? Dove devo mettere la carta per alimenti? E in quale posto posso mettere la plastica?

Per quanto riguarda la carta la regola numero uno è la seguente: carta, cartoni e cartoncini utilizzati o sporchi non possono essere gettati nella raccolta differenziata; i fazzoletti usati, la carta assorbente unta, la carta per alimenti, la carta da lucido e la carta plastificata non rientrano nella carta riciclabile e nei normali iter di riciclaggio della carta.

La carta alluminio va inserita nei contenitori delle lattine e degli altri prodotti in alluminio. Tante le cose che si possono riciclare: giornali, riviste e fumetti, ma anche i dépliant pubblicitari che vengono messi nelle buche delle lettere, i sacchetti della spesa di carta, il packaging di panettieri e fruttivendoli. Nell’elenco materiali riciclabili e nella carta riciclabile sono compresi anche i cartoni di imballaggio degli elettrodomestici, le scatole delle scarpe, dei detersivi e dei prodotti in cartoncino e anche i contenitori del latte e dei succhi di frutta in Tetrapak. I rifiuti di plastica riciclabili sono: tutti i contenitori che recano le sigle PE, PET e PVC, i contenitori per liquidi, le bottiglie per bevande, i flaconi per prodotti per l’igiene personale e pulizia per la casa, i contenitori di shampoo e bagnoschiuma, le vaschette per l’asporto dei cibi, le confezioni per alimenti, il polistirolo espando degli imballaggi e simili, le borse di nylon e la plastica in pellicola.

Veniamo allo smaltimento cd. In molti pensano che il materiale possa finire nell’alluminio, ma non è così. A meno che non si decida di optare per un riciclo creativo l’unica soluzione è l’indifferenziata. Le custodie dei cd di plastica, invece, è meglio tenerle perché potranno essere utili per futuri cd.

Raccolta differenziata: il glossario per riciclare

Anche questa settimana proseguiamo il nostro viaggio nella complessa gestione dei rifiuti relativamente a tutti quegli oggetti di uso comune che iniziano con la lettera C. Prima, però, è doveroso fare alcune specifiche essenziali – per quanto certamente già note ai lettori di ecoblog – a proposito del materiale cartaceo: non si può riciclare la carta unta e bisunta ma solo quella pulita! Sarebbe opportuno, poi, non raccogliere la stessa in buste plastiche che, se buttate nel cassonetto della carta, contribuirebbero ad aumentare enormemente i costi del riciclo.  Quanto a scatole e pacchi è sempre consigliabile ridurne il volume prima di gettarle, in modo da non occupare troppo spazio all’interno del cassonetto evitando, in questo modo, che altri siano costretti ad abbandonare il prezioso rifiuto all’aperto, spesso involontariamente, disperdendolo.

Dopo il salto l’elenco dei materiali e le procedure per lo smaltimento.

Carrozzine e passeggini – singoli componenti riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
Carta assorbente per cucina – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Carta da forno – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Carta da pacchi – riciclabile – cassonetto della carta.
Carta lucida da disegno – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Carta (né unta, né bagnata) – riciclabile – cassonetto della carta.
Carta per alimenti – tendenzialmente non riciclabile, salvo a separarne i componenti – cassonetto indifferenziato.
Carta plastificata – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Carta velina – riciclabile – cassonetto della carta.
Cartoni ondulati – riciclabile – cassonetto della carta.
Cartoni per bevande –riciclabile – cassonetto della carta.
Cartucce per stampanti – riciclabili alcune componenti – isole ecologiche e centri di raccolta.
Casco – componenti riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
Cassette audio e video – non riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
Cassette della frutta in legno – riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
Cassette della frutta in plastica – tendenzialmente non riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
CD (inclusa la custodia in plastica rigida) – non riciclabili – cassonetto indifferenziato.
Cellulari e caricabatterie – componenti in parte riciclabili -isole ecologiche, centri di raccolta e rivenditori autorizzati.
Cicche di sigaretta – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Ceramiche in cocci – riciclabile – cassonetto indifferenziato. Cerotti – non riciclabile – cassonetto indifferenziato.
Cibi (sia crudi che cotti) – utili per il compostaggio – cassonetto dell’umido o indifferenziato.
Collant e calze – non riciclabili – cassonetto indifferenziato.
Computer e componenti – riciclabili alcune componenti – isole ecologiche e centri di raccolta.
Condizionatori d’aria – riciclabili alcune componenti – isole ecologiche e centri di raccolta.
Confezioni di caffè e simili – riciclabili – cassonetto multi materiale.
Confezioni di carta – riciclabili – cassonetto della carta.
Contenitori di detersivi in plastica – riciclabili – cassonetto multi materiale.
Contenitori di prodotti per l’igiene personale – riciclabili – cassonetto multi materiale.
Coperchi di barattoli per alimenti – riciclabili – cassonetto multi materiale.
Coperchi vasetti di yogurt in carta stagnata – riciclabili – cassonetto multi materiale.
Coperte – riciclabili – cassonetto giallo. Cornici – tendenzialmente riciclabili – isole ecologiche e centri di raccolta.
Cristalli – non riciclabili – cassonetto indifferenziato.

Foto | Flickr

Fonte: ecoblog.it

 

Riciclo creativo: come riutilizzare i jeans

Quante volte ci siamo trovati davanti a un vecchio paio di jeans demodé, troppo consumati o ‘fuori taglia’? Se siete stufi di vedere abbandonato nel fondo dell’armadio quel paio di denim che non riuscite più ad indossare, ci sono tantissimi modi creativi e intelligenti per ‘riciclarlo’ trasformandolo in qualcosa di utile e fashion.jeans1-400x250

Ecco qualche idea all’insegna del riciclo creativo per ricavare in modo ingegnoso degli oggetti utili e fashion dai vecchi jeans. La borsa. Il jeans, si sa, è un tessuto robusto e versatile che può durare tanti anni senza mai ‘tradirvi’. E allora, perché non fare dei vostri vecchi pantaloni una pratica borsa sempre alla moda? L’idea è poco originale, probabilmente, ma visto che nelle vetrine dei negozi capita spesso di vedere modelli simili, tanto vale armarsi di ago e filo e dar vita ad un accessorio che potrete personalizzare a seconda dei vostri gusti. Per farlo, vi basterà tagliare il capo poco al di sotto del cavallo e applicare una lampo dopo aver imbastito accuratamente il taglio della forma desiderata. E se non avete una macchina da cucire, potete anche fare a meno della cerniera e lasciare aperta al vostra borsa a mo’ di shopper, ideale per i piccoli acquisti quotidiani. Con gli scarti di stoffa si possono realizzare, inoltre, tante belle decorazioni e ‘toppe’ da applicarvi sopra, magari rallegrate con delle perline o vecchia bigiotteria che non avete più il coraggio di indossare…

GUARDA COSA POTRESTI RICAVARE DAL RICICLO CREATIVO DEI VECCHI JEANS!borsa

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Il porta-computer. Stessa tecnica (ma qui occorrerà prendere per bene le misure prima di impugnare le forbici) per realizzare un’originale eco-pochette per laptop tablet. Per farlo è meglio disegnare prima su un foglio di carta la sagoma del pc (o del tablet) con le misure esatte, riportarle sulla stoffa con un gessetto, girare la stoffa al rovescio e procedere con il ‘taglia-e-cuci’ facendo attenzione che il retro della vostra custodia (la parte dove sono cucite le tasche) corrisponda al retro del dispositivo che intendete riporvi. Applicate una lampo per chiudere la pochette e imbottite con della stoffa morbida cucendola a mano dall’interno.

I cuscini. Quale tessuto se non il jeans si presta meglio alla realizzazione di bellissime e moderne fodere per i vostri cuscini? Se avete a disposizione uno o più denim di taglia abbondante potreste ritagliare la parte di stoffa più larga e regolare (ad esempio quella inferiore delle gambe) in due parti uguali (due gambe, appunto) e cucirle dal rovescio lasciando 15 cm per parte (necessari per inserire l’imbottitura, magari quella ricavata dai vecchi cuscini). Per personalizzarli potete cucire al centro del cuscino un grosso bottone o una tasca recuperata dallo stesso pantalone che farà anche da comodo porta-telecomando.

Il giocattolo per i pet. Avete ancora degli avanzi di stoffa rimasti dai vostri lavoretti fai-da-te? Anche in questo caso sappiate che il denim è il tessuto migliore per … far giocare i vostri cani! Per realizzare un simpatico giocattolo da mordicchiare, non dovete fare altro che ritagliare la parte inferiore della gamba del pantalone, arrotolare su se stesso il tessuto e fare un bel nodo al centro. Il vostro amico a 4 zampe ne sarà entusiasta!

I porta-tutto. Se invece volete vi piacciono gli oggetti utili ma personalizzati ed unici, potete ricavare dai vostri vecchi jeans dei borsellini, dei porta monete o addirittura dei mini-portatutto. Una utile tasca per custodire l’ipod o il cellulare sono veramente facili da realizzare e vi daranno soddisfazioni quando li tirerete fuori dalla borsa. Basca cucire dall’interno la parte retro del pantalone, dove ci sono le tasche avendo cura di lasciare abbastanza stoffa per inserire una chiusura a scatto di metallo (incollata con colla a caldo) o una zip.

Le lampade. Per tutti coloro che amano i lavori manuali e il fai-da-te, il riciclo creativo dei jeans può essere un rilassante passatempo per rinnovare l’aspetto di tanti oggetti e complementi della casa, a cominciare dalle vecchie lampade e dai cappelli delle abat-jour che non ci piacciono più. Per farlo dovrete tagliare a toppe di dimensioni differenti il jeans e attaccarle con della colla a caldo sul cappello della lampada, dando vita al patchwork che più vi piace o che meglio si addice all’angolo della stanza  in cui intendente collocare la lampada.

Se il jeans è chiaro o consumato la luce che vi filtrerà attraverso sarà sufficiente; in caso contrario la lampada diventerà un oggetto di design che potreste arricchire sovrapponendovi magari una tasca ritagliata dallo stesso pantalone.

Le mini-gonne e i pantaloncini. Chiudiamo con un paio di idee che molti di voi avranno già sperimentato con successo. Anche qui, quel che occorre è un po’ di pazienza e di dimestichezza con ago e filo. Se il vostro pantalone è passato di moda ma vi calza ancora a pennello, potreste trasformarlo in un paio di short o in una mini-gonna da indossare durante la bella stagione. Più che la difficoltà (davvero minima) l’aspetto fondamentale consiste nella capacità di personalizzare il capo con gli inserti adatti. Un consiglio? Sbizzarritevi con pizzi, merletti, perline, bottoni e spille. Il risultato è assicurato!

Fonte: tuttogreen.it

Riciclo creativo: la guida completa

Riciclare in modo creativo può essere facile, divertente ed istruttivo. Il riciclo creativo, infatti, non ha confini e potenzialmente si applica a tutte le cianfrusaglie che per abitudine e pigrizia siamo abituati a gettare. Ecco invece le migliori idee per stimolare la nostra fantasia e realizzare qualche simpatica creazione, facendo un favore all’ambiente e usando oggetti che probabilmente non avremmo più pensato di potere usare.riciclo-creativo-e1299874918317-400x250

1] Videocassette:
Possiamo riutilizzare le vecchie videocassette VHS per fare tavolini, sedie, mensole e molti altri oggetti impensabili per la casa.
2]  Floppy Disk:

Ecco diverse idee su come realizzare bloc-notes, borse, portapenne, orecchini e altri oggetti riciclando dei vecchi floppy disk.
3] Vecchi tappeti:

Lo sapevate che i vecchi tappeti hanno svariate chiavi di riutilizzo sia in casa che in giardino? O per la casetta dei vostri animali domestici? C’è anche chi ne fa borsette…
4] T-Shirt:
E’ possibile riciclare vecchi magliette per fare cuscini, patchwork o addirittura borsette della spesa.
5] Gel di silice o silica gel:

Anche i sacchettini di silica gel possono essere riusati, per togliere l’umidità e conservare gli oggetti più svariati e possono anche essere rigenerati.
6] Vaschette in polistirolo:

Anche le vaschette in polistirolo che buttiamo sempre via sono un ottimo materiale da usare per imballaggi o per realizzare decorazioni e altre creazioni.
7] Tappi di plastica:

C’è chi riusa i tappi di plastica per realizzare collane o anche altri oggetti più difficili, oppure li usa per progetti equo-solidali.
8] Vecchi CD e DVD:

Altra risorsa inaspettata, i vecchi CD e DVD possono essere riciclati per realizzare piccoli componenti di arredo o suggestive creazioni artistiche. E c’è anche chi ricompra DVD usati.
9] Il Vino

Si, avete letto bene, anche il vino può essere oggetto di riciclo creativo. Ecco diverse idee per riutilizzare il vino andato a male, quello che altrimenti stareste gettando nel lavello.
10] Le confezioni in Tetrapak

Innanzitutto, c’è da sapere se il Tetrapak nel vostro Comune viene gestito nell’ambito della raccolta differenziata e, in caso positivo, imparare a riciclarlo correttamente. Se però volete utilizzare le confezioni di Tetrapak, resistenti quanto versatili, per qualche realizzazione creativa casalinga, le idee non mancheranno.
Ecco ad esempio un bel video che spiega come fare un portamonete da una confezione di Tetrapak.

11] Pallet (o bancali)

Altro materiale che spesso viene buttato via e che invece può avere una seconda vita (con tutte le necessarie accortezze): ecco alcune idee su come riciclare i pallet o bancali in modo utile e creativo.

12] Pneumatici
Chi ha detto che i pneumatici (puliti, ovviamente) non possano avere una seconda vita green? Ecco qui alcune idee veramente originali: a noi è piaciuta molto l’idea dell’altalena, ma ce ne sono anche diverse altre. Scopri le idee per riciclare i pneumatici in modo creativo!

13] Tappi di bottiglia

Scommettiamo che comincerete a collezionarli, anzichè a gettarli, dopo avere scoperto la nostra mini-guida al riciclo creativo dei tappi di bottiglia? Anche qui, tante idee originali, molte delle quali di semplice realizzazione.

14] I vecchi jeans

Il jeans è un tessuto che si presta a tanti scopi. Ecco quindi anche una guida al riciclo creativo dei  jeans, seguendo la quale potrete realizzare oggetti utili e davvero carini.

Infine, alcune occasioni speciali, in cui possiamo dare il meglio di noi stessi utilizzando fantasia e vecchi oggetti.
Natale, con decorazioni ecologiche fatte da materiali di scarto o con un regalo di arte riciclata, oppure a Carnevale con maschere e accessori fai da te.

Buon riciclo creativo a tutti e guardatevi che gallery

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Fonte: tuttogreen.it

Come riciclare i pallet ed i bancali in modo creativo

In tutte le fabbriche, piccole e grandi che siano, e nei cantieri, rappresentano una presenza fissa. Parliamo dei pallet, o bancali, le strutture in legno naturale utilizzate per il trasporto di ogni tipo di materiale. Leggero, facile da montare, negli ultimi anni ha ispirato anche le menti di designer ed architetti ma anche di semplici appassionati del fai-da-te, che si sono sbizzarriti in soluzioni per riciclarli.pallet_camera-da-letto-400x250pallet_oggetti-da-giardinopallet_tavolo-da-giardinoriciclo-pallet-divanoriciclo-pallet-libreriaRiciclo-pallet-padiglione

Forse non tutti sanno che esistono 2 tipi di pallet: uno a misura standard, definito EUR, di dimensioni 800×1200 mm, e il pallet Philips, leggermente più grande (1000×1200 mm). Hanno una base con 9 piedini, uniti a gruppi di 3 con listelli di legno posti nel senso della lunghezza maggiore. Dal dettaglio tecnico passiamo ora ad alcune applicazioni decorative. Questo contenitore ha un potenziale estetico notevole, sia come complemento d’arredo che per la ristrutturazione e la realizzazione di interi edifici. Segno distintivo: il ridotto impatto sull’ambiente. Il pallet può essere destinato a rivestire completamente una parete, un esempio lo fornisce la libreria componibile firmata dalla designer Flavia Della Pellegrina, organizzata a partire da un sistema di doghe in legno. Affiancando o impilando più pallet, si può dar forma a tavoli da giardino, a panche – come il progetto di Palm “Green Pallet” – oppure a contenitori per vasi e piante. E ancora, dal pallet si possono ottenere culle per bimbi o spaziose basi per il letto matrimoniale, oltre a fantasiosi mobili bassi. Gli architetti Alessandra Sansone e Paco Serinelli hanno guardato ancora oltre, presentando al concorso Eco Kitchen 2012 “Paletina”, una cucina ad isola realizzata interamente con bancali. Si presenta suddivisa in due moduli, il primo ospita attrezzature ed impianti elettrici, il secondo vede invece il pallet utilizzato come base d’appoggio per un piano in vetro.eco-kitchen-2012-paletina

Fuori dall’Italia non mancano applicazioni ancor più interessanti, con il pallet che da forma a interi edifici e ambienti. In Olanda, con un investimento di 50.000 euro, un’agenzia pubblicitaria ha ridisegnato i propri spazi, accogliendo pallet sui 4 lati degli uffici e come piani orizzontali che, a seconda della disposizione, possono diventare tavoli, sedute, mensole, o spazio comune. Ben 1.300 bancali fissati con cinghie e tiranti danno invece forma al padiglione temporaneo realizzato per il Campionato del Mondo di Sci Alpino in Germania. Un luogo d’incontro anche sala multimediale per gli atleti che, una volta smontato, ha visto i pallet riutilizzati per altre strutture. Ancor più originale l’idea dell’inglese Liam Hopkins, che prendendo spunto da ragnatele e nidi di uccelli ha accartocciato pallet e cartone per dar forma a Pupa Pavillion: una struttura artistica composta da 3.972 moduli triangolari.Riciclo-pallet-scultura

Come si può intuire, il pallet si può utilizzare o riciclare in mille modi stravaganti e non. Basta un pò di fantasia…

Fonte: tuttogreen.it

 

 

5 idee per riciclare la carta delle uova di Pasqua

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Quante volte vi è capitato di avere tra le mani della carta delle uova di Pasqua e non sapere cosa farne o dove gettarla? A riguardo esistono scuole di pensiero diverse: c’è chi afferma che debba andare nell’indifferenziata, perché è impossibile dividere la parte in alluminio da quella in plastica, e chi invece afferma che possa essere inserita anche nel multimateriale. Partiamo dal presupposto che è sempre meglio fare scelte sostenibili, cercando di acquistare prodotti che incidono il meno possibile sulla salute dell’ambiente, ma se a casa avete della carta di uova di Pasqua, esiste anche una terza soluzione: il riciclo creativo. Del resto, questo tipo di carta è coloratissima, resistente e si presta a diversi nuovi utilizzi. Prima di vedere quali, sottolineiamo che ci sono molte iniziative che consentono di fare scelte ancora più sostenibili per la Pasqua: come la possibilità di acquistare uova di cioccolato avvolte da materiale riciclato e riutilizzabile, come veli di carta di seta, prodotti dagli scarti delle fibre di questo tessuto. Ritornando a noi, vediamo adesso in quanti e quali modi possiamo recuperare la carta delle uova di Pasqua attraverso il riciclo creativo.

Carta da regalo

La prima e immediata idea di riciclo creativo che ci viene in mente è utilizzare la carta delle nostre uova per farne della carta da regalo o delle coccarde. Che decidiate di tenerla intera o tagliarla a striscioline, combinate tra di loro per fare un bel fiocco, a Natale avrete dei regali confezionati con colori brillanti e vivaci.

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Anche questa seconda idea è molto semplice da realizzare: basta tagliare prima una striscia di cartone della misura che riterrete più opportuna (ricordate nel bordo inferiore di tagliarla a punta), per poi rivestirla da entrambi i lati con la vostra carta riciclata.riciclo-creativo

Aquilone

Questo tipo di carta si presta molto bene per la realizzazione degli aquiloni. Basterà procurarvi in più dei bastoncini, della colla e del filo di nylon o dello spago. Sul web esistono diversi modelli da seguire per la realizzazione di un bell’aquilone che permetterà ai vostri bambini di divertirsi all’aria aperta o a voi di tornare piccoli!

Come spaventapasseri

Che abbiate un orto o semplicemente un balcone su cui curate e custodite delle piantine, tagliare delle striscioline di carta di uova di Pasqua potrebbe salvarvi il raccolto! Disponetene tante, tutte vicine su un filo e attaccatelo vicino alle vostre piante: la luce riflettente e il rumore generato dal vento che muove le strisce terrà lontani gli uccelli.
Fodera per cassetti

Un altro uso che potremmo fare della carta delle uova di Pasqua è come base per rivestire i cassetti dei nostri mobili. Questo impedirà ai cassetti di macchiarsi, o consentirà di dare nuova vita agli interni dei mobili particolarmente vecchi. Ancora, potremmo pensare di utilizzare la carta per il decoupage, o come protezione se dobbiamo dipingere i muri di casa.

Come diciamo sempre: il limite è solo la fantasia. Voi come riciclereste la carta delle uova di Pasqua?

Fonte: ambientebio.it

L’ albero di Natale con le bottiglie di plastica: 5 idee con il riciclo creativo

Ecco 5 facili idee con il riciclo creativo delle bottiglie di plastica per ottenere un bellissimo albero di Natale originalealbero-di-natale-con-bottiglie-di-plastica-riciclate

Le bottiglie di plastica si prestano a essere l’elemento principale per tanti lavoretti di riciclo creativo. In effetti anche il Natale si presta a essere l’occasione festiva in cui mettere a punto i nostri progetti di riciclo. Da qualche anno le bottiglie di plastica ispirano artisti e artigiani e abbiamo avuto per gli anni scorsi molte installazioni in vari comuni e città europee che appunto prendevano come materiale base per l’albero di Natale cittadino proprio le bottiglie di plastica. Il perché è presto detto, non solo sono economiche perché essendo rifiuto sono semplicemente da raccogliere, ma portano anche un messaggio molto potente di come il rifiuto possa rinascere a seconda dignitosa vita sopratutto durante una festività che vuole sia la semplicità e a sobrietà a essere al centro delle nostre attenzioni. In effetti ciò che conta è raccogliere un discreto quantitativo di bottiglie di plastica e in questo i commercianti della zona potrebbero esserci di aiuto. Coinvolgere i gestori di bar e ristoranti può essere l’occasione per spiegare che l‘acqua in bottiglia di plastica è inquinate perché sia il suo trasporto sia la produzione di bottiglie di plastica costano in termini di emissioni di CO2 molto care all’ambiente. Dunque da questa indovinata combinazione ecco nascere 5 progetti per un albero di Natale originale, facile da fare, fai da te, che usa le bottiglie di plastica come elemento base del riciclo creativo.

L’albero di Natale con le bottiglie di plasticaalbero-di-natale-con-bottiglie-di-pastica-su-cartone

Ecco una base in cartone che raccoglie le bottiglie schiacciate. Molto facile da realizzare è facilmente personalizzabile e si scelgono le misure dei dischi in base alle dimensioni che vogliamo dare al nostro Albero di Natale.

L’albero di Natale con bottiglie di plastica su base di cartonebase-in-cartone-per-albero-di-natale-in-plastica

Ecco l’esempio di una base in cartone per costruirsi facilmente un albero di Natale decorato poi con le bottiglie di plastica.

L’albero di Natale e le bottiglie di plastica come decorazionibottiglie-di-plastica-per-decorare-l-albero-di-natale

Ecco un altro esempio di albero di Natale ma questa volta la struttura è in cartone e le bottiglie di plastica tagliate diventano le decorazioni da applicare, formando dei giganteschi fiocchi di neve.

L’albero di Natale con struttura in metallo o legnoalbero-di-natale-con-le-bottiglie-di-plastica-trasparenti

Questo albero di Natale richiede un po’di preparazione avendo bisogno di una struttura in metallo o legno a forma di cono. Vi si applicano poi le bottiglie legandole le une alle altre.

L’albero di Natale con bottiglie di plastica e bicchieri dello yogurtalbero-di-natale-con-bottiglie-di-plastica-e-contenitori-yogurt

Anche in questo caso ciò che serve è la struttura di mantenimento che può essere fatta anche con una rete di plastica o metallica arrotolata a cono e posta su un disco di cartone o legno. Sulla struttura si andranno a applicare le bottiglie di plastica ma anche i bicchieri dello yogurt ben lavati e puliti.

Fonte: ecoblog

Riciclo creativo: lo stuoino fai-da-te con i tappi di sughero

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Gli italiano amano il vino e si consumano 48 litri pro capite all’anno. Immaginate quante bottiglie si stappano e quanti tappi si buttano nella spazzatura. E se invece fossero riutilizzabili? E’ doveroso premettere che il sughero, essendo materiale organico, può essere inserito tra i rifiuti umidi-organici, invece di terminare nell’indifferenziato. Numerosi Comuni stanno perfezionando accordi con consorzi per il recupero del sughero ma nell’attesa, perché non trasformare questi “scarti” in qualcosa di utile? Perché non provare a ricavarne un oggetto di arredamento, come ad esempio uno stuoino? Realizzarlo è molto semplice: un metodo è quello di procurarsi una scatola delle dimensioni adatte (va bene anche una bacheca da muro), riempirla di tappi incastrandoli tra loro in senso verticale. Potrà diventare un tappetino per uscire dalla doccia, ad esempio. Un altro metodo, un po’ più articolato, consiste nel tagliare i tappi a metà, in senso longitudinale e incollarli (tra loro e sulla base) con colla a caldo su una base rigida o semi-rigida (un tappetino di plastica). I tappi dovranno avere tutti la stessa lunghezza per combaciare correttamente, pertanto andrà fatto uno scrupoloso lavoro di aggiustamento con un taglierino, prima di passare ad incollarli. Alla fine si livella passando della carta abrasiva, così da levigarli ed eliminare eventuali residui di colla.Cork-Bath-Mat2-250x150

Il tappeto non è l’unica soluzione per riciclare il sughero. Questo materiale, infatti, si rivela un ottimo concime per le piante e, con un pizzico di creatività, può dar vita a oggetti decorativi come ghirlande natalizie, animaletti per far giocare i propri bambini, etichette per le piante in vaso sul terrazzo, sottopentola o,sfruttando la sua consistenza morbida, come puntaspilli o porta-orecchini.

 

Fonte: tuttogreen

Riciclo creativo: scopri come tutto ma proprio tutto in casa può essere riciclato…

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Gli appassionati di cucina sfruttano la loro creatività per dar vita a piatti sempre nuovi e sfiziosi, magari recuperando scarti ed avanzi del giorno prima. E molte donne sono grandi esperte nel ridurre gli sprechi della tavola convertendoli in piatti sfiziosi o in piccoli rimedi per la pulizia della casa, ma vediamo alcuni dei più curiosi. Gli scarti di frutta e verdura possono difatti essere riciclati per tutt’altra attività e trovare un nuovo impiego naturale ed ecologico. E’ importante però che vengano sempre accuratamente lavati, anche se provenienti da coltivazioni biologiche. Iniziamo subito dalle scorze di mele, agrumi e melograni che possono essere asciugate e disidratate, fatte a pezzetti e utilizzate come potpourri, cospargendoci sopra dell’acqua di colonia o alcune gocce di olio essenziale di arancia amara o bergamotto. Per chi ha il compost si può invece pensare di aggiungerle, insieme anche agli scarti delle verdure, nel relativo recipiente. La buccia di avocado si può riutilizzare, perché è spessa, per piantare i germogli come in un vaso e come simpatica coppetta “naturale” per servire creme e gelati in giardino. Mentre i gusci delle noci (ma vanno bene anche quelli delle uova) se disposti accanto alle piante tengono lontani lumache e parassiti. In estate si possono servire macedonie dentro ciotole ricavate anche scavando cocomeri o meloni, mentre in autunno si può sfruttare una zucca precedentemente scavata. Per lucidare le pentole in rame e ottone si strofina la superficie con la buccia di limone o del lime o di qualsiasi frutto che abbia un elevato contenuto di acido citrico. Se si aggiunge un mezzo cucchiaino di bicarbonato il risultato sarà eccellente! E lo sapevate che la buccia di banana può essere invece riutilizzata per lucidare le scarpe e le foglie delle piante d’appartamento? Durante le vacanze di Pasqua, anziché ricorrere a coloranti artificiali, si può decorare le uova facendole bollire con della buccia di cipolla per ottenere dei gusci dalle tonalità giallo ed arancione. Scorze di agrumi potranno essere aggiunti alla vodka o all’olio d’oliva per aromatizzarli in modo del tutto particolare, mentre le proprietà della buccia di limone per eliminare i cattivi odori dal frigo o dal forno sono, credo, note a tutti. Per la cura del corpo suggeriamo invece di ricorrere alle pesche, ricche di potassio e vitamina A, utili per idratare e rivitalizzare la pelle. Se si cosparge dello zucchero sulla polpa, sarà perfetto per farsi uno scrub. Per i disturbi intestinali, provate a far bollire un bastoncino di cannella con la pellicina interna bianca del melograno (avendo tolto i semi), lasciate raffreddare e bevete almeno 3 volte al giorno fin quando non avrete risolto il vostro problema. Quanti hanno problemi di capelli grigi? Per un mese ci si può risciacquare i capelli dopo lo shampoo con una lozione ricavata facendo bollire per  mezz’ora la buccia delle patate e, una volta raffreddata, filtrata con una pezza di cotone. Risultato: capelli lucidi e scuri! Per lavare via lo sporco dopo una giornata di lavoro, si può provare ad usare un sapone al pistacchio fatto in casa: frullare i gusci di pistacchio con mezzo bicchiere d’acqua e mescolare il tutto con della glicerina fusa. Lasciare raffreddare in un contenitore che farà da stampo e usare il sapone per massimo una settimana.

 

Fonte: tuttogreen

Riciclo creativo a Padova con l’Expo dall’11 al 28 luglio 2013

Sarà Padova a ospitare l’Expo del riciclo creativo che si terrà dall’11 al 28 luglio 2013

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Il primo Expo per il riciclo creativo si terrà a Padova dall’11 al 28 luglio presso la Cattedrale dell’ex Macello e al Parco Europa, due grandi aree verdi della città. Il nome ufficiale dell’iniziativa è Progetto Scrap e il bando per partecipare in qualità di espositori scade tra due giorni. In sostanza chiunque tra artisti, designer, artigiani e amanti dei fai da te crei nuovi oggetti partendo da materiali di riciclo è il benvenuto. Ma l’Expo non è solo esposizione ma anche eventi che hanno a che fare con l’ecologia e il rispetto dell’ambiente e sopratutto con la promozione del riuso e del riciclo dei tanti oggetti e materiali che siamo abituati troppo superficialmente e gettare via. Spiegano gli organizzatori dell’evento come sia nata questa iniziativa e le radici in cui affonda:

SCRAPout è il culmine di un progetto complesso ed articolato composto da: laboratori, recupero della memoria, workshop, campionati di ciclomenccanica. Una visione collettiva una, coscienza collettiva, un’esposizione che non vuole essere l’incoronazione del termine di questo progetto, ma un frame di un work in progress in continua evoluzione.

Fonte:  Corriere del Veneto

ARCHITETTURA RICICLATA

Cos’hanno in comune un silo per il grano, un fortino militare, un Boing 747 e 1,5 mln di bottiglie di plastica? Sono solo alcuni dei materiali utilizzati per realizzare gli strani esempi di riciclo creativo in architettura.20130520

Le mille facce del riciclo creativo sono oggi parte integrante di moltissimi aspetti della quotidianità, dalle auto riciclate, al più conosciuto eco design, per arrivare infine addirittura a vere e proprie architetture riciclate.
Uno dei più famosi interventi di riciclo creativo architettonico è sicuramente il progetto di MVRDV, per il Gemini Residences Frosilos, che ha trasformato i due giganteschi silos del waterfront di Copenhagen in un lussuoso hotel ecofriendly. Accanto a questo grande progetto si presentano innumerevoli altri esempi sparsi per il mondo, dove l’architettura è arrivata a reinterpretare manufatti di tutt’altro genere restituendogli una nuova vita ed evitando così di accumulare nuovi rifiuti più o meno inquinanti. La fantasia ha mostrato come il riciclo creativo per gli edifici possa portare a soluzioni assolutamente originali, capaci di reinterpretare anche il concetto stesso di città, come il progetto presentato qualche anno fa dagli architetti della PinkCloud.Dk per riqualificare le aree industriali per lo stoccaggio del petrolio, trasformandole in agglomerati urbani ad alta efficienza energetica.

Da Silos per il grano in Bed & Breakfast20130520_2

Siamo nell’Oregon, dove tre enormi silos per il grano sono stati trasformati in un lussuoso Bed & Breakfast l’Abbey Road Farm. Cinque suite, un grande salone centrale, un lussureggiante parco tutt’attorno alla locanda, sono solo alcuni dei comfort del B&B che inoltre garantisce consumi energetici molto bassi, grazie alle soluzioni tecnologiche adottate.

Fonte: rinnovabili.it