Lavori eco-friendly, boom di richiesta di ingegneri green

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La green economy è una finestra aperta verso il futuro, in grado di garantire prospettive migliori sul versante occupazionale. Secondo le previsioni, infatti, nel giro di appena cinque anni si registrerà un boom per quanto riguarda la richiesta di ingegneri “green”, ovvero quegli ingegneri che si occupano di energie rinnovabili e costruzioni sostenibili dal punto di visto ecologico. Quando si parla di ingegneria green si immagina un futuro ancora distante nel tempo: in realtà, però, è molto più vicino di quanto si creda. Per tale ragione bisogna cominciare sin da ora ad attrezzarsi nel modo giusto, per non farsi trovare impreparati quando si verificherà l’impennata di richieste per questo tipo di figure professionali.  Le lauree in ingegneria dell’ambiente e ingegneria meccanica possono assicurare delle valide prospettive in tal senso; nello specifico, le lauree in ingegneria meccanica sono quelle più richieste da parte delle aziende che si occupano di energie rinnovabili ed esistono molte università che offrono sia la specializzazione che la laurea in ingegneria meccanicaPer quanto concerne l’Italia, sono attesi all’incirca 250 mila posti di lavoro per il 2020 nell’ambito delle energie rinnovabili(che include fotovoltaico, eolico, idroelettrico, solare termico, geotermia e biogas).
Fra questi 250 mila nuovi posti, quelli riservati agli ingegneri oscillano fra dieci e venti mila, ai quali bisogna aggiungere altri venti mila posti di lavoro nell’ambito dell’efficienza energetica. In questo specifico comparto rientrano inverters e motori elettrici, la riqualificazione edilizia, l’illuminazione, i sistemi Ups, le stufe a biomassa e le pompe di calore, gli elettrodomestici, l’illuminazione e gli impianti di climatizzazione. Nel complesso, le nuove assunzioni nell’ambito dell’efficienza energeticasaranno circa 600 mila; facendo un rapido calcolo, la richiesta totale di ingegneri da parte della green economy potrebbe raggiungere le 45 mila unità. Naturalmente la richiesta dipenderà in gran parte da come si svilupperà nel corso dei prossimi anni l’intera filiera a livello nazionale, a partire dalla progettazione e fino all’installazione delle nuove tecnologie. Fra le figure professionali legate all’ingegneria che saranno maggiormente richieste nel prossimo futuro troviamo il designer di impianti fotovoltaici. Si prospettano, dunque, ottime possibilità occupazionali per gli ingegneri nei prossimi anni, ma c’è da dire anche che questo settore ha sofferto meno degli altri la crisi economica, dato che il tasso di occupazione per questa categoria è sceso di pochi punti percentuali; nel 2008 era al 78%, nel corso degli ultimi anni è calato al 75% (a fronte di una media nazionale ben più bassa che si attesta al 57%).
Gli ingegneri dei prossimi anni, dunque, saranno sempre più green, come vuole la nuova concezione che si sta affermando circa il rapporto fra essere umano e ambiente, improntato sulla massima tutela e su uno sfruttamento maggiormente consapevole delle risorse che abbiamo a disposizione. Il risparmio energetico sarà la chiave interpretativa del futuro in ambito ingegneristico, per tale ragione bisognerà essere preparati alle nuove sfide che verranno proposte in fatto di bioarchitettura e processi sostenibili a livello costruttivo.

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Luca P.

Cascina Campazzo ritorna pubblica. Respinte le richieste al TAR della proprietà Ligresti

Dopo un contenzioso durato 32 anni, Cascina Campazzo (Milano sud, M2 Abbiategrasso), luogo simbolo dell’agricoltura milanese, ritorna al Comune. Per la vicesindaco De Cesaris “una vittoria della città e degli agricoltori”. Ora si procederà nella riqualificazione dell’edificio e nella creazione del parco Ticinello380078

La Cascina Campazzo, all’interno del parco Sud, è passata ieri al Comune di Milano dopo uno storico contenzioso con la proprietà Ligresti. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica con delega all’Agricoltura Ada Lucia De Cesaris, che ha partecipato alla presa in possesso della Cascina di via Dudovich, ad est di via dei Missaglia, nei pressi della fermata M2 Abbiategrasso. Per il Comune si tratta di un tassello fondamentale nel progetto di riqualificazione dell’edificio e di creazione del grande parco agricolo Ticinello di oltre 90 ettari, che gli abitanti e gli agricoltori attendono da decenni. Il Tar Lombardia ha infatti respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014. “E’ una vittoria della città e degli agricoltori – ha dichiarato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – resa possibile grazie alla modifica del Pgt: non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura milanese con i tentativi di speculazione sul parco e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città”. “Abbiamo voltato pagina rispetto al passato, dopo un lungo contenzioso con laproprietà Ligresti, che non ha mai voluto realizzare le opere di riqualificazione e ha ostacolato lo sviluppo dell’attività agricola – ha aggiunto De Cesaris –. Il Comune è già intervenuto per mettere in sicurezza la Cascina, che presto sarà oggetto di lavori più incisivi nel quadro di una ristrutturazione complessiva. Il recupero della Cascina Campazzo, dove da sessant’anni vive e lavora la famiglia di Andrea Falappi, presidente del Distretto agricolo milanese – ha spiegato il vicesindaco De Cesaris – si affianca alla realizzazione del parco Ticinello dedicato all’agricoltura e alla biodiversità. La prima parte, sei ettari di verde e bosco didattico con 10 mila piante inaugurati lo scorso maggio e la ciclabile in via di costruzione, rendono concreto l’impegno assunto con i cittadini e le associazioni della zona per riqualificare quest’area del parco Sud, salvaguardando il territorio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano”. “Finalmente giunge a conclusione una vicenda nata nel 1982“, ha detto il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano. “Con il ritorno della Cascina Campazzo al Comune si è chiuso un ciclo che ha visto la svendita di beni pubblici importanti e si è fatta giustizia nei confronti di chi ha opposto resistenza alla realizzazione del parco del Ticinello. Hanno vinto i cittadini e il Consiglio di Zona che ha lavorato in sintonia con questa Amministrazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”. “Dopo 32 anni di battaglie – ha ricordato Andrea Falappi presidente del Distretto agricolo milanese – abbiamo ottenuto questo risultato grazie a questa Amministrazione comunale e alla solidarietà del territorio e del quartiere: tutti sono sempre stati consapevoli dell’importanza di mantenere viva questa realtà, per questo la giornata di oggi dà un senso al vivere insieme”.

 

Fonte: ecodallecitta.it