Retake Torino: i cittadini si attivano per il decoro urbano

Retake Torino è un movimento di cittadini apartitico e no-profit, fondato a Torino ed attivo nella lotta contro il degrado urbano che si esplicita nell’azione collettiva a favore della valorizzazione e della tutela dei beni pubblici, realizzata attraverso azioni di sensibilizzazione, pulizia e ripristino del patrimonio cittadino. L’iniziativa, lanciata nell’ottobre 2014, fa parte del più ampio movimento di rilevanza nazionale dal nome Retake Italia. Retake Torino è un’iniziativa spontanea che nasce in città con la forte ambizione di dare vita ad un’azione concreta per trasformare gli spazi in cui viviamo e renderli più funzionali, puliti e belli da vivere.  Retake Torino è il punto di partenza di un insieme di esperienze e di un’unione di persone di diverse età che si mettono in gioco, intraprendendo un’azione collettiva e partecipata che guarda verso un obiettivo comune. Il fine è infatti quello di mettere in atto iniziative localizzate nei diversi quartieri della città per promuovere il decoro urbano tramite azioni mirate quali la ritinteggiatura delle panchine, l’eliminazione dei rifiuti abbandonati, la pulizia delle aree gioco nei parchi pubblici e dei muri e serrande nelle vie della città.retake-torino-cittadini-si-attivano-per-decoro-urbano-1528445782

In particolare, il movimento promuove l’arte di strada, scoraggiando la realizzazione di graffiti abusivi e l’affissione di poster che in molti casi depauperano i muri della città, favorendo invece l’arte legale, secondo l’ottica per cui “l’arte è considerata la medicina per il degrado”. Nasce quindi il cosiddetto il ruolo del “Retaker”, ovvero un “qualunque cittadino che ambisce a vivere in una città in cui regni legalità, rispetto delle regole, senso di comunità e che attivamente si dedica a favorire il recupero degli spazi e dei beni pubblici”.  L’iniziativa fa parte del più ampio movimento di rilevanza nazionale Retake Italia, a cui ad oggi ha aderito un totale di 35 città, tra cui Firenze, Napoli, Palermo, Brescia e Roma, in cui il movimento è nato nell’anno 2009 e che attualmente conta più di 80 gruppi di quartiere.retake-torino-cittadini-si-attivano-per-decoro-urbano-1528445877

I quattro pilastri su cui si fonda il movimento nel complesso sono: migliorare la qualità della vita tramite azioni volte alla riduzione del degrado, favorendo la crescita del senso civico dei cittadini e dei turisti nel rispetto dell’ordinamento e delle norme di legge in un percorso di collaborazione tra cittadini, Comune, Sovrintendenza, Forze dell’ordine e istituzioni varie; accrescere una cultura solidaristica e di cittadinanza attiva, secondo il concetto della sussidiarietà (art. 118 della Costituzione italiana); sostenere la legittima espressione artistica sotto forma di Street Art, incoraggiando artisti di talento a promuovere la propria arte in luoghi pubblici e privati, previa autorizzazione; favorire l’integrazione sociale in zone urbane periferiche per la diffusione di un maggiore orgoglio e senso civico. Il movimento è auto-finanziato mediante acquisti di materiali effettuati direttamente dai partecipanti in maniera etica e trasparente e punta a dare vita a circuiti virtuosi di volontariato e attività di team building. Nella città di Torino sono state condotte numerose iniziative in diversi quartieri. Ne è esempio l’azione collettiva effettuata nel parco pubblico di Piazza Peyron, in cui sono state ritinteggiate le panchine e pulita l’area giochi, così come in via Salbertrand, nella quale sono state rimosse le scritte sui muri ed è stato riqualificato il parco.retake-torino-cittadini-si-attivano-per-decoro-urbano-1528445843

I partecipanti al movimento torinese hanno inoltre contribuito ai progetti di riqualificazione urbana condotti dal Comitato spontaneo “Rilanciamo via Sacchi” e “Rilanciamo i Portici di via Nizza”, finalizzati alla pulizia collettiva dei portici quali elemento identitario del quartiere, stimolando i residenti della zona ed i cittadini ad intraprendere azioni per il loro miglioramento. Il movimento si sta inoltre espandendo sul nostro territorio, come ne è esempio il gruppo di Retake Collegno che ha intrapreso diverse iniziative a cui hanno partecipato con entusiasmo i cittadini più giovani. Entrare a far parte di Retake è un’occasione per noi tutti di sentirci partecipi alla vita della città in cui viviamo, attivandoci in prima persona per valorizzare, dare un contributo e dignità agli spazi che ci circondano. Obiettivo dell’azione condotta è proprio quella di aumentare la consapevolezza ed il senso di responsabilità dei cittadini nel vivere e condividere il luogo che abitano, favorendo una cultura basata sull’attenzione, il rispetto reciproco ed il senso di comunità.

Foto tratte dalla pagina Facebook di Retake Torino

Fonte: http://piemonte.checambia.org/articolo/retake-torino-cittadini-si-attivano-per-decoro-urbano/?utm_source=newsletter&utm_campaign=general&utm_medium=email&utm_content=relazioni

Cassonetti d’autore, da degrado ad opera d’arte con Retake Roma

Cittadini uniti contro il degrado e stretti intorno ai beni comuni: è questo Retake Roma, organizzazione no profit che ripulisce la Capitale dal vandalismo e che negli ultimi giorni ha decorato insieme a un’artista di fama internazionale un cassonetto dell’immondizia. Ne parliamo con Paola Carra, cofondatrice del movimento379088

Creatività, comunità, decoro. Queste le parole chiave di Retake Roma un movimento no profit che mira a ripulire la Capitale devastata dal vandalismo e dalla sporcizia. Non si parla dei graffiti che, se effettuati con l’autorizzazione del proprietario del relativo spazio, possono essere ritenuti vere e proprie forme di arte, ma di tag e scritte che imbrattano edifici privati o spazi pubblici e che sono considerati come vandalismo, punibile legalmente.
Negli ultimi giorni, l’associazione si è resa protagonista di un attacco d’arte…ai cassonetti dell’immondizia. In Piazza Annibaliano infatti l’artista Christina Finley ha decorato il primo di una serie di cassonetti con carta da parati. Promuovere arte per combattere il degrado, è questo il senso dell’operazione condotta dai volontari di Retake in collaborazione con Ama e polizia per il decoro e la sicurezza della città (PICS). Il secchio era nuovo ed è stato consegnato a Retake dall’Ama con il permesso del Comune. “Abbiamo voluto dare una dignità al cassonetto: si tratta di un oggetto di arredo urbano che va curato e non vandalizzato come succede a Roma”, ha spiegato Paola Carra, cofondatrice di Retake Roma, ad Eco dalle Città. “Eventi come questo nei vari quartieri di Roma hanno come scopo quello di stimolare i cittadini a prendersi cura della propria città”.

Paola, come e quando nasce Retake Roma?

Retake nasce 4 anni fa per volontà di Rebecca Spitzmiller, un’americana stanca e disperata a causa delle scritte e delle tag che imbrattano la zona in cui vive, il quartiere africano (Viale Eritrea). Da sola, ha cominciato a rimboccarsi le maniche e a ripulire le strade con dei solventi. Io sono venuta a sapere del movimento e mi sono unita a Rebecca, cominciando a coordinare i cittadini di Roma Nord interessati a questa attività. In pochi mesi siamo diventati centinaia: è evidente che i cittadini hanno il desiderio di fare qualcosa, di intervenire contro il degrado che li circonda. Muoversi in maniera coordinata e in compagnia ha fatto trovare a tanti il coraggio di scendere in strada per occuparsi dei luoghi e dei beni comuni. La strada, i marciapiedi, l’arredo urbano sono proprietà di tutti, ma spesso in Italia diventano “terra di nessuno”. Con Retake i cittadini si stanno riprendendo Roma e i beni comuni.

Qual è il rapporto con le istituzioni?

Retake ha fatto della cooperazione e della condivisione con le istituzioni un punto di forza: i cittadini che partecipano agli eventi di Retake non vogliono soltanto protestare per il degrado ma vogliono fare realizzare davvero qualcosa, dare l’esempio su come potrebbero cambiare le cose unendosi attorno ai beni comuni. Ci rendiamo conto che spesso le amministrazioni senza il sostegno e la collaborazione dei cittadini non possono realizzare grandi cambiamenti. Per questo, da subito ci siamo messi in contatto con il Comune di Roma e abbiamo trovato tante persone che ci sono venute incontro: l’Ama ci ha fornito i materiali per ripristinare il decoro come pennelli, solventi e pitture, e i PICS ci hanno affiancati in molte delle nostre attività.

E i giovani come vedono queste attività di decoro?

L’educazione dei giovani per Retake è fondamentale! Sono tanti i ragazzi che si uniscono all’organizzazione e partecipano ai nostri eventi per strada, percepiscono e condividono il tema della pulizia e del decoro urbano. Inoltre, insieme al progetto Labsus abbiamo così portato nelle scuole Rock your School, un progetto di educazione alla manutenzione dei beni comuni condivisa con le istituzioni. Proprio sabato 10 maggio si svolgerà l’evento conclusivo del programma Rock your School in ospedale, che vedrà gli studenti della sezione ospedaliera dell’I.C Maffi, attualmente degenti nella Clinica Ematologica del Policlinico Umberto I, e 25 ragazzi del Liceo De Sanctis di Roma svolgere tante operazioni di manutenzione nelle strade che circondano la clinica: pulizia dei muri dai tags e verniciatura, rimozione di adesivi e di cartelli abusivi, abbellimento con piante della fioriera all’ingresso della clinica. Anche in questa occasione sarà decorato un cassonetto, come avvenuto pochi giorni fa a piazza Annibaliano.

Ma perché è importante fare Retake?

Semplicemente, perché fare Retake fa bene alla salute e alla città!!

E allora, buon Retake a tutti!

Per seguire e unirsi alle attività di Retake Roma, visitate il sito internet e la pagina facebook dell’organizzazione.

(Foto di RetakeRoma)

Fonte: ecodallecittà.it