Agricoltura sociale nel blog della Regione Toscana

La Regione Toscana ha dedicato un blog all’agricoltura sociale, ovvero a quella forma di collaborazione etica e responsabile che usa la terra e la sua cura per favorire terapie e integrazione

La Regione Toscana ha avviato un blog per diffondere i progetti legati all’agricoltura sociale riconosciuta anche dalla FAO. In sostanza si ricorre all’agricoltura nella sua forma più genuina, etica e responsabile per sostenere persone che necessitano di particolari terapie, sostegno, riabilitazione o svantaggiate perché con bassa capacità contrattuale. Insomma è una sorta di ritorno alle origini sociali dell’agricoltura quando non era solo produzione agroalimentare ma fulcro della vita di molte comunità. Oggi l’agricoltura sociale torna al centro dell’attenzione sopratutto della Regione Toscana che propone numerosi progetti a cui partecipano ARSIA e le università della Toscana con Pisa in prima linea.FRANCE-SOCIAL-POVERTY-CHARITY-RESTOSDUCOEUR

Il blog dunque si presenta come uno strumento aperto a tutti e non solo agli addetti ai lavori o ai beneficiari poiché proprio dalla condivisione possono nascere le migliori idee.

Fonte:  Lucca in diretta, Fao

© Foto Getty Images –

Prestiti: in Toscana microcredito per i disoccupati

In collaborazione con 11 banche, la Regione Toscana ha stanziato 5 milioni di euro da erogare sotto forma di prestiti agevolati.MP900431739-620x350

Buone notizie per tutti i lavoratori toscani. La Regione ha pensato di creare un fondo annuo di 5 milioni di euro della durata di tre anni, che garantirà a coloro che non ricevono uno stipendio da alcuni mesi di poter accedere ad un prestito personale agevolato di 3 mila euro. Per garantire questi prestiti, la Regione Toscana ha siglato l’accordo con 11 istituti di credito che operano sul territorio (fra cui il Gruppo Monte Paschi di Siena). La misura economica è stata pensata per aiutare i lavoratori dipendenti residenti in Toscana, che non percepiscono lo stipendio da almeno due mesi o che sono in attesa di ricevere gli ammortizzatori sociali ed è destinata a chi non riesce ad accedere ai normali canali del credito, ovvero non può richiedere prestiti online e tradizionali. L’iniziativa si rivolge anche alle famiglie con un solo reddito o in cui entrambi i coniugi si trovano nella medesima situazione. L’importo medio dei prestiti è di 3mila euro, erogati in un’unica soluzione e da restituire in 36 mesi. Coloro con i requisiti minimi per richiedere l’aiuto economico possono farsi aiutare dai sindacati per compilare la documentazione da inoltrare ad uno degli undici istituti bancari coinvolti nell’iniziativa. La Regione s’impegna a dare una garanzia totale sui prestiti erogati, mentre la Fidi Toscana interverrà, coprendo il costo degli interessi, fissati al 4% nominale annuo (gli interessi saranno erogati a decorrere da un mese dalla data di erogazione del credito). Il rimborso delle somme avverrà, invece, a partire dal 13mo mese.

È una misura che cerca di incidere sulle necessità più immediate di chi da mesi è senza stipendio o non riceve gli ammortizzatori sociali e che dunque ha bisogno di risposte concrete davanti a una domanda sempre più drammatica: come faccio ad andare avanti? Situazioni di questo tipo sono purtroppo molto frequenti in questo periodo soprattutto a causa dei ritardi dello Stato nell’erogazione della cassa integrazione” – ha detto Enrico Rossi, il Presidente della Regione, a proposito di questa iniziativa di microcredito, che garantisce prestiti facili a disoccupati e famiglie in difficoltà. Rossi stima che, grazie a questo fondo stanziato dalla Regione, potranno essere erogati oltre 15 mila prestiti.

Fonte: buone notizie.it

Agrifood , bando della Regione Toscana per promuovere e sostenere progetti integrati di ricerca

Data pubblicazione bando su BURT

giovedì, 02 maggio 2013 12:06

Data di scadenza presentazione domande

venerdì, 21 giugno 2013 23:59

Data archiviazione bando

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La Regione Toscana, attraverso l’Atto di indirizzo pluriennale in materia di ricerca e innovazione, si propone di rendere operativo lo Spazio Regionale della Ricerca e dell’Innovazione prevedendo, in particolare, di attivare un coordinamento interno alla Regione di promozione dell’attività di ricerca in stretta collaborazione con le istituzioni universitarie e con i centri di eccellenza. Gli interventi regionali settoriali in materia di ricerca e innovazione mirano alla diffusione e al progresso della conoscenza e della ricerca quali fattori fondamentali per il miglioramento della qualità della vita, la qualificazione e la valorizzazione delle competenze umane, l’incremento e la qualificazione dell’occupazione. In questo contesto ed in riferimento alle politiche della ricerca e dell’innovazione stabilite dal PRS 2011-2015, dall’Atto di Indirizzo pluriennale in materia di Ricerca e Innovazione 2011-2015 e dal PRAF 2012-2015, la Regione Toscana con il presente bando intende promuovere progetti di ricerca nel settore agroalimentare rivolti alle Università ed agli Enti di ricerca operanti in Toscana in stretto raccordo con il sistema produttivo regionale.

 

– Decreto 1428
– Allegato 1 (bando)
– Allegato A
– Allegato B
– Allegato C

 

Organismo emittente

Regione Toscana

Agrifood (http://www.regione.toscana.it/ricercapraf ) e’ finalizzato a promuovere e sostenere progetti integrati di ricerca, di università e enti di ricerca operanti in Toscana, che potranno presentare domanda in collaborazione con imprese entro e non oltre il 21 giugno prossimo. “Una importante opportunità per il sistema regionale della ricerca in stretto raccordo con il sistema produttivo nel settore agricolo e agroalimentare, compreso quello ittico”, come lo definiscono la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, con delega alla ricerca, e l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. I progetti di ricerca fondamentale e industriale, realizzati in Toscana, dovranno riguardare temi quali la valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti tradizionali e innovativi, lo sviluppo di nuove tecnologie e strumenti per garantire la sicurezza della catena alimentare, la valorizzazione degli aspetti di qualità del prodotto e del rapporto tra prodotto, paesaggio, cultura e storia, la tracciabilità dei prodotti e l’ampliamento della gamma commerciale con prodotti innovativi.

Fonte: portale consulenti