Mobilità ciclistica 2013: 283 km di nuovi itinerari e 7 milioni da Regione Lombardia

Inaugurazione Settimana Europea della Mobilità in Bicicletta: l’assessore Cavalli ha spiegato gli investimenti di Regione Lombardia nel 2013. 30 milioni di euro, di cui 7 dalla Regione. Mantova e Brescia le province con più nuovi km di itinerari. Da aprile 2014 la Lombardia ha anche un PRMC, Piano Regionale della Mobilità Ciclistica380265

283 km di nuovi percorsi ciclabili realizzati, per un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro, 7 dei quali provenienti dalla Regione. Mantova e Brescia le province che, con 79 e 68 km, hanno fatto di più nel 2013. La provincia di Milano quella che ha investito di più, con circa 11 milioni di euro.  Questi alcuni dati sugli investimenti in infrastrutture ciclistiche (itinerari, piste, stalli), illustrati ieri dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alberto Cavalli, alla presentazione della Settimana Europea della Mobilità in Bicicletta.
L’assessore ha spiegato come l’impegno delle Regioni per la ciclabilità sia innanzitutto quello dell’indirizzo e del coordinamento, oltre che d’investimento economico, ricordando come da aprile 2014 Regione Lombardia disponga anche del PRMC, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, che per legge le Regioni devono provvedere a redarre.
Un voluminoso Piano (circa 1000 pagine), quello della Lombardia, d’indirizzo ma non cogente, che richiama la rete europea, la rete nazionale dei percorsi ciclabili e promuove la connessione e l’integrazione del sistema ciclabile di scala regionale (17 itinerari) con i sistemi ciclabili provinciali e comunali e l’intermodalità. Il Piano regionale propone anche una segnaletica uniforme in tutta la Regione che, ha auspicato l’Assessore, “una volta valutatane l’efficacia, potrebbe essere estesa anche a tutto il territorio nazionale” E’ comunque l’intermodalità, il fronte della mobilità ciclistica sul quale la Regione si considera più impegnata. “Intermodalità vuol proprio dire – ha sottolineato Cavalli – che anche il treno deve essere ospitale per la bicicletta. Lo stesso deve valere anche per le stazioni. Vogliamo che la bici diventi sempre più un mezzo di trasporto ecologico che migliori la qualità della vita e dell’ambiente, ma deve essere sicuro e interconnesso”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente nazionale della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), Giulietta Pagliaccio; il coordinatore regionale Fiab, Piercarlo Bertolotti e Ezio Intropido, presidente dell’associazione ‘Paullo che pedala’, che ha presentato uno dei 17 itinerari ciclabili inseriti nel PRMC: il numero 3, nella tratta in gran parte lungo il fiume Adda, da Paullo sino a Villa Chiavenna (con l’ausilio del treno da Lecco a Verceia). BIKE TO WORK

Grande attesa per l’appuntamento di venerdì mattina in Stazione centrale a Milano, dove l’assessore Cavalli ha invitato tutti i dipendenti della Regione Lombardia, per raggiungere insieme la sede di lavoro in bicicletta.

 

 

 

Fonte: ecodallecitta.it

Bando Smart City, a Milano partono 14 progetti con 93 milioni di finanziamento

Smart City. Grazie a MIUR – Ministero Istruzione Università Ricerca – e Regione Lombardia, al via i finanziamenti per i 93 milioni di euro del bando “Smart City”. Sostenuti progetti innovativi su semplificazione amministrativa, mobilità, ambiente, energia e socialità. Intanto sono 200mila gli utenti e 370 le aree di connessione outdoor e indoor della rete pubblica internet Open Wi-fi380114

Milano procede verso le Smart City. Il Comune, insieme al MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca – e la Regione Lombardia, ha dato il via a finanziamenti per 93 milioni di euro. Sono stati infatti firmati i contratti per 14 progetti. Hanno sigle o nomi futuristici come Swarm-Net, Urbe-Log, S[m2]Art, PSC Giustizia, Decision Theatre. E ancora: Spac3, Simulator, Opti-Log, CityWise Net, Scuola Smart Campus, Giocoso, ProActive, Ability, E-Waste. Sono i 14 progetti per Milano “Smart City” che hanno compiuto un importante passo avanti, con la firma dei contratti con gli enti capofila e l’assegnazione dei finanziamenti per oltre 93 milioni di euro da parte diMiur e Regione Lombardia.
Semplificazione, mobilità, ambiente, energia, sociale, sicurezza: questi gli interventi sperimentali per una città più sostenibile, interattiva, accessibile e inclusiva, spaziando dai nuovi servizi di e-government nel settore della giustizia civile alla gestione “intelligente” delle risorse idriche, da un sistema integrato di prodotti e tecnologie welfare a una piattaforma telematica per razionalizzare l’ultimo miglio del trasporto merci in ambito urbano, fino alla simulazione degli scenari più complessi a supporto delle decisioni amministrative.  Dagli impianti fotovoltaici nei campus universitari con l’obiettivo “nearly zero energy buildings” a una piattaforma per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione anche da smartpone e tablet. E ancora: dalle tecnologie Ict per la prevenzione e il monitoraggio in tempo reale dei rischi meteorologici e sismici, all’ottimizzazione energetica degli impianti di trattamento dei rifiuti anche attraverso i depuratori di San Rocco e Nosedo; da un’applicazione per il controllo e la gestione della logistica urbana a un “cestino intelligente” dotato di sensori per la raccolta, il riciclo, la tracciabilità dei rifiuti elettrici ed elettronici e il recupero dei metalli. Altri progetti, infine, sono destinati alla “protezione” e alla sicurezza del territorio, a favorire le relazioni sociali delle persone in città, a sostenere gli anziani affetti da malattie neurodegenerative, a sviluppare la comunicazione dei bambini in età prescolare. “Con la firma dei contratti e l’assegnazione definitiva delle risorse sui progetti finanziati dal MIUR – ha spiegato l’assessora alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università, Ricerca e Smart City Cristina Tajani – abbiamo aggiunto un nuovo, importante tassello al percorso che abbiamo costruito negli ultimi tre anni per fare di Milano una metropoli sempre più ‘Smart’, ovvero moderna, innovativa, sostenibile e inclusiva. Inoltre, la collaborazione con Camera di Commercio, università, enti di ricerca e imprese ci ha permesso di attrarre a Milano investimenti ingenti e importanti con ricadute positive sull’intera città: si tratta di risorse che non pesano sul bilancio comunale e che potranno sviluppare valore e utilità pubblica con benefici concreti per tutti, cittadini e imprese”. Oltre i 14 progetti del bando Smart City, altri dieci progetti sono stati realizzati dall’Amministrazione comunale con proprie risorse e con i contributi della Camera di Commercio. Secondo i dati dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, a Milano il settore “Smart City” vale 128 miliardi di fatturato sui 460 nazionali e i settori maggiormente rappresentati sono l’high tech (49 miliardi su 122 nazionali), energia-rifiuti (45 miliardi su 180), commercio elettronico (700 milioni su 3,4 miliardi), design(2,6 miliardi su 4).  Va infine ricordato che al momento Milano ha il primato in Italia nell’offerta a cittadini e turisti del servizio wi-fi gratuito, nato nel 2012 con OpenWi-fi Milano, la rete di connessione per navigare gratuitamente e ad alta velocità. Oggi il servizio conta più di200 mila utenti (400 nuove registrazioni ogni giorno), oltre 2 milioni di accessi, 370 aree di connessione outdoor e indoor (di cui 300 postazioni all’aperto diffuse in tutta la città dal centro alla periferia e 70 hotspot nelle sedi comunali), per un totale di circa 600 access point.

Per ulteriori informazioni sui progetti “Smart City”, è disponibile il sito milanosmartcity.org.

Fonte: ecodallecitta.it

Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013: tra i vincitori anche l’Area C di Milano

Per la prima volta tra i vincitori del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 di Legambiente viene premiata una tassa: è la congestion charge di Area C di Milano. Gli altri progetti premiati riguardano soprattutto la mobilità non proprietaria e la nuova economia di materia ed energia. Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto le Regioni a più alto tasso di innovazioni presentate377929

“Sostenibilità, intelligenza, bellezza”: La via italiana all’economia verde è il tema su cui si sono confrontate le 151 realtà che hanno partecipato alla XIII edizione del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 promosso da Legambiente in parternariato con Confindustria, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Bocconi e con il contributo di Fondazione Cariplo. Alta e soprattutto di qualità la partecipazione al premio malgrado l’evidente fatica all’innovare data dalla lunga congiuntura economica negativa e che vede le imprese prima di tutto impegnate a non chiudere i battenti. Molte anche le innovazioni giunte da giovani imprese e da start-up. Il risultato del premio disegna i contorni di un’Italia che continua a investire e a rischiare nella creazione di nuovi prodotti e servizi per il cittadino e la collettività, spesso integrando reti di infrastrutture reali con le potenzialità delle reti virtuali. Sono le stesse innovazioni –orientate alla sharing economy e alla replicabilità- a definire le nuove visioni della città che cambia; metropoli dove parole come cohousing e carsharing sono concrete proposte per nuovi stili di vita sostenibili.
Vincono l’edizione 2013 del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente: ABBTOSA Trolley bus Optimized System Alimentation –sistema di ricarica ultra-veloce delle batterie elettriche per i mezzi di trasporto-, Area C, Comune di Milano –congestion charge per l’accesso dei veicoli a motore nel centro di Milano-, Ecosistema della Piana,CoopDella Piana –produzione casearia e frutticola a sistema chiuso e autoproduzione di energia-, Cenni di Cambiamento, POLARIS Real Estate –complesso residenziale di edilizia sociale con spazi di cohousing costruito con criteri ambientali -,Sharing Torino, Sharing Srl – recupero edilizio e riconversione in struttura di cohousing con servizi resi al territorio-, Viticoltura sostenibile, Società agricola Principi di Porcìa e Brugnera –antica produzione vinicola integrata progetti di sostenibilità-, E-Studio 306LP/RD 30Toshiba Tec Italia Imaging System –sistema di stampa che permette la cancellazione dei documenti e il riutilizzo dei fogli di carta- (vedi in basso l’elenco delle motivazioni dei premi e delle altre innovazioni segnalate).  “Sono sette le innovazioni dell’anno 2013 e dodici le segnalazioni della giuria, frutto di una difficile selezione tra le 151 candidature. Tante le nuove realizzazioni utili, per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori o delle comunità locali –ha dichiarato Andrea Poggio, presidente della Fondazione Legambiente Innovazione -. In epoche di transizione, come quella che stiamo vivendo, tutto appare possibile: nuove tecnologie, nuovi prodotti, manifatture e servizi che sperano affermarsi e servire all’umanità del ventunesimo secolo. Con il senno di poi, chi leggerà la storia di questi decenni, darà per scontato che le case avranno tetti solari, tetti verdi e tanti servizi in comune. Assodato che le auto e le moto saranno usate in condivisione, che gli autobus saranno ibridi o elettrici. Oppure che i prodotti e le fabbriche saranno molto efficienti, a basso consumo di materiali e a minima produzione di carbonio atmosferico (CO2 di prodotto). Come le innovazioni che oggi premiamo”.
“Nel nostro Paese – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – c’è voglia di voltare pagina e di investire veramente nella Green economy come dimostrano i vincitori del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 premiati oggi a Milano. Ad esempio abbiamo aziende e società agricole che hanno deciso di scommettere e puntare sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili, la bioedilizia, la sostenibilità ambientale, la mobilità sociale… Una scelta dettata dal coraggio e dalla voglia di innovarsi nel nome dell’ambiente e della qualità rispettando il territorio e valorizzando le risorse migliori. Solo in questo modo si può dar avvio a quell’economia verde in grado di imprimere quel cambiamento che serve all’Italia, di creare un nuovo business e occupazione. La stessa energia e la voglia di mettersi in gioco la deve però avere anche il Governo, puntando su un’agenda programmatica che abbia tra le sue priorità lo sviluppo dell’economia sostenibile con precise e innovative politiche nei settori dell’edilizia, della mobilità e dell’efficienza energetica”.
“Siamo orgogliosi di poter ospitare a Palazzo Pirelli la cerimonia del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente -dichiara Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia-. Legambiente dimostra tutta la propria sensibilità verso il tema dell’innovazione in ambito ambientale. Un percorso virtuoso che ha come obiettivo finale produzioni ecosostenibili e riduzione dei consumi e quindi dei costi. Come Regione Lombardia stiamo lavorando proprio su questo fronte: tutte le pianificazioni in corso (energia, aria, rifiuti, acque) sono orientate al risparmio e al riuso. La stessa programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 va in questa direzione: ci sarà una concentrazione dei finanziamenti su risparmio energetico, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile. L’altra grande sfida che si apre è la cultura del risparmio energetico come della raccolta differenziata dei rifiuti o della qualità dell’aria che respiriamo.
Tutte le schede delle innovazioni che hanno partecipato alla selezione saranno visibili sul sito www.premioinnovazione.legambiente.org (insieme alle schede tecniche degli oltre 1800 progetti candidati nelle passate dodici edizioni del Premio).

Fonte: ecodallecittà

Rifiuti romani fermi a Montichiari (BS): cosa c’è dietro lo stop della Regione Lombardia

Abbiamo intervistato il Circolo Legambiente di Montichiari sui camion di rifiuti romani provenienti dalla discarica di Malagrotta (Roma) e bloccati da giorni davanti le discariche della Gedit, per le anomalie rilevate dall’ARPA. Per capire se il blocco lombardo ai rifiuti romani abbia motivazioni ambientaliste e quali…376674

“Saranno necessari 30 giorni per avere gli esiti delle analisi sui rifiuti provenienti da Malagrotta e conferiti alla Gedit di Vighizzolo di Montichiari”. Questo dichiarava l’8 ottobre l’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi. “È inaccettabile un comportamento da furbetti come quello a cui stiamo assistendo” aggiungeva l’assessore. “Non solo arrivano rifiuti da altre regioni che non si sono rese autosufficienti, ma ciò viene fatto senza nemmeno avvertirci: ci spediscono la spazzatura in maniera, a quanto pare, irregolare. Ma Montichiari e la Lombardia non possono diventare la pattumiera d’Italia: solidali sì, fessi no”.  Da circa dieci giorni 4 camion di rifiuti “speciali” romani, di competenza però privata, del Consorzio Colari di Manlio Cerroni, sono fermi nei piazzali della Gedit di Vighizzolo di Montichiari, per difformità sospette fra i codici Cer dei rifiuti. Semplice e dovuto controllo ambientale o c’è dietro dell’altro? Lo abbiamo chiesto a Luciano Gerlegni, responsabile del Circolo Legambiente di Montichiari. Occorrono alcune premesse. Innanzitutto spiegare cosa sia la zona di Montichiari. Qui ci sono 13 discariche di rifiuti, con una capienza di 12 milioni di metri cubi. E’ una zona che allo smaltimento rifiuti è abituata da tempo, considerata “ambiente idoneo” perché le discariche sono fatte nelle cave e di cave qui ce ne sono parecchie. Ci sono i Piani cave provinciali che vanno redatti per legge e quello di Brescia programma anche la destinazione delle cave ad uso discarica. D’altro canto, in questa zona siamo riusciti di recente a respingere il progetto di costruzione di un grosso impianto inceneritore.Quindi, per ora niente inceneritore, ma la zona è comunque un “polo” dello smaltimento rifiuti. E in seguito alla chiusura di Malagrotta del 30 settembre, si è deciso che arrivassero anche le scorie rimanenti dalla lavorazione dei rifiuti trattati dal Colari (Consorzio laziale rifiuti), di Manlio Cerroni…
Sì, è qui c’è la seconda premessa. Se la legge prevede che ogni Regione debba essere autosufficiente nello smaltimento dei rifiuti urbani, c’è invece la possibilità di smaltire altrove quelli “speciali” (come rottami di ferro, scorie, fanghi stradali, scarti da concerie…), purché non siano tossici. E quelli arrivati da Roma sono rifiuti “speciali non tossici”, per cui c’è un libero mercato e in sostanza il polo di Montichiari è “specializzato” in questo. Anche se non si capisce perché il Coleri abbia affidato i rifiuti alla Gedit, quando anche qui Manlio Ceroni (Coleri), a pochi km di distanza, ha delle discariche, quelle del Gruppo Sistema. Probabilmente ci sono dei contratti da rispettare, ma questo giro sembra un po’ assurdo. 

Allora cosa è successo questa volta e perché la Regione Lombardia si è impuntata tanto su questi rifiuti?
La Regione fa il suo lavoro chiedendo i controlli, così come lo fa ARPA nell’eseguirli, ma qui a Montichiari transitano decine di camion di rifiuti al giorno e di solito i controlli ARPA li fa “una tantum”, anche perché è la stessa azienda che riceve i rifiuti – in questo caso la Gedit – che li deve controllare. Anche il discorso dei Codici di controllo è complesso e se uno vuole “trova sempre qualcosa che non va”…

Allora andrebbe fatta un’altra premessa, quella dei rapporti tra la Gedit, azienda del settore rifiuti molto conosciuta a Montichiari, della famiglia Gabana, e la Sindaca Elena Zanola, leghista, che è appena stata rimessa in libertà dagli arresti domiciliari, dopo un’inchiesta che riguardava proprio i suoi rapporti con la Gedit. (Ndr: La Zanola era stata arrestata per tentata estorsione nei confronti della Gedit, con l’accusa di aver compiuto pressioni sulla società affinché aderisse a una “convenzione compensativa” in favore del Comune, in virtù dell’insistenza sul territorio dei suoi siti di stoccaggio. La misura cautelare è però stata appena annullata, “per insussistenza di gravi indizi di colpevolezza”).
Comunque la querelle fra il sindaco Zanola e la famiglia Gabana va avanti da tempo ed Elena Zanola nel 2012 è diventata il simbolo della battaglia anti-discarica in occasione dell’ennesima ondata di tanfo che aveva colpito il territorio. Il Sindaco fece chiudere la Gedit con un’ordinanza poi revocata dal Tar.

In conclusione, le motivazioni della Regione Lombardia in questo caso non sono solo ambientaliste? 
Direi che qualche forte dubbio c’è. Lo scrupolo che hanno avuto con i rifiuti “romani”sembra davvero singolare per non dire eccessivo, questa volta. Oltre al discorso Sindaca-Gedit, tieni conto che la stessa Assessora Terzi qui è in contatto con i vari Comitati, che hanno chiesto più volte il suo intervento sui rifiuti. Forse ci teneva a fare vedere a Montichiari che i rifiuti “speciali” (e romani) non possono essere portati proprio ovunque …

Fonte: eco  dalle città

Per promuovere l’uso delle scale e la rinuncia dell’ascensore arriva un concorso

Siamo oramai al concorso per convincere le persone a usare le scale piuttosto che l’ascensore. L’idea parte da Desenzano in collaborazione con l’Asl di Brescia che aderisce al progetto della Regione Lombardia Scale per la salutescale-620x350

Salire le scale e rinunciare all’ascensore: siamo oramai al concorso con premi quali incentivi per convincere le persone a fare del moto in maniera semplice e immediata e a risparmiare energia. L’idea è stata lanciata attraverso l’ Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda con l’Asl di Brescia lancia il concorso Fare le scale: salute e risparmio energetico aperto a cittadini e studenti delle scuole medie superiori. In poche parole si vogliono stimolare le persone a usare le scale piuttosto che l’ascensore e per arrivare dritti al cuore dell’iniziativa sono state messe in palio (con il contributo dello sponsor Il Leone Shopping Center di Lonato, 3 biciclette e 2 buoni spesa del valore di 60,50 euro e 30,25 euro. Per vincere bisogna presentare un elaborato che racchiuda uno slogan capace di convincere le persone fare le scale piuttosto che a usare l’ascensore, puntando su due benefici: il primo è perché fa bene alla salute; e il secondo è perché fa risparmiare energia elettrica.

Dicevo del progetto della Regione Lombardia denominato appunto Scale per la salute e che prevede la promozione dell’uso delle scale:

La promozione dell’uso delle scale è uno degli interventi più semplici ed efficaci nel contrastare la sedentarietà. Revisioni sistematiche della letteratura scientifica hanno infatti dimostrato che richiami scritti all’uso delle scale, in sostituzione dell’ascensore o delle scale mobili, collocati in punti strategici, spingono le persone a essere più attive.

Le info sul concorso qui.

Fonte:  Eco delle Valli

 

Boscoincittà e Parco Nord: proteggere i boschi urbani per difendere il clima

EMoNFUr Life+10 Env/It/399 studierà e monitorerà cinque “polmoni verdi” lombardi: Parco Nord e Boscoincittà a Milano, Bosco Fontana e foresta Carpaneta a Mantova, il Bosco Maristella di Cremona e due boschi urbani in Slovenia. Oltre a fornire dati sulla biodiversità, il progetto vuole evidenziare la capacità di riduzione della temperatura dell’aria del verde urbano. In vista delle torridi estati … Attori italiani: ERSAF, Parco Nord Milano e Regione Lombardia

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Il progetto EMoNFUr si inserisce all’interno delle politiche europee sulla protezione delle aree forestali e sulla biodiversità e contribuirà ad accrescere nelle comunità locali la consapevolezza sull’importanza del ruolo delle foreste urbane che, proprio per la loro vicinanza alle città, hanno una funzione fondamentale nell’equilibrio ambientale, nel contenimento dell’inquinamento e del cambiamento climatico, nonché nella produzione di beni e servizi per la collettività. 

Il progetto EMoNFUr Life+ 10 Env/It/399, che si concluderà nel settembre 2014, fornirà dati sulla biodiversità vegetale e animale, sulla capacità di riduzione della temperatura dell’aria tramite la capacità di cattura da parte dei boschi del biossido di carbonio, nonché dati sulla conservazione del suolo e metterà in atto strategie e metodologie di indagine e raccolta dati che potranno essere applicate alle foreste urbane e periurbane nel resto d’Italia e d’Europa.

“EMoNFUr – Establishing a Moitoring Network to assess lowland Forest and Urban plantation status in Lombardy Region and Slovenian” (LIFE+ 10 ENV/IT/399) nasce dalla volontà di ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, del Parco Nord Milano, di Regione Lombardia – DG Sistemi Verdi e Paesaggio, dell’Istituto Forestale Sloveno e del Ministero Sloveno per l’Agricoltura e le Foreste e si inserisce negli obiettivi proposti dalla Unione Europea sulla politica ambientale.

Per ulteriori informazioni: www.emonfur.eu

Fonte: eco dalle città