Smog record a Torino mentre continuano gli incendi dei boschi delle Alpi

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Toccati 200 microgrammi nella giornata di giovedì mentre non è neppure attivo il blocco dei diesel. Nella notte di giovedì 26 ottobre a Torino i livelli di polveri sottili sono schizzati alle stelle. Secondo i dati validati dall’Arpa Piemonte ieri sono stati raggiunti i 199 µg/m³ di PM10. Mentre i dati rilevati da sistemapiemonte.it e pubblicati dal vice presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Federico Vozza sul suo profilo Facebook raccontano di un progressivo ed esponenziale aumento del PM10 durante tutta la giornata di ieri. Infatti se alle ore 17 i valori, se pur altissimi, si attestavano sui 173 µg/m³ alle ore 22 hanno toccato la vertiginosa cifra di 388 µg/m³.Senza nome

Sempre nella serata di ieri lo stesso Comune di Torino, in una nota, aveva detto “è presumibile un ulteriore peggioramento delle condizioni di inquinamento atmosferico nel caso gli incendi dovessero proseguire con l’intensità attuale” ma, dati alla mano, le speranze dell’amministrazione sono state del tutto disattese dai fatti.Senza nome1

Intanto da Palazzo di Città, per ora, non è stato ancora preso nessun provvedimento e nessuna indicazione viene fornita ai cittadini su come ci si deve comportare in casi eccezionali come questi.

Fonte: ecodallecitta.it

Il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre

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Lo si sapeva da mesi, ma ora è ufficiale: il 2015 è stato l’anno più caldo della storia moderna. La National Aeronautics and Space Administration (NASA) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che compiono il monitoraggio delle temperature sulla terraferma e negli oceani lo hanno confermato congiuntamente mercoledì 20 gennaio. Secondo la NOAA il 2015 ha superato di 0,9°C la media del XX secolo e di 0,16°C il picco del 2014, secondo la NASA il superamento è stato di 0,87°C rispetto alla media del XX secolo e di 0,13°C al di sopra del 2014. Il 2015 è di gran lunga l’anno più caldo della storia e nella graduatoria precede, nell’ordine, 2014, 2010, 2013, 2005, 2009 et 1998. Il mese di dicembre (con temperature sopra lo 0 al Polo Nord!) ha battuto tutti i record superando di 1,11° C la media del secolo scorso. Nove dei dodici mesi del 2015 hanno stabilito i record mensili di temperatura media: solo gennaio, febbraio e aprile fanno eccezione. Le anomalie termiche registrate un po’ in tutto il mondo sono da attribuire a El Niño, questo fenomeno naturale ciclico che si verifica periodicamente (fra i 3 e i 7 anni) e si caratterizza per un forte riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale e un’inversione degli alisei: il combinato di questi due fenomeni, per il gioco delle correnti oceaniche e atmosferiche, genera sconvolgimenti meteorologici di grande ampiezza su scala globale. Il fenomeno in corso dovrebbe terminare in estate e ciò lascia prevedere che anche i primi mesi del 2016 saranno più caldi della norma. Bernie Sanders, candidato democratico alla Casa Bianca, ha commentato la notizia con un tweet:

Il dibattito è finito. Il cambiamento climatico è reale e causato dall’attività umana. Questo pianeta e la sua gente sono in difficoltà.

 

Fonte:  NOAA | NASA

 

In bici a 116 km/h: il record del Team Policumbent

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Si chiama PulsaR ed è il veicolo a propulsione umana più veloce mai costruito in Italia. Nel deserto del Nevada, il veicolo realizzato dal Team Policumbent del Politecnico di Torino, è sfrecciato a 116,19 km/h durante la World Human Powered Speed Challenge che si è disputata a Battle Mountain dal 14 al 19 settembre scorsi. La punta massima è stata misurata nella prova cronometrata che si disputa sulla distanza di 200 metri, dopo una rincorsa di 8 chilometri. Questa particolare bicicletta, dal punto di vista estetico e aerodinamico non ha molti punti di contatto con una normale bicicletta. Ci sono due ruote mosse da pedali, certo, ma la seduta reclinata e la carenatura in materiale composito consentono di ridurre al minimo la resistenza dell’aria e le turbolenze all’interno del telaio. A questo prototipo hanno lavorato una quindicina di studenti, prevalentemente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Aerospaziale e dell’Autoveicolo, coordinati da Paolo Baldissera. Il team di lavoro del “Poli” torinese non si accontenta del primato italiano e nel 2016 ambisce ad avvicinarsi alle 80 miglia orarie (128,7 km/h), uno step fondamentale per dare l’assalto all’attuale record mondiale di 86,65 miglia orarie (139,4 km/h). La progressione del ciclista Andrea Gallo, “motore” della PulsaR è stata esaltante: prima un cronometraggio a 109,96 km/h, poi uno a 112,16 km/h e poi uno a 116,19 km/h. Ora l’ambizione è di riuscire a salire di altri 23-24 chilometri per riuscire a battere il record stabilito durante la manifestazione di quest’anno.

Fonte: Policumbent

Foto per gentile concessione del Team Policumbent

Sono 356 le azioni italiane di Let’s Clean Up Europe, è record!

La campagna europea contro il littering e l’abbandono dei rifiuti riceve dall’Italia un apporto considerevole, quasi triplo rispetto a quello del 2014, quando le azioni proposte dal nostro paese furono 137view

Un nuovo record italiano per Let’s Clean Up Europe, la campagna europea contro il littering e l’abbandono dei rifiuti (www.ewwr.eu/lets-clean-up-europe) che si terrà dall’8 al 10 maggio 2015. Sono infatti ben 356 le azioni regolarmente iscritte e approvate dal Comitato Promotore italiano(composto da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Federambiente, Anci, Città Metropolitana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, AICA, ERICA ed Eco dalle Città). Un dato di grande rilevanza, visto che nella prima edizione svoltasi nel 2014 le azioni italiane erano state 137. Entrando nel dettaglio, a proporre il maggior numero di azioni sono stati gli Enti Localicon il 43%, seguiti dalle Associazioni (37%) e dai cittadini (8%). A livello nazionale, le regioni più virtuose, ovvero quelle che hanno proposto il maggior numero di azioni, sono state Piemonte,LazioCalabria e Sicilia. Interessante anche il numero stimato di partecipanti alle azioni che si svolgeranno in Italia da domenica 3 a domenica 17 maggio 2015, che si attesta sui 17.500 cittadini, così come l’estesa partecipazione dei punti vendita del franchising Mercatino Compra Vendita Usato. Cittadini che organizzeranno, sull’intero territorio nazionale, azioni di raccolta e pulizia straordinaria dei rifiuti. Tutti i gruppi, ove possibile, contabilizzeranno la quantità di rifiuti raccolti  (suddivisi per tipologia) – e il numero di partecipanti compilando in un secondo momento una scheda di valutazione on line che consentirà di raccogliere dati utili per conoscere l’andamento della campagna. L’evento centrale italiano quest’anno sarà la Pulisci e Corri – Keep Clean and Run, un eco-trail in 8 tappe che Roberto Cavallo e Oliviero Alotto intraprenderanno da Aosta, da dove partiranno sabato 9 maggio,  a Ventimiglia, dove sabato 16 maggio è previsto l’arrivo. Per dare visibilità a tutte le iniziative, i partecipanti potranno inviare immagini o video delle azioni anche attraverso i social network (Let’s Clean Up Europe è su Twitter e Facebook, hashtag #cleanupeurope). “Il successo di “Let’s Clean Up Europe”, il moltiplicarsi delle azioni che l’Italia mette in campo quest’anno, sono il segnale di come stia crescendo la coscienza ambientale e la consapevolezza che ciascuno di noi ha un ruolo ed una responsabilità nella gestione di un ciclo dei rifiuti virtuoso- commenta il Ministro per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti-. Iniziative come questa mettono in moto la parte migliore del paese e stimolano le istituzioni ad essere sempre più attente e corrette in questo settore ed a spingere decisamente per il recupero, il riciclo e la valorizzazione dei rifiuti, passaggio fondamentale per passare dall’economia dello spreco a quella del risparmio e della sostenibilità”.

Fonte: ecodallecitta.it

Per il vino italiano un’altra stagione da record: l’export 2013 segna un + 7%

La produzione vinicola italiana ha fatturato 5 miliardi di euro trainando l’export dell’agroalimentare verso livelli record

Il vino italiano trionfa in giro per il mondo. Il 2013 ha fatto registrare nuovi record di vendita con un + 7% di export e un giro d’affari complessivo di 5 miliardi di euro. Il vino rappresenta attualmente un vero e proprio traino per le esportazioni agroalimentari che, secondo quanto emerso da un’indagine Coldiretti su dati Istat del 2013, hanno raggiunto la cifra record di 33,4 miliardi di euro con una crescita del 5% rispetto al 2012. Il positivo andamento dell’export compensa soltanto parzialmente il forte calo dei consumi che si è verificato fra le famiglie italiane: pesce fresco (-20%), pasta (-9% ) e latte (-8%) sono i tre settori che hanno risentito maggiormente della contrazione dei consumi mentre la riduzione di carne (-2%) e ortofrutta (-3%) è stata decisamente più contenuta. All’estero il vino è il prodotto più ambito, ma anche l’ortofrutta, la pasta e l’olio di oliva restano apprezzatissimi, specialmente negli altri Paesi dell’Unione Europea nei quali l’export italiano realizza i 2/3 del suo fatturato. Il rialzo dell’euro potrebbe frenare le esportazioni di vino negli Stati Uniti, dove nel 2013 è stato superato il miliardo di euro di fatturato. Oltreoceano resta aperta un’altra questione: quella della battaglia che divide gli Stati Uniti dall’Unione Europea sui domini web .vin e .wine che i produttori europei vorrebbero regolamentare per tutelare la propria produzione doc e docg dalle imitazioni e dalle contraffazioni. Da un parte gli Stati Uniti rivendicano l’assoluta libertà nel difendere il proprio vino, dall’altra l’Europa chiede rispetto delle denominazioni d’origine controllata. A fine marzo, a Singapore, se ne parlerà in campo “neutro”. Per i vini europei la possibilità di un suffisso web .vin e .wine potrebbe valere milioni.141914114-586x354

Fonte:  Coldiretti

Fotovoltaico in Germania, record da 23,9 GW

Record per il fotovoltaico in Germania che tocca quota 23,9 GW grazie a un milione e 300 mila impianti installatigermany-solar-power-record-570x350

La Germania fa segnare un nuovo record per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico raggiunto ieri 7 luglio alle 14,19 ora locale, toccando i 23,9 GW prodotti. Il precedente record era stato raggiunto lo scorso aprile quanto alla fine del mese si registrò l’incredibile record di 33, 5 GW. Il picco della domanda di energia elettrica in Germania a mezzogiorno è di circa 60 GW, quindi alle 13,45 circa l’energia solare ha fornito circa il 40% della domanda elettrica del Paese grazie all’oltre milione e 300 mila impianti fotovoltaici presenti. In Germania circa 8 milioni e mezzo di persone vivono in edifici che usano il fotovoltaico per la produzione di energia e il solare termico per la produzione di calore. Attualmente la Germania e leader mondiale della produzione di energia fotovoltaica anche se sia la Bulgaria sia la Repubblica Ceca tentano di superare il record. Nonostante la crisi economica e alcuni tagli eccessivi ai finanziamenti che hanno portato una tendenza al ribasso nel mercato europeo del solare, molti produttori di celle e moduli solari, in particolare, si trovano ad affrontare grandi sfide a causa della forte concorrenza. Nel 2013, gli esperti prevedono una crescita di circa il 30 per cento rispetto all’anno precedente, per la capacità fotovoltaica installata di recente negli Stati Uniti, e più del 50 per cento per la Cina, mentre in Giappone il mercato del fotovoltaico si prevede che triplichi rispetto al 2012. In Germania l’energia solare copre già il cinque per cento della domanda di energia elettrica, in Baviera è del 10 per cento.

Fonte:  CleanTechnica, Interfax Ukraine, Solarwirtschaf