Good Energy Award 2016. Le aziende e i progetti sostenibili premiati a Milano

Giunto alla 7° edizione, il Good Energy Award premia quattro progetti unici nel loro genere, dalla carta derivata dai fagioli, alla domotica green: vincono Lucaprint Group, Coop Lombardia, Acea Pinerolese Industriale e Almadom.us386242_1

Lucaprint Group per la categoria IndustriaCoop Lombardia per il TerziarioAcea Pinerolese Industriale per la Pubblica Amministrazione e Public Utilities e Almadom.us per la categoria Start-up, sono i vincitori della settima edizione del “Good Energy Award”.

Questo il verdetto della Giuria del Premio ideato da Bernoni Grant Thornton che seleziona quelle aziende che hanno avuto il coraggio di investire in un mercato innovativo, non tradizionale, in modo responsabile verso l’ambiente, l’economia e il territorio. Le premiazioni si sono stamani, lunedì 26 settembre, a Milano. Il Premio è realizzato con il contributo di BOSCH e COIMA Image, entrata di recente nel panel degli sponsor, con il supporto scientifico del Ministero dell’AmbienteANDAF (Associazione Nazionale direttori amministrativi e finanziari), Asseprim (Federazione Nazionale Servizi Professionali per le Imprese), Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di MilanoUniversità degli Studi di Trento,Università degli Studi di MilanoTrentino SviluppoFiper (Federazione Italiana produttori di energia da fonti rinnovabili).

Non è stato semplice individuare i vincitori – ha dichiarato Stefano Salvadeopartner di Bernoni Grant Thornton – tantissimi dei progetti proposti erano eccellenti e ciò non può che farci piacere, perchè significa che sono molte ormai le realtà italiane votate al risparmio energetico e al sostenibile. E’ incredibile come con idee originali, ma spesso molto semplici nella realizzazione, si possa fare tanto, risparmiando energia e creandone di nuova attraverso canali alternativi”.

Un riconoscimento speciale non profit è andato al Comitato Giovani della commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, per il progetto “Unesco nelle scuole all’insegna della sostenibilità”, finalizzato a rendere le nuove generazioni maggiormente consapevoli dell’importanza del nostro patrimonio culturale e naturale.  Vincitrice della categoria Industria è Lucaprint Group (Pianezze San Lorenzo – Vicenza) grazie al progetto Crush Fagiolo. Lucaprint opera nel settore grafico cartotecnico da più di sessant’anni e si colloca tra le prime 10 cartotecniche italiane. Il Gruppo ha progettato e prodotto un innovativo imballo realizzato con un cartoncino Favini chiamato Crush Fagiolo; un cartone ecologico prodotto con gli scarti di lavorazione di legumi non utilizzabili per l’alimentazione umana in parziale sostituzione di cellulosa da albero. Una produzione che ha permesso una riduzione di utilizzo del 15% di cellulosa vergine, un utilizzo del 30% di fibra riciclata da post-consumo, una riduzione del 20 % di gas ad effetto serra, un utilizzo del 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per le attività produttive svolte in tutta la filiera. Si è invece aggiudicato il premio nella categoria Terziario, Coop Lombardia (Milano) per il progetto“dall’olio all’olio”. L’olio alimentare di frittura o utilizzato per conservare gli alimenti è riciclabile al 100%; dopo un processo di rigenerazione può essere utilizzato per svariati prodotti: cogenerazione di energia elettrica e termica, produzione di biodiesel per trazione, lubrificanti, asfalti e bitumi, collanti, mastici e saponi industriali. Il progetto “dall’olio all’olio” di Coop Lombardia (di cui ECO aveva già scritto) è rivolto ai consumatori, soci e clienti ed è finalizzato a realizzare il recupero e riciclo presso la rete di vendita in contenitori dedicati. Il nome del progetto prende spunto dal fatto che parte dei ricavi derivanti dal riciclo dell’olio, vengono devoluti a ”Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” per recuperare o piantare nuovi uliveti nei terreni confiscati alle mafie. Nella categoria Pubblica Amministrazione e Pubbliche Utilities ha vinto invece Acea Pinerolese Industriale (Pinerolo – Torino) per il progetto del Polo Ecologico Integrato. Acea Pinerolese Industriale SpA è un’azienda multiutility che opera nel settore di gestione del ciclo integrato delle acque, della distribuzione del gas metano, della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. La società ha progettato e attualmente gestisce un innovativo impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), denominato Polo Ecologico Integrato. Il Polo attualmente riceve 60.000 t/anno di FORSU e 20.000 t/anno di frazione verde, con le quali produce 17 GWh/anno di energia elettrica, oltre 18 GWh/anno di energia termica e 6.000 t/anno di compost di qualità. La multiutility pinerolese ha contribuito alla realizzazione della filiera di produzione del combustibile per alimentare la Fiat Panda Biomethair sviluppata da CRF, Centro Ricerche Fiat.

Tra le “giovani speranze”, ovvero la categoria Start up, vince Almadom.us (Milano) per il progetto Domoki. Lanciata dal venture incubator Digital Magics nel maggio 2015, Almadom.us ha creato un nuovo sistema di home automation chiamato Domoki che, inserendosi all’interno delle scatole elettriche e sostituendo gli interruttori di casa, controlla luci, termostati, prese, tapparelle, valvole e anche altri oggetti connessi a internet. Domoki è in grado non solo di monitorare i consumi energetici di ogni singolo dispositivo ma anche di intervenire attivamente, ad esempio spegnendo le luci nelle stanze vuote, ottimizzando gli orari di accensione degli elettrodomestici e regolando l’intensità delle luci rispetto alla luce ambientale. Inoltre Domoki può fungere anche da termostato smart; grazie all’intelligenza artificiale a bordo può migliorare ulteriormente il risparmio energetico dei proprietari di casa. Stime del Politecnico di Milano hanno quantificato il risparmio nell’ordine del 20%, cioè tra 300 e 700 euro l’anno per un appartamento di 100mq.

La Giuria del Good Energy Award 2016 è stata presieduta da Maurizio Fauri (Professore di Sistemi Elettrici per l’Energia presso l’Università di Trento e Presidente Polo Tecnologico per l’Energia di Trento) e composta da: Fabrizio Adani, (Presidente Gruppo Ricicla – D.I.S.A.A. Università degli Studi di Milano),Enzo Argante (Reteconomy Sky), Alessandro Beda (Vice Presidente Sodalitas), Romolo Biondi (Direttore vendite Cross Selling Robert Bosch), Gabriele Boccasile (U.O. Politiche Agroambientali e Servizi alle Imprese – Regione Lombardia), Gianmarco Bocchiola (Partner Coima Image), Alberto Dossi (Presidente Gruppo Sapio), Federico Gianni (Consigliere Asseprim), Jacopo Giliberto (giornalista de Il Sole 24 Ore),Karin Mahl (Responsabile relazioni esterne Fercam SpA), Andrea Mazzolari (Ricercatore Università di Ferrara – Associato CERN di Ginevra), Giovanni Riva (Componente del comitato tecnico scientifico FIPER) e Rosanna Volpe (CFO Fondo Italiano d’Investimento Sgr).

Fonte: ecodallecitta.it

 

Perugia Flower Show 2013, tra piante rare e inconsuete e progetti sostenibili

Perugia ha ospitatola mostra mercato di piante rare e inconsuete durante la quale ci sono stati percorsi didattici per grandi e piccini.perugiafloweshow-01

Perugia Flower Show è la mostra mercato delle piante rare e inconsuete che dal 2008 si tiene a Perugia. È suddivisa in due appuntamenti: la spring edition (che si è tenuta questo fine settimana ) e la winter edition (che si tiene a settembre). La pioggia e il vento non sono stati di certo clementi con l’edizione di quest’anno, però i molti appassionati di piante hanno potuto godere di una immersione nella natura, grazie ai diversi espositori e alla bella cornice dei Giardini del Frontone. Lo slogan della manifestazione è stato: Vuoi essere felice tutta la vita? Diventa giardiniere! La manifestazione, infatti, richiamata molti espositori di altissimo livello provenienti da tutta Italia, con stand che vanno dalla semplice vendita di piante a quelli che fanno vera e propri informazione. Secondo me, questo è il punto vincente del Perugia Flower Show: accanto alla bellezza delle piante, agli splendidi colori dei fiori (come, per esempio, le “rose antiche”), alla particolarità delle forme delle piante grasse e succulente, è possibile essere guidati in percorsi di approfondimento culturale che permettono di acquisire una maggiore responsabilità nei confronti della natura.

I percorsi didattici perugiafloweshow-15

L’edizione di quest’anno ha avuto dei laboratori per bambini: attività ludico-didattiche con materiali di recupero per realizzare piccole mangiatorie, maschere, pupazzi, ma anche attività di sensibilizzazione ecologica attraverso le basi del giardinaggio, l’uso del compost e la semina. Per gli adulti, ci sono stati percorsi guidati nel mondo delle rose: dalla loro riproduzione, alla coltivazione con cenni di storia dalle origini ai giorni nostri. Interessante l’attività che ha permesso di conoscere le piante aromatiche, con un particolare focus sulla lavanda, il cui profumo inebriante accoglieva i visitatori all’ingresso della manifestazione.

Irrigazione sostenibile, arboricoltura e arredi vegetaliperugiafloweshow-10

Personalmente ho trovato molto interessanti i sistemi di irrigazione sostenibile che fanno ricorso a orci di terracotta che, messi sotto terra, permettono di dare acqua alle piante senza sprechi. Utile lo stand degli Alberi Maestri, associazione umbra per la tutela degli alberi, che si ispira ala pensiero del padre della moderna arboricoltura Alex Shigo: “Gli alberi per essere capiti devono essere toccati”. L’associazione cerca di sensibilizzare le persone su un assunto forse banale, ma che molte volte ci sfugge: gli alberi non hanno bisogno degli esseri umani per esistere, mentre gli esseri umani non possono vivere senza alberi. Infine, mi sono soffermato allo stand di HOH!Hang.Oasi.Home che propone un complemento d’arredo vegetale che consente a chiunque di creare un angolo di verde sospeso: un’idea personalizzabile per costruire in piena autonomia una composizione di verde verticale indoor. Pareti verdi, o semplicemente piccoli riquadri, che rendono più bella la nostra casa.

font: ecoblog