6. Miglioramento della concentrazione

16:00 – ATTIVITÀ FORMATIVA6

Oltre il 35% della popolazione europea frequenta dei corsi scolastici. Ogni corso o materia rappresenta una sfida, tanto per i giovani, quanto per i meno giovani. In classe sono necessarie concentrazione, interazione e produttività per l’intera durata della lezione. Migliori sono le prestazioni migliori saranno i risultati; anche gli insegnanti partecipano al raggiungimento del successo degli studenti. Le ricerche dimostrano che il rendimento aumenta con un’illuminazione dinamica. Gli effetti più significativi dell’illuminazione sono:

> Illuminamento adeguato delle aree orizzontali e verticali, quali banchi, lavagne o schermi

> Evitare il disturbo creato dal riflesso e dal contrasto insufficiente

> Il cambio nella temperatura del colore stimola l’attenzione

Fonte: CELMA-ELC

5.Migliorare la produttività

13:30 – IN FABBRICA4

L’8% della popolazione è impiegato in lavori industriali. Spesso, il lavoro richiede dei compiti visivi molto complessi. Gli errori possono portare a perdite economiche ed a minori profitti per l’azienda. È di cruciale importanza che l’illuminazione supporti i lavoratori per evitare errori ed ottenere il livello di prestazioni richiesto nel corso dell’intero orario lavorativo. Una buona illuminazione migliora la sicurezza e l’affidabilità. Inoltre, supporta la visibilità di forme e funzioni e crea spazi flessibili adattabili agli incarichi da svolgere. Le recenti ricerche dimostrano che l’illuminazione dinamica fornisce un ulteriore supporto al benessere del lavoratore e crea condizioni migliori nel corso della giornata lavorativa, oltre ad aiutare a mantenere la produttività.

Gli effetti più significativi dell’illuminazione sono:

> Illuminamento ed uniformità appropriati per i compiti visivi

> Supporto del contrasto e della resa cromatica

> Illuminazione regolabile per le esigenze più specifiche

Fonte: CELMA-ELC

Il global warming e il collasso della produttività del lavoro

Se le emissioni proseguiranno secondo il business as usual, le ondate di calore causeranno una riduzione della capacità lavorativa fino al 60% a fine secolo, con punte fino al 20-30% nelle zone equatoriali e tropicali. I costi derivanti dalla perdita di produttività supereranno tutti gli altri costi imputabili al global warmingRiduzione-produttività-del-lavoro-nel-XXI-secolo-432x337

La produttività è un’ossessione degli industriali che pensano di poter costringere i lavoratori a ritmi sempre più rapidi “per essere competitivi” (1). D’altra parte, esistono soglie minime di produttività per poter garantire “il mondo come lo conosciamo”. Queste soglie minime verranno sempre più messe a rischio dai cambiamenti climatici, come illustra uno studio  della NOAA: l’aumento delle temperature globali farà crescere lo stress da caldo e ridurre la capacità lavorativa, come è illustrato nel grafico in alto (2). Secondo l’analisi il costo della perdita di produttività potrebbe superare tutti gli altri costi indotti dal global warming messi insieme, e non c’è da stupirsi, visto che il lavoro è la base della società umana. (3). Nel probabile caso di emissioni business as usual è prevista una riduzione della capacità lavorativa fino al 60% alla fine del secolo (zona in rosso). La diminuzione potrebbe fermarsi all’80% nell’improbabile  caso di emissioni dimezzate (zona in blu). Ancora più impressionante è la riduzione della capacità lavorativa per zone geografiche (mappa qui sotto). In caso di aumento di 3°C, scenario probabile se si continuerà a inquinare come oggi, nelle zone equatoriali e tropicali la capacità lavorativa potrebbe calare fino al 20-30%.Riduzione-produttività-zone-geografiche-432x174

(1) In Tempi moderni, Charlie Chaplin è stato il primo a cogliere la disumanizzazione di un lavoro in cui gli uomini devono seguire il ritmo delle macchine.

(2) La capacità lavorativa è definita come il rapporto tra la produttività minima annuale e la produttività massima: essendo adimensionale, viene rappresentata come una percentuale.

(3) L’arti. 1 della Costituzione Italiana, prima ancora di essere un omaggio ai lavoratori è un omaggio alla Fisica.

Fonte: ecoblog

Costruire green assicura notevoli vantaggi

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Costruire green assicura notevoli vantaggi: economici, in termini di costi di gestione, valorizzazione del costruito, benessere e produttività. A confermare questa tesi un report del World Green Building Council, la coalizione mondiale degli enti preposti dalla promozione e diffusione dell’edilizia verde, rappresentata nel nostro Paese dal Green Building Council Italia. Il documento ” The Business Case for Green BuildingA Review of the Costs and Benefits for Developers, Investors and Occupants“, esamina se sia possibile o no associare un valore finanziario ai costi e ai benefici che un edificio green porta con sé. Jane Henley, ceo del World Green Building Council sostiene che “gli edifici sostenibili portino con se benefici tangibili e abbiano un chiaro significato economico. Dalla mitigazione del rischio in un portfolio di edifici, ai benefici per i quartieri che li ospitano, fino al miglioramento della salute e del benessere individuale degli occupanti, il ” business case” per i green building continua a evolvere mano a mano che il mercato matura“.
Lo studio evidenzia anche che l’extra costo di progettazione e costruzione diventa col tempo sempre più contenuto se paragonato al costo di progettazione e realizzazione di un edificio tradizionale. Vi sono molte prove del fatto che le caratteristiche fisiche dell’edificio e l’ambiente interno possano influenzare la produttività dei lavoratori e la salute di chi occupa l’edificio, benefici misurabili anche in termini economici. Una riflessione altrettanto importante riguarda il processo per cui la sostenibilità dell’edificio influenza significativamente la redditività dell’edificio e il futuro valore della proprietà, incidendo sul ritorno dell’investimento. Il rischio legato alla cogenza normative, in rapido mutamento sia in termini di contenuti che di processi, che si sta osservando in moltissime città e paesi del mondo, indirettamente incide anche sul valore degli edifici esistenti e pilota la realizzazione di nuove opere verso standard sempre più elevati.

fonte: unionegeometri