Ludì la sfuseria creata da due giramondo a caccia della sostenibilità

Le botteghe artigiane della capitale spagnola, il circuito hippie dell’Australia meridionale, ma anche l’amore della comunità in cui sono nati, nell’entroterra abruzzese. Sono questi gli ingredienti che hanno utilizzato due giovani di Lanciano, paese in provincia di Chieti, per dare corpo alle loro aspirazioni e aprire Ludì, un negozio di prodotti sfusi.

ChietiAbruzzo – Ludovica e Matteo fondatori di Ludì, la prima Sfuseria d’Abruzzo, un negozio dove la coppia propone prodotti alla spina, locali e biologici. Ma questa iniziativa imprenditoriale non è un lavoro come gli altri. È il coronamento di un sogno diventato realtà dopo aver viaggiato tanto, progettato, ricercato e aspettato pazientemente il “momento giusto”. I due fondatori ci raccontano il loro lungo percorso che li ha portati in Spagna, in Australia e poi nella natia Lanciano, dove hanno raccolto tutte le idee, la consapevolezza e le competenze maturate nel corso degli anni trascorsi on the road per lanciare un’iniziativa che fosse non solo un’attività che garantisse loro di vivere, ma anche uno strumento per diffondere le buone pratiche e la cultura della sostenibilità nella loro comunità.

Vi potete presentare?

Siamo una coppia di giovani abruzzesi, entrambi di Lanciano in provincia di Chieti. Sei anni fa ci siamo trasferiti a vivere a Madrid per lavoro. Entrambi abbiamo intrapreso studi “alternativi” perché facevamo fatica a trovare una dimensione lavorativa in Italia. Matteo è allenatore di atletica leggera, Ludovica insegnate di Yoga. Madrid è stato il palcoscenico dell’inizio dei nostri progetti, ci ha dato quella grinta e quella voglia di fare di cui avevamo tanto bisogno.

Ludovica e Matteo

Com’è nata l’idea di aprire una sfuseria?

Siamo della famosa generazione Y e conosciamo bene il precariato, la mancanza di sicurezza e di certezze. In Spagna vivevamo in un quartiere artistico particolarmente stimolante e da subito Ludovica si è lasciata affascinare dalle varie botteghe presenti nelle vie del barrio; in particolar modo un piccolo negozio di cereali e farine sfuse, ha subito colto la sua attenzione. Cristina, la proprietaria, è diventata da subito grande amica di Ludovica la quale spendeva giornate a curiosare nel negozio e aiutare occasionalmente la proprietaria. Cristina è arrivata addirittura a proporle di aprire un franchising del suo negozio a Firenze, ma i tempi non coincidevano perché, in cerca di nuovi stimoli e avventure, abbiamo deciso di trasferirci in Australia e di fare un’esperienza di due anni come backpackers, ragazzi con lo zaino!

Raccontateci di questa esperienza.

Abbiamo comprato un piccolo furgoncino e lo abbiamo aggiustato e decorato così da renderlo pratico e confortevole allo stesso tempo. Bob – così abbiamo battezzato il mitico Mitsubishi Starwagon – è stata la nostra casa per i 24 mesi. Viaggiando e lavorando lungo la East Coast della Down Under ci siamo riempiti il cuore e la mente di esperienze straordinarie, accrescendo la lista dei nostri desideri e la nostra creatività. Abbiamo passato sei mesi a Byron Bay, nel New South Wales, patria dei surfisti, del buon cibo e di tutto ciò che sia hippie e sostenibile! Abbiamo avuto la fortuna di lavorare in due locali totalmente plant based e devoti alla causa Zero Rifiuti. Frequentavamo il mercato locale tutti i venerdì mattina, mangiando in eateries vegane e passando i lunedì sera al cinema a guardare documentari di attivismo e natura e frequentando ogni weekend un circolo di conversazione su temi sociali.

Che effetto ha avuto questa differenza culturale così marcata rispetto al contesto europeo?

Improvvisamente ci siamo ritrovati catapultati in un mondo lontano e al tempo stesso vicino ai nostri valori. Ci siamo sentiti a casa ed entrambi ci siamo convinti di aver trovato la nostra dimensione: uno stile di vita minimalista e consapevole, compiendo scelte accurate e attente. Abbiamo iniziato poco a poco a mettere in discussione il nostro “vecchio” stile di vita e ad acquisire consapevolezza di quanti sprechi possiamo evitare.

A quali scelte di vita ha dato origine questa nuova consapevolezza?

Abbiamo iniziato con piccole scelte, dal diventare vegana (Ludovica) a consumare carne solo nel weekend (Matteo). Abbiamo eliminato la plastica dove non necessaria, iniziato ad acquistare localmente e a km0 quando possibile oppure prodotti biologici. Ci siamo dedicati allo studio e alla formazione in educazione sostenibile, permacultura, costruzione di abitazioni energicamente indipendenti, apicoltura naturale. Ogni passo ci ha spalancato le porte anuove opportunità e con ogni piccola scelta ci siamo sentiti sempre più sereni, avvertendo una sorta di calma e felicità nella nostra quotidianità.

Fino a che non è arrivato il momento di ritornare.

Quando il visto è scaduto e ci siamo preparati a tornare in Italia dopo tanti anni, sapendo che la nostra vita sarebbe stata ormai diversa e impegnandoci entrambi, come coppia e come individui, a rispettare queste nuove scelte. La cosa più difficile è stata sicuramente trovare il giusto equilibrio tra informare le nostre famiglie, educarle, ma lasciare loro lo spazio di compiere le loro scelte senza risultare invadenti ed estremisti! Ma ce l’abbiamo fatta e questo lungo lockdown, così come l’arrivo della pandemia in sé, ci ha insegnato che non potevamo più “scappare” dalla nostra terra con la scusa che “qui non si può fare mai nulla”.

È a quel punto che è arrivata la decisione di mettervi in gioco in prima persona?

Proprio così: per vedere cambiamento dovevamo schierarci in prima linea con coraggio e dedizione. Lo abbiamo fatto e a novembre del 2020 abbiamo deciso di iniziare il percorso dell’apertura di Ludì, un negozio di prodotti alimentari totalmente privi di imballaggio e di oggettistica zero rifiuti che potesse accompagnare ogni individuo nella transizione verso uno stile di vita sostenibile.

Raccontateci com’è andata.

La strada non è stata facile: Lanciano è un grande paesotto e trovare il giusto locale che fosse sufficientemente grande da garantirci spazio per organizzare anche incontri e seminari, senza però finire per pagare affitti stratosferici, è stata dura. Ci sono voluti sei mesi solo per questo! Insieme abbiamo compiuto i lavori di ristrutturazione del locale scelto in un quartiere residenziale con ampi marciapiedi e posti macchina, così da garantire facile accesso a tutti. Fortunatamente in Australia abbiamo anche imparato a fare svolgere lavori di manutenzione e questo ci ha permesso di abbattere di molto i costi dell’apertura. Finita questa fase, è iniziata l’ardua impresa della ricerca e scelta dei fornitori. Ci tenevamo ad avere prodotti locali, ma anche prodotti biologici e coltivati con i principi della biodinamica e della permacultura. La più grande difficoltà è stata convincere i vari fornitori a venderci i loro prodotti in grandi sacchi. Da noi il concetto di sfuso è ancora complesso e lontano. Ma ce l’abbiamo fatta: tre mesi dopo, con l’aiuto della nostra commercialista e della nostra agente di HACCP – due donne meravigliose! –, abbiamo completato il nostro negozio.

Quali prodotti vendete?

Da Ludì si può trovare cereali, legumi, farine, pasta, riso, oli, muesli e granole, biscotti, caffè fresco da macinare, tè e tisane, spezie, sale e zucchero, erbe, superpolveri, frutta secca, semi. In più tutta la parte di oggettistica, dai detersivi bio alla spina ai saponi artigianali al taglio, spugne compostabili, posate e spazzolini in bambù, contenitori e cannucce in acciaio, teli cerati e carte forno riutilizzabili, sacchetti di stoffa, pannolini e assorbenti lavabili e tante altre cosine! Il nostro budget non era molto alto e siamo stati bravi nel rispettarlo, ricercando mobili di seconda mano, riutilizzando bancali come mensole, recuperando arredi da nonni, rigattieri ed amici. La famiglia è stata il più grande supporto, ognuno ha apportato qualcosa. Fino al giorno dell’apertura c’era chi si arrampicava sulle scale per fissare le ultime cosine ai muri, chi lavava barattoli, chi scriveva a mano 353 etichette!

Il risultato è stato come ve l’aspettavate?

Sì: il negozio è una piccola oasi di pace, con un profumo di buono che solleva l’animo a chiunque entra e porta il sorriso a tutti. All’ingresso c’è un divanetto per rilassarsi e chiacchierare perché da Ludì ogni prodotto ha la sua storia e il suo perché che va raccontato adeguatamente. Siamo sempre attivi, inventandoci costanti collaborazioni, eventi, servizi per far conoscere la nostra realtà, ma anche per portare soluzioni lì dove il mercato non è ancora arrivato. La spesa la consegniamo a domicilio o la prepariamo per un ritiro facile e veloce, vendiamo online e prepariamo kit di merende per i bambini che vanno a scuola e menù settimanali per le famiglie impegnate. Ci ricordiamo bene le difficoltà incontrate nella transizione verso la sostenibilità e anticipiamo soluzioni ai bisogni della nostra comunità che giorno dopo giorno diventa una grande famiglia dove ci si aiuta e si collabora.

Cosa vuol dire per voi “sostenibilità”?

La sostenibilità è un mondo, uno stato, un concetto, uno stile di vita incredibilmente ampio e può far paura all’inizio. Ricordiamo sempre a tutti l’importanza di fare le cose poco alla volta. Scegliere di acquistare prodotti imballati in vetro, piuttosto che acquistare prodotti bio o fare la spesa dal contadino vicino casa. I passi sono molteplici e vanno compiuti lentamente e pazientemente. È un percorso fatto di domande, di continua messa in discussione con curiosità e senza giudizio, perché basta poco a sentirsi in colpa!

Cosa consigliate a chi volesse applicare questo concetto nella propria vita di tutti i giorni?

Si può iniziare da qualunque ambito: oggi scelgo un vasetto di ceci in vetro, domani acquisto una farina sfusa, tra una settimana provo a usare un telo cerato e tra un mese utilizzo la carta di giornale per fare pacchetti. Magari una volta a settimana vado a piedi a lavoro o mi organizzo con un collega. Prendo l’abitudine di tenere una busta di stoffa in macchina e se mi dimentico mi faccio una carezza, non un rimprovero! Quando sono al mare o in montagna a passeggiare mi porto un sacchetto nel quale raccogliere i rifiuti che trovo per strada. La cicca della sigaretta la ripongo in un fazzolettino e attendo un cestino per buttarla. Compro un bel libro di cucina dalla libreria locale – che se non ha quel che trovo può procurarselo! – e attendo pazientemente e con desiderio l’arrivo del mio acquisto.

Questo nel personale. Ma in famiglia e nella comunità in cui viviamo?

Inizio a rallentare i ritmi della mia famiglia con organizzazione e pianificazione. Spiego a mio figlio che a 9 anni davvero non ha bisogno di un telefono e che per produrre e poi smaltire uno smartphone si crea un grande impatto sull’ecosistema. Scelgo di ascoltare come mi sento e rispettare il mio corpo e i miei ritmi, che rispondono a quelli della natura. Potremmo andare avanti per ore! Nei confronti di Governi, istituzioni e grandi tavoli invece, mi impegno come cittadino a ricordare che sostenibilità significa anche “poterselo permettere”.

Lo Stato ci deve aiutare a compiere scelte sostenibili, mantenendo le nostre strade pulite, dando incentivi validi, utili e soprattutto inclusivi, informando ed educando, abbassando le aliquote dei prodotti che guariscono e aiutano il pianeta. C’è così tanto da fare! Ma questo non deve scoraggiarci bensì darci la forza di non mollare mai perché è un cammino che appaga, che rende felici e che ci fa vivere meglio, garantendo un futuro migliore ai nostri pargoli, alle prossime generazione e a Mamma Terra che è così bella e così unica.

Come trovano spazio queste idee nella vostra attività commerciale?

Ludì si impegna a garantire informazione, educazione e guida per chi vuole iniziare a cambiare, a scegliere con consapevolezza. Aiutiamo chi si serve da noi a scegliere i prodotti che più si avvicinano ai vostri gusti e alle vostre esigenze. Forniamo una guida sulle quantità da acquistare e prepariamo i prodotti in sacchetti di carta, se qualcuno dimentica i propri contenitori. Siamo sempre disponibili a fornire ricette e suggerimenti che si possono poi ritrovare sui nostri social e sul nostro sito. Abbiamo scelto pubblicità e divulgazione digitale proprio per minimizzare gli sprechi di carta. A chi viene da noi chiediamo un po’ della sua fiducia e del suo tempo, perché da Ludì non si viene con la fretta! Correre ci rende difficile assaporare, ascoltare, riflettere e noi ci teniamo che anche fare spesa nel nostro negozio sia simbolo di sostenibilità. Rallentare, respirare, lasciarsi trasportare!

Fonte: https://www.italiachecambia.org/2021/09/ludi-sogno-sostenibilita/?utm_source=newsletter&utm_medium=email

Sfusitalia: è nata la mappa dei negozi di prodotti sfusi

Dove sono i negozi di prodotti sfusi? Quanti ce ne sono in città? E cosa vendono? Da queste domande e per rispondere all’esigenza personale e condivisa da molti di fare con semplicità la spesa in modo più consapevole, è nata Sfusitalia, una mappa online creata dalla giovane romana Ottavia Belli. Con la crisi climatica che diventa sempre più evidente e l’inquinamento da plastica che assume dimensioni insostenibili, è quanto mai urgente la necessità di un cambiamento dei nostri stili di vita, che non può che passare da un ripensamento del nostro modo di fare la spesa quotidiana. Da dove iniziare, quindi? Ad esempio preferendo alla GDO la “piccola distribuzione disorganizzata” (come ha fatto da anni l’ “ex consumatrice perfetta” Elena Tioli) e limitando drasticamente gli imballaggi di prodotti alimentari e di uso domestico optando per l’acquisto di prodotti sfusi. In tutto il Paese è già presente una moltitudine di punti vendita che hanno scelto di seguire questa direzione e oggi individuare questi negozi è davvero semplice. Da un’esigenza personale della giovane romana Ottavia Belli è nata infattiSfusitalia, una mappa online dei negozi che vendono prodotti sfusi e alla spina. Per sapere come funziona e come ha preso vita questo strumento la abbiamo intervistata.

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Che cos’è Sfusitalia e come è nata l’idea?

Sfusitalia è il motore di ricerca di negozi che vendono prodotti sfusi, uno strumento per facilitare la ricerca e stimolare l’acquisto di beni privi di imballaggio. Una mappa on line e facilmente consultabile nata dalla mia difficoltà personale nel trovare un negozio sfuso vicino a me. Conclusa la triennale in Cooperazione Internazionale e Sviluppo a dicembre 2018 mi sono dedicata a questo progetto con il desiderio di contribuire – nel mio piccolo – al grande e apparentemente insormontabile problema dei rifiuti. L’idea è nata perché tutte le persone a cui racconto delle mie abitudini quotidiane mi pongono sempre le stesse domande: Dove sono questi negozi? Quanti ce ne sono in città? Cosa vendono? Non trovando un sito dedicato al solo tema dei prodotti sfusi, ho deciso di crearlo io. 

Come hai fatto questa mappatura?

La mappa è stata realizzata tramite le informazioni presenti online e la mia ricerca personale. Il giorno del lancio del sito erano presenti poco più di 150 negozi, oggi sono il doppio: abbiamo infatti appena raggiunto la quota di 300 negozi mappati! Ciò è stato possibile anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che, tramite un apposito form del sito, hanno aggiunto i negozi alla mappa. Le informazioni vengono puntualmente controllate e verificate da Sfusitalia prima di essere visibili sul sfusitalia.it per poter dare un servizio preciso.

Come funziona?

Il sito è stato creato per essere più intuitivo e semplice possibile. Dopo aver inserito il proprio indirizzo nella casella di inserimento, la mappa individua il negozio più vicino nel raggio di uno, due, tre chilometri. Una volta localizzato, è possibile avere maggiori dettagli sulla tipologia di prodotti sfusi in vendita cliccando sull’icona che aprirà una finestra informativa: nome, indirizzo, sito internet e categoria dei prodotti sono le informazioni che possono essere trovate sulla scheda di ogni negozio. 

Quanto sono diffusi i negozi di prodotti alla spina a Roma e in Italia? 

Nelle grandi città come Roma, Torino e Milano vi è una maggior presenza di negozi di prodotti sfusi rispetto alle realtà più piccole. Roma ne conta più di 50, Torino circa 20 e Milano oltre 10. È possibile trovare gli sfusi anche in città meno dense come Lugano, Vicenza, Brescia, Rimini, l’Aquila, Matera, Reggio Calabria, Cagliari e tante altre. La cultura dello sfuso è decisamente più diffusa al nord e al centro rispetto alle regioni del sud Italia, credo sia un gap che si potrà colmare con l’educazione all’ambiente.

 Quali sono i prodotti che possiamo acquistare sfusi?

Con il desiderio di cercare, ormai è possibile comprare ogni tipologia di prodotto privo di imballaggio. Troviamo generi alimentari come pasta, farina e semi, saponi per la casa, per i pavimenti, per la lavatrice e la lavastoviglie, ma anche prodotti per il corpo come shampoo, balsamo, dentifricio e molto altro ancora. Sfusitalia.it mette in risalto i negozi dividendoli per categorie di prodotti in vendita al fine di assicurare una spesa sfusa completa, premiando allo stesso tempo anche chi vende solo una o due tipologie (spesso per la casa). Oltre ai negozi dediti principalmente agli sfusi, esistono anche attività come tabaccherie, farmacia, lavanderie che hanno deciso di vendere prodotti alla spina, generalmente prodotti per la casa o per la persona. In questo modo è stato possibile allargare in modo capillare la diffusione di prodotti alla spina.

Quali sono i vantaggi nell’acquistare prodotti sfusi?

I vantaggi dei prodotti sfusi sono ambientali, economici, sociali e soprattutto immediati. La maggior parte del cibo e dei prodotti che usiamo quotidianamente sono confezionati. L’insalata in busta o le zucchine nella vaschetta, costano fino a 10 volte il prodotto sfuso. Un litro di sapone per i pavimenti biodegradabile e sfuso viene circa 1 € mentre lo stesso prodotto comprato al supermercato costa quasi il 100% in più. Comprando questo tipo di prodotto si accresce la qualità, si risparmia il costo dell’imballaggio e si ha la possibilità di comprare esattamente la quantità necessaria evitando sprechi. Scegliendo di acquistare prodotti sfusi riduciamo drasticamente la quantità di rifiuti plastici prodotti e inevitabilmente miglioriamo il contesto sociale nel quale viviamo, pensate che bello scendere di casa e non sentire la puzza dei cassonetti! 

Credi che negli ultimi tempi ci sia una maggiore consapevolezza nei consumatori e attenzione verso alcuni valori (ambientali, sociali)?

Gli effetti dell’inquinamento si stanno facendo sentire nella quotidianità delle persone ed è quindi inevitabile che i cittadini inizino ad aprire gli occhi. È un po’ come una malattia: quando si sentono i sintomi si prova a rimediare ad anni di visite evitate. Oltre alle risposte politiche di cui abbiamo bisogno a livello globale e alle quali la maggior parte della gente invoca è arrivato il momento di contribuire con piccoli gesti quotidiani e penso che Sfusitalia.it sia la dimostrazione che per fare la differenza non servano gesti eclatanti. 

Vorrei riportarvi una poesia di Edward Everett Hale che ha ispirato questo mio percorso. 

“Io sono soltanto uno. 

Ma comunque sono uno. 

Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa, e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare”.

Fonte: http://www.italiachecambia.org/2019/08/sfusitalia-nata-mappa-negozi-prodotti-sfusi/?utm_source=newsletter&utm_campaign=general&utm_medium=email&utm_content=relazioni

Negozi alla spina: dove sono in Italia i negozi che vendono merce sfusa

I negozi con merce sfusa o alla spina in Italia sono abbastanza diffusi anche se la concentrazione è collocata per lo più nel Nord della nostra penisola per motivi di logistica

Acquistare merce sfusa o prodotti spina, può essere conveniente sia per la tasca sia per l’ambiente. D’altronde l’acquisto di legumi, pasta, cereali, caffè o detersivi può comodamente passare attraverso i dispenser e non necessariamente dalle confezioni dosate. La scelta non è solo etica, ma anche pratica e rimanda un po’ agli acquisti che venivano fatti fino agli anni ’50 dove dal droghiere si potevano acquistare tantissimi prodotti sfusi e nelle quantità di cui si aveva bisogno e quando il 3×2, la formula del più acquista e più risparmi tipico della GDO era sconosciuta. Qualche anno fa, Federconsumatori calcolò, nel 2008 che la spesa annua per famiglia faceva risparmiare ben 774,58 euro se si acquistavano prodotti sfusi. Recente la notizia di un negozio con questa tipologia di vendita in apertura a Berlino grazie a un progetto di crowdfunding, ossia attraverso la raccolta fondi comune. Da qualche anno a questa parte il sistema di vendita sfuso è tornato in auge tanto che alcuni marchi della GDO hanno preso seriamente la questione aprendo diversi punti vendita. Dal 2012 a oggi alcuni di questi negozi hanno chiuso ma tanti altri hanno aperto. Molto interessante è stata la risposa dei consumatori all’acquisto dei detersivi sfusi la cui distribuzione sebbene intensa si è però estesa a macchia di leopardo, venendo favorita in quelle zone dove maggiormente si è trovata buona la qualità del prodotto. In Toscana, ad esempio, molti produttori locali portano la loro merce proprio ai rivenditori sfusi, mettendo in atto il circolo virtuoso del Km0. Piace anche lo sfuso per gli animali domestici, considerato di buona qualità e conveniente nel prezzo: d’altronde perché pagare per le crocchette il prezzo in più della confezione?

Alcune remore resistono però rispetto ai prodotti sfusi resistono come nel caso dell’acquisto di pasta oppure i cereali mentre il vino oppure le caramelle non destano impressioni avverse. Alcuni consumatori cercano date di scadenza e etichette, altri temono siano prodotti di primo prezzo, ossia di qualità inferiore rispetto ai prodotti delle grandi marche. Per quanto riguarda il reale risparmio in termini ambientali, ossia riduzione di imballaggi e di CO2 Assocasa ha analizzato l’LCA ovvero il Life Cycle Assessment giungendo alla conclusione che il refill, ovvero il riempimento della medesima tanichetta di detersivo deve essere costante e continuo affinché si realizzi il risparmio. Il flacone va riusato almeno 3 volte se si vuole risparmiare energia; almeno 6 volte se il flacone è in plastica riciclata e almeno 10 volte se il distributore del detersivo è lontano. Insomma va caricato nel totale circa 20 volte in un anno.

Auchan Self Discount

In 49 supermercati Auchan si trovano i Self Discount nati nel 2005, ossia un reparto dedicato alla vendita di 160 prodotti sfusi: cereali, frutta secca, caramelle e dolciumi vari, pasta, riso, legumi, caffè e detersivi. Tra il 2011 e il 2012 i prodotti sono stati particolarmente apprezzati dai clienti che hanno preferito l’acquisto di frutta secca, cereali, pasta, olio. I prezzi sono decisamente inferiori ai prodotti confezionati. Nei supermercati Simply sono venduti sfusi e a peso cereali, caramelle, frutta secca, legumi, pet food e vino all’interno di ciascun reparto di riferimento. Quest’anno Auchan ha attivato con il WWF il programma WWF One Planet Food contro lo spreco di cibo. Tra le iniziative nel 2012 il risparmio di oltre 190 tonnellate di materiale destinato al packaging e il recupero di prodotti non adatti alla vendita, circa 500 tonnellate di generi alimentari donati pari a oltre 900 mila pasta e gli sconti fino al 50% dei prodotti in prossimità di scadenza.

Ecco la lista delle città in cui sono presenti:

PIEMONTE
Cuneo, Torino, Venaria, Bussolengo

VENETO
Mestre, Padova, Vicenza

SARDEGNA
Cagliari Marconi, Cagliari S.Gilla, Sassari, Olbia,

LOMBARDIA
Bergamo, Concesio (Bs), Curno (Bg), Mazzano (Bs), Roncadelle (Bs), San Rocco al Porto (Lo), Antegnate (Bg), Cinisello B. (Mi), Cesano Boscone (Mi), Nerviano (Mi), Rescaldina (Mi), Vimodrone (Mi), Monza

CAMPANIA
Mugnano (Na), Pompei (Na), Napoli, Giugliano (Na), Nola

MARCHE
Ancona, Fano

ABRUZZO
Pescara, Pescara Ceppagatti

LAZIO
Roma Collatina, Fiumicino, PortadiRoma, Roma Casalbertone

PUGLIA
Bari Casamassima, Triggiano (Ba), Modugno (Ba), Mesagne (Br), Taranto

SICILIA
Porte di Catania, Catania Misterbianco, Palermo F.R., Carini (Pa), Melilli (Sr), Catania La Rena

ConadInsegna_Conad

Conad Centro Nord ha iniziato nel 2013 dei progetti per la riduzione dei rifiuti. I punti per la vendita dei biodetersivi alla spina sono stati incrementati mentre si è iniziata anche la vendita last Minute Market, ossia di quei prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati.

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La Coop ha scelto di distribuire detersivi con la formula del prodotto sfuso: ammorbidente, piatti, lavatrice, capi delicati, pavimenti con il marchio Vivi Verde Coop ossia a base di tensioattivi vegetali. Questi prodotti sono distribuiti tra 200 supermercati e ipermercati e nuovi punti vendita si aggiungono ogni anno. La vendita è sviluppata soprattutto nel Nord Italia, sede anche del produttore e fornitore dei detergenti ciò perché COOP cerca di tenere basse le emissioni relative alla distribuzione. Da un anno circa è iniziata anche la vendita di prodotti sfusi come cibo per animali e cereali per la prima colazione nei superstore della Toscana.

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Ogni negozio ha il suo angolo dedicato ai prodotti sfusi e funzionano più i detersivi che non i cereali. I detergenti sono bio e se acquistati sfusi costano il 20% in meno.

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La scelta di vendere sfuso è stata fatta, come si suol dire in tempi non sospetti, ossia nel 1998. All’inizio c’erano solo i cornero con la dicitura pesarisparmio e in seguito lo spazio ha accolto anche i detersivi. Ha detto Carlo Delmenico, Direttore della Responsabilità Sociale d’Impresa Simply Sma:

Siamo lieti di apprendere i dati che segnano il successo di un percorso che Sma ha intrapreso ben dodici anni fa. La società italiana, e il consumatore, sta cambiando. Appaiono nuovi modelli di nuclei familiari e nel contempo il consumismo sta ricercando un equilibrio fra impatto ecologico e conto economico. Da qui la scelta di Simply Sma di offrire ai suoi clienti luoghi e prodotti più economici ed ecosostenibili.

I prodotti sfusi sono venduti in 50 punti vendita Simply Sma:

ABRUZZO
IperSimply Loc. Villa Raspa Spoltore (PE)

EMILIA ROMAGNA
Simply Via Marzolino I`, 265 Cesena (FC)
Simply Via Balzella, 2 Forlì (FC)
Simply V.Togliatti loc. Maiano PodenzanO (PC)
PuntoSimply Via Verdi 9, 43121 Parma (PR)

LAZIO
Simply Via Aspertini ang. Via Parasacchi Roma
simply Via Petrocelli ang. Via Anagnina Roma

LOMBARDIA
Simply Via Lioni, 39 San Paolo d’Argon (BG)
Simply V. Piemonte ang. V. Lombardia Verdello (BG)
IperSimply Via Vallecamonica, 15 Brescia
IperSimply Via Brescia, 65/67 Castenedolo (BS)
IperSimply Viale Italia, 5 – Loc. Pianette Gussago (BS)
IperSimply Viale Europa, 6 Palazzolo (BS)
IperSimply Via Rudone, 30 Rovato (BS)
Simply Via Manifatture Boario Terme (BS)
Simply Via Mazzini, 38 Botticino (BS)
Simply Via Apollonio, 15/17 Brescia
Simply Via Cefalonia, 16 Brescia
Simply Via Giorgione, 7 – Centro Commerciale Margherita d’Este Brescia
Simply Via Masaccio, 20 Brescia
Simply Via S. Bartolomeo, 23 Brescia
Simply Via S. Zeno, 76 Brescia
Simply Via Tirandi, 30 Brescia
Simply Via Matteotti S.S. 345 ang. V. Sabotino Gardone Val Trompia (BS)
Simply Via Ermengarda, 90/A Leno (BS)
Simply Via S. Nicola, 43/45 Lunezzane (BS)
Simply P.zza Caduti di Nassirya, 15 Maclodio (BS)
Simply Via Industriale, 8 Rodengo Saiano (BS)
Simply Via Montessori, 1 Salò (BS)
Simply Via del Macello, 19 Crema (CR)
Simply Viale Po, 119 – 26100 Cremona Cremona (CR)
Simply via IV Novembre 24 Barzano (LC)
IperSimply Via Aldo Moro, 3 Codogno (LO)
Simply via Panagulis Casarile (MI)
Simply v.le Corsica 21 Milano (MI)
Simply Via Della Pecetta 31/33 Milano (MI)
Simply Via Novara, 15 – 20153 MILANO Milano (MI)
Simply SS Sempione 9/11 S.Vittore Olona (MI)
IperSimply Via Aldo Moro, 1-1/E Cogozzo di Viadana (MN)

MARCHE
IperSimply Via Maestri del Lavoro Chiaravalle (AN)
IperSimply Via Molino Basso Osimo (AN)
IperSimply Via Abbagnano, 7 Senigallia (AN)
IperSimply Via Velluti Piediripa (MC)

PIEMONTE
Simply Via Meana angolo Via Platone Volpiano (TO)

SICILIA
Simply P.zza Tivoli, 27 Tremestieri Etneo (CT)

VENETO
IperSimply Via F.lli Sanguinazzi, 1 Piove di Sacco (PD)
IperSimply S.S. Marosticana, 56 Povolaro (VI)
Simply Viale della Vittoria, 14 Lonigo (VI)
Simply Via Parco della Favorita, 2 Valdagno (VI)
VENETO IperSimply Via Nuova Tangenziale, 4 Peschiera (VR)

CRAI- Ecopoint, Ecopoint Blu, Ecopoint piccoli amicicrai-ecopoint-280x292

CRAI ha 34 punti vendita concentrati per lo più nel Nord Italia, Veneto e Piemonte, con punti vendita poi anche in Sardegna, Calabria e Basilicata. CRAI stima che con gli Eco Point arriverà al risparmio di 1 milione di confezioni all’anno. Il progetto della vendita di prodotti sfusi nasce dalla collaborazione con Planet Life Economy Foundation. I punti vendita si distinguono in Ecopoin dove ci sono i dispenser per gli alimenti sfusi; Ecopint Blu dove ci sono anche i detersivi alla spina e infine Ecopoint piccoli amici in cui è possibile acquistare il cibo per i piccoli animali da compagnia.

Negozio Leggero

Sono attualmente 9 i punti vendita di Negozio Leggero che ha un concept un po’ diverso rispetto ai prodotti sfusi che si trovano nella grande distribuzione. In questi punti vendita si trovano 1500 prodotti il che ci dice che la scelta rispetto alle tipologie merceologiche è certamente molto più ampia. Nascono poi come negozi la cui vendita è esclusivamente basata su prodotti sfusi.

PIEMONTE
via Napione 37/E – Tel. 011.7630336 Torino

Via San Tommaso 5 – Tel. 011.7604153 Torino

via Ormea 23 (angolo via Baretti) – Tel. 011.5822831 Torino

via Carlo Alberto 4 – Tel. 011.6406666 Moncalieri (TO)

piazza Statuto 25 – Tel. 0141.231785 Asti

LOMBARDIA
via Anfossi 13 – Tel. 02.99205762 Milano
viale Roma 6/C – Tel. 0321.231504 Novara
Piazza Caduti per la libertà 15 – Tel. 0342.611380 Morbegno (SO)

LAZIO
via Chiabrera 80 – Tel. 06.98183226 Roma

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Effecorta ora ha tre punti vendita a Capannori, a Milano e a Prato. I prodotti oltre ad esere sfusi sono a Km0 provenendo dalla distribuzione della filiera corta calcolata in 70 Km. Il concept dunque tende a valorizzare il prodotto locale riscoprendo non solo i piccoli produttori ma anche variet. sement e colture spesso di nicchia, abbandonate o dimenticate.

Foto | Effecorta Prato @twitter

Fonte: ecoblog.it