Acqua, l’Europa fa marcia indietro sulla privatizzazione

Il Commissario Europeo Michel Barnier si dichiara contrario alla privatizzazione del servizio idrico e firma una dichiarazione che va incontro all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water, sottoscritta da un milione e mezzo di cittadini in tutta Europaacqua_rubinetto3_

L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water è stata sottoscritta da un milione e mezzo di cittadini in tutta Europa. Il Commissario Europeo Michel Barnier si dichiara contrario alla privatizzazione del servizio idrico e firma una dichiarazione che va incontro all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water. L’ ICE per l’acqua pubblica è stata sottoscritta da un milione e mezzo di cittadini in tutta Europa, anche in Italia grazie al lavoro del Forum italiano dei movimenti per l’acqua e della FpCgil. Con una dichiarazione ufficiale diffusa il 21 giugno scorso, Barnier esclude l’acqua dalla direttiva sulle concessioni e rassicura i cittadini dell’Unione Europea: “Capisco bene la preoccupazione che deriva da una privatizzazione dell’acqua contro la vostra volontà, anche io reagirei allo stesso modo”. Per l’ennesima volta viene smentita la litania dei fautori delle privatizzazioni, quel “ce lo chiede l’Europa” continuamente ripetuto per giustificare la cessione ai privati del servizio idrico e già sconfitto dal voto popolare nel referendum del 2011. In Italia è intanto iniziato lo sprint finale per raggiungere l’obiettivo di firme per l’Iniziativa dei Cittadini Europei citata da Barnier, affiancando così anche il nostro paese agli undici che l’hanno già fatto, per raggiungere un risultato storico. È possibile firmare online su Acquapubblica.eu.

Fonte: il cambiamento

Svendita della Sanità piemontese

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[ qui il volantino in PDF ]

Sanità pubblica addio: vogliono svendere ai privati i nostri ospedali!

Devi sapere che entro la fine di aprile 2013, l’ex-Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Ing. Paolo Monferino, ha deciso di vendere tutti gli ospedali e le strutture sanitarie piemontesi a un Fondo Immobiliare Privato. (Legge n. 5, art. 7 del 4.5.20 12) Come mai? Perché la Regione Piemonte affonda nei debiti! L’ex-Assessore sostiene che bisogna farlo subito per risanare il debito accumulato, diversamente non si potranno più pagare i fornitori delle ASL e gli stipendi del Personale sanitario. Cosa svenderanno:

beni non strumentali: 38 milioni di mq di terreni agricoli convertendoli in edificabili.

560 immobili per un totale di 54.000 mq.

Valore del patrimonio da conferire a un Fondo di Investimento Immobiliare stimato in 1.000 milioni di Euro.

E poi cosa succederà?

Il Fondo affitterà alla Regione tutto quello che ha comprato e gli affitti diventeranno un costo davvero insostenibile. Come saranno garantiti allora gli interventi e le prestazioni sanitarie a cui tutti noi cittadini abbiamo diritto?

Forse l’ex-Assessore della Regione ha una ragione più importante per vendere tutto? Ecco quale.

Con delibera regionale 16.1.2012, n. 1-3267 è stata data una consulenza di 100.000 euro all’anno al dott. Ferruccio Luppi per fare una stima del valore delle strutture sanitarie che la Regione intende vendere. Il dott. Luppi possiede le specifiche competenze per individuare, proseguire e accelerare le scelte strategiche di sostegno alla ristrutturazione del debito e per la valorizzazione del patrimonio della Regione.

Quali sono le specifiche competenze del dott. Ferruccio Luppi?

Il dott. Ferruccio Luppi è presidente della Société Générale De Santé, il gruppo francese che possiede il maggior numero di strutture sanitarie private in Francia. È consigliere del gruppo di fondi immobiliari IDeAFimit SGR leader del settore in Europa.

Ha rivestito ruoli importanti in molte finanziarie legate alla FIAT in Italia e in Europa.

Anche l’ing. Monferino, fino al 20 marzo scorso Assessore alla Sanità in Piemonte, è membro di almeno altri 25 consigli di amministrazione, per lo più collegati alla FIAT.

I CITTADINI PIEMONTESI STANNO PAGANDO UN ESPERTO PER STABILIRE I PREZZI DELLE STRUTTURE CHE EGLI STESSO HA INTENZIONE DI ACQUISTARE.

LA SVENDITA NON SERVIRÀ AFFATTO A RIPIANARE IL DEBITO DELLA SANITÀ MA ELARGIRÀ AFFARI A PRIVATI SULLA PELLE E LA SALUTE DEI CITTADINI. C’È POCO TEMPO PER IMPEDIRE TUTTO QUESTO. MA SI PUÒ FARE MOLTO.

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Fonte-. Cumiana viva