Per un pugno di semi, l’educazione ambientale di Green Cross per le scuole

Per un pugno di semi è il tema concorso voluto da Green Cross Italia e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado che si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR.

Valorizzare la biodiversità grazie alle buone pratiche alimentari e scoprire come possiamo influenzare la vita di persone lontane con le nostre semplici scelte alimentari: è questo l’obiettivo del concorso Immagini per la Terra che per quest’anno ha come tema Per un pugno di semi. Il contest è voluto da Green Cross ed è rivolto a studenti e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Giunto alla XXIII edizione questa iniziativa di educazione ambientale si svolge sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il MIUR e con supporto di Acqua Lete.logo_perunpugnodisemi-280x350

Il progetto segue la strada già indicata da Expo di Milano 2015, ovvero Nutrire il Pianeta, energia per la vita, e così Green Cross chiede ai partecipanti di concentrarsi sul tema dell’alimentazione sana e sostenibile. Al centro del lungo processo alimentare proprio i semi, a volte minuscoli, altre rari e preziosi che spesso sono stati al centro di gurre, speculazioni, battaglie legali, economiche e finanziarie. Sembra che esistano almeno 10 mila specie vegetali che sono adatte all’agricoltura e all’alimentazione umana; è ovviamente una stima che però ci fa riflettere sull’abbondanza di possibilità offerte dalla Natura e che coprono per circa l’80% l’intero fabbisogno alimentare mondiale. Ma a mettere in serio pericolo questa abbondanza sono i cambiamenti climatici per cui previsioni ci dicono che tra il 16 per cento e il 22 per cento di colture quali arachidi, patate e fagioli sono destinati a scomparire entro il 20155. Questi cibi rappresentano la principale fonte di sostentamento per alcune comunità. Dunque Green Cross invita gli studenti a partecipare al concorso producendo articoli, reportage, inchieste, fotografie, spot e brani musicali che abbiano come tema i semi e che invitino al consumo responsabile del cibo sulla base delle risorse di ogni territorio. Veniamo al premio che è in denaro e che sarà destinato all’Istituto scolastico vincitori che così potrà contribuire a sostenere iniziative ambientali sia nel nostro Paese sia altrove per diffondere il messaggio che il cibo è un diritto per ogni essere umano.

>> Il Bando del concorso

Fonte: ecoblog.it

Con Stefano Rodotà le politiche per acqua pubblica e banda larga nella Repubblica italiana

Ecco perché Stefano Rodotà, l’80enne che potrebbe a breve essere nominato presidente della Repubblica Italiana, piace al Movimento 5 stelle e a molti italiani: ha portato avanti le battaglie per l’acqua pubblica e banda larga.

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L’acqua pubblica in Italia ha il suo paladino in Stefano Rodotà, giurista calabrese, ex garante della privacy, che potrebbe essere eletto il nostro prossimo Presidente della Repubblica. Rodotà è uno degli autori del referendum avendone scritto i quesiti. Sotto lo spot a cui ha preso parte Rodotà con Ascanio Celestini e Lella Costa proprio per chiedere all’Europa di rendere pubblica tutta l’acqua così come riconosciuto tra i diritti dell’ONU.

Ma tra gli interessi del possibile futuro presidente della Repubblica anche la banda larga per cui quando era Garante della Privacy e dunque con conoscenza approfondita dello stretto legame tra diritti e doveri in materia di protezione dei dati personali, giunse a proporre un articolo bis da aggiungere alla Costituzione italiana, come addendum all’articolo 21 sulla libertà di espressione, a cui sarebbe da integrare:
Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.
Capirete bene che questi due temi, acqua pubblica e banda larga, già di per sé rappresentano una sostanziosa rivoluzione qualora Rodotà fosse eletto presidente della Repubblica italiana, perché nonostante i suoi 80 anni conosce molto bene la rete e soprattutto ha ben chiare le sue potenzialità in merito alle declinazioni di democrazia partecipativa e governance politica. Inoltre conosce benissimo i meccanismi di diffusione delle informazioni anche relative alla protezione dei dati personali che come ha più volte sottolineato restano diritti inviolabili anche con la diffusione capillare di internet, considerato un diritto fondamentale dei cittadini.
Fonte: ecoblog