New York, bandito il polistirolo per cibo e bevande

 

Dopo San Francisco, Seattle e Portland, il polistirolo utilizzato per contenere cibo e bevande viene messo al bando anche a New York. Dal prossimo primo luglio i famosi contenitori bianchi take away dovranno sparire da tutte le attività che ne fanno uso, dal momento che non è stato possibile avviare una filiera di riciclo381536

Via il polistirolo dagli imballaggi per il take away. Con il provvedimento il sindaco Bill de Blasio porta a compimento una missione iniziata dal suo predecessore Michael Bloomberg, soprannominato anche sindaco salutista per le sue battaglie contro l’obesità e il fumo. Secondo alcuni gruppi ambientalisti, i contenitori di polistirolo macchiati di cibo e grasso stanno intasando le discariche:circa 23/mila tonnellate di polistirolo vengono gettate via ogni anno a New York con un costo per la città di almeno 86 dollari a tonnellata. Verso la fine del suo mandato, Bloomberg aveva cercato un compromesso con le aziende produttrici di contenitori, invitandole a dimostrare che il polistirolo può essere riciclato e rivenduto. Ad oggi nulla di fatto, cosi dalle parole si è passati ai fatti.La Grande Mela tuttavia non è la prima città americana ad aver adottato la misura. Il divieto è già in vigore a San Francisco, Seattle e Portland.

fonte: ecodallecitta.it

Il polistirolo è più duro dell’acciaio

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Conosciamo il polistirolo (o polistirene) come un materiale morbido, friabile, adatto per l’imballaggio, o come isolante termico. In molti dunque rimarranno forse stupiti nell’apprendere che in realtà, con la giusta tecnica di produzione, può diventare resistente come l’acciaio. La scoperta è frutto di una collaborazione tra l’Università Bicocca di Milano e l’Università giapponese di Kyoto, ed è stata presentata sulle pagine di Nature Chemistry. Un filo di polistirolo atattico, questo il nome del nuovo materiale super-resistente, realizzato grazie a una nuova metodologia nanotecnologica molecolare. Il metodo comunemente utilizzato per la creazione di polimeri prevede di stirare le fibre del materiale di partenza (in questo caso lo stirene) per allinearle e allungarle, un po’ come se si filasse la lana. In questo modo però il risultato è reversibile e non sempre perfetto. Il nuovo metodo molecolare e nanotecnologico scoperto dalle due università prevede invece l’allineamento dei polimeri contestualmente al momento della loro creazione, in modo da renderlo una caratteristica “strutturale” del materiale. Le catena polimeriche sono tenute in registro da pinze molecolari, ovvero delle minuscole mollette che consentono alla struttura ordinata di rimanere stabile nel tempo. È proprio grazie alla sua struttura che il polistirene atattico così ottenuto presenta un’elevata resistenza meccanica: l’allineamento stabile delle catene polimeriche permette infatti di sopportare il carico di 6-8 tonnellate per centimetro quadrato, un’enormità, se paragonato alla tonnellata e mezzo per centimetro quadrato dei compositi in fibre di carbonio. Il nuovo materiale inoltre costa almeno 10 volte di meno delle fibre di carbonio o del più comune kevlar. “Al momento abbiamo certificato la possibilità di realizzare un materiale innovativo agendo direttamente sulla catena di polimeri nel momento della sua formazione, modificando e allineandone la struttura in maniera permanente. E ora stiamo pensando di depositare il brevetto”, afferma il professor Piero Sozzani, coordinatore del team di ricercatori della Bicocca. “Con questa scoperta diventa finalmente possibile applicare un materiale più leggero, più resistente e più economico a differenti ambiti industriali: dall’automotive all’industria navale, passando per l’high-tech e l’aerospaziale”. Riferimenti: Highly ordered alignment of a vinyl polymer by host–guest cross-polymerization; Gaetano Distefano, Hirohito Suzuki, Masahiko Tsujimoto, Seiji Isoda, Silvia Bracco, Angiolina Comotti, Piero Sozzani,   Takashi Uemura & Susumu Kitagawa Nature Chemistry doi: 10.1038/nchem.1576

Fonte:http://www.galileonet.it/blog_posts/519cd690a5717a117a0000b6