Muore e lascia un milione e mezzo di euro a Elena Cattaneo “per la ricerca scientifica”

Si chiama Franco Fiorini, è un imprenditore malato di poliomielite e morto a 64 anni. Nel testamento ha disposto di destinare tutti i suoi averi a Elena Cattaneo per la sua attività di ricerca scientificastaminali

Un milione e mezzo di euro “alla dottoressa Elena Cattaneo, senatrice a vita, perché li destini come meglio crede alla ricerca scientifica“. Sono queste le volontà testamentarie di Franco Fiorini, dirigente di un’azienda edile emiliana, malato di poliomielite e recentemente scomparso all’età di 64 anni, rese ufficialmente pubbliche il 21 giugno scorso. Un gesto di grande nobiltà e sensibilità, come ha sottolineato la stessa Cattaneo: “Non conoscerò mai con certezza i motivi che lo hanno spinto”, ha detto la ricercatrice a Nature. “Ma il messaggio è estremamente positivo: ci sono persone, come Franco, sensibili all’importanza della scienza e della ricerca per il futuro dell’Italia”. La senatrice ha intenzione di utilizzare i fondi per istituire delle borse di studio da destinare a giovani ricercatori italiani.A causa della sua malattia, contratta durante l’infanzia, Fiorini era parzialmente paralizzato e costretto da tempo su una sedia a rotelle. All’inizio del 2016, aveva contratto un’infezione, che si è aggravata nei mesi seguenti e lo ha portato alla morte il 21 giugno scorso. “Era una persona molto riservata”, ha commentato Paolo Ghedini, legale e amico intimo di Fiorini. “Usciva di rado e non aveva parenti stretti. Ma leggeva di continuo, mi parlava di storia, medicina, politica. Amava riordinare la sua collezione di oltre 5mila libri, la maggior parte relativi a scienza e filosofia”. Il 28 maggio, sempre stando alla ricostruzione di Nature, il notaio di Fiorini aveva informato Cattaneo delle volontà del suo assistito: all’inizio, la senatrice aveva pensato a uno scherzo. Non lo era: grazie davvero, signor Fiorini.

Via: Wired.it

 

Cambiamenti climatici, l’appello di The Guardian a Bill Gates

Il quotidiano britannico chiede al fondatore di Microsoft di diventare il capofila della lotta ai cambiamenti climatici. The Guardian chiama e Bill Gates risponderà? La testata britannica che negli ultimi anni ha scalato con grande intelligenza e capacità le gerarchie del giornalismo globale ha individuato nel fondatore di Microsoft il possibile capofila della lotta contro i cambiamenti climatici. La Bill and Melinda Gates Foundation è già riuscita a debellare la poliomielite in India e da alcuni anni sta conducendo una lotta globale per contrastare l’HIV, la malaria e molte altre malattie, fra cui quelle connesse alle carenze di servizi igienico-sanitari. La testata britannica e all’avanguardia nella trattazione dei temi ambientali, con una sezione del suo sito che è un vero e proprio punto di riferimento per chi si occupi della materia. La fondazione di Bill e Melinda Gates, inoltre, è uno dei finanziamenti dello sviluppo globale della testata inglese. Il precedente che solletica la fantasia del redattore-capo Alan Rusbridger è proprio quello della poliomielite: nel 2009 la metà dei casi su scala globale venivano registrati in India, in soli tre anni la malattia è stata debellata. Visto l’impegno e la lungimiranza del numero uno del fondatore di Microsoft, The Guardian ha lanciato in marzo la campagna Keep it in the Ground in collaborazione con 350.org, una campagna nella quale si chiede a Gates di spostare i suoi investimenti (1,4 miliardi di dollari) dalle fonti fossili a quelle alternative. Perché Bill Gates? Perché il suo passato parla per lui: è l’uomo che può farlo e facendolo trascinare anche altre aziende, costringendole a fare lo stesso. Per convincerlo è stato realizzato un video: 190mila voci provenienti da oltre 170 Paesi sono state filmate e selezionate per un appello a Bill Gates. Quale sarà la risposta?153865946-586x389

Fonte:  The Guardian

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