A metà settembre è arrivata la stagione autunnale. Ma in effetti, oltre al cambio di stagione negli armadi, all’apertura delle scuole e al rimpianto delle passate vacanze, cosa successo veramente? Proviamo a scoprire cosa significa a livello astronomico l’equinozio d’ autunno. Si tratta di un evento che si realizza quando la Terra raggiunge quel punto dell’orbita in cui il Sole si trova a picco sull’Equatore, al cosiddetto zenit, mentre si trova sull’orizzonte sia al Polo Nord che al Polo Sud. Qui la superficie terrestre è illuminata in ogni punto allo stesso modo. Quest’anno l’evento si è verificato esattamente il giorno 22 settembre alle 16:49 ora italiana. La domanda sorge però spontanea: perchè non il 21 settembre? Così ci hanno sempre insegnato a casa e a scuola. Gli studi sugli astri riferiscono che invece non è sempre così! Il motivo risiede nel diverso calendario che gli uomini hanno adottato rispetto a quello naturale della Terra. Il nostro Pianeta infatti percorre la sua orbita attorno al Sole in 365 giorni e ‘spiccioli’, per la precisione 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Il periodo di rivoluzione della Terra risulta dunque più lungo del calendario gregoriano, una mancata coincidenza che l’uomo da secoli corregge con l’introduzione degli anni bisestili. L’equinozio autunnale in agricoltura sancisce la fine del raccolto nei campi e la festa del secondo raccolto ma è anche tempo di potature e di compost. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, per questo le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste. Ora parte la caccia degli animali predatori e molte specie migratorie avviano il loro lungo viaggio verso sud. Per i più precisini di voi, sappiate che in realtà il quadro è un poco più complesso, perchè anche il periodo di rivoluzione della Terra varia in continuazione. A causa della perturbazione creata nella rotazione della Terra attorno al Sole a causa del moto degli altri pianeti e a causa della precessione degli equinozi, cioè la Terra cambia in modo lento ma continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla ‘sfera ideale’ delle stelle fisse. Ma torniamo al giorno di equinozio d’autunno. Nell’occasione si verificano alcuni avvenimenti astronomici, tra cui – cosa che ha il suo apice ai poli terrestri – la trasformazione del giorno in una lunga notte. Al Polo Nord infatti il Sole passa da un giorno lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi, mentre al Polo Sud al contrario la notte lunga 6 mesi diventa un giorno lungo 6 mesi. Una particolarità: gli emisferi settentrionale e meridionale in genere non ricevono la stessa quantità di luce solare, tranne che durante gli equinozi. Periodi in cui possono osservare fenomeni di eclissi. E noi che credevamo che fosse solo una stagione che precede il Natale e le giornate si accorciavano…
Fonte: tuttogreen