Lago Ex Snia: abbattuto il muro, il parco è dei cittadini

Abbattuto il muro su Via di Portonaccio, nonostante qualche attimo di tensione con il costruttore Pulcini, proprietario dell’area ora espropriata. Inizia il percorso partecipato con i cittadini380042

Una vittoria per cittadini e istituzioni: dopo l’approvazione dell’emendamento di 500.000 € che permetterà la messa in sicurezza dell’area e la realizzazione della recinzione, mercoledì 6 agosto è stato abbattuto il muro dell’accesso al parco ex Snia e al lago che sorge nei pressi di Largo Preneste a Roma, con l’apertura di un varco su via di Portonaccio. “Questo atto insieme al picchettamento dell’area, espropria di fatto il terreno che era di proprietà del costruttore Pulcini”, ha spiegato Stefano Veglianti, Vicepresidente del Municipio Roma V che era presente all’operazione insieme al vicesindaco Luigi Nieri. Le istituzioni hanno dovuto confrontarsi con i legali rappresentati della società Ponente proprietaria della restante area da espropriare: il legale del costruttore Pulcini è infatti intervenuto per bloccare l’abbattimento del muro e l’esproprio dell’area: “Non è del Comune”. Ma i comitati che da 20 anni si battono contro la cementificazione del parco hanno fatto sentire ancor più forte la propria voce. “Questa zona verde è importantissima per il quartiere: è stata fortemente voluta dai cittadini”, ha commentato Nieri. “La storia del lago infatti inizia tanti anni fa con la famosa vicenda della mappa truccata del Piano regolatore, quando per costruire un grande centro commerciale la società si affrettò a fare lavori e si bucò una falda. Un episodio all’epoca oggetto di un’inchiesta della Procura. Credo che oggi – ha proseguito – sia una giornata veramente importante per noi e per il Municipio che ha seguito passo passo la vicenda”. Verranno ora analizzati acqua e terreno e l’area verrà messa in sicurezza, soprattutto la parte del lago che verrà frequentata dai cittadini. Gli arredi del parco saranno allestiti con i 20.000 euro raccolti negli anni dal Forum del Parco delle Energie. Tavoli e panchine saranno progettati con criteri di bioedilizia e a titolo gratuito dal collettivo di ingegneri “Dauhaus”. Grande soffisfazione arriva anche dal profilo Facebook del Sindaco Ignazio Marino: “Ora inizia il percorso partecipato con i residenti del quartiere per avviare quanto prima i lavori e donare un magnifico parco alla città e ai cittadini”.
Fonte: ecodallecittà.it

Parco del Delta del Po, un luogo magico poco conosciuto tra Veneto e Romagna

Il Parco regionale del Delta del Po, questo sconosciuto. Eppure rientra in una delle tante ricchezze naturalistiche del nostro Paese. Si estende tra Emilia-Romagna e Veneto, sebbene principalmente nella prima Regione, con 54mila ettari. E’ stato istituito nel 1988, entrando a far parte, il 2 dicembre 1999, nei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.Parco-Po-400x250

 

Il Parco offre altresì un patrimonio culturale tra i più interessanti dell’Emilia Romagna. Basta annoverare l’abbazia di Pomposa, la regione lagunare di Comacchio, la basilica di Sant’Apollinare in Classe. Molto variegata la fauna presente nella zona: 374 specie di vertebrati, di cui 297 specie di uccelli; di queste, 146 sono nidificanti, pari a 35mila individui, mentre 151 sono svernanti, altri 55mila. Tra le specie più rare vanno menzionate il fenicottero maggiore, la spatola, il marangone minore, e altre come il mignattaio, il tarabuso, il fraticello, il falco di palude e il mignattino piombato. Quanto ai mammiferi, nel Parco sono presenti 41 varietà, tra le quali vanno ricordate il cervo nobile, il daino, la volpe, l’istrice, la puzzola e lo scoiattolo. Di tutto rispetto anche la fauna. Tra gli alberi risaltano i salici e i pioppi, fra gli arbusti la biangola, e nei prati spuntano i ciuffi di carice spondicola, la campanella maggiore e il giunco fiorito. Non mancano particolari specie di orchidee. I visitatori, oltre che apprezzare le ricchezze naturalistiche, possono svolgere anche varie attività. Vengono proposte infatti diverse iniziative didattico-ricreative. Molteplici le attività da poter svolgere: da una semplice passeggiata in bicicletta sugli argini dei sei rami del Po a un’escursione in barca o in canoa per i più sportivi. Per i fanatici delle fotografie, sono diversi i punti dove poter scorgere stupendi panorami o immortalare splendide specie animali o faunistiche. Non mancano anche possibilità di birdwatching.

Fonte: tuttogreen.it

Parco Nord: si scava per un nuovo lago da 2 ettari

Nella parte ovest del Parco Nord (Bruzzano), il più vasto parco (di cintura metropolitana) milanese, da qualche settimana si scava nei 21.000 m2 dei prati tra via Ornato e via Aldo Moro. Il progetto del Parco: un grande lago per arricchire il paesaggio. Forse pure balneabile378975

Qualcuno degli appassionati frequentatori del vastissimo Parco Nord, da qualche settimana sembra più preoccupato del solito. Nell’area est del parco, quella tra il fondo di via Ornato (Niguarda) e via Aldo Moro (quartiere Bruzzano), sono infatti apparse le transenne dei cantieri, a delimitare una superficie di prati piuttosto vasta (circa 2 ettari, vedi foto daskyscrapercity.com), dove si sta scavando con le ruspe. I cartelli con le precise indicazioni sul progetto, autorizzato dall’Ente Parco, le informazioni date dagli operai e la concomitanza dei lavori con la posa della “megapasserella” ciclabile sopra l’incrocio tra via Aldo Moro e via Ornato, sembrano rassicurare sulla bontà di un intervento paesaggistico positivo: un lago di circa 2 ettari di larghezza, in grado di arricchire il paesaggio di questo settore dello splendido parco di cintura metropolitana milanese (Comuni di Milano, Sesto, Bresso, Cusano, Cormano e Cinisello) e che forse sarà pure balneabile. Tuttavia qualche timore resta, vista l’ampiezza della superficie coinvolta, i circa sei mesi previsti per i lavori e l’aver momentaneamente perso la fruizione degli ampissimi prati verdi che vengono scavati per fare posto, in futuro, all’acqua. Non sarebbe il primo lago del Parco Nord. Oltre ai piccoli specchi d’acqua artificiali, creati da tempo per arricchire il parco di ambienti ospitali per specie acquatiche ed uccelli, solo nel 2012 era stato già varato un primo lago di maggiori dimensioni: quello nella parte nord del parco, confinante con via Padre Turoldo, Comune di Cinisello Balsamo: un lago di circa 5.000 m2, con una profondità massima di 3,5 metri, sponde di tipo naturalistico per l’osservazione degli uccelli e non balneabile.

Fonte: ecodallecitta.it

Sei un talento della comunicazione? Vieni al Parco dell’Energia Rinnovabile, lo stage è gratis

Un’occasione unica per imparare sul campo e per mettere a frutto il proprio talento, il tutto nella splendida cornice del Parco dell’Energia Rinnovabile in Umbria e…gratis. Ma non sarà per tutti: solo per chi supererà la selezione. La prova? Scrivere un articolo e realizzare un videomessaggio. Per chi sarà scelto sarà un’esperienza indimenticabile.per_umbria_giornalismo

L’iniziativa è organizzata dal quotidiano online Il Cambiamento, dall’associazione Paea e dal Per Parco dell’Energia Rinnovabile con la preziosa collaborazione di Low Living High Thinking. Già il titolo, “Giornalismo Zero Punto Zero”, fornisce gli spunti giusti per intuire che per chi si cimenterà sarà solo l’inizio; l’inizio di un’esperienza formativa che potrà avere anche un peso di tutto rispetto nel curriculum di ciascuno dei partecipanti. Si tratta del primo multi-contest operativo da viversi all’interno di quella fabbrica di idee e progetti che costituisce un’avanguardia in Italia in fatto di conoscenza e progettazione dell’utilizzo delle energie rinnovabili e delle tecnologie a basso impatto, il Per. Chi sarà selezionato potrà vivere un mese all’interno del Per, vitto e alloggio gratuiti, e cimentarsi la mattina come giornalista e il pomeriggio come “braccio operativo” dei laboratori e delle attività all’interno del Parco. Raccogliere notizie, raccontare i progetti del Per, realizzare inchieste sul tema delle energie rinnovabili sarà attività destinata ad essere ospitata sulle pagine online del quotidiano Il Cambiamento, mentre l’esperienza pratica sul campo potrà riguardare la cura dell’orto sinergico, la gestione del Parco, la manutenzione del verde e lo studio degli impianti energetici tecnologici a impatto zero. Per partecipare alla selezione dovete scrivere un articolo di massimo 750 parole sul risparmio energetico o sulla tema della biodiversità e creare un videomessaggio di un minuto e caricarlo su YouTube con il tag
#giornalismozeropuntozero spiegando perché siete le persone giuste per noi. Entro il 18 aprile dovrete spedire l’articolo o il link al filmato corredati dal curriculum a stage@per.umbria.it. Non c’è veramente tempo da perdere!
Per conoscere tutti i dettagli clicca qui.

Fonte: il cambiamento

Isola di Budelli, il Parco della Maddalena esercita la prelazione ma rischia di prendersi le armi chimiche della Siria

Dopo l’appello del magnate Harte per non perdere la possibilità di sfruttare privatamente l’Isola di Budelli, ecco che il Parco della Maddalena esercita il diritto di prelazione ma il Ministero per la Difesa pensa di stoccare a S.Stefano le armi chimiche della Siriaisola-di-budelli1-620x350

Scade oggi il termine per far tornare l’Isola di Budelli allo Stato e il Parco della Maddalena ha esercitato il suo diritto di prelazione depositando gli atti presso il tribunale di Tempio Pausania. La copertura economica per gestire l’intera operazione di rientro e pari a 3 milioni di euro circa è stata finanziata attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità approvato a fine dicembre al Senato. Giuseppe Bonanno presidente del Parco ha detto:

Un particolare ringraziamento va ai quasi 85 mila sottoscrittori della raccolta firme lanciata sulla piattaforma Change.org dalla Fondazione Univerde, con in prima linea l’ex Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecorario Scanio, che si è attivato immediatamente per questa battaglia di civiltà e di principio. Un doveroso ringraziamento, inoltre, ai due primi firmatari dell’emendamento, i Senatori Loredana De Petris e Luciano Uras, e a tutta la Commissione Bilancio del Senato, che all’unanimità, e quindi in modo assolutamente trasversale, ha raccolto le istanze e le sollecitazioni provenienti da un’opinione pubblica fortemente motivata e interessata alla risoluzione della vicenda Budelli.

In effetti l’ex ministro Pecorario Scanio si è battuto come un leone attraverso la piattaforma per le petizioni on line Change.org e il suo appello è stato accolto da circa 100 mila sottoscrittori:

Questo è un successo per l’ambiente ma anche per la dignità nazionale di un’Italia che deve puntare sulle proprie eccellenze anche naturali .Ora mi aspetto che si superino le polemiche e si lavori ,con grande collaborazione istituzionale e civile ,a sostenere il Parco Nazionale negli ulteriori adempimenti e nella migliore tutela e valorizzazione di questa isola unica. Spero inoltre che questa sia un’occasione per richiamare l’attenzione sull’arcipelago della Maddalena che è stato truffato con gli scandali del mancato G8 e necessità di risorse adeguate per le bonifiche e un rilancio turistico sostenibile non certo ,come si teme proprio in questi giorni di vedersi destinate le armi chimiche siriane da smaltire dopo i decenni di servitù militari.

Ma La Maddalena però non sembra trovare pace poiché recenti voci sembrano insistere sulla possibilità che il Ministero della Difesa usi i bunker dell’Isola Santo Stefano per tenere in deposito 700 tonnellate di armi chimiche siriane per almeno due settimane. In pratica l’Italia si presterebbe a far effettuare il passaggio di 150 container contenenti armi chimiche siriane dalla nave militare che attualmente le trasporta e partita da Cirpo alla volta dell’Italia, alla “Cape Ray” cargo militare Usa che sarà nel Mediterraneo tra almeno due settimane e che porterà le armi in alto mare per distruggerle.

Il Presidente del Parco Giuseppe Bonanno si è affrettato a scrivere sia al ministro della Difesa sia al ministro degli Esteri lo scorso 31 dicembre per avere chiarimenti, ma nessuna risposta è stata ancora consegnata.

Fonte: ecoblog

Piste ciclabili: 5 km ad anello intorno al Parco Sempione

Progetto Duomo-Sempione: un anello ciclabile intorno al parco e tratti di collegamento con il Duomo (da via Dante), Cadorna, Garibaldi, Triennale e altri siti del Centro. La Giunta Pisapia approva l’impiego di 7 milioni per 5 km in più di piste ciclabili da terminare per Expo. Inizio dei lavori in primavera 2014376700

Partiranno in primavera i lavori per realizzare l’anello ciclabile attorno al Parco Sempione, cardine di una rete di itinerari che si svilupperà per oltre 5 chilometri, collegando al Parco e al Castello Sforzesco corso Sempione, piazza Castello, piazza Cairoli, via Dante, piazzale Cadorna, corso Garibaldi, largo V Alpini, largo la Foppa, la Triennale, il Piccolo Teatro e l’Acquario civico. “Quest’opera è un altro tassello importante della trasformazione di Milano in una città sempre più accogliente, sostenibile e a misura di tutti, anche in vista del grande evento che sarà Expo 2015”, hanno dichiarato gli assessori ai Lavori pubblici Carmela Rozza e alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. Oltre agli itinerari ciclabili saranno adeguati dal punto di vista tecnologico 10 incroci semaforizzati, verranno riqualificati i percorsi pedonali e sarà messa in atto una valorizzazione paesaggistica e naturalistica di diversi ambiti lungo gli itinerari: tra questi, Milton-Alemagna, via Lanza, parte di via Legnano e piazzale Marengo. Il progetto esecutivo, elaborato dall’Ufficio Tecnico Comunale con la collaborazione della Settore Mobilità Trasporti e Ambiente, della Polizia locale e di Amat, ha ottenuto i pareri positivi della Soprintendenza e della Commissione del paesaggio. Il programma dei lavori prevede che le parti principali dell’opera siano pronte per Expo 2015. La Giunta ha approvato il quadro economico del progetto Duomo-Sempione,deliberando l’impiego di 7 milioni di euro.

Fonte: eco dalle città