Smog, nei giorni neri a Barcellona il trasporto pubblico si pagherà la metà

Parcheggi più cari del 25%, sgravi fiscali alle aziende meno inquinanti e trasporto pubblico a metà prezzo nei giorni di sforamento: Barcellona si prepara ad approvare definitivamente il suo piano anti smog che potrebbe essere attivo già dai primi mesi del 2015380411

Barcellona. Se il Pm10 o il biossido d’azoto sforano, il trasporto pubblico costa la metà. La misura, che deve ancora ricevere l’approvazione definitiva, fa parte del Piano d’azione messo in campo dal Governo Catalano per il miglioramento della Qualità dell’Aria delle cosiddette Zone a Protezione Speciale, le più soggette a picchi di inquinamento a causa del traffico, delle attività industriali e dello sviluppo demografico. Le Zone individuate sono una quarantina, e occupano un’area di circa 725 km quadrati per 4,3 milioni di abitanti: un bacino sufficientemente ampio per vedere dei risultati concreti, se i cittadini decideranno di collaborare.  Come ulteriore incentivo a lasciare a casa la auto, il Piano d’Azione prevede anche un aumento del 25% su tutti i parcheggi cittadini, indipendentemente dal tipo di veicolo guidato, a differenza di quanto avviene a Madrid, dove il prezzo della sosta varia a seconda della categoria Euro. I provvedimenti saranno discussi nei prossimi giorni ma se dovessero essere approvati – come appare probabile, dato il vasto consenso politico all’iniziativa – potrebbero essere operativi già dai primi mesi del 2015, e in ogni caso non oltre il 2016.  Se è vero che il traffico privato è il maggior responsabile dell’inquinamento – e in particolare quello causato dagli NOX – è altrettanto vero che la Catalunya è una delle zone più industrializzate del Paese, e, soprattutto nelle aree più interne, lontane dal mare, soffre pesantemente delle conseguenze ambientali prodotte dalle emissioni degli impianti. Per questo motivo, il Piano prevede sgravi fiscali per tutte le aziende che dimostreranno di essere riuscite a ridurre sensibilmente le concentrazioni di inquinanti riversati in atmosfera.

Fonte: ecodallecitta.it

 

Ecco tutte le novità delle tariffe orarie e gli abbonamenti di sosta a Milano

I nuovi abbonamenti agevolati riguardano soprattutto la sosta su strisce blu e i parcheggi d’interscambio con i mezzi pubblici. La novità più gravosa riguarda i domiciliati, ma non residenti, che dovranno pagare per le strisce gialle. Pubblichiamo le tabelle complete con le nuove tariffe375773

Ecco il nuovo sistema tariffario per la sosta su strada, che prevede abbonamenti agevolati per pendolari e operatori locali e nei parcheggi di interscambio, con l’introduzione di nuove forme di abbonamento per mensili e annuali scontati. Con questa delibera il Comune intende incentivare la lotta all’evasione, riordinare e semplificare le regole oggi vigenti, agevolare nelle periferie chi non può utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere la città o per esigenze lavorative particolari e disincentivare la sosta lunga su strada nel centro.

1.Sosta su strada, nuovi abbonamenti

Abbonamento ordinario. La principale novità riguarda tutti gli automobilisti e la sosta fuori dalla cerchia filoviaria 90/91 ma, importante, per singolo ambito di sosta, non dappertutto: un nuovo abbonamento a 40 euro al mese o l’annuale a 400 euro.

Gli altri abbonamenti agevolati variano a seconda dell’ambito territoriale e delle categorie cui sono rivolti: da un minimo di 25 euro/mese, 250/anno, ad un massimo di 60 euro/mese, 600 anno. Poi c’è uno sconto del 70% nelle tessere a scalare, quindi una “tessera agevolata”, per la categoria dei “manutentori”, per gli ascensoristi, i rappresentanti di commercio, i fruitori di alberghi.

2.Le tariffe orarie

Per le tariffe orarie di sosta su strada (strisce blu), la novità principale sono i 3 euro all’ora, in zona AreaC, a partire dalla 3°ora di sosta (le prime due, sempre a 2 euro l’una). L’intento del Comune è quello di creare maggiore concorrenza in AreaC tra la sosta su strada e quella nelle sessanta autorimesse multipiano convenzionate; si spera che il rincaro, a partire dalla terza ora, spinga gli automobilisti a prendere più in considerazione la tariffa agevolata delle autorimesse (comprensiva di ticket AreaC). Inoltre un maggiore ricambio della sosta su strada è visto con favore anche dai commercianti.

Poi c’è l’anticipato aumento di 1,60 euro per la sosta lunga delle manifestazioni a San Siro.
Infine c’è la novità più gravosa che colpisce gli automobilisti non residenti in città, ma solo domiciliati, vale a dire le persone che svolgono in Milano le proprie attività lavorative, ma hanno residenza fuori dal territorio comunale: se fino ad ora potevano utilizzare i pass nelle linee gialle delle zone di proprio interesse, ora avranno due soluzioni: fare il cambio di residenza entro fine 2013, oppure pagare 250 euro all’anno per un nuovo pass, a partire dal prossimo gennaio (ad oggi sono 20mila i pass distribuiti dal Comune).

3.Parcheggi di interscambio

Il nuovo regolamento dei parcheggi di interscambio offre una maggior gamma di soluzioni, con l’introduzione di abbonamenti per pendolari mensili (42 euro) e annuali (440 euro) scontati e l’ampliamento delle fasce orarie, per rispondere meglio alle diverse esigenze dei tempi della città (la regolamentazione precedente risaliva agli anni ’90) e per garantire ai residenti nuove possibilità di sosta.

4.Lotta all’evasione

Il Comune sottolinea come tutte le misure siano state introdotte per i seguenti motivi:agevolare chi già oggi si mette in regola quotidianamente, avendo necessità di utilizzare l’automobile per raggiungere la città e poi muoversi con i mezzi pubblici all’interno; disincentivare la sosta su strada prolungata nel centro, per liberare così spazio da dedicare alle utenze più deboli della strada; lotta all’evasione, grazie all’applicazione di penali per il mancato pagamento della sosta: il gestore della sosta potrà applicare una penale non superiore a 10 euro per singola infrazione rilevata.ecodallecitta (1)

 

Fonte: eco dalle città

Parcheggi pertinenziali sì o no, il caso di San Salvario a Torino

L’asse centrale di Corso Marconi verrebbe pedonalizzato in seguito alla costruzione di un parcheggio pertinenziale che comporterebbe l’eliminazione dell’attuale alberata, con l’abbattimento di 23 alberi e lo spostamento di altri 28. Il dibattito sull’opportunità del parcheggio è aperto

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Parcheggi pertinenziali, una misura adottata da numerose amministrazioni comunali che promettono di disincentivare l’uso dell’auto e contemporaneamente la riqualificazione delle aree di superficie. Una soluzione che non sempre incontra il parere positivo dei cittadini. A Torino, dove lo scorso ottobre il Consiglio comunale ha approvato la delibera per la localizzazione di 20 nuovi parcheggi pertinenziali in città, è emblematico il caso di San Salvario. Nel quartiere è prevista la costruzione di un parcheggio pertinenziale in corso Marconi, nel tratto di sottosuolo che va da via Madama Cristina fino a corso Massimo D’Azeglio, che comporterebbe l’abbattimento di 23 alberi e lo spostamento di altri 28, per lasciare il posto a delle giovani piante da far crescere in vasche appoggiate sul cemento. Per questo come per altri motivi, alcuni cittadini hanno avviato una petizione anti-parcheggio che ha già raccolto più di 700 firme, con l’obiettivo di ottenere da Palazzo Civico la convocazione del Diritto di Tribuna, ovvero l’udienza dei primi tre firmatari del provvedimento davanti al consiglio comunale e agli organi di stampa per spiegare le ragioni della loro contrarietà. Mentre la raccolta prosegue, nel gruppo Facebook “Torino Sostenibile” il dibattito sull’utilità o meno del parcheggio è aperto. Riportiamo alcuni degli interventi più interessanti:

Fabio Zanchetta, organizzatore di Bike Pride

Io sono favorevole ai parcheggi pertinenziali. Lo spazio in città è merce rara e preziosa e il parcheggio gratuito non può essere un diritto. Discorso ippocastani a parte, sono favorevole al parcheggio di Corso Marconi, alla pedonalizzazione dell’asse centrale, alla mini ZTL di San Salvario con riqualifica completa di Largo Saluzzo. Assurdo che in città, per pochi metri, tutti usino l’auto. Su questo proprio non ci piove. Ma a me sembra che l’azione dei parcheggi pertinenziali con annesse pedonalizzazioni (e zone 30, e ztl..) vada anche in questa direzione.

Velio
Sono residente in San Salvario e un’autorimessa interrata in corso Marconi non mi interessa averla, tanto più se per farla si devono radere al suolo degli alberi secolari. Sono invece favorevole alla riduzione sia dell’uso che del possesso di auto private. Chiedere di non mollare su decisioni calate dall’alto come questa mi sembra davvero assurdo, anche volendola vedere come una contropartita per ottenere piccole opere “compensative” che dovrebbero essere normali e ovvie, vedi largo Saluzzo pedonale. Opere inutili in questa città negli ultimi anni ne sono state realizzate fin troppe…
Oscar
Il parcheggio pertinenziale è riservato ai residenti. Questo è il meccanismo con cui riduce il traffico. Chi non è residente non lo può usare (e quindi è incentivato a muoversi in altro modo). Il punto è che non si vuole disincentivare il possesso dell’auto, ma il suo uso “a capocchia”. Questo significa incoraggiare l’uso di altri mezzi per andare al lavoro (principalmente). La maggior parte delle persone che lavorano in centro (dicono le statistiche) non sta a Baratonia, ma a meno di un km (o comunque entro pochissimi km) dal posto di lavoro.

Fabio
Cosa faremo di tutti questi parcheggi interrati quando l’auto privata sarà superata, cosa peraltro che sta iniziando ad avverarsi? Li ricicleremo come granai, o rifugi antiatomici?

Gabriele Del Carlo

Facciamo pagare di piu i parcheggi a livello stradale ma non devastiamo ol territorio con colate di cemento inutili. 180 posti auto in pertinenziale sono inutili – nessuno spende piu 40000 euro per un parcheggio! E poi scusa se vogliamo fare
Una seria politica di disincentivo, ripeto, aumentiamo il costo di quelli a raso dovunque a partire dal centro. Al posto di 40 euro l’anno ne fai pagare 100 per la prima auto 200 per la seconda e 500 per la terza per nucleo famigliare. Vuoi mettere l’auto a raso in via mazzini ne paghi 500 all’anno! Con tutti i soldi che incassi fai pedonalizzazione, finanzi biciplan ecc…incassando 300000 euro di oneri di urbanizzazione non risolvi nulla. Cerchiamo do ragionare un poco sui numeri per favore e lasciamo stare la poliica. E ricordiamoci bene che i parcheggi di interscambio di tutta la città, caio mario, venchi unica, stura, NON FUNZIONANO! Chi usa l’auto continua ad utilizzarla, sopratutto chi abita in centro e limitrofi continua ad utilizzarla e non è dando permessi ai privati che risolvi il problema della mobilità!! Io voglio vedere dei numeri, il traffico è un tema tecnico e come tale dev’essere trattato. Gli ippocastani possono anche essere abbattuti, ma finchè non vedo un piano organico degno di chiamarsi piano della mobilità continuerò a rimanere molto scettico sulle scelte che si stanno effettuando!

 

Fonte. Eco dalle città