Uno studente nigeriano inventa l’auto che cammina sfruttando vento e sole

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Segun Oyeyiola, uno studente d’ingegneria nigeriano  della Obagemi Awolowo University, ha convertito un maggiolino della Volkswagen in un’auto a energia eolica e solare, pronta a sfruttare le condizioni metereologiche estreme, presenti nel suo Paese, per ricaricarsi. Il progetto è stato portato a termine con un budget di 6mila dollari e il materiale utilizzato, materiale riciclato e di scarto, è stato donato per lo più da amici e familiari. Così, Segun Oyeyiola ha dimostrato a tutti che, attraverso l’atteggiamento giusto e un po’ di ingegno, è possibile fare la differenza. La sua creatività ha reso possibile, infatti, dare nuova vita alla sua vecchia macchina, in maniera insolita, questo è sicuro, ma soprattutto in modo sostenibile. Il maggiolino è stato dotato di un gigantesco pannello solare piazzato sul tetto e una turbina a vento posizionata invece sotto il cofano. Mentre il pannello sfrutta i raggi solari, la turbina si avvale invece del flusso d’aria emesso mentre l’auto è in movimento. Per garantire che la vettura non crollasse sotto il peso di tutte le ulteriori tecnologie eco-friendly che sono state installate, Oyeyiola ha montato anche un super sistema di sospensione. Una tale trasformazione è del tutto inusuale e offre una prospettiva completamente nuova di concepire la mobilità. Interessante inoltre il fatto che l’auto sia stata ammodernata usando rifiuti riciclati. Segun Oyeyiola ha dichiarato di avere una ferma intenzione di continuare a lavorare su sull’auto, per perfezionarla e farla diventare il futuro della mobilità sostenibile in Nigeria e, perché no, anche di luoghi più lontani. Non solo, il suo sogno è anche quello di rende accessibili i veicoli per le persone che non hanno molti soldi. Per adesso, il suo è costato meno di 6mila dollari. Un problema futuro alla realizzazione del suo sogno potrebbe essere quello legato al reperimento dei materiali necessari per la costruzione di altri veicoli e, laddove ci fossero, delle competenze necessarie per assemblarli. In più, Oyeyiola ha dovuto affrontare le critiche di altre persone che pensavano che il suo lavoro fosse una perdita di tempo. Ora che però ha un prototipo funzionante, il piano è quello di migliorarne la progettazione per fare diventare il suo mezzo la macchina del futuro per la Nigeria. Ovviamente, è necessario apportare numerose migliorie a quest’auto. Ad esempio, attualmente, la batteria impiega circa 4-5 ore per ricaricarsi, il che non la rende ancora una soluzione comoda. Ma Segun ha la caparbietà e le idee giuste per rendere il suo prodotto competitivo e valido.

(Foto: oaupeeps.com)

Fonte: ambientebio.it

Solingo, il ciclomotore elettrico a energia solare

Dalla bolognese Five arriva il ciclomotore elettrico alimentato da un pannello solare piazzato sul baule posteriorewayel-solingo-2

Solingo è l’ultima creatura dell’azienda bolognese Five (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici), un ciclomotore elettrico alimentato da energia solare. A differenza degli altri ciclomotori elettrici, Solingo dispone di un piccolo pannello sul baule posteriore che è in grado di catturare l’energia solare e “restituirla” sotto forma di energia cinetica. L’energia prodotta dal pannello garantisce un’autonomia massima di 115 chilometri su percorso urbano. Il peso di Solingo è di circa 35 chilogrammi, ma il doppio motore funziona come booster consentendo di affrontare salite con una pendenza massima del 15%. La velocità massima del ciclomotore è di 35 km/h. Naturalmente il ciclomotore base continua a essere disponibile, nella versione con una sola batteria che viene alimentata con un normale allacciamento all’energia elettrica permettendo al passeggero di percorrere 100 chilometri con una ricarica del costo approssimativo di 50 centesimi di euro. Le batterie possono essere configurate in cinque diverse modalità (e, dunque, pesi) a seconda delle esigenze di autonomia e prestazioni da parte dei clienti. Il costo della dell’elettrico base è di 1850 euro, mentre Solingo costa 3300 euro. Solingo viene prodotto al 100% in Italia. L’aumento dei costi di produzione in Estremo Oriente sta rilocalizzando nel nostro Paese la produzione e tenere vicini progettazione, produzione e distribuzione consente di ottimizzare le risorse, in attesa che la rivoluzione avvenuta con il ciclismo urbano si allarghi anche a coloro che hanno bisogno di una “spinta” elettrica.

Fonte:  Wayel

Centro per l’energia e l’ambiente di Springe, 20 anni di formazione

Il Centro per l’Energia e l’Ambiente di Springe in Germania con alle spalle 32 anni di esperienza, celebra quest’anno i venti anni del corso per italiani “Energia – Ambiente – Lavoro”, istituito per la prima volta nel lontano 1993.centro_springe_germania

Tra i più importanti e longevi in Europa, il Centro per l’Energia e l’Ambiente di Springe in Germania con alle spalle 32 anni di esperienza, celebra quest’anno i venti anni del corso per italiani “Energia – Ambiente – Lavoro”, istituito per la prima volta nel lontano 1993. L’idea del Centro era di fare una formazione esclusivamente indirizzata agli italiani per dare un esempio concreto di quello che di interessante e positivo si faceva in Germania nel campo delle energie rinnovabili, risparmio energetico e salvaguardia ambientale per poi riportare il tutto in Italia dove le potenzialità sono assai più grandi che nello stato tedesco. Infatti qualora l’Italia lavorasse e puntasse decisamente sulla formazione, la tecnologia e sugli interventi che ha fatto la Germania negli ultimi venti anni, potremmo in breve dimezzare la nostra dipendenza dai combustibili fossili. L’approccio del corso “Energia – Ambiente- Lavoro” si basa quindi sulla conoscenza pratica degli argomenti di cui si tratta e l’obiettivo è sempre stato quello di coniugare le informazioni tecniche con una visione olistica complessiva dove un pannello solare o una casa passiva sono tanto importanti quanto la permacultura o l’alimentazione biologica. Dal 1993 ad oggi oltre cinquecento italiani hanno frequentato i 23 corsi organizzati dal centro che hanno visto la partecipazione di ogni tipologia di persone: tecnici, insegnanti, studenti, attivisti, semplici interessati o persone che volevano cambiare lavoro o ne cercavano uno. Tutti uniti dal desiderio di trovare alternative concrete per un cambiamento ormai non più rimandabile. E quest’anno con il ventiquattresimo corso della serie si festeggiano i venti anni di formazione per italiani al Centro. Un grande successo e un risultato che difficilmente ci saremmo aspettati all’inizio di questa avventura e che ci fa ben sperare per il futuro.

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Fonte: il cambiamento

Pensare come le Montagne

Voto medio su 3 recensioni: Buono

€ 12