Fracking, la protesta sale in alta quota

In cima al monte Gorbea per protestare contro il fracking: la battaglia dei baschi contro la  Sociedad de Hidrocarburos de Euskadi Fracking-futures-586x379

Centinaia di persone in marcia sulle pendici del monte Gorbea per protestare contro il fracking. È questa la protesta che gli abitanti dei Paesi Baschi hanno inscenato ieri per opporsi alla pratica altamente impattante dell’estrazione di gas scisto con la fratturazione idraulica. La marcia, iniziata dai versanti di Álava y Bizkaia, ha raggiunto i 1.482 metri della vetta della montagna dove è stato dispiegato uno striscione con lo slogan Fracking, non qui, non in nessun altro sito.

Con questa azione i movimenti baschi contrari a questa tecnica estrattiva hanno voluto ricordare la “minaccia” che questa pratica comporterebbe per l’ambiente nei Paesi Baschi.

Mentre sperano che i permessi di perforazione gli siano concessi, i lavori di quest’anno si sono concentrati sugli aspetti sismici, dai quali si otterranno informazioni sul sottosuolo finalizzati alla pratica della frattura idraulica,

hanno spiegato gli organizzatori della marcia, secondo i quali la pressione popolare ha permesso di disporre di un tempo ulteriore per tentare di bloccare definitivamente il progetto. L’ambizione degli ambientalisti è fare sì che il fracking venga proibito e i diciassette permessi già concessi alla Sociedad de Hidrocarburos de Euskadi vengano ritirati. In aprile la consigliera del Ministero dello Sviluppo Economico, Arantza Tapia, aveva difeso i sondaggi volti a comprendere se vi fosse gas nel sottosuolo dei Paesi Baschi, opponendosi, però, all’utilizzo del fracking. La consigliera Tapia ha ribadito, a più riprese, la propria contrarietà a qualsiasi forma di sondaggio ed esplorazione che utilizzi tecniche simili a quelle del fracking.

Fonte:  El Pais

 

Vitoria Gasteiz, prima green capital del sud Europa – Video

Verde pubblico, piste ciclabili, gestione corretta dei rifiuti, del ciclo dell’acqua e dell’energia, servizi sociali: nonostante la crisi, la città basca è un modello della sostenibilità e del ben vivereVitoria-Gasteiz-Green-Capital-586x409

Vitoria Gasteiz, 250000 abitanti è il capoluogo dei Paesi Baschi. Nel 2012 è stata la prima città dell’Europa meridionale  a  vincere il titolo di green capital dell’Unione Europea. Dopo una breve visita e vi posso garantire che in tema di sostenibilità i baschi non hanno nulla da invidiare alle più ricche e blasonate metropoli del nord (Stoccolma, Copenaghen, Amburgo) che hanno vinto il titolo negli altri anni. Tre numeri basterebbero a descriverla: 45 m² di aree verdi pro capite, 100 km di piste ciclabili, 75% di raccolta differenziata. Fate per favore il confronto con la vostra città e meditate…Lasciando ad altri post la riflessione sull’ essere una “città verde”, nel breve video che segue  (autoprodotto con riprese originali) vi propongo invece un assaggio di cosa significa viverci(1)

(1) 200 anni fa Beethoven compose una ouverture (op.91) ispirata alla vittoria di Wellington nella battaglia di Vitoria. Dato il suo carattere di marcia militare era poco adatta a celebrare la sostenibilità, che è invece ben rappresentata dal delizioso Allegro del Concerto per corno e orchestra n. 1 K 441 di W.A. Mozart.

 

Fonte: ecoblog