Come coltivare i germogli e le loro proprietà terapeutiche

germoglio

 

Nel seguente articolo troverete una semplice e esplicita guida come coltivare in casa i vostri germogli, l’ennesimo dono della natura perché il germoglio è ricco di proprietà nutritive e terapeutiche la cui scelta non si basa solo sul gusto ma anche sulle proprietà perché ogni genere di germogli possiede proprietà benefiche uniche, coma ad esempio il germoglio d’avena che è indicato in caso di disturbi polmonari. Il vantaggio di coltivare germogli è anche economico e pratico perché non richiede strumenti particolarmente complessi.

La coltivazione dei germogli fatta in casa e le loro proprietà benefiche

Sono molte le proprietà bionutrizionali attribuite ai germogli tali da arrivare a considerarli un vero e proprio alimento terapeutico. Devono essere consumati crudi e sono ricchi di enzimi, oligoelementi,vitamine, aminoacidi essenziali. Ma non solo perché sono anche ricchi di gusto e facilitano una buona digestione.

La germinazione: la rinascita del seme

Nel piccolissimo germoglio in questa fase avvengono delle sostanziali modifiche nella struttura del seme e nella sua composizione biochimica. Portando a complesse azioni enzimatiche le sostanze del tessuto nutritivo ad essere assorbite dall’embrinee che comincia a crescere trasformandosi in una pianta germinativa, germoglio, uno degli alimenti più vivi che possa esistere in natura.

Ma quali semi possiamo fare germogliare?

Si possono far germogliare quasi tutti i tipi di semi,non c’è che l’imbarazzo della scelta. I più indicati e sperimentati sono:frumento, soia verde, soia rossa,erba medica, alfalfa,miglio, ceci, crescione,fagiolo, fieno,greco, grano saraceno, lenticchie, senape. Ottimi sono anche i germogli di: zucca, riso, avena, cumino, mais, piselli, cocomero e melone.
I ceci e la soia richiedono qualche impegno in più perché durante i primi giorni di germinazione è bene risciacquarli un maggior numero di volte (3 o 4 volte al giorno). E’ bene evitare il consumo dei semi germogliati delle solanacee, poiché contengono sostanze velenose, i germogli di pomodoro, per esempio, contengono dosi no trascurabili di un alcaloide tossico detto licopersicina e i germogli di patata contengono l’alcaloide solanina, pure tossico.

Quali semi scegliere in base ai nostri bisogni

Possiamo scegliere di fare germogliare quasi qualunque tipo di seme, l’imbarazzo della scelta è davvero presente. I più comune e pratici sono indubbiamente: soia verde e rossa,azuki,erba medica,alfaalfa,miglio,ceci,fagiolo,grano saraceno,lenticchie,senape. Ma possono essere anche coltivati: semi di zucca,riso,avena,cumino,piselli,melone e cocomero e molti altri ancora. I più impegnativi sono senza dubbio soia e ceci perché nei primi giorni di germinazione devono essere risciacquati un numero di volte superiore, 3 o 4 volte al giorno. E’ bene però se possibile evitare il consumo dei germogli delle piante solanacee perché contengono sostanze tossiche, i germogli di pomodoro ad esempio contengono dosi di un alcaloide nocivo detto licopersicina e i germogli della patata contengono la solanina ugualmente tossico. Ecco qui sotto le proprietà di alcuni dei molti germogli che possiamo consumare per migliorare la nostra salute:

  • Avena: Indicata per i disturbi polmonari e la cattiva digestione
  • Fagioli: Attribuiti per facilitare la dissoluzione dei calcoli renali sono però ricchissimi di proteine e contribuiscono a donare energia e rafforzare lo stomaco assieme all’organismo
  • Grano Saraceno: Ricchi di vitamine e sali minerali rafforzano il cuore contenendo anche grandi quantità di fosforo,manganese,calcio e ferro. Ma non solo trovano un effetto portante anche nel miglioramento della salute alla tiroide
  • Germogli di segale: Integratori di vitamina B, C, E. Sono molto importante perché anch’essi provocano una azione energetica e antiossidante.
  • Soia: Trovano il loro massimo nell’uso per gli atleti o per chi deve compiere sforzi fisici molto importanti
  • Kamut: Svolgono un importante funzione energetica, contengono magnesio, potassio, calcio,zinco senza contare la vitamina B ed E.
  • Piselli:Ricchi di fitoestrogeni sono ideali per minestre,insalate e zuppe perché il loro sapore ricorda vagamente quello dell’asparago.
  • Ravanello: Contengono clorofilla e vitamina A, C ed E. la loro proprietà principale è necessaria per migliorare le difese immunitarie.

Materiale occorrente per coltivare i germogli in casa:

  • Seme del tipo e nella quantità desiderata. E’ bene acquistare solamente semi provenienti da coltivazioni biologiche o biodinamichee che non abbiano subito alcun trattamento chimico di conservazione per la semina e lo stoccaggio.
  • Un contenitore a vostra scelta ma è bene evitare l’uso dei contenitori di plastica o di metallo, tenendo presente che è possibile trovare apparecchi dedicati allo scopo chiamati germogliatori
  • Un Tessuto o un tovagliolo di tela bianca a trama larga.
  • Un colino e un elastico.

I principi chiave da seguire per ottenere la germinazione e i tre metodi possibili

Il Primo Metodo:

  • Ponete su di un piatto una la quantità di semi che intendete fare germogliare e scartare quelli rotti, bucati da parassiti o ammaccati. Mettete i semi un colino e sciacquarli sotto un getto di acqua tiepida, in modo da rimuovere eventuali polveri e sedimenti, oltre alle impurità.
  • Disponete i semi sul fondo largo di un barattolo o di un vaso di vetro,l’ampiezza dell’involucro dev’essere sufficientemente grande da permettere all’aria di circolare e ai semi di aumentare  3-4 volte e più il loro volume.
  • Ponete il contenitore sotto il rubinetto e fate scorrere con delicatezza l’acqua lasciando che fuoriesca per almeno 1 minuto, così che i semi bucati o alterati vengano eliminati, i semi interi e sani rimangono sul fondo.  Lasciate quindi una quantità d’acqua da sovrastare i semi di almeno 4 o 5 dita, chiudete il recipiente con un tessuto bianco a trama larga, fermatelo con un elastico.
  • A quel punto mettere il contenitore al buio e a una temperatura media  -15- 25 gradi  per  6 – 12 ore. Il tempo di messa a bagno dei semi varia a seconda del tipo e della temperatura(più il seme è grosso, più sarà necessario che questi stia ammollo) Sono sufficienti 6 ore per i semi di grano, erba medica, fieno greco, mentre occorrono 10/12 ore per soia e fagioli ad esempio. Per quanto riguarda la temperatura, un clima caldo permetterà al germogli di svilupparsi più in fretta, mentre  quelli che non germoglieranno, marciranno più in fretta.(Ma bisogna tener conto poi del fatto che il grano saraceno e la soia germogliano meglio con più calore, mentre altri semi, come l’erba medica, reagiscono favorevolmente in maniera completamente opposta)
  • Per sciacquarli procedere in questo modo: mettete l’imboccatura del vaso, su cui è fissato il telo a trama larga, sotto il getto d’acqua del rubinetto e poi capovolgete il vaso per scolare via, con cura, tutta l’acqua. A tale scopo potrete lasciare il vaso capovolto o in posizione leggermente inclinata, in modo da consentire al residuo d’acqua di uscire attraverso la tela. I semi, in altre parole, debbono essere costantemente umidi, ma non in ammollo.
  • Durante tutte le operazioni suddette e quelle che seguono non va tolta la tela che copre il recipiente.
  • E’ necessario sciacquare i semi almeno due volte al giorno, mattina e sera, per i primi 2-3 giorni, poi si possono sciacquare una sola volta, eccezione per i semi di soia e  di ceci, per i quali è bene eseguire tre o più risciacqui al giorno. Dopo ogni risciacquo il vaso va riposto al buio. I risciacqui vanno proseguiti per 3- 5 giorni, finché, i germogli avranno raggiunto i 3- 4 cm di lunghezza. Prima di consumare i germogli è consigliabile eseguire l’operazione seguente, allo scopo di arricchirli di clorofilla: il barattolo che li contiene deve essere esposto alla luce solare. Il tempo di esposizione sarà di 7- 8 ore se la luce è indiretta, mentre saranno sufficienti meno ore se viene esposto direttamente alla luce del sole, in quanto esiste il pericolo che i raggi solari possano disseccare le radichette. Si svilupperanno delle minuscole foglie verdi che arricchiscono i germogli di clorofilla.

Il Secondo metodo:

  • Procedete secondo il metodo precedente sino alla fine della messa a bagno dei semi. A questo punto togliete il velo di cotone dall’imboccatura del vaso e versate il contenuto  -germogli e acqua di macerazione- in un colino, in modo che scoli via l’acqua- spargete poi i semi sul fondo di un piatto. Stendete sopra i semi un telo bianco bagnato e strizzato, quindi coprite il tutto con un secondo piatto.
  • Ancor più semplicemente, si può effettuare il risciacquo in modo….si riempie d’acqua il piatto contenete i semi coperti con il telo, poi si scola coprendo con l’altro piatto, in modo da lasciare una piccola fessura. Per finire si strizza bene il telo e lo si dispone sui semi. I risciacqui vanno proseguiti per 3-5 giorni, sinché i germogli abbiano raggiunto la lunghezza di 3-4 centimetri.

Il Terzo e ultimo metodo:

  • Sino alla fine della messa a bagno potete procedere come indicato nella descrizione del primo metodo. Poi disponete i semi in uno scolapasta in acciaio inox la cui superfici interna sia stata previamente ricoperta con un telo bianco a trama larga o con una garza. Coprite l’imboccatura dello scolapasta con l’altro tessuto e bagnate il tutto sotto acqua corrente.
  • Ripetete l’operazione di risciacquo ogni giorno, finché, nel giro di 3-5 giorni, i germogli abbiano raggiunto i 3-4 centimetri di lunghezza.

Autore: Mario Di Coste

Fonte: naturopataonline.org