Nuovo impianto Hyst destinato ai test sulle biomasse africane

Al via il Progetto Bits of Future: Food for All basato sull’utilizzo della tecnologia Hyst (Hypercritical Separation Technology) per la sicurezza alimentare ed energetica nei PVS. Il 28 giugno 2014 sarà presentato il nuovo impianto industriale finanziato dai soci di Scienza per Amore, progettato e costruito dai dipartimenti tecnici della Biohyst.impianto hyst

L’impianto Hyst sarà destinato alla lavorazione delle biomasse provenienti dai Paesi Africani che hanno già aderito ufficialmente all’iniziativa, e dai Paesi che aderiranno in futuro. Si tratta di una tecnologia italiana, brevettata a livello mondiale, che è in grado di trasformare qualsiasi sostanza vegetale, anche di scarto, in alimenti ad alto profilo nutrizionale e biocarburanti di seconda generazione, con prospettive di utilizzo nei settori della chimica verde e della farmacopea. Dopo anni di sperimentazione finanziata dai soci dell’associazione Scienza per Amore si può dare finalmente il via alla realizzazione operativa del Progetto di cooperazione internazionale Bits of Future: Food for All. Il progetto ha ricevuto le certificazioni ufficiali ricevute dall’Università di Milano, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero della Salute sulla validità della tecnologia e dei prodotti ottenibili tramite il processo Hyst. Ha visto inoltre l’interesse ufficiale espresso da prestigiosi Enti scientifici (ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dai Ministeri (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente), nonché da Associazioni di Categoria quali l’Unione Petrolifera, Confindustria e Confindustria Energia, tutti pronti a definire un programma di lavoro su un impianto Hyst.  Tutto questo nonostante, circa cinque anni fa, ha avuto inizio un attacco giudiziario con accuse false e infamanti mirate a colpire il Progetto Umanitario, il suo promotore Danilo Speranza e alcuni membri di Scienza per Amore. Per una strana “coincidenza” di eventi, infatti, nel luglio del 2009, a sole 24 ore dalla firma che sanciva l’acquisizione della tecnologia, Danilo Speranza e altri sostenitori del Progetto sono stati strumentalmente denunciati di diversi reati ad oggi mai supportati da prove. Queste denunce e la modalità anomala con cui i vigili di Roma hanno condotto le indagini, hanno portato nel 2011 al sequestro di un impianto Hyst destinato ai test sulle biomasse africane.

Fonte: alternativasostenibile.it

Parco Nord: si scava per un nuovo lago da 2 ettari

Nella parte ovest del Parco Nord (Bruzzano), il più vasto parco (di cintura metropolitana) milanese, da qualche settimana si scava nei 21.000 m2 dei prati tra via Ornato e via Aldo Moro. Il progetto del Parco: un grande lago per arricchire il paesaggio. Forse pure balneabile378975

Qualcuno degli appassionati frequentatori del vastissimo Parco Nord, da qualche settimana sembra più preoccupato del solito. Nell’area est del parco, quella tra il fondo di via Ornato (Niguarda) e via Aldo Moro (quartiere Bruzzano), sono infatti apparse le transenne dei cantieri, a delimitare una superficie di prati piuttosto vasta (circa 2 ettari, vedi foto daskyscrapercity.com), dove si sta scavando con le ruspe. I cartelli con le precise indicazioni sul progetto, autorizzato dall’Ente Parco, le informazioni date dagli operai e la concomitanza dei lavori con la posa della “megapasserella” ciclabile sopra l’incrocio tra via Aldo Moro e via Ornato, sembrano rassicurare sulla bontà di un intervento paesaggistico positivo: un lago di circa 2 ettari di larghezza, in grado di arricchire il paesaggio di questo settore dello splendido parco di cintura metropolitana milanese (Comuni di Milano, Sesto, Bresso, Cusano, Cormano e Cinisello) e che forse sarà pure balneabile. Tuttavia qualche timore resta, vista l’ampiezza della superficie coinvolta, i circa sei mesi previsti per i lavori e l’aver momentaneamente perso la fruizione degli ampissimi prati verdi che vengono scavati per fare posto, in futuro, all’acqua. Non sarebbe il primo lago del Parco Nord. Oltre ai piccoli specchi d’acqua artificiali, creati da tempo per arricchire il parco di ambienti ospitali per specie acquatiche ed uccelli, solo nel 2012 era stato già varato un primo lago di maggiori dimensioni: quello nella parte nord del parco, confinante con via Padre Turoldo, Comune di Cinisello Balsamo: un lago di circa 5.000 m2, con una profondità massima di 3,5 metri, sponde di tipo naturalistico per l’osservazione degli uccelli e non balneabile.

Fonte: ecodallecitta.it