Economia circolare, il 22 maggio l’Unione Europea adotta le nuove norme in materia di gestione rifiuti

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Le norme definiscono i seguenti obiettivi: entro il 2025 dovrà essere riciclato il 55% dei rifiuti urbani, entro il 2030 il 60% e entro il 2035 il 65%. Un altro obiettivo è fare in modo che entro il 2035 solo il 10 %, o meno, dei rifiuti urbani si riversi nelle discariche. L’UE si appresta ad adottare nuove norme in materia di gestione dei rifiuti, che prevedono obiettivi molto più rigorosi di riciclaggio dei rifiuti urbani e riduzione delle discariche, il 22 maggio, durante la Settimana verde 2018 dell’Unione europea. Si tratta del principale evento dedicato all’ambiente che si svolgerà dal 21 al 25 maggio e che quest’anno tratterà di come rendere più ecologiche le nostre città. Le norme renderanno il sistema europeo di gestione dei rifiuti il più avanzato al mondo e definiscono i seguenti obiettivi: entro il 2025 dovrà essere riciclato il 55% dei rifiuti urbani, entro il 2030 il 60% e entro il 2035 il 65%. Un altro obiettivo è fare in modo che entro il 2035 solo il 10 %, o meno, dei rifiuti urbani si riversi nelle discariche. La raccolta separata dei rifiuti organici diventerà obbligatoria entro il 2023. Queste norme aiuteranno le città a ridurre drasticamente i rifiuti, incrementare il riciclaggio e stimolare nuove idee di riutilizzo, diventando, così, campioni dell’economia circolare.

Città all’avanguardia

Poiché si prevede che l’80% dei cittadini europei vivrà in un’area urbana entro il 2020, la pressione ambientale sulle città sta crescendo rapidamente. Dai programmi per diventare città a zero emissioni di anidride carbonica alla pianificazione urbana sostenibile: numerose città, tra cui le Capitali verdi europeee le città Green Leaf dell’UE, stanno affrontando queste sfide. L’UE supporta continuamente la loro transizione con norme, strumenti e fondi.

La Settimana verde 2018 dell’Unione europea è l’occasione per scoprire come realizzare questo cambiamento.

Che cosa sta facendo l’UE

Attraverso eventi in tutta Europa e un’importante conferenza sulle politiche a Bruxelles, la Settimana verde dell’Unione europea presenterà gli interventi dell’UE a favore delle città e dei cittadini. La Settimana verde si aprirà ufficialmente il 21 maggio a Utrecht (Paesi Bassi) e si chiuderà il 25 maggio a Madrid (Spagna)Il vertice delle Città verdi europee si svolgerà a Bruxelles, dal 22 al 24 maggio. Uno degli argomenti principali in discussione sarà il modo in cui le norme dell’UE in materia di rifiuti, acqua e aria possono trovare più efficace applicazione, ad esempio attraverso l’Agenda urbana europea. Alcuni partenariati previsti dall’Agenda urbana, come quelli per l’economia circolare, la mobilità urbana e la qualità dell’aria, affronteranno questioni ambientali in modo specifico. Come porre la sostenibilità al centro dei processi di pianificazione delle città sarà un altro argomento di rilievo delle diverse decine di sessioni tematiche previste. Per aiutare le città a elaborare strategie urbane sostenibili, la Settimana verde vedrà il lancio del nuovo strumento Città verdi, che consente alle città di valutare le proprie prestazioni ecologiche e confrontarsi con altre città. Lo strumento è un serbatoio di informazioni per idee di pianificazione urbana verde e sostenibile. La sera del 23 maggio saranno annunciati i LIFE Awards, che premieranno i progetti LIFE più innovativi, interessanti ed efficaci nel campo della protezione della natura, dell’ambiente e dell’azione per il clima.

Partecipa al movimento

Molti cittadini stanno partecipando al movimento per città più sostenibili. A livello locale, le azioni ispirate al concetto di economia circolare stanno guadagnando terreno con l’apertura di repair café, un numero sempre crescente di iniziative per sostituire la plastica e interventi di giardinaggio urbano più numerosi. Partecipa alla Settimana verde dell’Unione europea recandoti agli eventi partnerche si svolgeranno in tutta l’UE, alla nostra conferenza di alto livello sulle politichea Bruxelles, al lancio a Utrecht, all’evento conclusivo a Madrid oppure on line tramite Twitter e la diretta Web.

Partecipa al movimento, assisti al miglioramento #EUGreenWeek

Fonte: ecodallecitta.it

 

 

Ue, nuove norme su etichetta energetica degli elettrodomestici e apparecchi in stand-by

Con le regole in vigore dal primo gennaio 2015 i cittadini potranno risparmiare e allo stesso tempo inquinare meno, dato che si stima una riduzione di 15 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Le regole aiuteranno anche la competitività delle aziende europee381556

Dal 1° gennaio 2015 un nuovo regolamento europeo sull’efficienza energetica aiuterà i cittadini del vecchio continente ad inquinare meno risparmiando sulla bolletta. In Italia la notizia non ha avuto molto risalto, nonostante si tratti di tre norme che interessano un’ampia gamma di elettrodomestici di uso quotidiano. La prima di queste introduce l’obbligatorietà di mostrare l’etichetta energetica completa dei prodotti anche nelle vendite on line. Fino ad oggi l’unico vincolo per le vendite via internet era quello di indicare la classe di appartenenza del prodotto (ad esempio classe A), ma non quello di indicare anche tutte le altre classi della scala, rendendo difficile il confronto. La seconda riguarda i forni a gas e le cappe: anche questi dovranno avere l’etichetta energetica, mentre fino ad ora solo i forni elettrici ce l’avevano. La terza stabilisce l’obbligo per tutti i costruttori di apparecchi connessi in rete di predisporre uno stand by automatico. Quindi tutti i prodotti come modem, server, ruter, televisori dovranno avere la possibilità di esser messi in stand by e di farlo autonomamente quando il prodotto non è in uso attivo. Questa norma si estende anche ai costruttori di macchine per il caffè con filtro, per intenderci quelle macchine che fanno “il caffè all’americana”.
I benefici introdotti da queste tre norme sono prima di tutto ambientali. La Commissione Europea ha stimato un risparmio per l’ambiente di 15 milioni di tonnellate di CO2. Secondo quanto riporta Qualenergia.it, il consumo elettrico degli apparecchi elettrici connessi alla rete in Europa quando non sono in uso è di circa 90 TWh all’anno, pari al consumo elettrico annuo di 24 milioni di famiglie europee. Considerando tutte le misure esistenti di efficienza sugli stand-by, si stima che il consumo elettrico annuale europeo verrà ridotto di 75 TWh senza influire sulle performance dei prodotti. Questo significa una diminuzione pari a 28 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni di 1,5 milioni di famiglie. Il risparmio sarà anche per i portafogli dei cittadini europei. La stima è di una riduzione media annuale di circa 45 euro a utenza, che fino al 2020, per chi sceglierà prodotti particolarmente efficienti, potrà generare un risparmio complessivo di 465 euro per ogni famiglia. Dal 26 settembre del 2015, la direttiva EcoDesign, questo il nome del nuovo regolamento, entrerà a pieno regime definendo i nuovi criteri sull’efficienza energetica, sulle emissioni e sulla rumorosità degli apparecchi elettrici e a gas, azioni introdotte anche per la difesa e la competitività delle aziende europee.

Fonte: ecodallecitta.it