ANIASA, nuovo progetto di sviluppo per una mobilità sostenibile e condivisa

Uno degli obiettivi principali annunciati dall’associazione afferente a Confindustria è quello di supportare “l’ineluttabile transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli che nel nostro Paese ha già portato 1 vettura su 4 ad essere immatricolata a noleggio”

Supportare l’ineluttabile transizione dalla proprietà all’uso dei veicoli che nel nostro Paese ha già portato 1 vettura su 4 ad essere immatricolata a noleggio. Consolidare il ruolo di interlocutore di riferimento nel dibattito nazionale sulla mobilità – anche quella post COVID – e nelle strategie messe in campo dal Governo per gestire in modo efficace i fondi del Recovery Fund che dovranno guidare il nostro Paese verso una mobilità più sostenibile, smart e sicura. Intercettare in anticipo i cambiamenti in atto e svolgere un’efficace azione di sensibilizzazione sulle tematiche strategiche della mobilità cittadina, turistica e aziendale. Sono questi i principali obiettivi alla base del nuovo progetto di sviluppo di ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, implementato con il supporto strategico del partner di respiro internazionale The European House Ambrosetti (1° Think Tank in Italia e tra i primi 10 in Europa), che accompagnerà l’Associazione anche nei prossimi due anni in un percorso di trasformazione.

“In Italia il settore della mobilità nel suo complesso”, osserva Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA, “sta vivendo una fase di rapida evoluzione, destinata a stravolgere il nostro modo di muoverci e di spostare le merci: le formule di pay-per-use mobility nel 2019 hanno toccato la quota record del 25% dell’immatricolato e oltre 1 mln di veicoli circolanti. L’avvento della pandemia sta accelerando questo cambiamento. Abbiamo davanti a noi un’occasione irripetibile per rendere la mobilità italiana più sostenibile, smart e sicura, anche grazie alle risorse del Recovery Fund. Il noleggio è oggi un asset strategico per le politiche di sostenibilità ed economia circolare, con il suo parco veicoli a emissioni ridotte e con la capacità di immettere costantemente sul mercato dell’usato veicoli a fine noleggio di ultima generazione, in grado di sostituire quelli più inquinanti. Il nostro settore può e deve essere protagonista di questa rivoluzione che presenta diverse sfide: l’impatto ambientale, la connettività, la crescente urbanizzazione (con i connessi problemi di congestionamento, parcheggio, inquinamento), i nuovi paradigmi di consumo sempre più proiettati

all’uso del veicolo, l’integrazione con la micromobilità cittadina”.

“Per fronteggiarle in maniera efficace”, aggiunge Archiapatti, “abbiamo deciso di avviare un percorso di evoluzione con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più puntuale allo sviluppo del mercato, con particolare attenzione alle nuove generazioni, ai loro stili di vita e alle loro modalità di consumo, totalmente differenti da quelle conosciute finora. Siamo all’inizio di un tragitto che ci proietterà al centro dei nuovi scenari di mobilità”. A conferma dell’avvio di questo percorso è stata attivata ufficialmente la sezione Digital Automotive che si aggiunge alle altre presenti in Associazione (noleggio a lungo e breve termine, car sharing, servizi automobilistici); un segmento di cui già oggi fanno parte tutti i principali player nazionali e internazionali del settore.

Fonte: ecodallecitta.it

Velostazione di Lecce, approvato dalla giunta il progetto definitivo

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Il progetto del capoluogo salentino prevede la ristrutturazione di un immobile comunale a ridosso della stazione ferroviaria che sarà il futuro ingresso della stazione stessa ed è stato presentato alla Regione Puglia per l’ammissione a finanziamento. Anche Lecce avrà la sua velostazione dedicata al parcheggio custodito, al noleggio e alla manutenzione delle biciclette. È stato infatti approvato dalla giunta comunale il progetto definitivo per la realizzazione della Velostazione della Città, a circa due anni di distanza dall’apertura della Velostazione di Bari, la prima del sud italia. Il progetto del capoluogo salentino prevede la ristrutturazione di un immobile comunale in via Codacci Pisanelli a ridosso della stazione ferroviaria, in particolare di quello che sarà il futuro ingresso della stazione dopo i lavoro di ribaltamento, ed è stato presentato alla Regione Puglia per l’ammissione a finanziamento. La nuova Velostazione della città di Lecce sarà realizzata con l’impiego di risorse per 320mila euro, dei quali 50mila euro a carico del bilancio comunale. 270mila euro dovrebbero venire da fondi del P.O.R. Puglia FESR – FSE 2014 – 2020, asse prioritario IV “Energia sostenibile e qualità della vita”, Azione 4.4 “Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane”.

Nella stessa delibera, la giunta ha stabilito che la gestione della velostazione sarà affidata ad una cooperativa sociale, individuata tramite avviso pubblico. La cooperativa dovrà espletare tutte le attività di deposito, noleggio, e manutenzione delle biciclette sul territorio comunale di Lecce per un periodo minimo non inferiore a 5 anni.

Fonte: ecodallecitta.it

Bologna, la prima bici che porta Aspasso i disabili

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Si chiama Aspasso il progetto di noleggio di una bicicletta adatta al trasporto dei disabili che arriva per la prima volta in una grande città, Bologna, dopo essere stata già testata con successo a Senigallia. Nella parte posteriore è una normale bicicletta, in quella anteriore ha una sorta di pedana che si integra con la sedia a rotelle in modo che il passeggero non sia costretto a scendere dal suo mezzo. Domani, mercoledì 4 maggio, alle ore 18, Aspasso sarà presentata a Dynamo, la prima velostazione d’Italia: fino al prossimo autunno sarà a disposizione (al costo del noleggio di una bici standard presso Dynamo) dei bolognesi e dei turisti che vorranno servirsene. Unica in Italia, Aspasso ha il pregio di essere molto semplice da usare: in pochi secondi la sedia a rotelle è agganciata in totale sicurezza e, grazie all’innovativo sistema di pedalata assistita e di retromarcia, tutti possono guidare la bicicletta senza sforzo e condurre il disabile a destinazione.

Fonte: Dynamo 

A Milano arriva l’ibrido a noleggio

Lo propone Toyota insieme a Europcar. 200 vetture della flotta Toyota Hybrid (Yaris e Auris) con accesso gratuito all’AreaC. L’ibrido a noleggio è disponibile nelle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Rho, Monza e Segrate e nelle agenzie Europcar di Milano città e Linate

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Fino a domenica 7 dicembre Europcar e Toyota saranno presenti con uno spazio nella Galleria delle Carrozze, presso la Stazione Centrale di Milano, dove è esposta una vettura Toyota Hybrid Auris, per illustrare i vantaggi dell’ibrido a noleggio, la tecnologia che unisce modalità elettrica e benzina, creata da Toyota. L’operazione ibrido a noleggio di Europcar su Milano, insieme a Toyota, mette a disposizione 200 vetture della flotta Toyota Hybrid (Yaris e Auris).
Partita a luglio, l’offerta delle auto ibride a noleggio è già stata utilizzata da 4.500 clienti Europcar che hanno provato la tecnologia Toyota Hybrid, con consumi ed emissioni ridotte, che arrivano a zero quando si viaggia in modalità elettrica. La batteria dell’autoviene ricaricata dal motore a benzina e dall’energia prodotta in fase di frenata.
Fino al 7 dicembre sarà attivo lo spazio #EuropcarAmaMilano, nella Galleria delle Carrozze presso la Stazione Centrale di Milano, dove il leader dell’autonoleggio, insieme a Toyota, promuove il servizio all’insegna di una “mobilità sempre più sostenibile, che rispetti l’ambiente e le persone”. L’evento prevede anche una campagna social, sulle piattaforme Twitter e Facebook, attraverso l’hashtag #EuropcarAmaMilano. Per agevolare l’accesso al noleggio ibrido, Europcar ha esteso il network delle stazioni in cui le vetture Toyota Hybrid sono disponibili, aggiungendo Rho, Monza e Segrate alle agenzie di Milano città e Linate in cui era già possibile ritirare e riconsegnare le auto.
Le tariffe dovrebbero essere competitive: le vetture Toyota Hybrid, vengono proposte alla stessa tariffa di noleggio di un’auto di categoria inferiore.

 

Fonte: ecodallecitta.it