Che cosa rimane del Bike to School di Torino, parlano gli organizzatori

Il Bike to School di venerdì 31 gennaio ha avuto un buon eco nazionale e nonostante la pioggia, il freddo e il traffico, a Torino molti bambini hanno pedalato accompagnati dai genitori diretti verso scuola. Lasciamo la parola a “Ubik”, organizzatore del Bike to School torinese, per una riflessione sulla giornata378013

“E così si è conclusa la prima giornata di Bike to School a Torino. Il tempo non è stato clemente, data la cospicua nevicata di ieri e la pioggia di stamattina. Qualcuno ha desistito, ma i più hanno mostrato coraggio e vero spirito nordico, accorrendo al punto di ritrovo principale – in Largo Saluzzo – incuranti dell’acqua e del freddo. Un grandissimo ringraziamento, quindi, a tutti quelli che hanno partecipato. In Largo Saluzzo si è celebrata una piccola festa a pedali, per piccoli e grandi. Colazione tutti insieme, nuove conoscenze, chiacchiere, sbadigli ed allegria: mattinate così aiutano ad affrontare la giornata con una minor dose di stress e sfido chi si muove – da solo – in automobile a poter fare la stessa cosa. Le lamiere di un’auto sono una barriera che isola dal resto del mondo, prendere aria sul viso permette, invece, di vivere gli spazi comuni anche come occasione di incontro e socializzazione. Ma veniamo ai veri protagonisti della giornata: bambini piccoli e grandicelli, arrivati un po’ assonnati, un po’ preoccupati di far tardi a scuola, un po’ perplessi nel vedere tutti quei grandi comportarsi in modo così “strano” rispetto al solito. Ma quando la carovana è partita, credo che tutte le perplessità siano sparite. Spesso, pedalando in testa al gruppo, mi sono voltato ad osservare l’espressione dei bimbi, e quello che ho visto è stato soprattutto entusiasmo. Questi coraggiosi ragazzini ci hanno dimostrato che quello che spesso ferma noi grandi, le nostre preoccupazioni – la pioggia, il freddo – se vissute nella dimensione del gioco e dell’avventura, non sono che piccoli ostacoli che, magari, non fanno che rendere il gioco ancor più divertente. In fondo la pioggia non è che acqua che si asciugherà e il freddo scompare appena si inizia a pedalare.  La piccola massa critica o – meglio – la grande massa critica dei piccoli, si è mossa agevolmente nel traffico, dimostrando che le strade possono e devono essere di tutti. Alcuni automobilisti ci avranno vissuto come i soliti rompiscatole che rallentano il traffico; noi abbiamo vissuto loro come intrusi che volevano rovinare il nostro gioco. E così, quando il gruppo ha raggiunto la ciclabile del Valentino, abbiamo tirato un po’ il fiato, perché finalmente gli intrusi non c’erano più, e quella strada innevata era il tabellone di gioco perfetto: è partita anche qualche sana garetta (piccoli ciclocrossisti crescono!). Per qualcuno far rotolare i copertoni sulla neve è stata un’esperienza del tutto nuova, e forse per questo resterà ancor più nei ricordi di questa giornata. Poi ci si è ributtati tra le auto, sino ad arrivare, tutti insieme, a scuola. Qualcuno dei genitori che accompagnava gli altri bimbi (a piedi o in auto) ci guardava sorridendo e congratulandosi, qualcuno incerto. Noi eravamo felici. Un vigile, lo ha già raccontato la puntuale cronaca dell’evento, ha dimostrato di essere evidentemente infastidito dalla nostra presenza, che pareva turbare il normale ordine dell’ingresso a scuola. Vorrei spendere due parole in più non perché me la sia presa con quel particolare vigile, ma per sottolineare che il “normale” ordine dell’ingresso a scuola era fatto di auto in doppia fila, parcheggiate ovunque, e traffico un po’ troppo sostenuto (per usare un eufemismo). Eppure sembrava – agli altri – che il disagio fosse creato dal gruppo Bike to School, e non da quella 500 che era parcheggiata in doppia fila, proprio lì, ad un metro da noi ciclisti, e che ostruiva la carreggiata. Credo che il significato di questa iniziativa debba essere, tra gli altri, proprio questo: un invito a riflettere. Cos’è – o cosa dovrebbe essere – “normale”? Il traffico del mattino, i parcheggi selvaggi ed impuniti, le strade intasate, le entrate delle scuole quasi inaccessibili, o un gruppo di piccoli e grandi che vanno a scuola insieme pedalando, chiacchierando, sorridendo?  A me, personalmente, quella che a tanti, oggi, sembra una città normale, pare invece una città all’incontrario, che troverebbe posto in un racconto di Gianni Rodari. Per questo mi piacerebbe che Bike to School diventasse un’abitudine. Sarebbe bello ripeterlo al più presto, magari fissando degli appuntamenti ricorrenti, o persino – se gruppi di genitori sapranno organizzarsi – tutti i giorni!  Per far sì che diventi una cosa “normale”.  Termino ancora con alcuni ringraziamenti sparsi: tutti quelli che hanno contribuito all’organizzazione della giornata partecipando alle riunioni fisicamente o online, i genitori della Rayneri/Manzoni, Bike Pride, Bike Breakfast, Yankuam, Lacumba Film, Bicycle is Bell (e chissà quanti ho dimenticato); tutti quelli che si son svegliati presto stamattina per incontrarsi in Largo Saluzzo; tutti quelli che hanno abbandonato all’ultimo momento per cause di forza maggiore, ma so che avrebbero voluto esserci. Menzione d’onore al nonno del piccolo Mattia, unico presente per la scuola di Via Lugaro, fiero rapprentante della categoria dei nonni ciclisti! Grazie, infine, a tutti i bambini che questa sera, andando a dormire, ripenseranno a questa giornata e magari domattina – svegliandosi – chiederanno a mamma e papà: “Oggi posso andare a scuola in bicicletta?”
Al prossimo Bike to School!”

Fonte: ecodallecittà

Il video del panda che fa le capriole nella neve fresca

Lo zoo di Toronto è chiuso e Da Mao il panda gigante ne approfitta per fare bellissime capriole divertendosi nella neve fresca

Le immagini sono state catturate dalla telecamera di sorveglianza: Da Mao il panda gigante dello zoo di Toronto si diverte a giocare nella neve fresca. Da Mao ha cinque anni e la Cina lo ha prestato allo Zoo di Toronto; nel 2018 sarà trasferito a Calgary. Da Mao con il compagno Er Shun è giunto dalla Cina lo scorso maggio per provare a risollevare con la sua presenza il flusso di visitatori allo zoo di Toronto. Da Mao è il più sociale dei due orsi e ama soggiornare più spesso all’aperto mentre Er Shun più riservato preferisce il rifugio. I due orsi sono in prestito per 10 anni dalla Cina e trascorreranno cinque anni a Toronto venendo trasferiti a Calgary. L’ambasciatore cinese in Canada Zhang Junsai ha spiegato che i due panda sono un segno dell’ amicizia da parte del popolo cinese:

Molti cinesi sono profondamente commossi per l’attenzione eccezionale e le cure premurosa che il Canada rivolge ai due panda.

Ma a settembre 2013 già si calcolava la flessione delle visite allo zoo e che i due panda non erano stati così i testimonial che ci si attendeva: quasi 1,2 milioni di persone hanno visitato lo zoo nel 2013, ossia il 15% in più rispetto allo scorso anno, ma lo zoo aveva iscritto a bilancio 1,3 milioni di visitatori entro la fine di agosto. L’estate 2013 a Toronto ha presentato condizioni meteorologiche estreme, con un luglio pieno di forti piogge, inondazioni e ondate di calore il che ha scoraggiato i visitatori che sono stati per lo più adulti e meno scolaresche. La promozione degli orsi è proseguita nell’autunno e eccoci al video virale diffuso due giorni fa, per tenere alta l’attenzione sui panda il che permetterà allo zoo di rientrare degli investimenti. Gli zoo sia chiaro sono un business e tale resteranno e i due panda dovrebbero vivere nel loro habitat naturale, le foreste di bambù della Cina e non essere richiamo per visitatori canadesi.

Fonte:  The Star

Neve e gelo, come proteggersi dal freddo con i consigli della Protezione civile

Una bella nevicata è certamente romantica e fiabesca ma conoscere i pericoli relativi al freddo e alla neve ci consente di non correre rischi: ecco dunque i consigli della Protezione Civile per proteggersi da neve e gelofreddo_cives-650x400

Freddo e neve possono anche essere romantici e fiabeschi a patto che li si affronti con le dovute cautele. La Protezione civile nel merito ha realizzato una breve guida con consigli per non correre rischi in caso di maltempo e condizioni meteo avverse. La prima cosa da fare è ovviamente restare in casa e evitare di prendere l’auto quando nevica. La seconda cosa da fare è procurarsi il sale e le pale per pulire gli ingressi di abitazioni o esercizi commerciali in caso di abbondanti nevicate. Dopo la nevicata potrebbe formarsi ghiaccio sia su strade sia su marciapiedi e dunque sia se usciamo a piedi usiamo calzature adatte; se prendiamo l’autovettura o la bicicletta prestiamo attenzione alle condizioni della strada per evitare scivoloni e cadute. Nel caso siamo obbligati a usare il nostro veicolo ecco cosa fare per non restare intrappolati nella neve o peggio rischiare un incidente:

  • Informati sull’evoluzione della situazione meteo, ascoltando i telegiornali o i radiogiornali locali;
  • Procurati l’attrezzatura necessaria contro neve e gelo o verificane lo stato: pala e scorte di sale sono strumenti indispensabili per la tua abitazione o per il tuo esercizio commerciale;
  • Presta attenzione alla tua auto che, in inverno più che mai, deve essere pronta per affrontare neve e ghiaccio;
  • Monta pneumatici da neve, consigliabili per chi viaggia d’inverno in zone con basse temperature, oppure porta a bordo catene da neve, preferibilmente a montaggio rapido;
  • Fai qualche prova di montaggio delle catene: meglio imparare ad usarle prima, piuttosto che trovarsi in difficoltà sotto una fitta nevicata;
  • Controlla che ci sia il liquido antigelo nell’acqua del radiatore;
  • Verifica lo stato della batteria e l’efficienza delle spazzole dei tergicristalli;
  • Non dimenticare di tenere in auto i cavi per l’accensione forzata, pinze, torcia e guanti da lavoro. Quando invece siamo nel mezzo di una nevicata abbondante ecco allora a cosa dobbiamo prestare attenzione per proteggere o la nostra casa: valutiamo se sul tetto non ci sia troppa neve o ghiaccio e ciò per evitare crolli; tenere l’accesso privato o il passo carraio pulito dalla neve e raccoglierla a bordo strada evitando di lasciarla nel mezzo per agevolare il servizio degli spalaneve.

Nel caso in cui la nevicata ci accoglie mentre siamo in auto, ecco cosa fare:

  • Libera interamente l’auto e non solo i finestrini dalla neve;
  • Tieni accese le luci per renderti più visibile sulla strada;
  • Mantieni una velocità ridotta, usando marce basse per evitare il più possibile le frenate. Prediligi, piuttosto, l’utilizzo del freno motore;
  • Evita manovre brusche e sterzate improvvise;
  • Accelera dolcemente e aumenta la distanza di sicurezza dal veicolo che ti precede;
  • Ricorda che in salita è essenziale procedere senza mai arrestarsi. Una volta fermi è difficile ripartire e la sosta forzata della tua auto può intralciare il transito degli altri veicoli;
  • Parcheggia correttamente la tua auto in maniera che non ostacoli il lavori dei mezzi sgombraneve;
  • Presta particolare attenzione ai lastroni di neve che, soprattutto nella fase di disgelo, si possono staccare dai tetti;
  • Non utilizzare mezzi di trasporto a due ruote

Fonte: ecoblog