LMX 161-H, la moto elettrica che sembra una e-bike

La LMX 161-H è una moto elettrica francese con caratteristiche e componenti derivati dal mondo delle e-bike. E pesa solo 42 chilogrammi.http _media.ecoblog.it_a_ae4_lmx-161-h-la-moto-elettrica-che-sembra-una-e-bike

Leggera (quasi) come una e-bike ma più potente e veloce, come una moto elettrica. E’ la LMX 161-H, una moto elettrica francese omologata L1-eB che verrà messa in commercio a partire da maggio 2018. E’ un nuovo concetto di mobilità urbana ed extraurbana, molto simile come idea alla “moto-bike” Bultaco Albero (ma quest’ultima è più da città che da sterrato), che rende più semplice muoversi ad emissioni zero grazie al peso contenuto del telaio in alluminio 6061. Il motore elettrico ha una potenza variabile dai 3 agli 8 kW, in base alla modalità impostata dal pilota, e la batteria è da 1,7 kWh a ioni di litio. Si ricarica in tre ore e si scarica dopo 64 chilometri percorsi o due ore di utilizzo continuato in modalità Eco. La velocità massima, limitata elettronicamente per rientrare nell’omologazione, è di 45 km orari. Dagli pneumatici si intuisce la vocazione off road di questa moto elettrica: la gomma posteriore è da 19 pollici (da moto), mentre quella anteriore è da 26 pollici (da downhill). Si tratta quindi di una moto elettrica che cerca di coniugare nello stesso prodotto la comodità necessaria all’uso quotidiano e le prestazioni necessarie ad affrontare qualche chilometro di sterrato polveroso. Ancora una volta, quindi, il motore elettrico si associa all’idea di libertà di muoversi e di aumento delle possibilità di utilizzo, non certo a quello di limitazione della propria mobilità. Tanto che, come tutte le moto e le bici elettriche, anche la LMX 161-H circola senza problemi in caso di blocco del traffico per superamento dei limiti delle emissioni inquinanti.

Fonte: ecoblog.it

Una moto elettrica da 800km con una ricarica: Lightning Motorcycles punta al record

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L’azienda della Silicon Valley (California, Stati Uniti) Lightning Motorcycles sta progettando e realizzando una moto elettrica capace di percorrere 500 miglia (poco più di 800km) con una sola ricarica. L’idea è venuta a Richard Hatfield, già noto in passato per essere uno spericolato sperimentatore di carburanti alternativi e “guru” della mobilità elettrica, visto che è dal 1996 che afferma che i veicoli elettrici sono il futuro della mobilità privata e pubblica e “presto” (diceva all’epoca) saranno più efficienti dei motori alimentati da carburanti fossili. Una visione che noi di Ecoblog condividiamo, ragion per cui abbiamo deciso di parlare dell’ultimo visionario progetto di Hatfield, che ha creato nel 2006 Lightning Motorcycles e che oggi si pone davanti un obiettivo ambizioso: coprire con una motocicletta la distanza di 500 miglia che separa Los Angeles da San Francisco con una sola ricarica di energia elettrica e grazie alla partnership avviata con il Battery Innovation Center dell’Indiana l’impresa da ardua si fa sempre più possibile.  I colleghi di Motoblog, qualche tempo fa, hanno recensito Lightning Motorcycles LS-218, una supermoto pa propulsione elettrica con 228 Nm di coppia, 225 kg di peso, freni Brembo e oltre 300 km/h di velocità massima. “Seguiamo le orme di Tesla” ha dichiarato a Forbes Hatfield: attualmente il motore capace di percorrere più chilometri con una sola ricarica è proprio stato progettato da Tesla (315 miglia di autonomia). Ma l’ambizione di Hatfield è duplice: oltre a creare il motore con la più grande autonomia energetica mai realizzato vuole rompere un taboo tipico del motociclista, visto che attualmente non esistono mezzi a due ruote a benzina che vantano autonomie superiori alle 320 miglia (514km). Significa aggiungere un 50 per cento in più di capacità, mica poco (anche se pensiamo alla resistenza del pilota, non fermarsi mai in moto è una prova di resistenza non da tutti). Tra i soci di Lightning Motorcycles ci sono lo Stato dell’Indiana, il gigante tecnologico giapponese NEC e Duke Energy, uno dei maggiori fornitori di energia elettrica negli Stati Uniti. Sono molte le società della Silicon Valley che si pongono obiettivi strategici simili, stringendo partnership con le medesime aziende e i medesimi enti governativi e istituzionali: un segnale chiaro della direzione che, sempre di più, ha intrapreso il mercato automobilistico. Anche perchè è difficile che nella Silicon Valley si vadano a fare investimenti troppo azzardati, voi che dite?

Foto | Forbes

Fonte: ecoblog.it

Honda e Hitachi: 40 milioni per la moto elettrica del futuro

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Una joint venture da 40 milioni di euro per sviluppare, produrre e commercializzare motori di nuova generazione per veicoli elettrici: è il progetto nato dall’accordo tutto giapponese tra Honda e Hitachi, che i primi del mese di febbraio hanno siglato un memorandum di intesa – comprendente un investimento “iniziale” di circa 40 milioni di euro – che verranno stanziati per il 51% dalla Hitachi e il restante 49% dalla Honda. L’obiettivo è lavorare sulla progettazione e la realizzazione di motori elettrici, quindi a emissioni zero, che possano essere immessi sul mercato (sia proprio che in partnership con altre aziende): come scrivono i nostri colleghi di Blogo Motori infatti entro marzo le due aziende sigleranno l’accordo vero e proprio in modo da poter essere già operativi entro luglio. La nuova joint venture aprirà avrà impianti di produzione e uffici di vendita in Cina, negli Stati Uniti e in Giappone, così da poter attingere da tre mercati molto diversi tra loro per migliorare la tecnologia, ridurre i costi e offrire veicoli elettrici più competitivi. Nel 2011 Honda ha presentato il suo primo concept motociclistico elettrico, la Honda RC-E, mentre Hitachi è dal 1999 che produce e vende i suoi motori elettrici: esperienze che, sommate assieme, daranno certamente molto filo da torcere ai competitor in tutto il mondo.

Fonte: ecoblog.it

Arriva Sunbike Electric: la moto elettrica coreana che si carica a energia solare

Sunbike è una moto elettrica che si ricarica a energia solare: prodotta dal gruppo coreano CM Partner, che da 30 anni sviluppa batterie agli ioni di litio, è un’ottima soluzione per la mobilità privata urbana eco-compatibile, dedicata al mercato europeo.  Ricorda vagamente il vecchio modello di Fifty, il suo telaio in alluminio ha una forma a metà strada tra una bici elettrica, una moto e un ciclomotore, ha un sistema di illuminazione completamente a LED e un battery pack completamente rimovibile per essere ricaricato con una normale presa di corrente: la particolarità di Sunbike però è che può essere collegata direttamente ad un singolo pannello fotovoltaico per ricaricare la batteria con fonti rinnovabili (da 0 a 100 in 3 ore, ma è possibile ricaricare anche con la presa domestica).

“Non c’è bisogno di cercare una postazione ricarica”

ha dichiarato Jeremy White, lead designer della Sunbike.sunbike-batteria

Il mezzo è molto leggero e la velocità massima dichiarata è di circa 60km/h: la trasmissione è manuale e a due velocità (si accelera con un pulsante) e la stabilità è stata studiata accuratamente dai progettisti per offrire il massimo comfort e prestazioni interessanti al pilota. Come già detto dai nostri colleghi di Blogo Motori non sono ancora disponibili il prezzo di vendita o la data d’arrivo in commercio del mezzo, ma è probabile che sarà acquistabile a partire dal 2017.

Fonte: ecoblog.it

KRC Evoluzione, la moto elettrica tutta italiana

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Fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, la KRC Evoluzione potrebbe entrare in listino e diventare così la prima moto elettrica “vera” del brand casertano che conta già su di una line-up di commuter completamente elettrici.
La presentazione del prototipo della Evoluzione avvenuta ad Eicma 2016 ha riscosso l’interesse del pubblico spingendo la KRC ad accelerare i tempi della produzione.
L’autonomia di questa naked ecologica dovrebbe attestarsi sui 100 km grazie a un sistema di recupero dell’energia sia in frenata che in decelerazione.
La ricarica completa richiede un tempo di circa 4-5 ore e proprio per ottimizzare al massimo l’autonomia la velocità massima è limitata ai 150 km/h.
L’impianto frenante è costituito da dischi a margherita da 305 mm e pinze a due pistoncini sull’anteriore, mentre al retrotreno si trova un disco singolo da 260 mm. Il peso complessivo dovrebbe essere inferiore ai 200 kg.
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Fonte: ecoblog.it