Bando Smart City, a Milano partono 14 progetti con 93 milioni di finanziamento

Smart City. Grazie a MIUR – Ministero Istruzione Università Ricerca – e Regione Lombardia, al via i finanziamenti per i 93 milioni di euro del bando “Smart City”. Sostenuti progetti innovativi su semplificazione amministrativa, mobilità, ambiente, energia e socialità. Intanto sono 200mila gli utenti e 370 le aree di connessione outdoor e indoor della rete pubblica internet Open Wi-fi380114

Milano procede verso le Smart City. Il Comune, insieme al MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca – e la Regione Lombardia, ha dato il via a finanziamenti per 93 milioni di euro. Sono stati infatti firmati i contratti per 14 progetti. Hanno sigle o nomi futuristici come Swarm-Net, Urbe-Log, S[m2]Art, PSC Giustizia, Decision Theatre. E ancora: Spac3, Simulator, Opti-Log, CityWise Net, Scuola Smart Campus, Giocoso, ProActive, Ability, E-Waste. Sono i 14 progetti per Milano “Smart City” che hanno compiuto un importante passo avanti, con la firma dei contratti con gli enti capofila e l’assegnazione dei finanziamenti per oltre 93 milioni di euro da parte diMiur e Regione Lombardia.
Semplificazione, mobilità, ambiente, energia, sociale, sicurezza: questi gli interventi sperimentali per una città più sostenibile, interattiva, accessibile e inclusiva, spaziando dai nuovi servizi di e-government nel settore della giustizia civile alla gestione “intelligente” delle risorse idriche, da un sistema integrato di prodotti e tecnologie welfare a una piattaforma telematica per razionalizzare l’ultimo miglio del trasporto merci in ambito urbano, fino alla simulazione degli scenari più complessi a supporto delle decisioni amministrative.  Dagli impianti fotovoltaici nei campus universitari con l’obiettivo “nearly zero energy buildings” a una piattaforma per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione anche da smartpone e tablet. E ancora: dalle tecnologie Ict per la prevenzione e il monitoraggio in tempo reale dei rischi meteorologici e sismici, all’ottimizzazione energetica degli impianti di trattamento dei rifiuti anche attraverso i depuratori di San Rocco e Nosedo; da un’applicazione per il controllo e la gestione della logistica urbana a un “cestino intelligente” dotato di sensori per la raccolta, il riciclo, la tracciabilità dei rifiuti elettrici ed elettronici e il recupero dei metalli. Altri progetti, infine, sono destinati alla “protezione” e alla sicurezza del territorio, a favorire le relazioni sociali delle persone in città, a sostenere gli anziani affetti da malattie neurodegenerative, a sviluppare la comunicazione dei bambini in età prescolare. “Con la firma dei contratti e l’assegnazione definitiva delle risorse sui progetti finanziati dal MIUR – ha spiegato l’assessora alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università, Ricerca e Smart City Cristina Tajani – abbiamo aggiunto un nuovo, importante tassello al percorso che abbiamo costruito negli ultimi tre anni per fare di Milano una metropoli sempre più ‘Smart’, ovvero moderna, innovativa, sostenibile e inclusiva. Inoltre, la collaborazione con Camera di Commercio, università, enti di ricerca e imprese ci ha permesso di attrarre a Milano investimenti ingenti e importanti con ricadute positive sull’intera città: si tratta di risorse che non pesano sul bilancio comunale e che potranno sviluppare valore e utilità pubblica con benefici concreti per tutti, cittadini e imprese”. Oltre i 14 progetti del bando Smart City, altri dieci progetti sono stati realizzati dall’Amministrazione comunale con proprie risorse e con i contributi della Camera di Commercio. Secondo i dati dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, a Milano il settore “Smart City” vale 128 miliardi di fatturato sui 460 nazionali e i settori maggiormente rappresentati sono l’high tech (49 miliardi su 122 nazionali), energia-rifiuti (45 miliardi su 180), commercio elettronico (700 milioni su 3,4 miliardi), design(2,6 miliardi su 4).  Va infine ricordato che al momento Milano ha il primato in Italia nell’offerta a cittadini e turisti del servizio wi-fi gratuito, nato nel 2012 con OpenWi-fi Milano, la rete di connessione per navigare gratuitamente e ad alta velocità. Oggi il servizio conta più di200 mila utenti (400 nuove registrazioni ogni giorno), oltre 2 milioni di accessi, 370 aree di connessione outdoor e indoor (di cui 300 postazioni all’aperto diffuse in tutta la città dal centro alla periferia e 70 hotspot nelle sedi comunali), per un totale di circa 600 access point.

Per ulteriori informazioni sui progetti “Smart City”, è disponibile il sito milanosmartcity.org.

Fonte: ecodallecitta.it

13 ottobre, Giornata Nazionale del Camminare 2013

Dopo l’importante successo del 2012, domenica 13 ottobre si celebra la seconda edizione della Giornata Nazionale del Camminare organizzata da FederTrek, in collaborazione con la rivista TREKKING&Outdoor e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del MIUR e dell’ANCI: non mancate!375741

La Giornata nazionale del Camminare nasce dalla volontà di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni su temi oggi fondamentali, quali la qualità della vita nel territorio urbano e la riduzione delle emissioni inquinanti. Camminare, un gesto naturale e spontaneo in grado di apportare benefici psico-fisici alla salute delle persone (come dimostrano i numerosi studi dell’OMS) e all’Ambiente. Camminare permette inoltre di riscoprire e valorizzare le bellezze delle nostre città, dei centri e dei borghi storici, con i loro monumenti celebri, ma anche con gli angoli suggestivi e nascosti. Aiuta a rinnovare un legame affettivo e di appartenenza con il tessuto urbano e sociale. Nel 2012 la Giornata Nazionale del Camminare ha visto l’adesione di oltre 100 città, dalle grandi metropoli come Milano, Torino e Roma, alle città d’arte e di cultura come Firenze e Genova, fino ai piccoli borghi e paesi, dove sono stati organizzati percorsi, iniziative ed eventi con la regia delle amministrazioni locali e il coinvolgimento di tantissime associazioni e dei cittadini. Molti sono stati i Comuni che, in occasione della Giornata, hanno predisposto la chiusura al traffico privato di ampie zone del territorio urbano, per dar modo di organizzare visite guidate a piedi, giochi per bambini e momenti di sensibilizzazione sul valore del camminare come forma di mobilità sostenibile. Grande successo ha riscontrato anche la proposta di percorsi tematici, non solo nei centri storici ma anche nelle periferie o nei parchi cittadini. Visti i positivi risultati della prima edizione, sono già diverse le città che hanno confermato la loro adesione alla seconda edizione della Giornata Nazionale del Camminare, impegnandosi a costruire, insieme a FederTrek, un percorso di forte informazione e sensibilizzazione sull’importanza del camminare, sottolineando sia i benefici in termini psico-fisici che socio-economici. Quest’anno, vista l’entrata in vigore della legge n.10 del 14/01/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, le amministrazioni e le associazioni aderenti saranno invitate a proporre iniziative che valorizzino il rapporto fra il camminare e la riscoperta degli spazi di natura in città e l’importanza della loro presenza e conservazione per la qualità della nostra vita. Tematica quest’ultima rispetto alla quale la FederTrek si sta impegnando anche con il progetto nazionale “Città del Trekking”. In occasione della Giornata Nazionale del Camminare 2013 verrà assegnato il premio“Giornata del Camminare 2013” alle città che si saranno dimostrate più virtuose nell’attuazione di concreti progetti di mobilità, in grado di rendere le strade cittadine più vivibili e a misura di camminatore/ciclista. Altra importante novità sarà il coinvolgimento del mondo della scuola nelle celebrazioni della Giornata, in applicazione del Protocollo d’Intesa recentemente siglato da FederTrek e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare a fine agosto il MIUR emanerà una circolare di invito ad aderire alla Giornata del Camminare e ad inserire nell’offerta formativa attività formative inerenti al tema con allegato un bando proposto da Federtrek per far realizzare agli studenti un video sui benefici del camminare. Anche in questa edizione FederTrek attuerà specifiche iniziative di promozione a livello nazionale e locale, come la realizzazione di uno spot video diffuso sia su internet che sui media tradizionali e il coinvolgimento dei testimonial come la scrittrice Susanna Tamaro, il Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione Pietro Migliaccio, la giornalista Grazia Francescato, il filosofo Duccio Demetrio e il vicepresidente del WWF Italia Raniero Maggini ed altri che si aggiungeranno. Da parte delle città, l’adesione alla seconda edizione della Giornata Nazionale del Camminare dovrà avvenire con una delibera di Giunta che recepisce il “Manifesto del camminare” disponibile sul sito www.giornatadelcamminare.org, dove troverete anche tutte le informazioni e gli approfondimenti relativi all’evento.

Fonte: eco dalle città

Cap Holding e Smat insieme per le smart cities

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Il progetto Sintesi, nato dalla collaborazione tra le due società del servizio idrico milanese e torinese, supera l’esame del ministero della Ricerca e prosegue il suo cammino verso la città smart. Contatori intelligenti e sensori condominiali per conoscere in tempo reale qualità dell’acqua, consumi e perdite di rete. Smart cities, il bando del ministero della Ricerca e dell’Innovazione accoglie il progetto di Cap Holding e Smat, le due aziende del servizio idrico del milanese e del torinese, per innovare la gestione dell’acqua. Dall’asse Torino-Milano nasce il progetto Sintesi: contatori intelligenti e sensori condominiali per conoscere in tempo reale la qualità dell’acqua, i consumi o le perdite di rete. La fase pilota vedrà impegnati otto comuni del milanese e due del torinese. Chiare, efficienti, trasparenti: le città intelligenti del nuovo millennio dovranno avere le stesse qualità dell’acqua. Ed è proprio l’innovazione nella gestione dell’acqua il cuore pulsante del progetto “Sintesi”, ovvero il “Sistema integrato tecnologie servizio idrico”, che è stato ammesso dal Miur con il bando per le Smart cities. Il progetto è stato presentato dalla capofila Smat e da Cap Holding, che lavoreranno in collaborazione con importanti partner (Politecnico e Università degli Studi di Torino, Cnr) e industriali (Telecom, Telit, Aethra, Telereading, Wirelab). La proposta delle due società ha ottenuto il punteggio più alto tra quelli presentati all’interno della sezione “Servizio idrico integrato”. La fase pilota prevede una prima sperimentazione in alcune aree dei due territori: a Torino e Settimo Torinese per i partner piemontesi, in otto comuni del milanese per i partner lombardi (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Rho, Rozzano, Pioltello, Settimo Milanese e Magenta). Proprio questi otto Comuni potrebbero essere quindi i primi a sperimentare i nuovi contatori intelligenti, che saranno installati nei condomini per informare i cittadini, attraverso appositi terminali video, non solo dei consumi idrici, ma anche della qualità dell’acqua, della sua provenienza, delle eventuali interruzioni del servizio. Tra gli obiettivi, quello di ridurre le perdite occulte, contenere i costi energetici e incrementare il già elevato livello di sicurezza in termini di rilevamento e allerta in caso di contaminazioni.

Fonte: eco dalle città

 

Torino Smart City: 190 milioni di euro dal MIUR per 11 progetti intelligenti

La Città di Torino si è aggiudicata 183 milioni di euro per finanziare 11 progetti di ricerca e innovazione: sicurezza, inclusione sociale, scuola, smart e architettura sostenibile. Ecco i progetti vincitori

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Il progetto Torino Smart City ha ottenuto 190 milioni di euro dal ministero dell’Istruzione per progetti di innovazione. Di questi 183 milioni di euro arrivano dai fondi messi a disposizione dal ministero sviluppo di progetti di ricerca nati da partnership tra imprese, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni attraverso il bando Smart City&Communities. I fondi finanzieranno 11 dei 14 progetti supportati dalla Città di Torino, che portano un contenuto di innovazione in ambiti quali la sicurezza, l’inclusione sociale, la scuola, le smart grids, l’architettura sostenibile, tanto per citarne alcuni.
Ma non solo. Parallelamente, il ministero aveva chiesto a giovani sotto i 30 anni –Bando Social Innovation – di proporre progetti territoriali di innovazione da realizzare in partnership con le città. Dieci dei 40 progetti presentati da Torino, sui circa 400 pervenuti al ministero (uno su dieci), sono stati finanziati, per un totale di 7 milioni di euro.
“Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto – ha detto Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità ambientale della Città di Torino – il sistema locale torinese dimostra di avere nell’ultimo anno ben lavorato e di aver posto basi solide per un efficace lavoro a sostegno del progetto Torino Smart City, da oggi questa città ha nuovi strumenti e risorse per perseguire l’ambizioso obiettivo di costruire il suo modello di città intelligente”. Anche il sindaco Piero Fassino ha voluto esprimere il suo compiacimento per il raggiungimento di “un risultato importante, che è frutto della capacità tutta torinese di costruire progetti attraverso un’azione corale. La condivisione di un obiettivo e di un progetto per la costruzione di una città intelligente tra imprese, ricercatori, poli universitari di prestigio e un tessuto di start up e piccole imprese creative – ha sottolineato – è il punto di forza della nostra città, che ci sarà di grande aiuto per la costruzione dei dossier di candidatura ai prossimi bandi europei”. Ecco i progetti vincitori:

14 milioni di euro per il progetto Decision Theatre
Simulare gli scenari più complessi prima di decidere. L’obiettivo è mettere a disposizione sistemi di supporto alle decisioni. Il sistema nasce dalla collaborazione tra Grande Selex, Sas, Siemens, Telecom, Politecnico di Torino e UNIBocconi.

16 milioni di euro per il progetto Oplon
L’obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita delle persone anziane (over 65) autosufficienti ma malate, al fine di ridurre il periodo di degenza in ospedale e consentendo quindi, attraverso l’utilizzo della tecnologia, di trascorrere più tempo possibile nella propria abitazione anziché in ospedali o luoghi di cura. Lo svilupperà una rete di otto; tra loro il Politecnico.

12,2 milioni per il progetto S[m2]art
Il progetto punta a creare un sistema composto da arredi urbani intelligenti e infrastrutture informatiche di gestione e
configurazione aperto. Piattaforma creata da Telecom insieme con Reply, Istituto Boella e Politecnico.

19,8 milioni per il progetto Scoc
Realizzata da Selex, insieme con (tra gli altri) il Politecnico nasce dalla necessità di realizzare un centro operativo di coordinamento, a livello comunale,per il monitoraggio del territorio, la sicurezza del cittadino e gestire situazioni di emergenza e crisi anche legate a rischi naturali. I temi su cui si svilupperà il progetto sono in particolare rischio idrogeologico e mobilità.

19,9 milioni per il progetto SmarTour
Un aereo senza pilota vola e fotografa tutto ciò che incontra sul suo cammino. Così permette di acquisire in tempo reale dati rivolti alla conoscenza, al controllo e al monitoraggio dell’ambiente naturale e delle città. Sviluppato da Selex come capofila e poi anche dal Politecnico di Torino.

12,2 milioni per il progetto Smart concrete
Realizzato come capofila dal Politecnico di Torino è un sistema per monitorare la stabilità e la sicurezza di edifici e infrastrutture. E in particolare il livello di conservazione e tenuta dei materiali di cui sono composte.

15,5 milioni per il progetto INSeT
Vuole dare vita a una connessione tra i sistemi di bigliettazione elettronica del trasporto pubblico (locale ed extraurbano) di diverse città «smart» italiane, i servizi dell’alta velocità ferroviaria ed altri servizi rivolti ai cittadini (musei, carte del cittadino, carte sanitarie). Sviluppato, tra gli altri, da Reply e Trenitalia.

14,8 milioni per il progetto S.IN.TE.S.I.
La capofila del progetto è  Smat, la società che gestisce la rete idrica di Torino e Provincia, ma dentro ci sono anche sia il
Politecnico che l’Università di Torino. L’obiettivo è progettare e sperimentare un sistema innovativo di gestione delle risorse idriche per migliorare standard di gestione e servizio reso all’utenza.

13,2 milioni per il progetto Marconi
Sviluppato in prima linea da General Motors e poi dal Politecnico di Torino per sperimentare tecnologie per la raccolta e l’integrazione da fonti diverse di dati sulla mobilità e sul traffico. Il sistema servirà sia a controllare la situazione del traffico che a definire e realizzare le scelte di pianificazione necessarie allo sviluppo della mobilità.

12 milioni per il progetto SIGMA
Vitrociset e altri (tra cui il Politecnico) svilupperanno un sistema all’insegna della building automation: automatizzazione di serramenti e dell’illuminazione, controllo della climatizzazione, videocomunicazione con un centro di supporto ed  assistenza, rilevazione della presenza di oggetti e persone.

20,2 milioni per il progetto  Cloud4eGov
Punta a ottenere un insieme di risultati innovativi di tipo tecnologico, scientifico, metodologico, applicativo che consentano alla pubblica amministrazione di eseguire una sperimentazione del Cloud Computing, tecnologia a supporto di processi, procedure e servizi di eGovernment.

13 milioni per il progetto Urbelog
Ha l’obiettivo di sviluppare e sperimentare una piattaforma telematica innovativa per la gestione della logistica merci di “ultimo miglio” in città, aggregando gli operatori della distribuzione, le pubbliche amministrazioni e le associazioni di categoria nella gestione della distribuzione delle merci fino alla consegna. Il capofila del progetto è Telecom e gli altri partner sono Iveco, Tnt, il Politecnico di Torino, Fit Consulting, Italdata e Tema, Selex Elsag, Università Luigi Bocconi e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Fonte: eco dalle città