“Adotta un nonno”, ecco le scuole che hanno aderito

Debutto, lo scorso 20 ottobre, per il primo pranzo condiviso tra allievi delle scuole Primarie e anziani soli, “ospiti d’onore” nelle mense scolastiche grazie al progetto “Io non spreco-aggiungi un posto a tavola”, a firma Comune di Milano e di Milano Ristorazione380760

di Aglaia  Zannetti
“Aggiungi un posto a tavola”: contro la solitudine e lo spreco di cibo nelle mense e alla voce solidarietà e socializzazione. Protagonisti di questa iniziativa, voluta dall’Assessorato alla Politiche Sociali e Istruzione ed Educazione di Milano, i “nonni milanesi”, scelti dall’elenco dei 24mila anziani in difficoltà già assistiti dal Comune, che avranno così la possibilità di pranzare insieme ai bambini nelle mense scolastiche delle scuole primarie, che hanno dato la propria adesione. Dopo “Io non spreco”, iniziativa di Milano Ristorazione che ha visto l’introduzione del sacchetto salvacibo (da noi di Eco dalle città ribattezzato il “Mangiopoi”) al via, dunque, quella che possiamo definire come la seconda parte del progetto che, nell’anno di Expo, mira alla riduzione dello spreco alimentare nei refettori rispondendo contemporaneamente all’esigenza di socializzazione e attenzione alle fasce più deboli della popolazione e coinvolgendo i più piccoli in un programma educativo più ampio. Diverse le scuole che hanno sinora aderito: gli Istituti Comprensivi Statali Sandro Pertini (primarie S. Pertini e G. Pirelli) , Cardarelli Massau, Paolo e Larissa Pini (primarie Martiri di Gorla e Crispi), ICS Fabio Filzi (plesso di via Ravenna e Wolf Ferrari), ICS Morosini e Savoia, ICS Nazario Sauro (primaria di Via Vespri Siciliani), IC Thouar Gonzaga e Cesare Cantù. Il piano prevede un progressivo incremento di presenze fino a 500 pensionati che, sempre accompagnati dai custodi sociali, a gruppi di due e a giorni alterni, saranno ospitati nei refettori di 18 scuole primarie di tutti i quartieri. Un quadro di attenzione contro lo spreco alimentare che passa attraverso il tema della condivisione e della consapevolezza all’interno del quale anche Eco dalle Città dà il suo contributo con l’ideazione del concorso “Formichine Salvacibo. Diario scolastico contro lo spreco alimentare” rivolto alle Primarie pubbliche di Milano, che prevede un premio di mille euro alla scuola più attiva e virtuosa contro lo spreco di cibo.
Foto da http://www.milanotoday.it

fonte: ecodallecitta.it

Mense scolastiche a Milano: da gennaio 2015 arrivano i piatti biodegradabili e compostabili

Pubblicata la gara d’appalto per sostituire 16 milioni di piatti di plastica, si inizia con le scuole primarie. Tra i requisiti materiale ricercato, tracciabilità, grado di compostabilità, sostenibilità e basso impatto ambientale per la produzione380709

Come già annunciato lo scorso marzo, la città di Milano è pronta per fare un nuovo deciso passo in avanti sulla strada della sostenibilità e lo farà nelle scuole, dove l’esempio per le nuove generazioni nell’uso di materiali che salvaguardino la salute del pianeta è determinante. Le stoviglie monouso in plastica saranno sostituite da quelle in materiale biodegradabile e compostabile.  Una scelta, quella di Milano Ristorazione, coerente con l’orientamento comunitario, nazionale e del Comune di Milano in tema di politiche ambientali finalizzate alla trasformazione dei rifiuti in risorse. Un impegno in linea con il Green Public Procurement che, tra l’altro, ha come obiettivo “… la ricerca e la scelta di soluzioni che abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente nell’intero ciclo di vita di un prodotto”.
I prodotti monouso compostabili, non solo sono già risorsa, ma concorrono ad una miglior gestione dei rifiuti presso i punti di somministrazione dei pasti: i bambini infatti non dovranno più eliminare i residui di cibo dai piatti in plastica per separare correttamente i due rifiuti, ma con un solo gesto conferiranno nel sacco dell’umido entrambi.
Per Milano Ristorazione questi materiali contribuiranno anche al processo di ricostituzione della sostanza organica grazie ad una migliore qualità del compost. Milano Ristorazione, prima di indire la gara d’appalto, ha esplorato il tema, affidandosi alla competenza del prof. Walter Ganapini, esperto riconosciuto di politiche ambientali, affinché le caratteristiche del prodotto da ricercare fossero definite con cura e il risultato atteso più efficace. Sarà posta attenzione al tipo di materiale ricercato, alla sua tracciabilità, al grado di compostabilità, alla sostenibilità ambientale ed al minor impatto possibile per la sua produzione. La “rivoluzione” dei piatti compostabili partirà dalle scuole Primarie, la popolazione scolastica più numerosa; quando sarà a pieno regime in tutte le scuole servite da Milano Ristorazione, saranno 16 milioni all’anno (il numero di piatti necessari per le due portate servite)i piatti di plastica sostituiti da quelli biodegradabili e compostabili che, una volta usati, saranno destinati alla frazione umida della raccolta differenziata con un risparmio in produzione di circa 240.000 kg all’anno di plastica. Nell’anno di Expo 2015 saranno 46000 gli alunni delle Primarie coinvolti da questo cambiamento epocale, un primo passo al quale seguirà l’estensione a tutte le altre scuole di ogni ordine e grado.  Solo pochi giorni fa avevamo dato notizia di un’altra iniziativa scolastica virtuosa, ma per ora limitata ad alcune classi, elementari e poi medie, di un singolo Istituto Scolastico: l’IC Galvani che con la Primaria di via Casati e le Medie di via San Gregorio ha iniziato a sperimentare l’uso della gavetta (o schiscetta) al posto dei piatti usa e getta. Milano Ristorazione serve nella città 207 nidi d’infanzia, di cui 75 con cucina interna; più 443 refettori di cui 144 primarie, 178 scuole d’infanzia comunali, 27 scuole d’infanzia statali, 62 secondarie di I grado, 5 scuole private convenzionate con il Comune, 1 cliente terzo refrigerato, 18 servizi speciali, 3 servizi speciali privati, 2 cooperative sociali, 3 scuole private.

 

Fonte: ecodallecitta.it

“Io non spreco!” parlano i bambini, i genitori e gli insegnanti della primaria del “Trotter”/VIDEO

Le opinioni di chi sta già sperimentando il sacchetto salvacibo nelle scuole, l’iniziativa di educazione contro lo spreco alimentare, avviata dal Comune di Milano e da Milano Ristorazione379290

Abbiamo raccolto le impressioni e le osservazioni di alcuni bambini e dei loro genitori e insegnanti, all’uscita della scuola primaria “Casa del sole”, meglio nota come Trotter (all’interno del parco Trotter di via Giuseppe Giacosa a Milano), sull’utilizzo del sacchetto salvacibo che Milano Ristorazione ha distribuito ad aprile, in diversi plessi scolastici, che hanno cominciato ad aderire alla fase sperimentale di questo progetto.  10.000 i sacchetti distribuiti sinora nei 50 plessiscolastici che hanno cominciato ad aderire al progetto di Milano Ristorazione e degli Assessoratiall’Educazione e Istruzione e alle Politiche Sociali. 500 le classi coinvolte in questi primi mesi (da inizio aprile, ad oggi).  A settembre si ripartirà con l’obiettivo di coinvolgere sempre più scuole, mentre ad ottobre è previsto da Milano Ristorazione il primo monitoraggio sull’effettiva incidenza dell’iniziativa, nella riduzione dello spreco alimentare.

Fonte: ecodallecittà.it

Fa’ la cosa giusta 2014: ristorazione sostenibile e lotta agli sprechi

A Fa’ la cosa giusta si è parlato di ristorazione sostenibile e lotta agli sprechi di cibo. La base sono le scuole, dove sensibilizzazione e buone pratiche possono fare la differenza. Qui i dati.Ristorazione_sostenibile_slide-620x474

Ran autrice di Pinkblog ha partecipato a fa la costa giusta! 2014. Ecco il suo contributo per i lettori di ecoblog.it. Quando si parla di ristorazione sostenibile il primo pensiero che ci sfiora è che si tratti di un qualcosa che parte dagli addetti ai lavori per poi arrivare all’utente finale. In verità, chi ha analizzato la questione da vicino e ha condiviso gli esiti del lavoro di ricerca in seno all’incontro sulla lotta agli sprechi a Fa’ la cosa giusta 2014, ha messo in tavola carte differenti, dimostrando come siano i cittadini di fatto a veicolare il mercato alimentare e di conseguenza anche le scelte etiche. Non è un caso che Milano Ristorazione, S.p.a. di proprietà del comune di Milano, che si occupa della gestione del servizio di refezione per asili e scuole del territorio e la preparazione dei pasti per case di riposo, cpt e istituti privati convenzionati, sia intervenuta all’evento, relazionando per bocca della sua Presidente Gabriella Iacono, i progetti comunali atti a promuovere la cultura del cibo senza sprechi. Ed è proprio dalle scuole che si è partiti, dove i pasti erogati sono stati spesso accompagnati da iniziative di sensibilizzazione dei bambini sull’importanza dell’alimentazione sostenibile. In più i menù sono stati resi più appetibili senza contravvenire agli standard nutrizionali previsti dal Ministero della Salute. Obiettivo: aumentare la percentuale di gradimento del cibo riducendo gli avanzi e avvicinare le famiglie al concetto di sostenibilità alimentare.

L’economia circolare e il commercio equo

Affinché gli sprechi vengano effettivamente ridotti e la ristorazione collettiva e individuale diventi più sensibile alle tematiche ambientali, le strade sono poi di fatto quelle che tutti conosciamo. Ad esempio la scelta di stoviglie in materiali riciclabili, l’acquisto di prodotti a Km0, il recupero degli alimenti non serviti da donare alle strutture caritative, la creazione di centrali di compostaggio per trasformare i rifiuti organici in biometano. Per arrivare a risultati ottimali è ovviamente necessario che ci si basi su un concetto di “economia circolare” che coinvolga istituzioni, cittadini, commercianti e ristoratori. Ovviamente la richiesta deve provenire dal basso, in quanto l’agenda pubblica lavora sulle pressioni da parte dell’elettorato attivo. Perciò la questione della sostenibilità alimentare esige senza dubbio sistemi di governance nuovi. In più, come sostiene Paolo Pastore di Fairtrade, è necessario non dimenticare l’importanza del commercio equo che mette sulle nostre tavole prodotti di qualità elevata per la cui lavorazione ogni agricoltore è stato pagato il giusto. L’equità dei prezzi di frutta, cereali e caffè si pone alla base di un circolo virtuoso che parte dal rispetto delle persone, passa per il rispetto della terra e si traduce in rispetto per la salute. Fairtrade, per evitare i ben noti disguidi sul commercio equo che, come Pastore afferma, spesso è ritenuto una forma di beneficenza, ha in attivazione la campagna di sensibilizzazione “Buono davvero”, dedicata al caffè del marchio. Molti bar e strutture di ristorazione dal 7 al 13 aprile esporranno in vetrina una locandina di invito all’assaggio del caffè Fairtrade. Un modo efficace per convincere gli italiani, grandi amanti di questa bevanda, che i prodotti etici non sono solo “solidali” ma anche buoni e di qualità.

Fonte: ecoblog.it

Lotta allo spreco alimentare: presto in mensa a scuola il sacchetto “salva-cibo”

Milano Ristorazione e Comune stanno approntando un sistema per permettere ai bambini di non gettare ma portare a casa alcuni avanzi del pasto. Almeno frutta, yoghurt, pane e dolci, per evitare un eccessivo spreco di cibo. Abbiamo raccolto le opinioni di alcuni insegnanti sull’iniziativa378185

Quella che in inglese si chiama “doggy bag”, anche se in realtà non è per il cane ma per il padrone che ha gradito una porzione abbondante, ossia la prassi di chiedere al ristorante che ci conservi quanto rimasto del nostro pasto per portarlo a casa, presto diventerà una buona pratica anche nei circa 80.000 pasti quotidiani che Milano Ristorazione cucina per le mense di circa 450 istituti scolastici milanesi.  Per ora si tratterà solo di quello che gli alunni possono portare a casa più facilmente di non deperibile e facilmente conservabile: frutta, pane e dolci. E’ comunque un inizio di lotta allo spreco alimentare sin da piccoli, anche nelle mense scolastiche. Restano infatti alti i numeri dello scarto di cibo riguardo gli 80.000 pasti giornalieri di Milano Ristorazione: circa 8 tonnellate di cibo scartato al giorno. “Un anno fa erano 9”, dichiarano a MiRi, e comunque sulle 32 tonnellate complessive di cibo preparato al giorno, le 8 tonn di scarto, quindi il 25%, sono un dato fisiologico. “Ma ci stiamo impegnando a fare sempre meglio, considerando che ci sono anche norme d’igiene che non favoriscono il recupero (es. considerare non più riutilizzabile il pane una volta toccato dai bambini, NdR). Ad esempio, si sta studiando come recuperare e non gettare il cibo che rimane nelle teglie in cucina”.
L’iniziativa è in via di definizione ed è stata annunciata dalla presidente della società Gabriella Iacono, all’ultima seduta congiunta delle commissioni Educazione e Partecipate a palazzo Marino.
L’iniziativa è naturalmente all’insegna della lotta allo spreco di cibo, ma non solo, perché ci sono sempre più famiglie in difficoltà economiche e bambini per i quali il pranzo in mensa é l’unico pasto completo della giornata. Il piano antisprechi è seguito anche dall’assessore all’Educazione Francesco Cappelli: “Stiamo parlando con i dirigenti scolastici per sensibilizzare i bambini a raccogliere ogni giorno quel che resta sul tavolo per evitare che finisca in pattumiera. Pane, frutta, yogurt e budini, per esempio, potranno essere messi in cestini da portare a casa o da donare alle famiglie povere del quartiere”.  L’iniziativa del Comune e di MiRi non dovrebbe quindi limitarsi alla “doggy-bag”, ma anche permettere ad alcune scuole di destinare i propri avanzi alimentari alla cerchia di persone bisognose del quartiere: gli anziani, oppure i senzatetto assistiti nei centri del volontariato. Abbiamo intervistato due insegnanti di due diversi istituti scolastici di Milano, per capire cosa pensano dell’iniziativa: Giuliana Romano, della primaria dell’Istituto Comprensivo Galvani e Chiara Dominioni, della primaria dell’Istituto Comprensivo Ciresola.  In base alla vostra esperienza, che tipo di accoglienza potrà avere, da parte dei bambini e degli insegnanti, questa proposta di Milano Ristorazione? 

G.R. – Nella nostra scuola, per fortuna, c’è già una certa sensibilità sull’argomento e alcuni bambini, su suggerimento delle insegnanti, sono già abituati a consumare nel pomeriggio, cibi come merenda, frutta e qualche dolce avanzati a pranzo. Devo dire però che non sempre, e non tutti i bambini, apprezzano i pasti della mensa e sono ragionevolmente convinta che difficilmente quello che avanzano possa essere portato a casa volentieri, poiché, di norma, avanzano non tanto perché le quantità di cibo siano eccessive, quanto perché non hanno apprezzato quel piatto.
C.D. – Non sono convinta che possa essere un’iniziativa di successo: mi spiego meglio….parlandone con delle colleghe, in molte esprimevano delle perplessità sulle modalità organizzative: i bambini dovrebbero riportare a casa un contenitore con del cibo che rischia di rovesciarsi in cartella … con tuo figlio questo si può fare, ma se il compito è delle insegnanti, va moltiplicato per ogni bambino della classe …. E rischia di diventare, da un punto di vista pratico-organizzativo, un problema, per quanto, di per sé, l’idea sia un’ottima idea.
G.R. – Credo piuttosto che l’idea di ridistribuire il cibo alle associazioni che si occupano dei poveri, ai senza tetto, ai più bisognosi, possa essere un’ottima cosa; sarebbe così MilanoRistorazione ad organizzare (già lo fa con il programma Siticibo NdR), insieme al personale delle mense, la raccolta del cibo avanzato. Questa potrebbe essere un’iniziativa ben vista e accolta favorevolmente dai presidi.
C.D. – Il nostro Istituto è anche associato a “Il pane quotidiano” che raccoglie ogni giorno pane e frutta avanzate. Sarebbe bello se MilanoRistorazione riuscisse a gestire anche il resto del cibo, raccogliendolo e distribuendolo soprattutto tra i senza tetto, ad esempio. Forse questa è una strada più praticabile e, se ben gestita, anche più efficace.

fonte: ecodallecittà

Stili alimentari: a scuola “vegani per un giorno”

In occasione della Settimana Vegetariana, Milano Ristorazione propone un menù vegano ai 75.000 bambini delle 450 scuole milanesi servite. Grano saraceno, crema di zucca e zucchine; insalata con tofu e olive; frutta. E durante l’anno l’integrazione a scuola si fa anche con i menù siciliano, milanese, peruviano, cinese e medio-orientale376409

Martedì 1 ottobre sorpresa nel piatto di 75.000 bambini milanesi; quelli dei 457 istituti scolastici pubblici – dalle materne alle medie – serviti a pranzo da Milano Ristorazione. In realtà la giornata era stata ben preannunciata, anche con un volantino spedito a tutte le famiglie, così come si è fatto in altre giornate di integrazione alimentare.  Abbiamo chiesto a Milano Ristorazione il significato e la portata di queste iniziative. Non è la prima volta che organizziamo delle giornate di integrazione alimentare, per aprire i bambini alla scoperta di altre cucine e stili di vita. Abbiamo già fatto i menù etnici, con le giornate di cucina milanese, peruviane e cinese; sono in programma quelle medio-orientale, siciliana e greca. In occasione della Settimana Vegetariana, abbiamo voluto proporre un menù diverso,non solo vegetariano come fatto altre volte, ma addirittura vegano, quindi senza nemmeno derivati animali come uova e latte.
E com’è andata? La “dieta vegana” si sta molto diffondendo ma non è semplice da fare e da mantenere, nemmeno per gli adulti …E’ vero, ma in fondo anche uno dei piatti più tradizionali italiani, come la pasta al pomodoro con basilico, è vegano, se non gli aggiungi il parmigiano. Comunque questo è stato il menù di oggi: come primo, “grano saraceno con crema di zucca e zucchine”; come secondo, “insalata verde con tofu e olive”, poi la frutta. La scelta del grano saraceno è stata fatta anche per i bambini celiaci, perché non contiene glutine. E con il menù vegano, non si hanno problemi nemmeno per i tanti bambini allergici al latte. Bambini contenti?
Molto incuriositi ed è piaciuto molto il grano saraceno, una scoperta. Qualche perplessità tra le famiglie c’è stata, ma siamo sicuri che queste sperimentazioni aiutino ad aprire al nuovo, anche a tavola. E in generale, durante i menù etnici, i bambini sono molto contenti quando ritrovano in quello che mangiano, un po’ delle loro radici e abitudini.

 

Fonte: ecodallecittà

Le ricette vegane di Pietro Leemann per le mense scolastiche milanesi

L’esperimento si terrà il primo ottobre: Pietro Leemann chef stellato vegano cucinerà per 80 mila bambini delle scuole milanesileemann-620x350

Pietro Leemann chef stellato del ristorante Joia di Milano il primo ottobre, che apre la Settimana mondiale vegetariana, presenterà a 80 mila bambini un menù vegano. Il progetto è di Milano Ristorazione ossia l’azienda che prepara i pasti per gli alunni delle scuole milanesi. La scelta di Pietro Leemann arriva con il programma di educazione alimentare e dopo le giornate dedicate ai menù etnici che propongono piatti della cucina cinese e sudamericana. Ma questa volta ecco comparire anche ingredienti esclusivamente vegetali per cui il menù messo a punto da Pietro Leemann prevede: primo piatto con grano saraceno, crema di zucca e zucchine, insalata di tofu con salsa di soia e come dolce muffin alla carota.

Spiega Gabriella Iacono presidente di Milano Ristorazione:

Se il menù verrà gradito, faremo altre date con quel tipo di piatti, in modo da far conoscere diverse pietanze gustose anche senza la presenza di proteine di origine animale.

Per Pietro Leemann è certamente una grandissima occasione perché la sua cucina è stata apprezzata dai giudici severissimi della Guida Michelin che gli hanno assegnato una stella confermandola negli anni. Con il prof. Umberto Veronesi inoltre Pietro Leemann ha condiviso la divulgazione della dieta vegana come stile di vita sano e ha portato negli scorsi anni nelle scuole esempi di come ci si possa alimentare in maniera sana senza ricorrere alle proteine di origine animale.

Fonte:  Milano Repubblica

 

Mense scolastiche, aumenta il gradimento e diminuisce lo spreco

Milano Ristorazione (mense scolastiche milanesi) comunica i dati dell’ultima rilevazione di febbraio. Il gradimento dei bambini passa dal 72 al 75,10 %. Diminuisce lo spreco di cibo. Grazie a miglioramenti dei menu e revisione delle grammature dei pasti. Al varo il progetto dello spuntino “Frutta a metà mattina”. 160 le tonnellate di cibo annuo avanzate e recuperate per il programma Siticibo

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Milano Ristorazione pubblica i dati dell’ultima rilevazione eseguita nelle scuole di Milano nel mese di febbraio sulle 4 settimane di menu (un panel di 1000 utenti, rappresentativo della popolazione scolastica): i bambini sembrano apprezzare maggiormente i pasti e mangiare di più, con conseguente minor spreco di alimenti. Rispetto al dato di inizio 2012, il gradimento medio dei pasti è passato infatti dal 72% a 75,10%, consentendo il superamento della soglia del cosiddetto “totalmente accettato” (fissato al 75% dalle Linee Guida della Regione Lombardia); di conseguenza è diminuito il livello degli avanzi, sceso al 25% e ritenuto dagli esperti del settore, “fisiologico”. Inoltre, grazie alla collaborazione con il programma Siticibo Milano, dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia, che dal 2003 recupera pane e frutta da oltre 100 scuole raggiungendo le 160 tonnellate annue, si sta cercando di recuperare anche i pasti preparati come scorta per le emergenze. Un ulteriore quantitativo di cibo non sprecato che in un anno potrebbe ammontare a circa 20 tonnellate. I responsabili del servizio di ristorazione scolastica milanese attribuiscono il miglioramento anche al recepimento dei consigli sui menù scolastici ricevuti da genitori e bambini e alla modifica delle grammature delle porzioni, effettuate sulla base dei livelli raccomandati in energia e nutrienti dai principali istituti di ricerca alimentare e nutrizione e validate dalla Asl Milano. Riguardo il recupero dello scarto, Milano Ristorazione sostiene che una volta raggiunta la soglia del 75% di gradimento, è difficile che questa aumenti ancora, se non in modo lento. E’ possibile però incentivare nuovi modi di recupero e per questo Milano Ristorazione conta anche sull’aiuto di bambini, genitori, cittadini, insegnanti e istituzioni per promuovere un comportamento più corretto a tavola e più sostenibile. Tra i progetti quello dello spuntino a base di frutta al mattino, per il quale Milano Ristorazione sta preparando un bando per cercare partner e patrocini: “una buona pratica nutritiva che porterebbe ulteriori benefici alla salute dei bambini e alla collettività”.

Fonte: eco dalle città