Stili alimentari: a scuola “vegani per un giorno”

In occasione della Settimana Vegetariana, Milano Ristorazione propone un menù vegano ai 75.000 bambini delle 450 scuole milanesi servite. Grano saraceno, crema di zucca e zucchine; insalata con tofu e olive; frutta. E durante l’anno l’integrazione a scuola si fa anche con i menù siciliano, milanese, peruviano, cinese e medio-orientale376409

Martedì 1 ottobre sorpresa nel piatto di 75.000 bambini milanesi; quelli dei 457 istituti scolastici pubblici – dalle materne alle medie – serviti a pranzo da Milano Ristorazione. In realtà la giornata era stata ben preannunciata, anche con un volantino spedito a tutte le famiglie, così come si è fatto in altre giornate di integrazione alimentare.  Abbiamo chiesto a Milano Ristorazione il significato e la portata di queste iniziative. Non è la prima volta che organizziamo delle giornate di integrazione alimentare, per aprire i bambini alla scoperta di altre cucine e stili di vita. Abbiamo già fatto i menù etnici, con le giornate di cucina milanese, peruviane e cinese; sono in programma quelle medio-orientale, siciliana e greca. In occasione della Settimana Vegetariana, abbiamo voluto proporre un menù diverso,non solo vegetariano come fatto altre volte, ma addirittura vegano, quindi senza nemmeno derivati animali come uova e latte.
E com’è andata? La “dieta vegana” si sta molto diffondendo ma non è semplice da fare e da mantenere, nemmeno per gli adulti …E’ vero, ma in fondo anche uno dei piatti più tradizionali italiani, come la pasta al pomodoro con basilico, è vegano, se non gli aggiungi il parmigiano. Comunque questo è stato il menù di oggi: come primo, “grano saraceno con crema di zucca e zucchine”; come secondo, “insalata verde con tofu e olive”, poi la frutta. La scelta del grano saraceno è stata fatta anche per i bambini celiaci, perché non contiene glutine. E con il menù vegano, non si hanno problemi nemmeno per i tanti bambini allergici al latte. Bambini contenti?
Molto incuriositi ed è piaciuto molto il grano saraceno, una scoperta. Qualche perplessità tra le famiglie c’è stata, ma siamo sicuri che queste sperimentazioni aiutino ad aprire al nuovo, anche a tavola. E in generale, durante i menù etnici, i bambini sono molto contenti quando ritrovano in quello che mangiano, un po’ delle loro radici e abitudini.

 

Fonte: ecodallecittà

Expo promosso dall’85% dei milanesi. Il 33% disposto a fare il volontario

Nei giorni della “sfida Expo” accolta anche dal Governo, il Comune pubblica un sondaggio favorevole sul gradimento dei milanesi, anche se sul tema (Alimentare il Pianeta) molti devono ancora studiare… Positive pure le aspettative di ritorno d’immagine dall’evento. In crescita il giudizio sulla qualità della vita a Milano. 1100 adulti intervistati dallo stesso istituto che ha misurato il gradimento di AreaC. ECO pubblica il sondaggio375543

Expo gradito dall’85,2% degli intervistati e qualità della vita in città soddisfacente per 74,3% dei milanesi, con un incremento del 2,8% rispetto allo scorso aprile. Sono i due dati principali emergenti dalla ricerca della società EMG – la stessa che aveva misurato “la passione” dei cittadini per AreaC e la domenicAspasso. Un altro dato che riaccende la speranza a tutti quei milanesi che nell’Expo ancora non ci credono è quello che registra un terzo degli intervistati (33,1%) come disponibile a fare i volontari per Expo 2015. La prima delle attività scelte sarebbe quella di far visitare la città ai turisti. Un dato, quello della disponibilità al volontariato, importante per Milano e che fornisce un primo orientamento sull’idea di un Expo sostenuto anche dai cittadini, i primi ad esserne coinvolti, sperando che il sostegno possa essere paragonabile a quello che i torinesi hanno dato alla “loro” Olimpiade Invernale nel 2006. Il campione intervistato da EMG per conto del Comune, tra il 19 e 21 giugno 2013, è di 1.100 persone, rappresentative della popolazione maggiorenne residente nel territorio comunale secondo il genere, l’età e il titolo di studio. La notorietà totale di Expo arriva al 93%, perché c’è anche un 7% che dichiara di non conoscere nemmeno l’appuntamento. E se ai milanesi viene chiesto di indicare l’anno di svolgimento dell’esposizione, il 73,6% risponde 2015. Il 3,3% il 2014, il 2% il 2018 e, a seguire con percentuali minori, altri anni. Riguardo il tema dell’Esposizione Universale, solo il 29,2% dei milanesi lo indica spontaneamente, mentre il 58,8% ricorda il tema dell’alimentazione solo se citato dall’intervistatore. Il 34,2% confessa invece di non conoscere l’argomento. Emerge poi un bisogno di maggior conoscenza dell’evento, poiché il 51,2% del campione si dichiara ancora “poco informato”. Il 66,3% del campione è convinto poi che Expo porterà benefici in termine di immagine internazionale alla città. Viceversa solamente il 31,2 pensa che l’appuntamento del 2015 non cambierà nulla. In particolare, sollecitati più in profondità sui benefici per la città, il 31,9% dei milanesi ritiene che Expo porterà più lavoro mentre il 29% più turismo. Solo l’8% nulla in particolare. Come dato complessivo finale, emerge dal sondaggio un 85,2% di milanesi con un giudizio positivo rispetto al gradimento per l’appuntamento del 2015 e solamente un 2,8% del campione con un atteggiamento molto negativo. La ricerca Emg ha misurato anche il giudizio dei cittadini sulla qualità della vita in città,registrando 74,3% di intervistati soddisfatti, con un incremento del 2,8% rispetto alla ricerca realizzata dello scorso aprile. La maggioranza assoluta (51,2%) restituisce un voto tra il 6 e il 7, mentre il 23,1% premia Milano con un voto tra l’8 e il 10.

Il sondaggio commissionato dal Comune ad EMG su Expo e qualità vita a Milano [0,62 MB]

Fonte: eco dalle città